lunedì 23 agosto 2010

Video "Cantares"


..............il Cammino Primitivo ci ha permesso di conoscere degli splendidi amici spagnoli a cui dedichiamo questo video che ha per colonna sonora versi del famoso poeta Antonio Machado messi in musica dal cantautore Joan Manuel Serrat. Un abrazo a todos

lunedì 12 luglio 2010

LE TAPPE


IL NOSTRO CAMMINO PRIMITIVO IN 18 TAPPE (prima tappa il 21-6-2010)
  1.  OVIEDO - ESCAMPLERO (15 KM )
  2. ESCAMPLERO - CORNELLANA (25 KM )
  3. CORNELLANA - BODENAYA ( 20 KM )
  4. BODENAYA - TINEO (15 KM )
  5. TINEO - POLA DE ALLANDE (31 KM )
  6. POLA DE ALLANDE - BERDUCEDO (17 KM )
  7. BERDUCEDO - CASTRO (27 KM )
  8. CASRO - FONSAGRADA (21 KM )
  9. FONSAGRADA - CADAVO BALEIRA (26 KM )
  10. CADAVO BALEIRA - LUGO (32 KM )
  11. LUGO - FRIOL (27 KM )
  12. FRIOL - SOBRADO DOS MONXES ( 27 KM )
  13. SOBRADO DOS MONXES - ARCA PEDROUZO ( 41 KM )
  14. ARCA PEDROUZO - SANTIAGO ( 21 KM )
  15. SANTIAGO - NEGREIRA (23 KM )
  16. NEGREIRA - OLVEIROA (34 KM )
  17. OLVEIROA - MUXIA ( 33 KM )
  18. MUXIA - FINISTERRA (34 KM )

sabato 10 luglio 2010

15°-16°-17°-18°(Santiago-Muxia-Finisterre 120 km






..........e dopo oltre 120km, in 4 tappe, abbiamo raggiunto l'oceano!!!!!! FINISTERRE, nel passato era la fine della terra, ora una delle propaggini piu' ad ovest dell'Europa e importante meta del Cammino di Santiago/Finisterre. Arriviamo accompagnati da un bel sole e tempo stabile, abbastanza raro da queste parti sempre battute dal vento. Quindi nonostante la tappa di oltre 30km proseguiamo per il faro (3km), punto estremo del promontorio, per il pellegrino km 0.00 col rito di bruciare un indumento utilizzato nel Cammino............... guardando il tramonto!

martedì 6 luglio 2010

15° tappa Arca-Santiago km 21

Lasciamo la confortevole (sembra di essere a casa) Pensione Arca dopo la colazione nella linda cucina (peccato non ci sia Veronika, con una cucina cosi' ieri sera avremmo potuto fare la pasta che sognava ogni volta che ci vedeva!) verso le 7.30, all'insegna di una bella giornata soleggiata. Sul percorso tra boschi di eucalipti, incontriamo numerosi pellegrini (bimbo col padre, gruppi di giovani che cantano.....) e numerosi bar, locali e distributori automatici che quest'anno imperversano sul Cammino Francese! Passiamo Lavacolla con l'aeroporto (il peggior boccadillo del Cammino!), S.Marcos con il suo camping, la stazione della radio-tv Galiziana e Monte de Gozo con il moderno monumento a Papa Giovanni Paolo II da cui si intravedono le punte delle guglie della cattedrale. Tutti luoghi che ricordiamo con piacere, ma con un'emozione diversa dalla prima volta.......e' un po' come il primo amore..... Poi la lunga periferia di Santiago con la seconda foto di rito davanti al cartello stradale......ora si che con lo zaino in spalle entriamo da veri pellegrini, ieri e' stata una giornata un po' anomala. Alle 13.00 siamo all'albergue Seminario Minor, una mega struttura, un ex-collegio con enormi camerate di letti singoli divisi da un armadietto per oltre 180 posti, noi siamo al terzo piano, senza ascensore!!!!! L'ingresso in camerata e' solo dopo le 13.30, cosi' ci docciamo e facciamo la lavatrice con quasi tutti i panni anche quelli puliti, si perche' il bucato che Fabrizio fa giornalmente non odora molto di pulito!!!!!! Giornata molto calda, andiamo in centro per il confermare il volo (internet-point), a proposito arriviamo domenica 11 e dovremmo essere a Forli' verso le 18.00 se qualcuno volesse venire a prenderci......altrimenti continueremo a piedi! Finalmente tra una fila e l'altra riusciamo ad entrare nella cattedrale per la Porta Santa ( aperta solo negli anni giubilari) e compiere i riti della visita alla cripta e dell'abbraccio alle spalle di Santiago uno degli eventi piu' emozionante per il pellegrino! Ennesimo giro per la citta', rincontriamo i giapponesi, spesa e ritorno all'ostello, cena, un po' di internet e alle 23.00 come in caserma ......tutti in branda!

