sabato 28 aprile 2012

Ultimo giorno

Nottata tranquilla nel piccolo albergue che fuori stagione non è poi così male ( è possibile rientrare a qualsiasi ora grazie alla porta col codice ) ci prepariamo quasi tutti senza fretta, x la maggior parte qui termina il Cammino! Saluti e abbracci anche con chi per pochi giorni si è condiviso parte del Cammino, in particolare con la tenera e affettuosa Jaesoon Yi (la giovane coreana che continuerà verso Muxia) che ci abbraccia ripetutamente con le lacrime agli occhi! Siamo anche in tempo per un ultimo arrivederci al trio di Pps in partenza col primo bus delle 8.40, noi ci tratteremo ancora mezza giornata, attirati dalla soleggiata e calda mattina. Ci attardiamo a far colazione sull 'assolato terrazzino di un bar saggiamente (aperto dalle 6.30) gestito da una coppia di tedeschi, e osservando Finisterre, sempre snobbata x il suo eccessivo turismo, oggi invece, stranamente con pochi pellegrini e turisti ci appare diversa con un suo fascino sopito..Il lungo (oltre 3 ore) rientro a Santiago in bus, panoramico perchè segue il tortuoso tragitto della costa,ma noioso x la durata, ci fa subito rimpiangere i percorsi a piedi! Santiago ci accoglie con un cielo tormentato che poco dopo scatenerà un temporale, dandoci il tempo x ultimo giro alla cattedrale e l' ennesimo saluto agli amici del forum! Clima adatto x accomiatarsi da Santiago che ben si abbina alla malinconia del distacco.... non ci resta che salire a Monte de Gozo x l'ultima notte all' albergo del pellegrino , un ambiente impersonale che facilita il distacco, ma pulito, funzionale e comodo x raggiungere l'aeroporto (domattina si torna !)

26° tappa Olveiroa-Finisterre 33 km

Stamattina partiamo con calma,dopo aver raccattato le scarpe asciugatesi, ma secche dal termosifone elettrico e colazione al bar-ristorante che sono già le 9.00! Una leggera nebbia avvolge la vallata mentre ci incamminiamo attraverso un sentiero che si snoda in un paesaggio bucolico, in breve (5km) arriviamo ad Hospital ultimo bar (sottolineato dall' intraprendente e scaltra barista!) prima di Cee (15km )! Poco dopo il bivio Muxia -Finisterre,mentre il cielo si apre mostrando una splendida giornata di sole, che rende piacevole il paesaggio, un vasto altopiano leggermente ondulato ammantato di un fitto sottobosco di ginestre ed erica! Dopo poco, l' isolata e suggestiva chiesetta della Madonna della neve dove sostiamo con il tranquillo madrileno al suo 7° Cammino mentre la giovane koreana si attarda a far foto. Il Cammino corre su sterrati ben drenati solitari, a metà un bivacco e una fonte tra verdi prati, poi si aprono le viste sull 'oceano, ma tarderemo ancora molto a raggiungerlo! Mentre scendiamo x un' impervia e ripida discesa in vista di Cee, ci giunge il messaggio di Gigi che si trova nei pressi in bus dicendoci dell' incontro con 3 italiani del forum (? ). Lungo il tratto attraverso la cittadina ormai unita senza soluzione di continuità a Corcubion, sosta sul lungomare dove consumiamo gli ultimi avanzi di cibo, residuo dell' ultima cena dei cavalieri (3 giorni prima!) .... In centro le frecce si fanno ambigue e confuse, ma grosso modo il percorso segue la statale ormai costeggiando sempre il mare. Sembrano non diminuire mai i km che mancano alla meta,serviranno ancora 3 ore e altrettante soste in spiaggia prima di arrivare all' agognata meta a cui giungiamo camminando attraverso la lunga spiaggia! Arriviamo all' albergue verso le 17.00..... e come in una visione ci appaiono Rikk, Matte e Silvia i 3 PPS !!!! Provati dalla lunga e ultima. tappa (oltre 30km ?) rimaniamo sbigottiti e frastornati..... ma dove siamo al raduno in Sardegna?! non riuscendo neanche ad esternare la gioia provata x una così perfetta coronazione del Cammino! E come x magia sparisce la stanchezza e il dispiacere di non riuscire ad incontrare Mariangela e Scott, e ci sembra quasi bello anche il piccolo e sacrificato albergue del pellegrino! Bellissimo e.improvvisato mini- raduno di 5 PPS a Finisterre con cena a base di pesce (nel nascosto locale raccomandato dall' amigo -locatore di Rikk, ottimo rapporto qualità /prezzo della stanza vicino alla fermata.bus) e .... visto la bella serata c'è anche il tempo x il tramonto al faro. Oltre 3. km ci separano dal Cabo Finisterre e il km 00...ma in compagnia si percorrono facilmente, stranamente pochi pellegrini (anche in albergue non è completo ) ad ammirare il tramonto solo nella parte finale offuscato da una nube! Ci godiamo le ultime luci della bella giornata con lo sguardo perso sull 'oceano e quello che un tempo si credeva finis terrae......

venerdì 27 aprile 2012

25° tappa Negreira-Olveiroa 35 km

Notte tranquilla e calda (anche qui c'è il riscaldamento a pavimento ) nella nostra camerata da 8 letti ( oltre a noi., 2 francesi, 3 spagnoli, e la giovane e ossequiosa koreana Ce Soo, che mi regala un' arancia!), anche se è stato un po' difficile addormentarsi senza il sottofondo rocadores dei cavalieri! Ci svegliamo spontaneamente e senza il cavaliere brontolone Tullio partiamo dopo le 8.00! la giornata sembra promettere bene con un grande arcobaleno all' orizzonte e un sole pericoloso x i passeri :-) . Camminiamo su sterrati facendo la gimkana tra le ampie pozzanghere, tra boschi di eucalipto, verdi pascoli e fattorie, col cielo che muta rapidamente da sereno a grigio rilasciando brevi piovaschi. Prima sosta al bar di Vilaserio solo dopo 13km! poi ancora sterrati dove zigzagando chissà quanti km facciamo in più, infine un lungo tratto su stradine secondarie col tempo sempre più altalenante. Un'ora prima di arrivare un cielo cupo sospinto da un forte vento che in salita ostacola il camminare (fortuna che Marina è zavorrata dallo zaino!) questa volta non ci risparmia un intenso temporale! Un paio di km prima dell' arrivo di nuovo sole e vento ci asciugano parzialmente, verso le 17.00 arriviamo ad Olveiroa, delizioso borgo dalle case in sasso ben ristrutturato in alcune delle quali è situato l'albergue. La tappa dalle varie guide viene dichiarata di 33km, ma se ci fosse stato il cavaliere col gps e anche secondo noi, sarebbero stati di più! Ci manca proprio il cavalier cortese Gigi, rilevatosi una sorpresa, l'avevamo conosciuto serioso e composto, si è invece lasciato andare, mettendosi in gioco nelle situazioni più disparate e mostrando il suo lato giocoso tanto da sembrare un vero Pierino! E come non accorgersi della mancanza delli ingombrante' presenza del cavaliere Tullio che sotto quella scorza rude e colorita nasconde un animo generoso e sensibile! .... come dice la canzone dei Modena City Rambles "... forse un giorno potremo incontrarci di nuovo lungo la strada..." Ceniamo al ristorante della pensione, e i ricordi vanno allo scorso anno quando eravamo qui con Francesco, Giovanni, Monika e Sandra, ma oggi ci sono pochi pellegrini in giro, li ritroveremo ad asciugarsi e a chiacchierare davanti al caminetto della cucina dell 'albergue. Ci intratteniremo anche noi intavolando articolati discorsi in multilingue (grazie anche all'esperto conoscitore di idiomi quale è Fabrizio!) davanti al fuoco scoppiettante sin quasi le 23.00!

