martedì 31 marzo 2009

Manca un giorno alla partenza!


Ci siamo, domani inizieremo l’avventura. Siamo super gasati e super informati: sul percorso, sugli ostelli sull'abbigliamento, abbiamo tutto sotto controllo, almeno in teoria! Saremo accompagnati all'aeroporto internazionale di Forlì dall'amico Mario (per quest’anno pellegrino mancato) con il suo bolide francese (Kangoo) e, con un volo della Windjet (primo decollo dell’anno da Forlì, il 1° aprile, speriamo non sia uno scherzo), atterreremo a Parigi. Partiamo con tanto (non fa volume e non pesa) entusiasmo e tanta voglia di avventura, per noi camperisti esperti ma pellegrini profani, comunque vada sarà un’esperienza. Conosceremo altri viaggiatori, mangeremo in comune, per noi abituati a mangiare nel camper, dormiremo in letti a castello con chi russa, puzza (speriamo siano solo le scarpe!) e la mattina molto presto ci prepareremo per la partenza svegliati da altri peregrinos già pronti ad affrontare la tappa giornaliera. Sicuramente non faremo colazioni e pranzi regolari come a casa, lungo il percorso soffriremo a causa di vesciche, tendinite e dolori personali (Fabrizio parte già col suo carico di problemi culinari!) ma tutto questo non ci demoralizza anzi ci rafforza spiritualmente e aumenta in noi il desiderio di affrontare il cammino. E allora speriamo che sia veritiero l’augurio di incitare secondo il vecchio detto “che tu abbia un cattivo Cammino” affinché poi si possa avere un buon cammino nella vita. Il nostro obbiettivo è lontano (800km) e tappa dopo tappa cercheremo di arrivare a Santiago ma non faremo niente di forzato per raggiungerlo. Il nostro scopo principale è camminare, divertirci e liberarci dal peso della frenesia e stress che si accumula vivendo in questa società e riscoprire un po’ di serenità interiore, e se per vari motivi dovessimo interromperlo per noi non sarà una sconfitta, ma un motivo in più per riprenderlo anche l’anno successivo. Questo è l’ultimo articolo che pubblichiamo dal nostro computer di casa, i prossimi post saranno scritti direttamente sul posto quando troveremo gli internetpoint e avremo la forza di farlo!
Ultreya y suseya!

lunedì 30 marzo 2009

Equipaggiamento


Che cosa portare? Che cosa comprare? Come vestirsi? Sono le prime domande che ci siamo posti dopo aver deciso di intraprendere quest’ avventura. Cosa migliore per iniziare è stato curiosare in internet nei numerosi siti e blog dedicati al Cammino, leggere i diari dei tanti pellegrini che con molta precisione scrivono e raccontano le loro vicissitudini (un ringraziamento particolare va a Mirko, giovane pellegrino cervese che, trovato su internet e poi telefonicamente, ci ha fornito preziosi consigli; ed è stata proprio la lettura del suo blog ha darci il là per fare il nostro:Visitate il suo blog all’indirizzo http://mirkuz.blogspot.com/ è veramente molto interessante e piacevole) Così, dopo aver trascritto vari elenchi, siamo arrivati alla conclusione che, meno peso avremo meglio sarà onde evitare tendiniti e precoci abbandoni (la regola recita che il peso dello zaino non dovrebbe superare il 10% del peso corporeo!), quindi da uno zaino (pensato) a pieno carico di 12-13 kg siamo scesi, per Fabrizio, a 9/10 kg, mentre per Marina sarebbe meglio un portatore Sherpa (perché l’asinello è stato irremovibile e porterà solo il suo equipaggiamento!)! Così dopo intense trattative ci siamo accordati e anche Marina porterà il suo zainetto di 4/5 kg, anche se non le sembra giusto sprecare soldi in uno zaino che conterrà poco più di 2 kg di equipaggiamento dal momento che il solo zaino pesa oltre 1,5 kg!!! . Come zaino abbiamo scelto un marchio tedesco (Deuter), piuttosto caro, ma di ottima qualità, ergonomico, con una speciale rete sospesa che lo distanzia dalla schiena garantendo una buona ventilazione ( lt 40+7 per Fabrizio e 26+3 per Marina) Dopo tanto cercare abbiamo deciso di tenere le nostre vecchie scarpe da montagna, già collaudate e comode oltre ad un paio sandali. Per la biancheria intima, abbiamo scelto materiali tecnici in microfibra, non certo a buon mercato, ma determinati in fatto di traspirazione e veloce asciugatura, anche per i calzini modelli traspiranti e senza cuciture, il tutto in minima quantità, perché il bravo pellegrino tutte le sere farà il bucato! Il corredo sarà completato da un paio di pantaloni lunghi con cerniere che permettano di accorciarli, una giacca a vento con pile estraibile, una camicia ed eventualmente un gilè, mentre il beauty sarà limitato al dentifricio, un sapone di Marsiglia (che come dicono tutti serve sia per corpo che per il bucato), un mini deodorante oltre ad una lista di piccoli accessori che stiamo ancora vagliando perché, anche se fanno poco volume, aumentano comunque il peso! Per un mese cammineremo con tutto quel che ci servirà sulle spalle, stipato dentro lo zaino, perciò dovrà essere il più possibile leggero, bisognerà quindi lasciare il superfluo che, come nella vita intralcia, affinché si possa ritrovare la vera essenzialità. http://www.youtube.com/watch?v=zn1dLqVuE4k