lunedì 5 luglio 2010

14° tappa Arca-Santiago-Arca 21 km




Al mattino presto un gallo inizia a cantare e si sentono i rumori dei primi pellegrini, ma noi continuiamo a dormire fino quasi le 8.00! In seguito a quello che ci ha detto la coppia spagnola, oggi in cattedrale ci sara' la messa solenne del pellegrino (ore 12.00) con il botafumeiro (enorme incensorio che viene sollevato da una carrucola e fatto ondeggiare per la chiesa secondo un'antica tradizione, l'incenso serviva per smorzare l'odore del pellegrino che in passato dormiva e mangiava all'interno e per essere sicuri di arrivare in tempo decidiamo di stare un altro giorno a Arca e di andare a Santiago in bus. Cosi' dopo una veloce colazione al bar-pasticceria (quello dello scorso anno con postazioni internet) andiamo ad aspettare il bus in compagnia di uno spagnolo neo-pensionato (che soggiornava nella nostra pensione) all'ottavo Cammino, ma essendo stato operato ad un anca, ha fatto solo 400 km! Secondo lui quest'anno ci sono meno pellegrini del previsto, sara' ma a noi sembrano tanti. Il pullman passa dall'aeroporto e poi va al terminal bus di Santiago cosi' in breve siamo in centro, anticipiamo i lavori andando all'accoglienza del Pellegrino e mostrando la Credenziale con i relativi timbri, otteniamo la Compostela dopo le domande di rito (da dove sei partito e sei l'hai fatto tutto a piedi, in realta' completeremo gli ultimi 20 km solo domani!). L'ufficio ha aperto poco meno di mezz'ora prima del nostro arrivo (9.00) e c'e' gia' una discreta fila (sara' niente, nel corso della giornata arrivera' fuori dal portone!).... e tra i tanti pellegrini riconosciamo " il lungo spagnolo" e i 2 giapponesi, baci e abbracci.... Poi via alla cattedrale per prendere il posto per la messa delle 12.00 (solo posti in piedi!) quest'anno (Giubileo) le entrate e uscite sono obbligate con poliziotti che presidiano e controllano (gli zaini sono da portare al deposito) L'interno e' gremito di gente e non troviamo posto a sedere se non per terra. Cosi' attendiamo la cerimonia con l'elencazione dei pellegrini e le rispettive nazionalita' (sempre le piu' varie) e alla fine il Botafumeiro ondeggiante a 70km/h sparge l'inceso per benedire. All'uscita della chiesa rivediamo la tedeschina e l'inglese incontrati quasi all'inizio del Cammino Primitivo tra una miriade di persone che affollano la piazza e i signori catalani che hanno fatto un tratto in auto ( lui ha il diabete). Poi gironzoliamo per il piacevole e interessante centro storico rivedendo luoghi conosciuti ricchi di ricordi, ci informiamo per il pernottamento a Santiago presso l'ostello del Seminario situato in bella posizione su di un colle con veduta panoramica sulla citta', fermandoci a chiacchierare con un pellegrino milanese. Giornata molto calda, serena e soleggiata, dopo una sosta per la spesa ritorniamo col bus delle 18.30 ad Arca. Ceniamo in pensione, la gentile proprietaria ci ha portato anche dei dolcetti fatti in casa, nel frattempo e' arrivato anche il barbuto-cappellone francese Bernard, incontrato a Berducedo. Terminiamo la giornata con un cafe'-solo (il nostro espresso) in un bar del centro nella vana speranza di rivedere la famiglia di Tenerife.........

domenica 4 luglio 2010

13° tappa Sobrado dos Monxes-Arca Pedrouzo 41km

Ieri sera nonostante le luci spente si sentiva una radio e un ciarlare provenire dal soppalco, cosi' il nostro vicino dopo aver provato a zittirli senza esito si e' alzato e abbastanza nervoso e' salito a rimproverare i pellegrini rumorosi! Ci alziamo tra gli ultimi e sono quasi le 8.00 quando, dopo la solita colazione al bar, intraprendiamo il Cammino. La giornata e' nuvolosa e fresca cosi' si cammina meglio e attraverso un bel paesaggio verde (la Galizia conta 280 giorni di pioggia all'anno!) e collinare fra pascoli e fattorie dai bei numerosi cani di taglia grande purtroppo quasi sempre alla catena. Dopo 2 ore, seconda colazione e in breve arriviamo in una vivace cittadina col mercato del sabato, non ci asteniamo certo dall'assaggiare i locali churros alla crema e alla cioccolata (dolci fritti) ancora caldi. Da questa cittadina si puo' continuare sul Cammino del Norte e successivamente immettersi sul Cammino Francese a Santa Irene oppure deviare prima per Arzua (sempre sul Cammino Francese) ma allungando il percorso. Noi stupidamente scegliamo quest'ultimo (allungando cosi' la tappa di 5 km) che tra l'altro nel primo tratto costeggia la statale per poi inoltrarsi in un percorso campestre che in salita arriva alle spalle di Arzua. Quest'ultima e' una cittadina piuttosto grande e animata dalla presenza di numerosi albergue e di conseguenza con numerosi pellegrini (anche gruppi di giovanissimi spagnoli), il vicino di letto spagnolo della notte scorsa, è già davanti all'albergue municipale e ci fa segno di fermrci. E' solo mezzogiorno cosi' dopo la pausa pranzo decidiamo di proseguire. La giornata e' tornata serena e soleggiata e ora che siamo sul Cammino Francese i pellegrini sono tornati numerosi. Anche molti bar si trovano lungo il sentiero che si snoda tra querce ammantate dall'edera, eucalipti dal caratteristico odore e siepi di ortensie fiorite. Tra i locali di recente -apertura ci fermiamo in una pittoresca taverna all'aperto ricavata sotto la tettoia di un capannone con un arredamento molto fai da te!. Riconosciamo posti e locali gia' visti lo scorso anno che ci fanno riaffiorare ricordi ed emozioni, ci fermiamo per un altra sosta a Salceda, nel colorato bar dove e' possibile lasciare pensieri su muri e soffitti, in un ambiente molto alternativo, come i due avventori! Pensavamo di fermarci a St.Irene, c'e' l'albergue, ma non ci sono ne' bar ne' negozi e non abbiamo piu' viveri, cosi' dobbiamo proseguire fino ad Arca Pedrouzo facendo oltre 40km!Sono quasi le 20.00, il municipale e' strapieno, ritroviamo Veronika (tutta gasata per la vittoria calcistica della Germania sull'Argentina 4-0 !) e al bar Jose' e Florian ( con l'ennesima cerveza!). Dopo quasi 12 ore di Cammino, comprese le soste, siamo un po' stanchi e accaldati cosi' optiamo per un alloggio privato. ottima scelta, la graziosa e profumata Pensione Arca ha una serie di belle stanze a 2-3 letti con tv e bagno, uso cucina e giardinetto. Il tempo di una doccia e siamo pronti per vedere la partita della Spagna (vinta 1-0 contro il Paraguay) , nella sala comune ( il digitale terrestre e' presente gia' in tutta la Spagna, ma in Galizia c'e' qualche problema di ricezione ) in compagnia di una coppia tifosa di Barcellona (sono i primi che si presentano non evidenziando che sono catalani!). Fine partita fine giornata, ci ritiriamo nella nostra linda cameretta e ci addormentiamo beatamente!