giovedì 26 aprile 2012

24° tappa Santiago de Compostela-Negreira 22 km

Nottata 'tormentata' dal caldo del riscaldamento che va a manetta !? colazione con la torta di Santiago, regalo dei ragazzi italiani, poi poche parole e un forte abbraccio che cela emozioni, a suggellare il Cammino condiviso. Le strade si dividono , Gigi si muoverà in bus alla volta di Muxia x l'ultima tappa a piedi verso Finistetre dove invece Tullio andrà direttamente, per mancanza di tempo, sostituendo il cavaliere -Gigi con il "crucco " molleggiato incrociato precedentemente ...... Ora la principessa è rimasta sola col suo cavaliere (il principe consorte!) in quest ultimo breve cammino che le servirà x purificarsi e bonificarsi dalle influenze rudi e maschie provocate dallo stretto contatto coi prodi cavalieri! E in una mattinata assai variabile la coppia s'incammina attraverso la città ancora addormentata fino a salire e ridiscendere solitari boschi ammantati di.eucalipti. Dopo due ore di cammino ecco il primo bar.... c'è una giacca blu come quella di Gigi! ... ma non è lui che come al solito ci precedeva, ci aspettava e teneva il conto dei km! Ripartiamo lungo l'ormai noto paese allineato lungo la strada, coi suoi bar, la farmacia, l'alimentari..... alla insegna di tempo che cambia repentinamente, passeremo dal sole alla pioggerella al vento in men che non si dica, un vero e proprio slalom ed eviteremo gli scrosci più intensi. Un' ultima sosta al solito bar 5km prima dell' arrivo poi attraversiamo l'incantevole borgo di Ponte Macera con le sue case in sasso (ristorante ), il ponte medioevale aggettato sul fiume che forma impetuose cascate contornato da salici in un paesaggio da cartolina. Arrivati nella cittadina di Negreira facciamo tempo a ripararci in bar prima dell'ennesimo scroscio di 10', ci restano da percorrere gli ultimi 800m  fuori dal paese in forte salita che conducono all' albergue. Recente e ben messa struttura con zona ricreativa al piano terra e il dormitorio con letti singoli al piano mansardato, ma solo 20 posti (lo scorso anno già alle 14.00 lo trovammo completo ) siamo i 4° ma prima di sera sarà completo. Come in molte altre occasioni la principessa ha a disposizione l'uso esclusivo dei bagni (servizi riservati alle donne) , solo verso tardi arriverà una giovane koreana, ma la grande affluenza maschile è carente di quella bella gioventù che pullulava a Santiago! Ci intratteniamo con un simpatico francese ( che prima di stendere il copri materasso spruzza una sorta di flit ovunque!) che si sforza di far conversazione, mentre x gli spagnoli che maleducatamente entrano in camera ci vorrebbe il polso di Tullio a sistemarli! Al calduccio dell' albergue, stesi nel letto attraverso la grande vetrata assistiamo ad un vero e proprio nubifragio con pioggia, grandine e forte vento...... Torniamo in paese tra un rasserenamento e uno scroscio per la cena all' ottima pizzeria da Melio pensando alle divertenti serate trascorse coi nostri compagni e quanto già ci mancano e ...... riceviamo la telefonata di Tullio e massaggiamo Gigi così sembriamo nuovamente riuniti, contravvenendo alle regole di Tullio stasera caffè,ma visto il sapore forse era meglo la camomilla! Giornata fortunata riusciamo a tornare di corsa all' albergue prima che si scateni nuovamente un temporale.....abbiamo sentito alla tv dell' allerta maltempo nel nord della Spagna ....speriamo si esaurisca in breve.....

mercoledì 25 aprile 2012

23° tappa Teo-Santiago de Compostela 16 km

Stamattina ci alziamo e diligentemente senza far storie e in religioso silenzio ci prepariamo, mentre aleggia già l'atmosfera di Santiago. Nottata movimentata x il caldo, ci accorgeremo poi che c"è il riscaldamento a pavimento acceso, lasciamo l'albergue x primi, verso le 7.15, mentre inizia ad albeggiare, in una fresca e bella mattinata. Seguendo le frecce dovrebbero mancare 12km all' arrivo ( in realtà ne percorreremo 16 ) x cui contiamo di arrivare x le 10.30, ricevere la compostela, andare in ostello e lasciarvi lo zaino e essere pronti x la cerimonia delle 12.00 : Santiago val bene una messa! Ci addentriamo tra boschi non ancora rischiarati dalla debole luce mattutina procedendo come al solito distaccati, a metà strada, al primo bar ritroviamo Gigi, ma di Tullio non c'è traccia. Sosta cafè- leche (in parecchi bar offrono un dolcetto con l'ordinazione, anche se i prezzi non sono più portoghesi!) e mentre aspettiamo passa il pellegrino portoghese partito molto dopo noi, allora cerchiamo di contattare telefonicamente Tullio , non ottenendo risposta riprendiamo il cammino un po ' preoccupati, più tardi ci chiamerà dicendoci di essere già arrivato a Santiago... che str..zo non aspettarci. Noi invece marciamo compatti x un' altra strada seguendo il tracciato e non tagliando x la statale, tra frecce che si dividono (?) e la periferia della città senza più indicazioni! Smorzato così l'entusiasmo x l'arrivo resta forte l' emozione della messa del pellegrino con l'enunciazione della nazionalità delle persone arrivate e del loro luogo di partenza e l'abbraccio al busto di Santiago! Si incontrano nuovi pellegrini, come la mantovana fiera e provata dai sui 100km, si rivedono altri con cui abbiamo intersecato il Cammino, mentre nella piazza impazzano le foto commemorative col difficile compito di far stare soggetto e cattedrale nel medesimo fotogramma! Che dire a fine Cammino, indubbiamente non c'è più la struggente malinconia della prima volta dove tutto sembra finire lì, ma c'è l'emozione consapevole di chi sa che Santiago non è la meta...... Ogni Cammino ha la sua storie i suoi paesaggi più o meno belli, ma sono soprattutto le persone che rendono diverso e speciale ogni Cammino. Ed è stata proprio grazie ai nostri compagni di viaggio con cui abbiamo condiviso una bellissima, divertente ed arricchente esperienza, esempio di come persone dal vissuto completamente diverso si siano sopportati e supportati con vero spirito pellegrino ! Pranziamo alla caffetteria Paradiso, antico locale, di fronte all' ufficio di turismo, con churros (una sorta di bastoncini dolci e fritti) da intingere nella cioccolata in tazza, una lussuria! Ritorno in ostello (quello del 2009 con Monique!), doccia, riposino e subito partono i roncadores!, concerto privato visto che siamo in una stanzetta con soli 4 letti, siamo in un ambiente frequentato da una clientela molto giovanile, ovviamente! Giretto x la città, ma soffia un forte vento freddo così nell' attesa dell' ora di cena.....di nuovo a mangiar dolci! Pensavamo di cenare al lussuoso Parador di piazza Obradorio, dove x tradizione viene offerto colazione (9.00), pranzo (12.00) e cena (19.00) ai primi 10 pellegrini (stato da dimostrare con la Compostela ) , ma ci sono già 8 persone che aspettano così cediamo il posto ad una giovane e sorpresa coppia italiana! Noi, per l'ultima cena ripieghiamo su un' improvvisata pasta al sugo nella cucina dell' ostello, formaggio, salame, pomodori, dolcetti e vino! Dopo cena ci raggiungono Rosaria e Luca ( la giovane coppia altoatesina), che carinamente ci offrono la torta di Santiago e le camomille con cui concluderemo la serata nel vicino bar. Simpatico fine giornata nel pub già animato dalla partita del Barcellona e dai numerosi giovani, con il solito Tullio mattatore ed intrattenitore della bella combriccola!

martedì 24 aprile 2012

22° tappa Caldas de Reis-Teo 30 km

Dopo l' ottima cena di ieri sera conclusa con un giro di camomille al vicino bar, la notte è passata in un baleno e quando il solito Tullio ci ha chiamato alle 7.00 dormivamo proprio bene! Ormai sono gli ultimi giorni che passeremo assieme e Gigi ha talmente migliorato i tempi di preparazione mattutina che dobbiamo anche aspettare 10' x l'apertura del vicino bar, ancora qualche giorno e sarebbe stato lui a svegliare Tullio! Ci incamminiamo in una giornata grigia (durante la notte ha piovuto!) attraverso sentieri che si snodano in verdi campagne tra i caratteristici vigneti a pergolato sotto cui sono piantate le patate e stradine secondarie. Evitiamo il 1° scroscio di pioggia fermandoci al bar, seguiti dai tre ragazzotti spagnoli, perennemente affamati! Riprendiamo il percorso, ma non evitiamo il nuovo breve piovasco, i due cavalieri maturi sempre in vantaggio come al solito ci aspettano seduti al bar ben in vista, come le donnine in vetrina di Amsterdam! Siamo a Padron importante luogo compostelano, nei pressi attraccò la barca con il corpo di Santiago e fu legata ad un pedron=pietra, pilastro, prima di translare il corpo nella futura Santiago di Compostela. Ora dovrebbero mancare 10km a fine tappa, in realtà cammineremo ancora parecchio, intersecando in più punti la statale (molto più breve ) prima di giungere all 'albergue di Teo verso le 16.00. Ci sono già due coppie tedesche, mai viste prima, il ragazzone alemanno partito con noi e il portoghese che quando vede che ci sistemiamo vicino a lui si mette le mani nei capelli preoccupato di dover passare un'altra notte con il roncador Gigi 'pare una motoreta ' ci dice.in spagnolo! Struttura recente con 26 posti in due camere non tanto grandi al primo piano, sembra anche riscaldato, sotto una cucina e un' ampia sala relax dove troviamo i segni del nostro forum 'pellegrini per sempre' forse i trentini passati due giorni prima. Dopo le solite operazioni, cerchiamo il bar -negozio, 200m oltre (reali, forse anche meno per una volta!), vecchio locale dove il tempo sembra essersi fermato, niente macchina per il caffè (ma moka) scaffali semivuoti, ma ad ogni nostra richiesta, l'anziana gestrice, andava dietro una porta e portava il richiesto, più o meno, una mezza cipolla un po ' stanca, vino spillato (?) , riusciremo a rimediare tutti gli ingredienti x la cena e anche l'occasione x commemorare l'anniversario del matrimonio di Tullio (auguri Anna!!!) Aspettiamo che i tedeschi finiscano di occupare la cucina (spaghetti ) e Gigi si mette all' opera x il risotto al vino, insalata, pomodori, chorizo e formaggio, frutta sciroppata, vino bianco e nero della casa (strano e asprigno x non dire pessimo!) x tovaglioli la carta igienica! Lo chef è stato bravo e non ha combinato guai, non come gli altri due, l'ultima volta che hanno scolato gli spaghetti li hanno rovesciati nel lavandino e si sono ustionati i polpastrelli x recuperarli! Dopo cena, non contenti del conto e del vino che ci aveva rifilato " l' ostessa " torniamo al bar x le solite camomille che ci propina in 4 miseri.e diversi bicchierini mentre Albano ( in tournée in Spagna) è x l'ennesima volta alla tv! Andiamo a letto prima delle 22.00 mentre è ancora giorno, il portoghese dorme già da tempo x avvantaggiarsi prima dell' arrivo di Gigi! Prepariamo tutto e diamo il consenso a Tullio di chiamarci presto (è un po' restio pensa che poi lo manderemo a c.....ma tanto è stato così tutte le mattine!), mancano solo 13km a Santiago e vorremo arrivare in tempo x la messa del pellegrino delle 12.00!