domenica 29 marzo 2009

Il Cammino

I Cammini verso Santiago in realtà sono molti, quello che percorreremo noi è detto Camino Frances, il percorso classico, il più storico e ancora oggi il più frequentato. Si snoda dai Pirenei (dove convergono i vari Cammini provenienti dall'Europa attraverso la Francia, da cui il nome) alla Galizia per circa 800km (non c'è un'esatta concordanza sul kilometraggio) attraversando da est ad ovest la parte più settentrionale della Spagna. Ben segnalato dalle famose flechas amarillas (frecce gialle) e dalla concha (la conchiglia, la nostra capasanta, in francese conquille St.Jacques),



lungo l'itinerario si incontrano oltre alle classiche strutture ricettive, gli autentici e tipici albergue e hospital (ostelli per pellegrini talvolta situati negli antichi edifici restaurati in cui si trascorrerà un soggiorno comunitario ed essenziale) il cui accesso è consentito solo dietro presentazione della credencial. La credenziale è una sorta di documento che identifica il pellegrino e attesta che sta facendo il Cammino a piedi, in bici o a cavallo, timbrata ad ogni pernottamento, testimonierà il cammino fatto e, una volta giunti a Santiago darà diritto ad ottenere la compostela, il certificato dell'avvenuto pellegrinaggio (è sufficiente aver percorso gli ultimi 100km a piedi o 200km in bici o a cavallo). La credenziale si può richiedere nei principali ostelli oppure in Italia, dove è emessa dalla Confraternita di San Jacopo di Compostela di Perugia che ha varie consociate nelle regioni, noi ce la siamo già procurata a Faenza c/o l'associazione Beato Nevolone


(eremita faentino del '200 che andò in pellegrinaggio a Santiago ben 11 volte!) dove il confratello Rodolfo Tassinari è stato prodigo di consigli e informazioni. Definire il perché si decide intraprendere il Cammino è quasi impossibile, nato come manifestazione spirituale ha oggi implicazioni culturali, storiche, artistiche, sociali e interiori. Si può quindi parlare di fenomeno Santiago, percorso da una folla eterogenea fatta di religiosi, mistici, sportivi, modaioli, curiosi o semplici turisti provenienti da ogni parte del mondo. Il solo fatto di ripercorre un tratto di strada che in oltre un millennio è stato attraversato da milioni di persone è già di per sé un evento affascinante, come sarà allettante misurarsi con se stessi, sia sul piano fisico che mentale al di fuori dei ritmi canonici, per questo e molti altri, meno spiegabili motivi, faremo il Cammino. Dimenticavo, un altro movente per aver scelto il Cammino quest'anno e, in particolare il mese di aprile, è che il giorno 9 ricorre il 50° anniversario della nascita di Fabrizio così metteremo alla prova il suo fisico, o va o viene! Consci che l'importanza non sarà rappresentata dalla meta, ma è insita nel Cammino stesso, ci piace credere che, come qualcuno ha detto, "il Cammino cambia e alla fine qualcosa resta" e, come scritto da qualche parte, se una volta si andava sul Cammino per salvare l'anima, ora si va per trovarla e allora Ultreja y suseja (l'esortazione che veniva e viene data ai pellegrini, deriva dal latino medioevale e significa più avanti, più in alto)!

sabato 28 marzo 2009

Santiago, chi era Costui?


Santiago, chi era costui? ci chiedono alcuni amici. Ecco di seguito una breve cronistoria : nel 33d.C dopo la morte e resurrezione di Cristo gli apostoli "si dispersero" per predicare il Vangelo e S.Giacomo Maggiore (fratello maggiore di S.Giovanni) partì alla volta della Spagna. Tornato in Palestina morì martire (decapitato) nel 42 o 44d.C, i suoi discepoli trafugarono il corpo per riportarlo nei luoghi della sua evangelizzazione e lo seppellirono in Galizia (nell'estremo nord-ovest della Spagna). Per varie vicissitudini nei secoli successivi si persero le tracce del sepolcro fino all'anno 813, quando una pioggia insistente di stelle(campus stellae) sopra un colle ne segnalò il luogo. La veridicità dell'evento fu confermata dal Papa Leone III nel 950, si costruì una prima chiesa intorno alla quale sorse un piccolo borgo denominato Santiago de Compostela. Sono gli albori di Santiago de Compostela, la terza città santa del cattolicesimo dopo Gerusalemme e Roma, qui iniziò la devozione a S.Giacomo come simbolo della cristianità contro l'avanzare del culto mussulmano (aumentata anche da alcuni miracoli) e i pellegrini confluirono da ogni parte d'Europa con la via Lattea ad indicarne la direzione. Lungo il percorso furono costruiti strade, ponti, sorsero villaggi, chiese, monasteri e una rete di servizi come alloggi, locande, ospedali. La peregrinazione non si è mai interrotta anche se c'è stato un forte declino dal XVII al XIX secolo, una forte ripresa è stata data dal pellegrinaggio di Giovanni Paolo II nel 1982, nel 1987 il Consiglio d'Europa né fece il 1° itinerario turistico e dal 1993 è Patrimonio dell'Umanità (UNESCO).

venerdì 27 marzo 2009

Santiago si avvicina....


FINALMENTE la meta si concretizza, abbiamo prenotato (online e con un po' di titubanza) i voli che ci "avvicineranno" a Santiago de Compostela! Partiremo il 1 aprile (!?!) da Forlì x Parigi, di lì a Biarritz, sulla costa atlantica (dove pernotteremo) e il mattino successivo un trenino locale ci porterà ai piedi dei Pirenei a St.Jean Pied de Port, principale punto di partenza del Camino dove solo 780km ci separarno dalla meta!