12° tappa Friol-Sobrados dos Monxes km 27

Ieri notte abbiamo sentito dei rumori tipici di pellegrino (ticchettio di racchette e scarponi) nella stanza accanto, ripetuti stamattina alle 4.30!? Noi partiamo verso le 7.00 dopo la colazione al bar della pensione, la giornata si prospetta nuvolosa e infatti verso le 11.00 inizia a piovere leggermente. Copriamo lo zaino indossiamo i kway, scelta che risulterà sbagliata, era meglio la mantella perche' dopo iniziera' a piovere sul serio. Anche oggi il percorso e' ondulato e su asfalto, non si trovano locali se non 5 km prima della meta, questa volta pero' siamo preparati ( ieri spesa)! Lungo il Cammino ci affianca un auto chiedendoci se va todo bien e augurandoci buen camino, si tratta dell'uomo che ieri ci ha offerto la limonata! Sosta pranzo sotto una pensilina del bus con queso e chorizo mentre dopo 2 giorni incontriamo il primo pellegrino, un giovanottone tedesco! Alle 13.30 arriviamo a Sobrado, la cittadina e' dominata dall'antico e imponente complesso monastico, testimonianza dell'antico potere. L'albergue (non indicato) e' stato ricavato nel monastero (60 posti con cucina) molto suggestivo, veniamo accolti da scout, siamo i secondi arriveranno poi molti tedeschi e spagnoli provenienti dal Camino del Norte. Siamo bagnati fradici, cosi' ci ristoriamo con una doccia calda e uno spuntino. Nel pomeriggio cessa di piovere allora giretto per il paese, spesa e sosta in un internet-caffè (quello comunale e' chiuso). Cena in un tipico locale (con tedeschi e una francese con il nonno) : tagliere gallego (salumi e formaggi), brodo gallego (brodo di verdure con patate e fagioli piccanti), braciola di manzo con patatine, brasato con patatine, torta di gelato, formaggio con cotognata, 2 caffè, acqua e pane, una bottiglia di vino e grappa, il tutto a solo 18€! Alle 21.45 siamo di ritorno in ostello e alle 22.00 il frate viene a controllare se siamo tutti a letto (50 persone), spegne le luci e chiude a chiave il portone!

sabato 3 luglio 2010

11° tappa Lugo-Friol 27 km

Prima delle 7.00 siamo gia' in partenza (parecchi sono gia' andati a prendere il bus per accorciare le tappe ed essere a Santiago domenica) solo Jose' e Florian proseguiranno a piedi per Melide, i baschi sosteranno un giorno per aspettare degli amici e Veronika ci chiede lumi sulla variante per Sobrado. Facciamo colazione nel primo bar aperto (fin dalle 5.30) fuori citta' in localita' Ponte (presso il fiume) e continuiamo a seguire le frecce fin dove dovrebbe esserci il bivio per Melide (Cammino Francese) o Sobrado (Cammino del Nord), in realta' quest'ultimo non e' segnalato ma con le nostre indicazioni riusciamo a ritrovare la freccia gialla. Il paesaggio si snoda tra ondulati colli ancora avvolti nella nebbia, tra stradine solitarie, ma purtroppo asfaltate che metteranno a dura prova i piedi di Marina. Quello che pero' non sapevamo e che nei piccoli agglomerati attraversati non ci sono locali, quindi ci troveremo in riserva con l'acqua e Fabrizio sara' costretto a chiederla in una fattoria dove, uno strano vecchietto gli riempira' la bottiglia da una gomma nella stalla!? Anche oggi dopo le 11.00 il sole torna a picchiare, cosi' facciamo un riposino stesi nei verdi prati, ci svegliamo appena in tempo per evitare il passaggio delle mucche con cani e nonno al seguito, che vanno al pascolo. Un gentilissimo signore ci saluta e vedendoci accaldati ci chiama a bere una limonata e a fare 2 chiacchiere sul calcio. Verso le 18.00, dopo oltre 27 km e non avere incontrato nemmeno un pellegrino arriviamo a Friol, dove sappiamo non esserci l'albergue, cosi' andiamo nell'unica pensioncina, 24€ per una modesta camera ma pulita e con bagno e tv. Abbondante cena in una osteria tipica in terrazza sul fiume con una graziosa cameriera che si diletta a parlare italiano. Alle 22.30 siamo gia' a letto.