lunedì 23 aprile 2012

21° tappa Pontevedra-Caldas de Reis 24 km

L' albergue è al completo (anzi hanno riempito anche la stanza di riserva!) con l'arrivo di un gruppo di ciclisti portoghesi che creeranno un po' di movimento preparandosi la cena alle 22.00 e tornando a letto dopo l'una!? e al mattino di nuovo trambusto per la partenza verso le 6.00!! Tullio è incavolato e impaziente xchè qualcuno si è svegliato e ha fatto rumore prima di lui! Durante la notte, tanto x cambiare, ha piovuto speriamo di essere a posto x il resto della giornata! Percorso in parte su asfalto e in parte sterrato, in leggero saliscendi tra vigneti a pergolati e verdi prati, boschetti, attraversando piccoli agglomerati e la vicina statale con possibilità di bere e sfamarsi. Il bel tempo reggerà x l'intera giornata e prima delle 14.00 siamo già a destinazione, Caldes de Reis, un albergue recente, sembra ricavato da un negozio con leggere paratie che separano i servizi, una 'cucina' con microonde e un angolo con lavandini (acqua gelida ) e stendini, un ambiente molto spartano! Espletate le quotidiane incombenze subito al bar x il pranzo, Tullio ci racconta del pellegrino portoghese , (che ci portiamo dietro da giorni, parte prima e arriva dopo?) appena ci ha visto arrivare si è preoccupato .....'perigoloso l'amigo'( Gigi ) ha roncato tutta notte e disperato alle 5.00 si e alzato ed ora cerca un letto per riposare lontano dal devastatore! Né sa qualcosa anche. Tullio che gli dormiva a fianco, in un letto gemello, gli trapanava le orecchie e l'ha cazzottato tutta notte senza risultato! Un giretto x la cittadina alla ricerca.della fonte termale calda, da cui il nome e famosa già ai tempi dei romani, è un rituale pellegrino immergere i piedi nell' acqua ( pltre 50°) solfurea... c'è chi la beve!? Riposino in albergue, saremo una ventina, in maggioranza tedeschi (Che Guevara tedesco!) , ma ben presto ci torna fame, troppo presto x la cena.andiamo nella vicina cerveteria-pub, x l'aperitivo con tapas .... 4 coppe di vino .... e aspetta aspetta, x non essere i soliti italiani impazienti....ci dirà poi, che essendo domenica, la cucina è chiusa e....niente !!!! anche se poi lo vedremo servire piatti caldi?! Abbiamo beccato l'unico locale che non fa tapas! e ci resta la fame così ben presto .andiamo.alla ricerca della trattoria consigliataci Castro ma anche questo alla domenica non serve cena!? Meglio così ceneremo O Muino, posto assai pittoresco, vi si accede tra angusti e sotteranei anfratti regno di ratti e figure oscure,il piccolo interno molto rustico, pavimento in sasso, ragnatele ai lampadari e per tavoli le grezze e scomode macine dell' antico mulino. Ceneremo veramente bene con piccante pulpo alla gallega annaffiato abbondantemente con vino della Rioja a cui nemmeno la principessa potrà sottrarsi...... per cui stanotte cadrà addormentata come una pera cotta!

domenica 22 aprile 2012

20° tappa Mos-Pontevedra 30 km

Un' altra notte di pioggia......al mattino posticipiamo la partenza sia per il maltempo che x il buio, rispetto al Portogallo ( un' ora in meno) fa giorno più tardi, mentre Tullio si aggira senza pace dal letto alla finestra! Frugale colazione in albergue (donna Flora serve la colazione solo dalle 7.45) e partiamo x primi in assetto da pioggia! Per oltre due ore cammineremo a capo chino sotto un' acqua incessante gustandoci solo parzialmente il paesaggio, iniziamo con una bella salita poi il sentiero si snoda in un rigoglioso sottobosco di felci odoroso di eucalipto. Le frecce gialle, meno frequenti che in Portogallo, sono sostituite dai mojones con la conchiglia ( e i km, che mancano a Santiago ), i prodi cavalieri Tullio e Gigi ( che stamattina ce l'ha tutto storto, lo zaino ) son sempre in avanscoperta per scoprire eventuali insidie, ma ad un certo punto ce li troviamo dietro ..... hanno vagato soli x vie traverse prima di ritornare sulla retta via! Dopo una ripida discesa arriviamo a Redondela, sosta 1° colazione e alla ripartenza il cielo inizia ad aprirsi fino alla comparsa del sole! Ancora su e giù per colli ed eccoci ad Arcade x la2° sosta in compagnia di una graziosa ragazza americana, la richiesta di 5 spremute comporterà un tempo d'attesa notevole!? Ora il tragitto si fa più piacevole, grazie al sole e ai bei scorci sul vicino oceano, agli horreos in pietra, alle tipiche croci galiziane, diverse aree adibite alla sosta e frequenti simbologie giacobee. Sarà un continuo saliscendi per quasi tutti i 30 km della tappa, verso le 16.00 e finalmente un bel pomeriggio, arriviamo all' albergue di Pontevedra, bella struttura nuova e funzionale con 56 posti, che a fine giornata sarà quasi piena. Per non farci mancare la solita passeggiata extra, dopo la solita doccia e bucato, andiamo in centro... e camminiamo camminiamo attraverso palazzoni moderni x oltre 2km, prima di trovare il centro storico con la chiesa intitolata alla Pellegrina! Sosta tè e prenotazione biglietti di ritorno, Tullio parte il 27, Gigi il 28 noi il 29, abbiamo trovato il miglior prezzo volando da Santiago a Bologna via Francoforte, quindi se a qualcuno interessa :-) arriviamo a Bologna alle 21.30 della prossima domenica! Finalmente si cena col menù del pellegrino, nel modesto locale di fronte all' albergue ( il centro è troppo lontano!) , l' unico in cui non si vede la partitissima Real Madrid - Barca, perchè a detta del ristoratore non gli conviene pagare la tv privata xchè ha pochi clienti !? Per la camomilla serale cambiamo locale, trovare un posto libero dove trasmettono la partita è impossibile c'è gente in piedi ovunque, così andiamo in una caffetteria senza tv e wifi, ma ormai si è fatta l'ora di rientrare nonostante sia ancora giorno, ma alle 22.00 ci chiudono l'ostello!

sabato 21 aprile 2012

19° tappa Valença do Minho-Mos 26 km

Anche senza camomilla i cavalieri si sono addormentati subito! Fabrizio non ha fatto tempo a poggiare la testa sul cuscino che ha iniziato il concerto, seguito a ruota da Gigi, che ronca regolarmente come un delicato trapano in fase di perforazione, ogni tanto trova un ostacolo ed allora emette un suono più profondo! Tullio, invece è entrato in scena successivamente e con tono baritonale ha completato la "melodia", con qualche interferenze esterne. Verso le 6.30 Tullio ci da la sveglia, gli altri pellegrini (una decina) dormono ancora tutti (beati loro!) e in una mattinata ancora grigia ci avviamo attraversando prima la moderna città, poi lasciamo l'antica cittadella fortificata a ridosso del confine fra Portogallo e Spagna segnato dal fiume. Foto di rito da entrambi i lati e appena in territorio spagnolo fa capolino anche il sole, percorriamo il sentiero che costeggia il rio con belle vedute sulla cittadina di Tui. I( 114. Km. a Santiago! )per poi addentrarci nel bosco ancora lungo il tracciato dell' antica via romana. Bel percorso tra boschi, antichi ponti, rindondanti fiumiciattoli, case in pietra grigia, verdi pascoli tipici della Galizia. Non mancherà la quotidiana benedizione d'acqua, ma ben presto torneranno squarci di sole con una temperatura gradevole, meno piacevole il successivo tratto d'asfalto lungo una trafficata zona industriale. Verso le 15.00 finalmente prendiamo possesso (siamo i primi, chiavi dalla signora Flora) del delizioso albergue di Mos, solo 16 posti una cucina servizi e col termosifone! I Cavalieri, dopo giorni di duro cammino e pioggia iniziavano ad esalare odori nauseabondi così la principessa li obbliga ad un accurato bucato!! Inizia poi il giro dei locali: la modesta botteghina di Flora (spesa), la nuova taverna (birre), la caffetteria col wifi (tè ). Situato in un paesaggio ameno tra dolci colli con antichi edifici ben restaurati e tutti i servizi essenziali , il piccolo borgo è proprio a misura di pellegrino (a fine giornata saremo in 10, 5 tedeschi e uno spagnolo ). Per cena saltato nuovamente il risotto promesso da Gigì, prende in mano la situazione Tullio, brontolando, ma con fare deciso, e prepara una pasta al burro e formaggio.... Concludiamo la serata con le solite camomille......e ricomincia a pioverà!

venerdì 20 aprile 2012

18° tappa Ponte de Lima-Valença do Minho 34km

Durante la notte la pioggia battente tamburellava sul tetto mentre nel salone riecheggiavano forti suoni di russamento con qualcuno che parlava e altri che chiamavano il gatto! Verso le 6.30 i primi movimenti danno il via alla raccolta dei panni stesi e alla preparazione degli zaini, mentre dalla finestra il cielo appare ancora minaccioso. Ieri sera alla domanda dell' orario d'apertura del bar, l'oste ci aveva risposto dalle 7 -7.30 dipende ...... infatti stamattina, svogliatamente e senza pane né paste ci ha rifilato una misera colazione con Tullio che gli brontolava in faccia coloriti appellativi in italiano! Iniziamo a camminare sotto una leggera pioggia zigzagando tra ampie pozzanghere su di uno sterrato che si snoda tra prati e pascoli con Gigi che inizia a scivolare e Tullio che gli borbotta che è un imbranato... Il cielo si apre con squarci di sole e d'azzurro facendoci godere del bel paesaggio a tratti quasi alpino con rivoli copiosamente ingrossati dalle recenti piogge, ponti, cascatelle, pascoli e boschetti. La pausa 2° colazione ci evita un repentino scroscio d'acqua, procediamo quindi in forte salita per un sentiero pietroso che ci porterà a toccare la punta più alta del Cammino Portoghese, 450m. con belle viste sulla vallata e i colli circostanti. Verso le 12.30 siamo all' albergue di .... fine tappa odierna consigliata da molte guide, un bel e vasto complesso nuovo un po ' isolato dal paese ( 700 m) e ancora chiuso. Sosta pranzo nel vicino bar e summit x decidere il da farsi, visto l'orario, il bel tempo che sembra reggere e il superamento del tratto piu impervio, decidiamo di fare altri 18km. Ripercorreremo un lungo lastricato che segue il tracciato dell 'antica via romana attraverso colli ancora in un bel paesaggio agreste ravvivato dal sole. Il bel tempo oggi ci assiste, mentre siamo fermi per la pausa caffè si sfoga un improvviso e forte temporale che ci permette di riprendere il cammino di nuovo sotto il sole, in vista della città di Valenca, nostra destinazione, ma da cui ci separano ancora 8 km. Simpatico battibecco a suon di pittoreschi epiteti, quando Tullio risponde ad una telefonata (inavvertitamente partita da Gigi , e non è stata l'unica!) ....per poi accorgersi di parlare con uno che si trova 5m dietro di lui!!!! Attraversiamo tutta la città x raggiungere l'albergue situato proprio dalla parte opposta ad appena 1km dalla Spagna, anche questo in ottimo stato con una bella sala relax, cucina e.... camerate divise, ma la principessa non può essere abbandonata dalla scorta dei cavalieri che fino a qui l'hanno condotta, nonostante un pellegrino insista che quello è il regolamento e né nasca un diverbio condito da vaffa! Per il momento Marina va sola nelle sue solitarie stanze con tanto di servizi privati, pensando ad una fuga notturna, all' arrivo dell' hospitalera sarà poi sancito che si potrà dormire tutti insieme e ci verrà concessa anche la chiave x rientrare all' ora desiderata! Nonostante la lunga tappa di 36km c'é stato anche il tempo x il pomeridiano tè con dolcetto, rimandato il risotto di Gigi per l'ambiente freddino dell' ostello, si ripiega sul ristorante. Solito giro, defaticante dopo la lunga tappa alla ricerca del luogo dove cenare, scartati i locali dove ci vogliono attirare ad ogni costo decidiamo per un frango (pollo alla brace)..... ed entriamo in un ristorante dove non lo fanno!!! Ripieghiamo su un menù del giorno a base di sopa, mezza porzione di impanada ( 2 cotolette!! ) accompagnate da una ciotola brodosa di riso e fagioli, dolce, caffè e bibite x 10€. Di ritorno all' ostello volevamo fermarci x la solita camomilla, ma il bar più vicino ha già chiuso così rinunciamo anche perché una fine pioggerella sta iniziando a scendere..... riusciranno i cavalieri ad addormentarsi ugualmente?!

giovedì 19 aprile 2012

17° tappa Barcelos- Ponte de Lima 27km

Ci svegliamo ben riposati e caldi, a parte Tullio che durante la notte che avendo spento il riscaldamento ha dovuto poi prendere il sacco a pelo perché Gigi si era appropriato di tutta la coperta! Colazione a buffet in hotel e verso le 8.00 partiamo già in tenuta da pioggia che non tarderà ad arrivare, dapprima fine e lieve poi sempre più intensa. Il primo tratto su strada, attraversa la periferia di Braga e i successivi paesi orma uniti con continuità, il pezzo successivo si inoltra tra boschetti e campagne in un bel paesaggio, ma non pienamente apprezzato per il maltempo che spesso ci costringe a camminare a testa bassa. Fin da Braga le frecce gialle sono frequenti, (in città sono dipinte per terra) per cui è difficile sbagliarsi..... a parte Tullio che fa un giro più lungo attorno ad un colle! Verso le 13.00 nell'ennesimo bar, riagganciamo i nostri velocisti Tullio-Gigi e decidiamo di procedere insieme sulla strada statale indicataci come più breve, vista l' incessante pioggia. La statale ha una corsia d'emergenza sufficiente, procediamo cautamente in fila indiana fino al successivo bar dove ci fermiamo x un caffè che al momento ci ristora, ma poco dopo ci fa scoprire di avere i piedi ammollo ed essere molto 'umidi' ! È stata la disfatta fermarci in quel vecchio locale, non riscaldato con la porta che si apriva in continuazione cominciamo ad avere freddo, troppo x continuare con il maltempo che non accenna a diminuire, 27 km percorsi e ancora 10 da fare! Quando chiediamo al barista se passa un bus ci guarda tra lo stupito e lo stupido.... non parliamo poi quando gli chiediamo se può chiamarci un taxi.....non sa il numero e forse neanche dove siamo!! Fortunatamente una gentile signora di passaggio viene in nostro soccorso chiamando il taxi che in breve arriva e ci porta alla meta Ponte de Lima (10km) , percorriamo a piedi l' ultimo km sul bel ponte romano antistante il nucleo antico che ci separa dall' albergue sperando sia cambiato l'orario d'apertura, niente da fare aprirà alle 17.00. Ripieghiamo nel vicino bar pieno di pellegrini bagnati, SPQR scalzi e scomposti, G&g (Genova e Genova ) più composti che pranzano, ciclisti bagnati con sportine ai piedi mentre i calzini sono ad asciugare sulla macchina del caffè sopra le tazzine!! In questo bailame ben presto anche noi ci adeguiamo spogliandoci degli indumenti bagnati e cercando di scaldarci con tè e camomille, mancando ancora 2 ore all' apertura! Alle 17.00 una graziosa signorina inizia le lunghe procedure d'ingresso, poi come in una gita ci accompagna in camera illustrandoci il bel complesso di recente ristrutturazione. C'è una vasta lavanderia con lavatrice e giardino x stendere il bucato, bella cucina, sala relax con libri e computer, wifi libero, doccie uomini e donne ( ma i soliti italiani non sono stati attenti alla spiegazione e Marina, l'unica femmina se li trova in doccia!) e 18 letti singoli in un'ampia camerata in mansarda con soffitto e pavimenti lignei, il tutto ben tenuto e pulito x soli 3€! Stufette con la ventolina riscaldano velocemente l'ambiente e noi, mentre si allestiscono fili e strumenti vari x asciugare gli indumenti , piove sempre copiosamente così x cena si improvvisa una pasta al tonno, pomo e formaggio in albergue. Si conclude la serata con la consueta camomilla, che ormai piace anche a Marina e alle 21.30 (si chiude alle 22) siamo tutti a letto col la stanza già impregnata di pellegrino e calda come una sauna....poi qualcuno di.buon senso decide che è il caso di spegnere le stufette!!!

mercoledì 18 aprile 2012

16° tappa São Pedro de Rates-Barcelos 18 km

La prima notte in albergue inizia bene!!!!! appena si spengono le luci qualcuno inizia a russare col rantolo, tanto che Tullio preoccupato, tenta vanamente di fermarlo facendo partire la suoneria del bimbo che fa le scoreggine!!!! Durante la notte sarà un concerto disarmonico di suoni non accordati col nostro quartetto.... mentre in sottofondo si ode la musica proveniente dalle cuffiette di qualcuno, il tutto condito da un olezzo da pellegrino diverso dal nostro! Alle 6.00 la prima sveglia..... e poco dopo SPQR ( i romani ), senza chiedere nulla decidono che è ora di accendere la luce....cosi ci prepariamo anche noi, colazione e alle 7.30 siamo in cammino in una giornata grigia con le colline avvolte nella nebbia. Il primo tratto si snoda tra pascoli e boschi in un paeaggio bucolico, ma più urbanizzato già da un po ' sono diminuite le case modeste o semi-abbandonate indice di un miglior tenore di vita. Nella cittadina di Pietra Forada il cui nome deriva appunto da un'antica pietra bucata, il cavaliere Gigi lottando con un drago di pietra viene inghiottito ed espulso riportando numerose escoriazioni alle gambe, uscendone ferito ( rifiutando anche qualsiasi medicazione! ), ma vincitore! Ci fermiamo al primo bar segnalato anche come raccomandato dal Cammino, lo sconsigliamo vivamente (poco oltre se né trovano diversi), appena entrati veniamo assaliti dalla barista chiedendoci cosa vogliamo e sembra risentita quando ordiniamo solo 3 spremute.... le farà pagare quasi il doppio! In breve arriviamo a Barcelos piacevole cittadina famosa per la leggenda del gallo raffigurato, in statue di varie dimensioni, collegata a Barcelinos da un bel ponte medioevale, conserva un bel centro antico. Verso le 13.00 prendiamo il bus x Braga, per percorrere una deviazione lungo il Cammino Interiore. All' ufficio del turismo non sanno di albergue, ci indirizzano all' ostello della gioventù, ma come vedono Tullio..... ci dicono che è pieno?! Ripieghiamo su una pensione, mandiamo Tullio a supervisionare, 4° piano in mansarda..... questa volta con ascensore e accetta: sono 2 stanze comunicanti con un bagno, carine e pulite e soprattutto con aria condizionata! Giro in pasteleria e turistico attraverso la signorile città dai bei palazzi e numerose chiese, animata da giovani universitari, resa ancor più piacevole dagli ultimi raggi di sole. Cena in una marasqueria, una semplice trattoria con specialità pesce:antipasto (?), sopa, oratina x Gigi, calamari x gli altri, vinello ... 11€ a testa con Gigi e Tullio che si "bisticciano" sui conti. Concludiamo con il gioco della solita camomilla pagata a rotazione .....