venerdì 2 luglio 2010

10° tappa Cadavo Baleira-Lugo 32 km















Alle 4.30 suona la prima sveglia!? Ma i movimenti inizieranno solo poco prima delle 6.00(e'ancora buio). Alla faccia di tutti siamo i primi a lasciare l'albergue alle 6.30, comincia ad albeggiare, c'e' nebbia ma non e' freddo. Ci fermiamo subito nel bar di ieri sera (ora il pavimento e' pulito) e facciamo una ricca colazione con cafe-leche, pane tostato e churros e altre frittelle (tipo castagnole) ancora calde. Alle 7.00 siamo gia' in cammino, il percorso e' tra boschi ombreggiati (fino alle 11.00 c'e' foschia) in leggera ondulazione, tra verdi pascoli, isolate fattorie e piccoli insediamenti dalle caratteristiche case in sasso. Il primo paese, Villabade e' preannunciato da un isolata abbazia ancora avvolta dalla nebbia, nella collegiale del paese veniamo accolti da un "amico del Cammino", che ci timbra la credenziale e ci da informazioni sul percorso odierno, a parte un paese a 3 km per i restanti 24 non ci saranno locali a parte, i distributori automatici (bibite e snack), anche l'albergue di cui avevamo notizie non e' piu' in funzione. Superiamo gli stanchi baschi (lui ieri sera tifava contro la Spagna!sul tipo dei nostri padani) e nel paese di Castroverde ci fermiamo in un bar con Bilbao(Felix), i fratelli madrileni, il lungo spagnolo e i 3 ciclisti arrivati ieri sera in albergue tardi (in paese i negozi sono ancora chiusi, alle 9.00!) per una seconda colazione. Facciamo una deviazione di 500 mt per visitare la chiesetta di Moreira, entriamo e poco dopo arriva un vecchietto per il sello (timbro), per farci firmare il registro e illuminarci la chiesa. Piccola sosta-merenda, dove alcuni anziani ci salutano e ci chiedono gentilmente se abbiamo bisogno di qualcosa. Gli agglomerati attraversati sono prettamente agricoli con molte stalle, non hanno locali pubblici, l'auto del fornaio consegna il pane e lo lascia appeso al cancello. Poi il sole comincia a farsi sentire e il sentiero piu' esposto con tratti addirittura sulla statale, allora causa l'intensa calura facciamo una lunga sosta con pisolino, sotto un alberello. Vedremo poi sfilare Jose', la francesina Florian e il trio che ci dice che dopo il cavalcavia ci sara' un bar!? In realta' ci aspettano ancora piu' di 4 km sotto il sole cocente anche tra svincoli autostradali, mentre la citta' moderna di Lugo svetta su un'altura , impiegheremo ancora piu' di un' ora per raggiungerla!! Un caldo afoso aleggia tra i palazzoni (36°) e finalmente si intravedono le antiche mura romane che racchiudono all'interno il centro storico dov'e' l'albergue. Doccia, bucato e giro turistico (mura, cattedrale.....) e cena a base di polipo in una tipica osteria. Come tutti gli ostelli galiziani la chiusura e' alle 22.00 (con il sole ancora alto) ma il gruppo del Primitivo ha organizzato una fiesta (molti domani prenderemo strade diverse) con musica, vini, patatine canti ,spettacoli , ringraziamenti e saluti. Abbiamo spostato i letti messi i materassi in mezzo e obbligato anche i restanti pellegrini a partecipare alla festa: 2 giovanissimi spagnoli provenienti dal Norte, una coppia di catalani dall'aspetto molto sinistroide, un ciclista e i 3 giovanissimi francesi al loro primo giorno. Alle 22.00 si spengono automaticamente le luci, ma ormai abbiamo preso possesso del piano e proseguiremo con le torcie fino alle 0.30, nonostante le proteste dell'hospitalero!

9° tappa Fonsagrada-Cadavo Baleira km 26









Ci voleva proprio una notte in un comodo letto pulito e profumato, e' un peccato doversi alzare presto ma si prevede una giornata calda. Alle 7.00 facciamo colazione nella hall della pensione (dopo aver salutato il gruppo di pellegrini spagnoli), con caffe',latte,pane tostato, burro, marmellata brioche e frutta per solo 1,5€ testa cosi' partiamo ben carichi. Il sentiero si snoda tra boschi ondulati e antiche cappelle, ben presto troviamo il gruppo che ha dormito a nell'albergue di Padron (ieri sera hanno fatto la paiella, noi, i 3 ragazzi spagnoli e i 2 giapponesi ci siamo fermati a Fonsagrada per timore di trovare l'albergue di Padron pieno e dover tornare indietro), ci superiamo diverse volte e ci fermiamo a sostare insieme con foto ricordo. Giornata subito soleggiata giriamo sui verdi crinali mentre le vallate sono immerse in una coltre nebbiosa bei panorami allietano le faticose e assolate salite. Tappe nei vari bar incontrati, coi giapponesi e Veronika che mentre la vediamo arrivare distratta da 3 cani cade sul ciglio della strada scorticandosi e rompendo i calzoni! Come al solito l'ultimo tratto, vuoi per l'intenso caldo, vuoi per l'ora centrale della giornata e' il piu' faticoso, cosi' dopo tanti riposini insieme al trio arriviamo a O Cadavo dove almeno l'albergue all'inizio del paese. L'ostello e' il primo della Galizia (5€ quest'anno giubilare, 3€ l'anno scorso!) e' molto funzionale ma ascetico, ampi cameroni (24 posti) e la cucina (non utilizzabile per mancanza pentole?!) con dispiacere di Veronika che sognava la pasta. Saremmo tentati di proseguire il pueblo non ci gusta, ma ormai abbiamo steso il bucato e disfatto le valige. Cosi' aspettiamo l'ora di cena e la partita della Spagna che guarderemo con l'agitato gruppo di spagnoli in una rustica cervezeria: birra a gogò con la cameriera che offre tapas in continuazione e noccioline a volonta' con i gusci, le sigarette e quant'altro gettati tranquillamente a terra!! Alle 22.00 dopo la vittoria della Spagna tutti a nanna. Sono arrivati anche 3 ciclisti spagnoli.


mercoledì 30 giugno 2010

8° tappa Castro-Fonsagrada 21 km

Ieri sera l'allegra famiglia ci ha comunicato che si prendera' un giorno di descanso (riposo), la scusa era il niño, il realta' sono i genitori che hanno dato il collo (33-35 anni, fanno il Cammino per avere un altro niño) comunque ci sentiremo telefonicamente per ritrovarci a Santiago ed andare assieme a Finisterre. Cosi' alle 7 partono i 2 ragazzi spagnoli nostri coinquilini e alle 7.30, dopo aver svegliato Veronika come ci aveva chiesto, scendiamo per un abbondante colazione che ci aiutera' a partire meglio! Lasciamo il silenzioso borgo di Castro, immerso tra verdi colli (800 mt) in una soleggiata e gia' calda mattinata. Il sentiero si snoda ondulato tra cappelle e fattorie, quasi sempre al sole fino a salire ad El Acebo, confine tra Asturia e Galizia con i caratteristici mulini a vento moderni, incontrando l'aitante francese e la francesina (in viaggio attraverso i Cammini di Spagna e Portogallo). Due soste in altrettanti bar interrompono il Cammino odierno, non tanto per la diffficolta' del percorso, ma per il sole cocente. Il primo locale e' d'epoca, come il proprietario e la pulizia...... lascia un po' a desiderare, cosi' Marina ordina un cafe'-leche, ma l'oste va in un'altra stanza e torna con una tazza di brodaglia dal colore e sapore strano, con le stelle come il brodo!? Fabrizio prende una coca e gli viene offerto-imposto, raccomandandosi che sono gratis dei tapas, unte tartine con (?)porchetta!? Comunque come dice il detto "quello che non uccide fortifica" o meglio come diceva la nonna Ida " paseda da e gargaroz e tota merda e loz...." Opposto l'altro locale, ricercati arredi in stile antico con belle rifiniture , ma bocadillo e avventore sono normali, anzi molto gentili ci offrono una coca che Marina ha rovesciato rompendo anche il bicchiere! Verso le 13.30 affrontiamo l'ultimo km, chissa' perche' sempre il piu' difficile e assolato, si inoltra a Fonsagrada (Fontesacra) che dal nome preannunciava antiche origini, in realta' e' una brutta cittadina, in stile Germania dell'est commenteremo con Veronika, con alti palazzoni assolati in un contesto montano!¿ Sempre con Veronika (la tedeschina che si e' appena laureata e prima di intraprendere a lavorare, in autunno, si e' presa un po' di tempo...... parla inglese, francese e spagnolo...) chiacchieriamo e pranziamo sui gradini del Telecentro aspettando l'apertura della sala internet. La gentile addetta ai computer ci dice che in paese non c'e' l'albergue (1,8 km oltre in un borgo senza negozi e con pochi posti letto), cosi' ci facciamo consigliare un posto per dormire. Ritroviamo anche i pellegrini spagnoli locali, quelli col pulmino, che ci consigliano la Pensione Cantabrico (ci sono anche loro e li ritroveremo anche al ristorante). Camera molto pulita, con bagno e Tv a 35€, festeggiamo cosi' anche se con un giorno di ritardo l'anniversario, concludendo con cena in una Pulperia, per assaggiare il famoso pulpo alla gallega!!!