martedì 17 aprile 2012

15° tappa Porto- São Pedro de Rates 23 km

L'edificio in cui è situato il nostro hotel è un antico palazzo su tre piani, in parte abitato dai proprietari con cane e gatti che scorrazzano liberamente cercando anche di entrare in camera..... ignari del passato di Tullio! Situato su tre piani, come al solito siamo all'ultimo, in camerette con bagno ( 2mx 1) , pulite, ma anguste i due letti singoli sono affiancati ,Tullio cerca di separarli, ma più di tanto non si può...altrimenti non si apre la porta! Solita partenza alle 7.00, con Gigi che sta ottimizzando i tempi, colazione e via a prendere la metro B linea rossa per evitare ( come consigliato dalle guide e altri pellegrini ) la.periferia.industriale di Porto. Ci accorgiamo troppo tardi di aver preso una vettura espressa che salta alcune fermate, fra cui la nostra, quindi scendiamo alla prima utile e qui ci dividiamo..... Gigi, il cavaliere ribelle, e il gps tentano di ritornare sulla traccia x vie traverse, noi uomini e donne di poca fede ritorniamo al punto consigliato. Morale, incontreremo Gigi dopo un' ora e 5 km in meno, preoccupato, triste e pentito di aver lasciato il gruppo ( ci aveva anche cercato al telefono!) Forse sarebbe stato meglio la periferia di Porto che i 9 km di asfalto su una strada trafficata, rumorosa e pericolosa, stretta tra due muri stando continuamente all'erta, orribile! Finalmente si passa a sentieri sterrati che consentono di osservare il paesaggio, una bella campagna verdeggiante con pascoli delimitati da muretti, fiumiciattoli e ponticelli..... A Vilarihno, nel bar iniziamo a vedere i primi pellegrini, una coppia olandese e due italiani.... e quando, verso le 14.00 arriviamo a fine tappa, c'è già gente, fa strano vedere tanti pellegrini dopo giorni in solitaria! Ma fa piacere ritrovare l'ambiente dell' albergue, un vasto complesso con diversi ambienti, cucina, sala, posto bici, un ampio cortile e parecchi posti letto, nessuno ad accoglierci, ci registriamo da soli e timbriamo la credenziale nel vicino alimentari. A fine giornata formeremo una camerata di 8 italiani, tra cui uno che appena vede Gigi, sorprendendolo lo riconosce! è un amico di fb!!!!??? Giornata soleggiata, ma ventilata, siamo arrivati presto ed essendo l'ostello un po ' fresco passiamo da un bar, alla pasticceria, alla pizzeria e di nuovo al bar!

lunedì 16 aprile 2012

14° tappa S.j de Madeira- 20 km e oltre.... Porto

Ieri sera su consiglio dell' albergatore siamo andati a cena al ristorante Casa D'Avo, bel locale caratteristico. Logicamente non parlano italiano, così ci arrangiamo studiando il menù in inglese e portoghese.... intanto ci portano formaggette varie, un tagliere di lonzino, olive, salsine varie e pane..... Ordiniamo, come da menù, mezze porzioni (tanto sono sempre abbondanti ! ) comprese già di contorno.... e a Fabrizio arrivano due lonze alla piastra con una montagna di patatine!! Inoltre può usufruire, in comproprietà con Marina ( ma la farà fuori tutta lui ! ) di una zuppiera di riso e legumi ..... che guardando gli altri commensali, se pur brodosa, viene messa nel piatto piano con la carne! La coppia di fatto dividerà' una porzione di polipo e patate e una bottiglia di vino......per concludere la serata, la solita camomilla nel bar a fianco all'hotel dove..... si guarda la partita! Le camere ( sempre 3° piano senza ascensore!) hanno le finestre sulla piazza principale e dalle 23.00 fino alle 6.00 è un susseguirsi di giovani rumorosi del sabato sera, i nostri compagni di viaggio non hanno udito nulla....sarà l'età o la stanchezza!? Sveglia alle 6.30 all'insegna di una bella giornata serena, ma dall' aria pungente 4,5°! Lasciamo la città attraverso la lunga periferia, prima seguendo le frecce gialle, poi Gigi e il suo gps che sembra portarci altrove.... ci fa scendere x poi risalire tra gli smoccolamenti di Tullio! Riprendiamo il tracciato che in certi punti segue una antica via romana in parte lastricata passando per borghi con belle fonti piastrellate e antichi lavatoi ancora in uso! Con sempre maggiore frequenza gli abitanti ci chiedono "Santiago " e ci augurano Boa Viagem e nel bar di Ferradal ci viene addirittura offerta la colazione! Il proprietario, parlando in francese, ci conferma la grande immigrazione di portoghesi in Francia, ci timbra la credenziale, ci saluta calorosamente con scambio di mail e la promessa di ricordalo a Santiago!! Riprendiamo il cammino da pellegrini piacevolmente colpiti dal bel gesto ricevuto e proseguiamo per un tratto di nazionale per poi prendere il bus per Porto, scenderemo a Vila Nova de Gaia. Dopo poco ci appare il bel ponte in ferro Louis I, coi suoi tre livelli : stradale, ferroviario e più in alto il pedonale, dove ci troviamo noi. Foto di rito dei cavalieri della luce e madame che hanno raggiunto indenni il primo traguardo di Porto che si mostra arroccato con le sue pittoresche case ammassate e le guglie delle numerose chiese, dall' altra parte del fiume! La prima visita è alla cattedrale possente edificio che rimanda ad una fortezza, si " carimba " la credenziale , poi attraverso stretti vicoli e vecchi palazzi saliamo ripidamente verso la parte centrale della città. Qui dovrebbe trovarsi l'hotel Estoril che Gigi ha prenotano con un offerta online ieri, per 15.95€ la doppia con bagno, siamo proprio curiosi!? Ci aspettavamo una fregata alla napoletana, invece è in buona posizione centrale, le camere sono piccole, ma pulite e funzionali con bagno tv e wifi ed è!! anche lungo il Camino! Trascorriamo il pomeriggio, soleggiato, ma ventoso e fresco, stranamente da turisti ( incontrando una giovane coppia bolognese, che ci ha riconosciuto dalla sss romagnola ) e percorrendo chilometri su e giù per la città , ma senza zaino.... sembra ci manchi qualcosa! Solito tè con nata ( tipici dolci di pasta sfoglia con crema ) doccia riposino e cena leggera sopa, insalata e camomilla!

sabato 14 aprile 2012

13° tappa Albergaria a Velha-S.j de Madeira 32km

Ieri sera siamo andati a letto semi vestiti e con sopra un peso di coperte (risalenti al periodo della guerra!) notevole, scambio di letto con Fabrizio, che l'aveva già riscaldato e concordato l'orario di sveglia mattutina si spengono le luci. Due cavalieri iniziano subito a russare (?) , Marina sotto le coperte scrive sul telefono la cronaca della giornata e Gigi con tanto di berretta e torcia in testa fa le parole crociate. Difficile tenere Tullio a letto oltre le 6.00, così pian piano iniziamo a prepararci, in tenuta da pioggia visto il cielo grigio e la notte piovosa. Gigi si alza vestito con calzoni lunghi e come dice Tullio giubbetto di camoscio ( in realtà è un pile), che abbia dormito anche con le scarpe!.....metterà poi i calzoni corti x camminare!? ma sempre con la berretta di lana! Questa mattina sarà il primo a lasciare l'albergo, ma è troppo presto, il bar aprirà solo dopo 10 minuti, nel frattempo assistiamo ad uno dei primi forti scrosci della giornata così ci attardiamo al bar indecisi sul da farsi. Ben presto il cielo si rasserena un po' e compaiono squarci d'azzurro così da bravi pellegrini si parte, tutta la giornata sarà un susseguirsi di scrosci.e schiarite con le nuvole sempre in movimento sospinte dal vento. Sempre buona la segnaletica e sempre saliscendi il percorso, il primo tratto tra boschi di eucalipto, una gimcana tra le ampie pozzanghere formatesi col temporale notturno, poi prevalentemente su strada attraverso una zona urbanizzata, ma su strade secondarie, con paesi che si susseguono con continuità rendendo il tragitto meno pesante. Non mancano quindi le soste al bar mentre è un lavorio continuo con la mantella, non si fa tempo a toglierla che dopo poco torna a piovere con scadenza quasi regolare ad ogni ora. Ultima sosta al bar Santiago dove ci aspettano in netto vantaggio i prestanti cavalieri maturi. Lunga la periferia di S.j de Madeira, grande cittadina con continui saliscendi, alle 15.30 dopo 32 km, secondo il gps , arriviamo dai bombeiros, ma danno accoglienza solo in un distaccamento, quasi 3 km fuori, ci verrebbero anche a prendere, però non cè nulla nei dintorni (cena?). Decidiamo per la centrale pensione, nella piazza principale, ornata da un brutto obelisco-ciminiera, belle e pulite camere con bagno e radiatore elettrico che ci permette di fare il bucato saltato ieri .Telefonata di Mariangela x sapete dove siamo loro forse si fermano al paese precedentemente, riposino,ormai la consueta tappa in pasticceria, ricerca del ristorante sono le cose che ci restano da fare......

12° tappa Agueda-Albergaria a Velha 16 km

Notte tranquilla e si sarebbe dormito ancora se Fabrizio e Tullio in primis, non avessero cominciato a muoversi facendo scricchiolare il pavimento di legno con la loro mole! Si parte presto nonostante la breve tappa odierna di soli 16 km e le rimostranze di Gigi ad alzarsi presto, Tullio lo obbliga a seguici apostrofandolo con simpatici grugniti coloriti! Colazione, si imposta il gps x tornare in traccia ed ecco riprese le frecce gialle con le frecce blu in direzione opposta seguite da gruppetti di pseudo- pellegrini, col corpetto fosforescente e uno zainetto che vanno a Fatima con l' auto d"appoggio! Anche oggi percorriamo leggeri saliscendi su strade secondarie, per lo più asfaltate o attraverso boschi passando x paesi con antiche dimore piastrellate (azulejos) certune rimandano al rivestimento dei bagni degli anni '70! L'usanza è ormai persa, le abitazioni recenti conservano le decorazioni a piastrelle solo a mo di quadro sulla facciate (raffigurazioni religiose), mentre i giardini sono adorni di orchidee A proposito di usanze come in Spagna anche qui c'è quella barbara di tenere il cane di qualsiasi dimensione alla catena! Unico tratto degno di nota l'attraversamento del ponte medioevale, mentre ci accompagna una leggera pioggia e l'auto che ci affianca x augurarci il Bom Camihno ! Verso le 12 arriviamo alla meta, sosta al bar e scartati i bombeiros x il freddo andiamo alla ricerca della pensione .....va Tullio e concorda 15€ a persona, x un bel ambientino così dice!!! Siamo all' ultimo piano di un vecchio palazzo tutto storto e screpolato, cui si accede per una scala elicoidale imbarlata e scricchiolante, poi un lungo corridoio su cui si aprono alte porte, del genere dei film noir , possiamo anche sceglierci la camera! Optiamo x quella a 4 letti, una vasta stanza tipo collegio, in stile "minimalista", con solo i letti ( tutti diversi) , un pavimento scricchiolante, infissi con fessure di un dito, qualche crepa, ma un alto e bel soffitto stuccato. È però pulita, ma gelida come un frigorifero, anche qui non c'è l'impianto di riscaldamento! Cosi dopo la doccia (bagno nel corridoio ovviamente ) un alternarsi di acqua calda e gelida, i cavalieri fanno un riposino con concertino , tutti coperti con Tullio che si sveglia col naso gelato! Pomeriggio in pasticceria a mangiar dolci e sorseggiare tè, nel piccolo tavolino ci portano, oltre ai dolci ben 4 teiere, ma il casino avviene quando lo versiamo nelle tazze, solo dopo aver allagato tutto Gigi ci dirà che dovevamo alzare il coperchio! Cazzeggiamo col telefonino e anche Tullio si consuma i polpastrelli, con stupidi giochini.....tanto fuori piove, giro in biblioteca dove rivediamo Mariangela e Scott poi alla ricerca del ristorante. È nostra abitudine, prima di scegliere il locale girare e passarci davanti almeno 3 volte! Comunque questo è l'unico locale aperto, escluso i caffè, entriamo e una simpatica signora, in francese ( finora la lingua straniera più parlata!? forse emigrati?) ci elenca cosa si può mangiare, non c'è menù. Fingiamo di capire e tra gli sghignazzamenti generale ci arrivano 4 zuppe, buone, dense non come la lavatura di piatti a Coimbra, per secondo 4 grandi e colme terrine con tacchino, maiale, contorni e vino. Al momento del conto l'oste sta x scrivere sulla tovaglia di carta il totale, ma la penna si inceppa e mentre né va a prendere un' altra, Marina dice " stasera si che paghiamo, ho visto che stava scrivendo sei con due zeri.... preparate pure 15€ a testa!".....pagheremo 6€ a testa!! Terminiamo la serata nel bar, in tv sempre partite stasera anche la liga tedesca, con le solite camomille per dormire visto che nonno Tullo (come dice Filippo ) non vuol leggerci più nulla prima di dormire!

venerdì 13 aprile 2012

11° tappa Mealhada-Agueda 30 Km

Notte fredda e movimentata dal rumore della pioggia scrosciante che rimbomba sul tetto della palestra coprendo i 'ronfii'..... tanto che Fabrizio preoccupato di non sentire Gigi va a controllare che non sia passato a miglior vita!!!! Sveglia alle 6.00 x partire alle 7.00 e dare così il tempo a Gigi di recuperare tutto il necesser sparso ovunque, preparare lo zaino ..... ed essere ultimo! Mariangela e Scott sono svegli anche loro forse per il nostro muoverci non troppo silenzioso, ci salutiamo dandoci appuntamento a fine tappa dai bombeiros. Colazione, pastiglie varie da ricordare ai due cavalieri ( Gigi e Fabrizio) mentre Tullio il selvaggio, sano come un pesce, ma invidioso, appena sarà a casa andrà dal suo medico x avere anche lui qualche pillolina! Tappa non impegnativa, con saliscendi sempre più dolci, x la maggior parte su asfalto, qualche tratto fra boschi di eucalipto, sempre ben segnalato e con frequenti posti di ristoro. Si passa tra paesi il cui centro ha vissuto tempi migliori in parte abbandonato o abitato solo da vecchi (con il furgone che passa a consegnare il pane), in netto contrasto con l 'immediata periferia e la recente urbanizzazione di ville di pregio. Il cielo inizialmente grigio e nuvoloso si è pian piano aperto con squarci d'azzurro mentre un forte e fresco vento ci accompagnerà fino alla meta. Alle 15.30 siamo ad Agueda dopo ben 30 km, i bombeiros alludono ad un corso x la mancata ospitalità ..... ma guarda caso hanno già un foglio stampato in cui è indicato il percorso x raggiungere una specie di croce rossa che da ricovero ai " disperarati ". Ci sembra un po ' troppo.... forse Gigi ( ma non solo lui!) ha già dormito in posti dove non avrebbe mai creduto d' andare... così chiediamo lumi all'ufficio di turismo. La gentile impiegata, che intraprenderà con Fabrizio ( il cavaliere ormai addetto alle pubbliche relazioni x le sue conoscenze linguistiche!!) un ' animata conversazione in francese, nell'attesa che qualcuno ci accompagni all' albergue! Alloggeremo in un' antica casa di passati splendori, ancora in via di ristrutturazione preposta proprio a diventare albergue, ma non ancora ufficiale. Lo spazio è tanto come pure i lavori da fare, ma ormai siamo rotti a qualsiasi esperienza e ci adattiamo sistemandoci in due stanze al piano terra, comunque ci sono i servizi e anche il riscaldamento! Merenda in pasticceria, con Fabrizio davanti al bel banco dei dolci come un bimbo nel negozio di giocattoli! è lui l'incaricato ad ordinare.... a forza di 2 di un tipo e 2 di un altro, facciamo fuori 16 pastarelle ( 2€ a testa col tè!) . Concludiamo la serata a cena, se l' indice di gradimento del locale è dato dal numero di astanti.... per la prima volta troviamo un locale affollato così entriamo anche noi. Frequentazione giovanile ( infatti la cameriera alla richiesta dei cavalieri della camomilla, stupita, andrà a chiedere lumi!?), specialità pizza, calduccio, internet.....siamo nel posto giusto, ci intratteniamo fin quasi alle 22.00, tanto la tappa di domani sarà breve e Gigi propone di partire alle 9.00!