lunedì 28 giugno 2010

7° tappa Berducedo-Castro 27 km)

Grazie a tutti per gli aguri.
Mattina senza nebbia e subito soleggiata partiamo verso le 7.30 (dopo noi solo i 3 spagnoli), facciamo una mini colazione in albergue (saletta con tavolo, piastre elettriche e lavabo) perche' i bar aprono solo dopo le 9.00! Alla Mesa, 4 km dopo, fuori dall'albergue incontriamo Jose' che ha ancora i postumi della festa che ieri sera (vino, carne e balli all'aperto) e ci chiede qualche biscotto (prossimo bar-negozio solo a 15 km) ritroviamo anche Veronika, la giovane tedesca (25 anni, viaggia sola per 2 mesi e spesso dorme in tenda) che a Bodenaya faceva colazione con la zuppa di verdure, qui addenta un peperone!). Superiamo gli strancalati Baschi (che hanno ronfato per 12 ore) e l'allegra famigliola, che ricordandosi del compleanno di Marina gli fanno gli auguri, oggi di giallo vestita (hanno 3 maglie ognuno, gialle, arancio e verde e indossano lo stesso colore, quindi sono facilmente individuabili anche da lontano) a cui si unisce anche Jose', Marina, dolorante per le vesciche, riuscira' a proseguire grazie ai sandali, provvidenziali nell'ultimo tratto. Il primo tratto e' in ripida discesa, tra pascoli e poi si inoltrera' nel bosco in una fitta vegetazione con splendidi scorci sul lago. A livello della diga (che forma un'ampio lago) che l'oltrepassiamo, il Cammino si immette nella statale (per quasi 5 km) in salita e sotto il sole! Inaspettatamente un bar con terrazza panoramica sul lago da dove descansado (riposati) vediamo arrivare ansimanti la famiglia e il trio di ragazzi spagnoli . Arriviamo a Grandas de Salime, con il cicho Alejandro in testa tutto pimpante, oltre le 14.00, in tempo per il Gran Premio di Formula Uno e successivamente la partita Germania-Inghilterra (con Veronika che ad ogni goal tedesco esulta timidamente!) L'albergue del paese, presso il municipio, e' piuttosto piccolo con letti a castello anche a 3 piani; ci sono gia' molti pellegrini ( Jose', i Baschi di San Sebastian e quello di Bilbao, i 3 spagnoli di Almeria, i 2 fratelli madrileni) cosi' ci facciamo una rinfrescante doccia e dopo il pomeriggio sportivo. insieme alla famiglia (madre e figlio cantano per passare meglio il tempo) ripartiamo per il paese successivo, 6 km si fanno facilmente e nel borgo antico di recente ristrutturazione, c'e' un bel albergue privato in stile, faranno bocadillo per cena mentre guardiamo la tv. Per festeggiare il compleanno (e' arrivata anche Veronika oltre a 2 ragazzi spagnoli) Torta di Santiago insieme agli amici pellegrini e ai 2 giovani hospitaleri.