mercoledì 11 aprile 2012

10° tappa Coimbra- Mealhada 23 km

.... sono meglio i materassi a terra che certi letti cigolanti e infossati come quello di stanotte!!!! E' stato un continuo cambiar di posto che aggiunto al riscaldamento troppo alto (l'avevamo lasciato accesso per asciugare il bucato), ma anche l'assenza degli altri cavalieri! hanno dato luogo ad una notte poco riposante... Cosi' alle 6.00 siamo già' in piedi, l'appuntamento e' per le 7.00; quella specie di cordon-bleu che ieri sera hanno mangiato Tullio (in realtà' ne' ha lasciato buona parte nel piatto!) e Gigi (che invece lo ha anche apprezzato!) ha favorito in quest'ultimo un sogno di un viaggio in Angola, molto articolata e surreale che lo ha sfinito! Colazione abbondante (notiamo numerosi bar aperti fin dalle 7.00) e in breve attraversiamo Coimbra, attraversando il centro, la chiesa di San Tiago sempre accompagnati dalle frecce gialle. Giornata uggiosa, ma non fredda ben presto il percorso lascia la trafficata città' e si snoda su strade secondarie, in un paesaggio più' pianeggiante tra vigneti, aranci e ampi orti, spesso partiamo primi .... ma ben presto i due cavalieri "maturi" allungano e le zampette della principessa segano il passo, ma ci si ritrova sempre al primo bar! La zona agreste e' molto frequentata da passeggiatori e passeggiatrici e da lontano notiamo i nostri due baldi cavalieri sono tallonati da tre attempate pulzelle.... ma procedono integerrimi Attraversiamo diversi paesetti come al solito solitari, alcuni anziani ci chiedono se siamo diretti a Santiago a conferma che ormai il Cammino è conosciuto anche in Portogallo! Frequenti i bar in cui possiamo fermarci , lii utilizziamo anche come unità di misura......calcolandone quanti ne mancano all' arrivo. Percorso agevole, prevalentemente su asfalto facilitato dalla giornata mite e nuvolosa, dai caffè e dalle arance regalate ...... volevano affibbiarcene una sportina, ma pesano! Pochi i tratti di statale, almeno con un 'ampia corsia d'emergenza e in breve arriviamo alla meta non sono ancora le 14.00! Il comandante dei pompieri ci permette di restare chiedendo i dati di un responsabile , si propone Tullio ( pensa come siamo messi!) e un donativo, ci accompagna in palestra e ci sistema sul soppalco. Un ambientino molto spartano e trasandato, in un angolo 5 letti a castello, materassi di dubbia pulizia fra cianfrusaglie di vario genere e uccellini svolazzanti e cinguettanti! Un po ' dubbiosi, ma da veri pellegrini ci sistemiamo alla meno peggio e ci docciamo nelle tetre stanze dello spogliatoio , x scaldarci : sosta in pastelaria ( spuntino ) e biblioteca (internet ). In città troviamo la pubblicità di un nuovo ostello x pellegrini a soli 1500m, Tullio propone di andarci, ma Gigi, ormai svezzato risponde "ma no, ci siamo sistemati e abbiamo pagato!". Sono arrivati anche Mariangela e l' inglese e si sono ricavati un' alcova riparata e accogliente accostando 2 letti e coprendoli di materassi x ripararsi dal freddo. Cena al ristorante toscana dove prendiamo 2. pizze x saggiarne il sapore, accettabili, ma inferiori a quelle dell' altro giorno così ci fermiamo lì e concludiamo la serata in un altro locale, come dice Tullio col l' hi fi!,! alle 22.00 tutti in branda vestiti , Gigi anche con a berretta di pile, Marina completamente chiusa nel suo bacello, perchè il vasto ambiente della palestra è gelido e la porta d'ingresso rimane semiaperta mentre la pioggia scroscia sul tetto di eternit!

9° tappa Condeixa-Coimbra 21 km

La residential di Condeixa in cui siamo alloggiati è una modesta, ma pulita pensione a detta della signora a cui ieri sera abbiamo casualmente chiesto la strada, la migliore della città ?! Scopriremo poi che saluterà cordialmente il proprietario che ci aspettava impaziente sulla porta avendo ricevuto una nostra telefonata! Come la maggior parte dei locali non ha riscaldamento,fa piuttosto freddo, così anche in camera ci mettiamo più maglie, poi Fabrizio scopre che nella stanza dei due cavalieri è caldo, allora quando la principessa minaccia di andare a dormire di là, si ingegna e trova un termosifone elettrico ( su suggerimento di Gigi!) ! Per cena andiamo nel vicino takeway dove in vetrina fa bella mostra la griglia con carni alla brace così , dopo una animata conversazione col cameriere ordiniamo frango 'o Franco' ( come dice il comico!) pollo! Offre la cena il festeggiato che se l'è cavata con poco e neanche il dolce, le pasticcerie sono ormai chiuse e i bar un po ' tristi. In vista della breve tappa odierna (ieri col taxi abbiamo guadagnato 10km x trovare un posto decente in cui dormire!) partiamo verso le 8.30 in tenuta da pioggia visto il cielo plumbeo. Siamo fuori del Cammino di quasi 2 km, vi ritorniamo agevolmente grazie a Gigi-gps, più 'impegnativo' è il tratto lungo la trafficata superstrada che superiamo da veri pellegrini! La giornata alterna pioggia a tratti di asciutto costringendoci ad una continuo metti e leva la giacca antipioggia! Una provvidenziale sosta al bar ci evita un violento scroscio e provoca una contagiosa ilarità da scolaretti quando alla tv notiamo un programma di chirurgia intima!,lascio immaginari i coloriti commenti!! Percorso per lo più su asfalto quasi sempre in leggera salita, senza particolari difficoltà, finché compare, avvolta nella foschia, Coimbra con la bella parte monumentale arroccata. Siccome siamo un po ' umidi optiamo per una pensione, su suggerimento dell' ufficio di turismo, entriamo nella prima che incontriamo, centrale e gradevole il residential Larbello è situato in un antico palazzo, ben tenuto e pulito.....peccato che ci vengano assegnate le stanze al 3° piano , raggiungibili solo con 71 gradini. Doccia, bucato e alle 14.30 siamo già pronti x uno spuntino, dopo aver girovagato x la zona pedonale e "carimbato" la credenziale. Cerchiamo un wifi, siamo in astinenza da giorni, trovato il locale che ne espone il simbolo chiediamo prima conferma, perchè come dice Gigi " no wifi, no caffè ". Tullio che grugnisce sempre quando ci vede armeggiare col telefonino dicendoci che ci siamo consumati i polpastrelli a forza di grattarlo, vuole la password anche lui!!! Ben presto il sole torna a splendere così eccoci eccezionalmente turisti in giro per le erte viuzze che portano alla romanica cattedrale e alla zona universitaria, un pregevole e importante complesso barocco. Interessante e piacevole città animata da turisti e giovani studenti, rincontriamo il pellegrino inglese (l'amica brindisina se abbiamo capito bene dovrebbe essere dai bombeiros ) e probabilmente anche domani sera ci ritroveremo. Cena nel locale dall'altra parte del fiume, consigliato dal nostro albergatore (sarà un parente!) non particolarmente apprezzata e più cara del solito, ma c'era da aspettarselo essendo in una grande città. Ultima tappa al bar x il caffè e le camomille x Gigi e Tullio ...... per ronfare meglio!!!!!

martedì 10 aprile 2012

8° tappa Alvaiazere-Condeixa 31 km

È ufficiale anche la principessa ronfa, ma soavemente come si confa' ad una dama ! d'altra parte andando con lo zoppo si impara a zoppicare! Abbiamo dormito di filato fino alle 6.30 nonostante l'ambientino e il freddo cui abbiamo supplito con delle coperte sul sacco a pelo! Prima delle 7.30 siamo già al bar, buon locale ma la tostada tarda..... qualcuno è andato a comperare il pane (?) così dopo mezz 'ora di vana attesa e un caffè latte andiamo in un altro bar!!!! Morale partiamo dopo le 8.30 all' insegna di una giornata che si prospetta particolarmente calda, iniziamo a salire fra boschi di conifere con appesi agli alberi contenitori x la raccolta della resina mentre coniglietti saltellano nel sottobosco. Anche oggi è un continuo su e giù tra dolci rilievi, uliveti, vigneti, eucalipti e sporadici greggi di pecore su sinuosi sentieri ben segnalati e sotto un sole cocente. Frequenti frecce gialle x Santiago, ma anche blu x Fatima in direzione opposta alla nostra. Gigi racconta che ieri, mentre entrava in paese ha incontrato un' attempata pellegrina svedese dai capelli grigi, noi confermiamo che l'abbiamo vista al nostro arrivo ad un balcone di una pensione, ma continua dicendo che la signora lamentava di un precedente incontro con un "orribile " italiano!? "Strano pensa Gigi, Tullio è dopo di me!" e fa il galante x tenere alto l' onore degli italiani! Tullio ci dice del suo strano incontro, mentre camminava solo, viene affiancato da un' auto che scarica una vecchia e gli viene chiesto, in inglese, se possono fare un tratto di Cammino insieme?! Lui borbotta in novarese, che può stagli dietro, ma dopo un po' la semina, quindi collegando il tutto e la descrizione della vecchia ( come la chiama Tullio!) si tratta della pellegrina svedese probabilmente recuperata dall' auto d'appoggio.... Anche a tappa odierna supera i 30 km, ma è resa più piacevole dai numerosi bar in cui ci si può ristorare....poi pregustiamo l'ostello di stasera, con camere a due posti con lenzuoli e il risottino che ci ha promesso Gigi! Sorpresa! l'ostello è pieno (?), così al duo, arrivato in anticipo, viene proposto un alloggio negli ex uffici di una fabbrica di formaggio: puzzolente, sporco e a pagamento!!!! Al nostro arrivo ci propongono una stamberga ancora peggiore senza luce, ma acqua calda (?) e soli 3 letti !? x chi ci hanno preso?! e pensare che il Gigi anno scorso ha fatto il Cammino Francese a suon di hotel!!! come siamo caduti in basso, poi oggi è anche il compleanno di Fabrizio! Il primo paese con alloggio dista 11 km così vi andremo in taxi, Marina stretta dietro tra due cavalieri a mo ' di airbag e due zaini, perchè il baule era pieno di vino, e il Fabri che sa il "portoghese " a far conversazione con il taxista che ogni tanto sbanda per rispondergli ! I bombeiros ci rifiutano! e noi andiamo all' hotel....35€ la doppia con bagno! Cena, come al solito al ristorante siamo solo noi, caffè al bar, pieno x la partita e alle 22.00 siamo a nanna.