6° tappa Pola de Allande-Berducedo 17 km

Verso le 6.00 inizia il movimento e alle 7.30 siamo gia' tutti in Cammino senza tralasciare la sosta al bar, giornata un po' nebbiosa ma tempo buono. Marina inizia ad aver problemi con le vesciche, una pellegrina spagnola ci offre un compeed, cerotto x vesciche sponsor del Cammino, ogni Pellegrino ne possiede almeno una confezione, e si prosegue piano comunque siamo sempre con i 5 ragazzi in ostello Pola de Allande. Ben presto il sole comincia ad uscire e il sentiero a salire irto e pietroso, mentre la boscaglia lascia il posto a pascoli e felci. Arriviamo in vetta a 1200 mt (poco prima c'e' una fonte), bel panorama sulla vallata e i monti circostanti, ritroviamo il pulmino d' appoggio dei pellegrini "locali", l'autista ci riconosce e vedendoci accaldati ci offre da bere acqua fresca, due chiacchiere e si prosegue. Arriviamo a Lago (il sentiero per il lago e' chiuso per lavori) e ci fermiamo al bar dove sono anche i 3 ragazzi spagnoli (un maschio e 2 femmini) e l'altra coppia di spagnoli (fratello e sorella ) al primo giorno di Cammino. Ancora in forza decidiamo di proseguire per Grandas de Salime, incontreremo anche i primi ciclo-pellegrini ma della famiglia di Tenerife non abbiamo piu' notizie! Ora il percorso e' semplicemente ondulato cosi' dopo 4 km siamo a Berducedo, precedendo il trio spagnolo che si era perso nel bosco, all'albergare ritroviamo i 2 giapponesi e il mattiniero e l'atletico Pellegrino di Bilbao. Ambiente piccolo, dall'atmosfera "pesante", solo 10 posti cosi' quando dopo un' ora (alle 15.00) arriva la famiglia ci sono rimasti solo 2 posti. All'inizio decidono di dormire in 2 in un letto poi troveranno una camera presso un privato e il loro posto verra' preso dalla stanca coppia di San Sebastian ( si ritengono baschi non spagnoli, come se noi ci reputassimo padani e non italiani!) Arriveranno altri pellegrini , Jose' di Malaga, 2 francesi (un aitante cinquantenne e un pasciuto sessantenne dalla lunga barba bianca!) e per ultima l'amica brasiliana (quarantenne) che si sistemeranno chi da privati chi in tenda e chi proseguirà per il prossimo albergue. Aspettiamo le 8.30 per cenare nell'unico ristorante del piccolo paese "Laculpafuedemaria", il cuoco ci spiega che il menu' al sabato e alla domenica e' solo alla carta (minimo 30€), così sia noi che i giapponesi compriamo qualche genere alimentari al negozio-bar e decidiamo di mangiare sulle panche all'aperto. Birra e caffè e un po' di partita e verso le 22.00 decidiamo di andarci a coricare. All'albergue l'atmosfera sempre piu' pesante , i 2 di San Sebastian sono a letto dalle 7.00 con tutte le finestre chiuse, Marina ne apre subito una e le altre verranno aperte dai ragazzi spagnoli ritornati molto tardi essendo stati a una festa paesane nel paese vicino.


5° tappa Tineo-Pola de Allende 31 km

Notte agitata roncadori, caldo e 1 zanzara..... alle 4.30 suona il`primo cellulare, ma si alzano solo dopo un'ora! Grande movida cosi' alle 6.30 ci alziamo anche noi, i giapponesi accendono le luci e Jose' che voleva dormire e' costretto a svegliarsi! Sosta al bar per la colazione, la giornata e' gia' molto afosa e si inizia subito con una salita su sentieri pietrosi attraverso pascoli e radi insediamenti (molte grandi fattorie). Mentre siamo in sosta (9.30) veniamo superati da un aitante basco (che soprannominiamo Bilbao, come la sua città, 55-60 anni) proveniente da Salas (25 km) e diretto a Pola (50 km! e non si sente neanche bene!!), al bar ritroviamo l'allegra famiglia e arranca la stanca coppia basca (di 34 anni, un po'robusti, che avevamo superato in precedenza) decideranno di fermarsi qui a Campiello, invogliati anche dall'intraprendente oste Herminia e dalla partita serale della Spagna. Sono lolle 12.00 cosi' decidiamo di continuare, fa molto caldo e il sentiero si snoda tra pascoli assolati, dopo 3 km c'e' l'isolato e incustodito (ma con tutti i servizi!) albergue di Borres, altri 3 km e ci fermiamo sudati al negozio-bar della Mortera. E' senz'altro il piu' pittoresco finora incontrato, tipo degli anni passati come la sua proprietaria, famosa conoscitrice dei luoghi e prodiga di consigli, ci serve il caffe' che va a fare in casa con la moka.....l'arredamento lo vedrete nelle foto....Arrivano una decina di pellegrini spagnoli della zona (50/60 anni) senza zaini con pulmino d'appoggio, fanno una parte del Cammino Primitivo a tappe e alla sera tornano a casa a dormire. Altri 11 km su e giu' per la montagna mentre continua il caldo , ennesima tappa al bar di Porciles, singolare personaggio l'avventore che intraprende con Fabrizio una colorita conversazione sui luoghi turistici d'Italia.....ci molla a fatica con un bacino solo alle 17.00 passate. Gli ultimi 4 km, per lo piu' in discesa e nel bosco ci portano velocemente a Pola de Allende dove nell'ostello ritroviamo il velocista di Bilbao (e' arrivato alle 14.00!) i due giapponesi, un trio spagnolo (tipo Gaetano, Tania e Lara, sui 30 anni) e fratello e sorella madrileni (sui 30 anni) alla loro prima tappa. Ambiente spazioso, pulito, ma anonimo, si pagano 3€ a persona che viene a ritirare un hospitalero alla sera. Inizia a piovere, ma fa ancora caldo, usciamo per la cena e troviamo il Telecentro (punto internet gratis) aperto fino alle 21.00, breve sosta fino alla chiusura poi andiamo a cena all'osteria El Casino (consigliata per pellegrini?!¿ un'insalata mista, pane, 1 birra e due caffe' 20.70€ vedremo poi menu' del dia 8€, ma ci ha detto che non c'era!!!) ci sono anche i giapponesi e alcuni locali che seguono animatamente la partita della Spagna, tipico e interessante ambiente popolare. Lasciamo il locale verso le 22.oo, mentre gli spagnoli iniziano ad ordinare la cena!

sabato 26 giugno 2010

4° tappa Bodenaya-Tineo 15 km

La musica new-age risuona alle 7.30 come concordato, ma siamo gia' tutti pronti. Colazione comunitaria (2 tedeschi prima del latte si fanno il resto della sopa di ieri sera!); ci salutiamo e alle 8.30 siamo gia' in partenza (alle 8.00 e' passata la famiglia spagnola, ormai nota a tutti per la sveglie mattutine alle 5.00, fa tappe brevi perche' non ama girare con il caldo). Da oggi lasciamo i lavori stradali e percorriamo sentieri ondulati tra i boschi, ad El Pedregal, il solito baretto-negozio facciamo la seconda colazione mentre fuori splende un bel sole. Poi inizia un lungo tratto di sentiero ombreggiato e molto fangoso, in certi punti si sprofonda fino alle caviglie! Tappa breve, verso le 12.00 arriviamo all' albergue municipale di Tineo, siamo i primi, e' ancora chiuso allora, come indicato sulla porta, andiamo a ritirare le chiavi al bar. Ambiente situato presso il centro sociale, un ampia camerata ( 24 letti, 2 bagni e un microonde) molto pulita, odora ancora di candeggina. Ci sistemiamo e dopo la doccia inizia il lavaggio dei panni e delle scarpe infangate. Dopo un' ora arriva l'allegra famiglia spagnola, seguita dai Baschi come amano puntualizzare, Jose', il ragazzo spagnolo incontrato a Cornellana e 2 giapponesi attempati. Alle 16.00 ritrovo al bar per seguire il mondiale dell'Italia......... tifo anche da parte degli spagnoli che pero' non esitano a dare del burro (asino) ad un giocatore che sbaglia.... e a fare le solite battutine sulla mafia! Giretto per la cittadina molto estesa e terrazzata con il centro in via di restauro, fa piuttosto caldo (29º) cosi' torniamo all'ostello e dopo poco cena al ristorante con il solito menu' del Pellegrino. Alle 22.00 sono gia' tutti a letto perche' hanno domani mattina hanno la sveglia alle 5.00.... l'ultimo che si corica deve chiudere a chiave il portone d'ingresso.

venerdì 25 giugno 2010

3° tappa Cornellana-Bodenaya 20 km

Notte tranquilla, abbondante colazione da Mario (aperto fin dalle 6.00 ma noi ci siamo alle 8.00) che ci dice che e' meglio seguire la statale del sentiero, ma non gli diamo retta....e cosi' dobbiamo tornare in dietro! Sentiero su e giu' tra i monti con molte deviazioni su strada per i soliti lavori stradali. Verso le 12.00 arriviamo a Salas centro anonimo ma con tutti i servizi, picnic nel parco cittadino dove ci sono anche le 2 giovani spagnole incontrate ieri a Grado e la famiglia che farà tappa qui. Ripartiamo verso le 15.00 sotto un sole cocente e dopo molte deviazioni finalmente alle 18.00 arriviamo a Bodenaya, piccolo borgo senza servizi, ma con un delizioso albergue. E' una casetta recentemente ristrutturata da Alejandro, ex taxista madrileno dedito al Cammino, attualmente gestito da 3 hospitaleri, una ragazza spagnola, Marcos spagnolo trapiantato in Svizzera, giovanottone cugino del proprietario e Alberto che ama definirsi pellegrino-hospitalero. Originario della provincia di Como, con una lunga storia alle spalle, ha trovato nel Cammino la sua ragione di vita. Qui il Pellegrino viene accolto e coccolato e gli viene offerta la cena e colazione dietro donativo non obbligatorio. Siamo in 8 (3 tedeschi, un inglese e le 2 spagnole) tutti giovani apparentemente alternativi, in abbinamento con la musica di sottofondo (stile reege) e l'arredamento ( foto del Che, simboli indiani, bandiere della pace.....). La cena e'composta da una sopa asturiana (tipo minestrone a grandi pezzi con carne e minestra), un insalata mista, frutta e vino. Due chiacchiere sotto il portico, si concorda l'orario di sveglia e alle 22.00, con il sole ancora alto, siamo gia' a letto!

martedì 22 giugno 2010

2° tappa Escamplero-Cornellana 25 km


Doriga caffe' Albergue Monastero di Cornellana Cena nella taberna







Abbiamo dormito di sasso, non abbiamo sentito rientrare nemmeno gli spagnoli! Ci svegliamo alle 6.00 ma ci alziamo solo alle 7.00 visto la nebbia che avvolge i monti circostanti. Facciamo colazione in cucina e con comodo partiamo verso le 8.00, aria fresca e il sole stenta ad uscire, cosi' camminiamo piacevolmente fra boschi di eucalipto e felci. Al paese di Premoño, 4 case, un baretto-negozio ci fermiamo per la seconda colazione gli unici avventori sono la famiglia spagnola alle prese con succhi di arancia, caffe-leche e mega bocadillos al jambon e queso (con la muffa!) rigorosamente asturiano, da cui anche noi non ci asteniamo! Dopo vari saliscendi (impegnativi!) in carraie secondarie in parte ombreggiate (per fortuna, ora il sole picchia!) arriviamo a Grado, vivace cittadina (punto internet gratuito presso il centro culturale nuovo, grazie a Zapatero), alle 14.00 si riparte ora e' veramente caldo il percorso e' sempre ben segnalato nonostante i numerosi cantieri con automezzi che ci fiancheggiano e ci impolverano. Ad Doriga sosta al bar, tipico ambiente popolare anni '50 (prendiamo il caffe'-solo, il piu' simile al nostro espresso che ci viene servito da un thermos in tazzine spaiate), la loquace locandiera ci mostra i giornali della settimana scorsa con le foto della devastante alluvione del Rio Arre. Una mucca viva e' stata recuperata alla foce del fiume dopo 15 km e abbiamo visto una parte del Cammino dove il fiume ha esondato, coperta di detriti tra i rami ad altezze superiori ai 2 metri. I restanti 3 km fino a Cornellana sono abbastanza in piano e dopo gli integratori (dopping!) andiamo come una scheggia e alle 18.00 arriviamo all' albergue. Situato in un'ala ristrutturata del Monastero e' composta da 2 ampie camerate con 24 letti e ben 6 bagni occupati per ora solo da 6 giovani (spagnoli,inglesi e tedeschi). Solita doccia, bucato e primo interventino sull' ampolla di Marina, verso le 20.00 andiamo a cenare in una tipica taberna menu' del pellegrino 12€( insalata ricca, polpette con peperoni, calamari alla gellega, carne alla brace, patatine e birra), pensavamo di essere i soli, in realta' gli avventori spagnoli arriveranno dopo le 21.00. Ritorno in albergue chiacchiere sotto il portico con il ragazzo di Malaga (stanco perche' partito in mattinata da Oviedo) fino alle ultime luci del dia......... 22.45!!!











PS. non riusciamo a telefonare e ad inviare sms dal cellulare ma riceviamo, perche' la copertura, per ora, e' di un unico opetatore incompatibile

lunedì 21 giugno 2010

1° tappa Oviedo-Escamplero km 15





Siamo partiti ieri sera dall'aeroporto di Bologna sotto una pioggia battente (sono andati peggio Gianni e Monia, che ci hanno dato un passaggio poi hanno proseguito per Modena per un concerto all'aperto!!!) dall'aereo si vedeva solo una fitta nebbia, ma in prossimità' di Girona il cielo si e' schiarito mostrandoci la costa illuminata da un bel tramonto. Arriviamo alle 23.00 (con 20 minuti di anticipo) e subito prendiamo il bus che in poco piu' di un ora (e 12€!) ci porta a Barcellona, qui non piove anzi ci sono 25º e la citta' pullula di gente di ogni eta'. Alle 2.00 prendiamo un altro bus per l'aeroporto El Prat (quasi un ora di tragitto), un ambiente lindo e tranquillo dove, ci sistemiamo alla meglio nelle poche sedie libere. Verso le 5.00 l'aeroporto si anima e alle 7.00 siamo gia' in volo per Oviedo, dall'alto splendidi panorami ravvivati da un bel sole. Ancora un bus (40 km) ci porterà al centro di Oviedo da dove finalmente si inizierà camminare. Giro turistico per la citta in particolare la cattedrale (che conserva il sudario di Cristo tipo la Sindone versione ridotta), la splendida chiesa romanica fuori citta' (il centro e' piuttosto moderno) poi via lungo il Cammino Primitivo ben segnalato fin dalla partenza. Il sentiero si snoda, prima per qualche chilometro attraverso la citta' poi si inoltra tra boschi e pascoli attraverso belle case che conservano nel giardino il tipico horreos asturiano (molto piu' grande del gallego) l'antico granaio ora spesso adibito a dependance. Un po' stanchi per le poche ore di sonno e limitati dagli scarsi punti di sosta del Cammino Primitivo ci fermiamo ad Escamplero (piccolo paese montano disposto lungo la strada con 2 ristoranti, un piccolo negozio con un po' di tutto), verso le 17.00 dopo appena 12 km. Nell'ostello, sistemato nell'edificio del centro sociale c'e'una stanza con 12 letti, 2 bagni e una cucina, c'e' gia' una coppia di origine venezuelana, ma residente a Tenerife, con il figlio dodicenne. Il locale e' gestito dal famoso Fernando, proprietario del bar-ristorante dove bisogna registrarsi, pagare (2€ a persona) e prender le chiavi. Facciamo la spesa per la colazione perche' il bar apre alle 9.00 (in linea con il ritmo spagnolo), doccia, conversazione con i coinquilini poi di nuovo al bar per la cena. Sono le 20.30 e gioca la Spagna (mondiali di calcio 2010) c'e' grande fermento e animazione e il sidro va via a fiumi (e' usanza versare il sidro nel bicchiere dall'alto, berlo tutto in una volta e gettare per terra le ultime gocce rimaste nel bicchiere!?schiuma?). Qui il menu' del pellegrino e' 20€, ma siamo stanchi cosi' prendiamo solo un insalata a 12€ (ma e' arricchita con verdure crude, cotte, tonno, uova sode, olive, asparagi, uva passa,speck, formaggio.........) e alle 22.00 sotto un sole ancora alto andiamo a nanna.

sabato 19 giugno 2010

SIAMO RITORNATI!!!!!!!!

DA TURISTI PER CASO A PELLEGRINI PER SEMPRE
A poco più di un anno dal Cammino 2009 finalmente si riparte!! Già lo scorso anno, all'arrivo a Santiago avevamo immediatamente capito che il Cammino non sarebbe finito lì......anzi, non era che l'inizio .................. Ci siamo imbattuti casualmente nel Cammino ben 14 anni fa durante un viaggio in camper e c'è entrato in testa come un tarlo, lo abbiamo estirpato solo l'anno scorso, ma ci siamo ammalati di Santiaghite! Così ora siamo nuovamente pronti alla partenza, domenica sera (20 giugno) voleremo da Bologna (21,30) a Barcellona (o meglio Girona, 23,15) ci trasferiremo coi mezzi pubblici in centro città e di lì all'aeroporto principale (El Prat) dove dormiremo, si fa per dire, nelle scomodissime sedie (causa braccioli fissi!) in attesa di ripartire lunedì mattina (7,00) per Oviedo (8,30), inizio del Cammino Primitivo. Questo è il più antico di tutti i Cammini che vanno a Santiago, la storia racconta che Alfonso II (detto il Casto re delle Asturie) durante il ritrovamento della tomba di San Giacomo (nell' 813) partì da Oviedo (capitale del suo regno, ora il re è Fernando Alonso che qui è nato!) per andare a conoscere i luoghi della scoperta, fece costruire la prima chiesa e diventò così il primo pellegrino della storia del Cammino. E' un percorso lungo circa 360 km che si snoda in un paesaggio prevalentemente montano (qui la nostra amica-pellegrina Monique si sentirebbe a casa), più selvaggio e solitario del principale Cammino Francese, percorso lo scorso anno, in cui si immette poco prima di Santiago. Meno frequentato di altri Cammini, molto impregnato di storia, lo abbiamo scelto anche per via dell'anno Xacobeo (il giubileo è quando S.Giacomo, 25 luglio, cade di domenica) per cui è prevista un'affluenza massiccia, sperando di trovare meno traffico. Lo dovremmo percorrere in circa 15/16 giorni e altri 3 (altri 100km) li impiegheremo per andare da Santiago a Finisterre (l'antica fine della terra) sulla costa atlantica dove ci attenderà un meritato riposo di 1 o 2 giorni. Ritorneremo a Santiago col mezzo pubblico da dove in aereo faremo ritorno a casa (previsto per domenica 11 luglio). E' stata un po' sofferta la scelta dell'abbigliamento, siamo in giugno/luglio, ma siamo anche in montagna, quindi abbiamo optato per un equipaggiamento leggero con l'aiuto di un pile e un kwey in caso di abbassamento delle temperature, comunque il peso degli zaini è quasi uguale a quello dello scorso aprile ( un totale di 15kg da ripartire equamente, fatte le debite proporzioni, in 10kg abbondanti per Fabrizio e 5kg scarsi per Marina!). Ai prossimi post, internet permettendo............