7° tappa Tomar- Alvaiazere 35 km

Il Cavaliere mattiniere-Tullio emette sonori sbadigli e si rotola nel suo sacco fin dalle prime luci dell alba, ma siccome l'accordo era di alzarci alle 7,00, alle domanda di Gigi " che ore sono? " borbotta " dormi che è presto!" e resiste stoicamente un altro po'! Gironzoliamo x Tomar alla ricerca di un bar aperto.., e solo verso le 8.30 iniziamo a camminare in una bella mattinata fredda, ma soleggiata. Il Cammino ben segnalato, si snoda tra ondulate colline attraversando piccoli agglomerati di case , come al solito non si vede anima viva in giro !? mentre il sole inizia a farsi sentire costringendoci a spogliarci (c'è una grande escursione termica tra il giorno e la notte). Poi si sale lungo sterrati, fra boschi odorosi di eucalipto a tratti anche piuttosto erti e selvaggi , costringendoci a salire ad 1km all' ora a detta del cavaliere - atleta che in alcuni punti ci trae d' impiccio col suo gps.... sarebbe stato difficile chiedere informazioni non c' è mai nessuno in giro! Lunga tappa di oltre 30 km, così per ingannare il tempo, i cavalieri intraprendono discorsi sconci e scurrili che le orecchie di una principessa non osano ascoltare.... e se odono non possono poi ripetere ( anche x timore delle ritorsioni dei cavalieri...). L' aria si profuma di barbecue .... e quando passiamo davanti al luogo della grigliata veniamo invitati!!!! Un gentilissimo gruppo di rumeni e moldavi ci offre generosamente salciccia nera (che Fabrizio tenta di dare al cane! e Gigi rifiuta!) bistecche e vino...con insistenza in vista del nostro lungo cammino! Poco più avanti la coppia olandese in relax ci offre ovetti pasquali di cioccolato...e il pranzo l'abbiamo rimediato, anche perchè a parte un primo bar verso le 10.00 x oltre 12 km non c'è più nulla.Il sole inizia a battere con maggiore intensità soprattutto nel lungo tratto asfalto con un cartello ingannatorio Alvaiazere centro (la nostra meta )... in realtà dovremmo percorrere ancora 10km!!!! ci trastulliamo mangiando fava e dolci e succose arance raccolte lungo la via. Poi di nuovo saliscendi su sterrati o pave' e solo verso le 18.00 (quasi due ore dopo la coppia di fatto) un po ' stanchi arriviamo in paese ed i bombeiros sono anche dalla parte opposta! Strano luogo con edifici ristrutturati alternati ad altri fatiscenti, strade sterrate ed altre ultra moderne, come al solito nessuno in giro e siccome è la sera di Pasqua solo un bar aperto!!!! Infimo locale veramente lurido, ma la fame è tanta e dopo aver girato alla vana ricerca di qualcosa d'altro ..... entriamo. Panini al formaggio e bifanes (con bistecca ) sarà la nostra cena così ben presto torniamo in camera. Anche quest 'ultima e in linea col paese, sarebbe un bel blocco con tanto di cucina, bagni e camere il complesso in cui siamo, ma anche qui regna lo sporco ..... davanzali con uno strato di insetti morti, un pavimento che da tanto non ha visto una scopa....ma siamo tutti vicini, vicini e alle 21.00 ci addormentiamo felici....o meglio stanchi!!

lunedì 9 aprile 2012

6° tappa Minde-Fatima 16 km poi bus per Tomar

Finalmente ieri sera abbiamo mangiato il pollo, ma chissà perché nei precedenti ristoranti alle nostre richieste di galigna e pollo ci guardavano stupiti e da Estaminé ce l'hanno propinato subito felicemente (Claudio ha visto alla tv bruciare cataste di polli)?!?! Comunque la notte è passata indenne e alle 7.30 siamo già nella vana attesa dell' apertura del bar dei pompieri ......comunque  non è un problema trovare un altro locale aperto. Ancora una bella mattina dal cielo limpido e l'arie fredda ci sono i prati brinati. Percorso simile a quello di ieri, attraverso dolci colli bassi cespugli e odorosi boschi di eucalipto, tra una vallata e l'altra i paesi e quindi la solita sosta al bar. Un' ultime deviazione x un caffè ci porta ad uscire dal percorso ottimamente segnalato, e alle domanda x Fatima veniamo indirizzati sulla statale come è d'uso in Portogallo fare il Cammino su strada. Camminiamo sul marciapiedi di un vasto e recente vialone che in breve ci porta a Fatima arriviamo per primi ..... mentre gli altri ci aspettavano al varco da un' altra parte..,. una telefonata ricompatterà il gruppo, anche se Claudio e Vittorina, avendo già prenotato (vista l'affluenza x Pasqua ) si fermeranno qui. Foto di rito scambio di indirizzi timbratura della credenziale poi saluti e abbracci..... Fatima,purtroppo come la maggior parte dei luoghi sacri così famosi ha "sacrificato " gran parte del suo fascino e ruolo al Dio del commercio! Arrivati verso mezzogiorno dovremo aspettare quasi le 17 per l'unico bus per Tomar, dove riprenderemo il Cammino portoghese dopo la deviazione di Fatima. Trascorriamo il tempo a crogiolarci al sole cazzeggiando e stancandoci più del solito. Un bel bus ci porterà in 40' attraverso un paesaggio collinare a Tomar città dei templari, la coppia di pellegrini olandesi incontrata precedentemente e che fatto un giro diverso dal nostro ci accompagnerà dai pompieri. Ci assegnano una cameretta a 5 letti con piumini x scaldarci dalle freddi notti e dall' ambiente tetro. Stasera pizza, un localino da asporto con pizze giganti 2x1.... per forza 1 costa 21€! Nonostante lo scetticismo di Gigi e la sua difficoltà di mangiarla senza posate fra l'ilartà generale ), come dice dice Tullio, alla sua età. è ora che impari a vivere!.... la pizza era buona. Dopo una sosta caffè, alle 21.30 siamo già a letto con Gigi che vuole andare a letto vestito con tanto di scarponi e racchette per essere il primo domattina e sorprendere Tullio che è sempre pronto!!! Prima di dormire Tullio ci legge la tappa di domani e noi come se fosse una favola ci addormentiamo!!

venerdì 6 aprile 2012

5° tappa Arniero das Milharicas-Minde 23 km

Ieri sera quando siamo andati in camera sembrava di entrare in un frigorifero, era più freddo che fuori....così ci siamo infilati sotto un mucchio di coperte quasi vestiti, certo che Basilio ci da la piscina!? ma il riscaldamento ce l'ha appena fatto sentire!!!Al mattino Basilio e consorte arrivano presto, finalmente accendono il riscaldamento e imbandiscono la tavola per una ricca colazione che i due coniugi ottuagenari ci servono (si sono ben ingegnati per arrotondare la pensione!!) Verso le 8.00 usciamo in tenuta da pioggia, ma ben presto migliora e durante la giornata assisteremo a cambi repentini di tempo, dal sole alla pioggia che fortunatamente scende quando siamo al riparo! Si inizia subito a salire, scollinando più volte ripide alture che non superano i 400m. su sentieri che si snodano in un paesaggio quasi alpino. Si procede prima in un fitto sottobosco di macchia meditteranea ingentilita dalle ginestre in fiore per poi passare tra pini, ulivi, querce sughero ed infine inerpicarsi tra muretti a secco, in un continuo susseguirsi di frecce e simboli di entrambi i Cammini. Si attraversano luoghi che sembrano paesi fantasmi, colle imposte chiuse e nessuno in giro, in realtà certe porte anonime nascondono negozi o locali. Prima delle 14.00 arriviamo, in compagnia dei bresciani, a Minde vasta cittadina dove nella solita sala polivalente con tanto di palco ci accolgono i bombeiros, Gigi e Tullio hanno già avuto il tempo di fare la doccia e .... "perdere" l'orologio! Successivamente arrivera un ragazzo polacco, uno portoghese, mentre alcune persone con piccoli zaini (forse locali che vanno a Fatima ) si fermeranno solo qualche ora per riposarsi Mentre gironzoliamo x il paese troviamo un anonimo bar-ristorante, poco convinti con Claudio e Tullio entriamo all ricerca del famoso pollo.... concordiamo la cena con l'anziana nonna?! L'entrata al ristorante non è delle più invitanti, una vasta e fredda sala con una tavola. apparecchiata solo per noi.... Iniziamo con 2 misere fettine di formaggio....e ci buttiamo sui panini caldi x ritemprarci e riempirci?! Invece ci serviranno una succulenta cena composta da una zuppa, riso, pollo e patatine bibite e caffè il tutto in abbondanza, cucinato in modo tradizionale, servito premurosamente x soli 10€!!!!! Forse ha ragione Gigi questa e la conferma che in Italia ciao è tutto una ladrata!!?!Mai giudicare dalle apparenze, ci hanno pure offerto il liquore e salutato con affetto!!! Tullio ha suggerito che è più conviene venire a cena qua con un volo Ryanair, dormire gratis dai pompieri e tornare in Italia il giorno dopo!!!!Abbiamo visto in tv eccezionale nevicata a nord di Porto, speriamo che quando arriveremo noi si sia sciolta!!!Un saluto particolare a Denise, la nostra maggiore sostenitrice, mentre ad Anna, che salutiamo, diciamo che il marito è si un brontolone, ma lo sa anche lei che sotto quella scorsa dura nasconde una grande sensibilità.....per quanto riguarda la fretta ci stiamo lavorando,,,,,,

4° tappa Santarem-Arniero das Milharicas 23 km

Dopo un breve assolo del roncador Fabrizio, prontamente stoppato, finalmente una nottata tranquilla, anche se si dice abbia roncato la principessa (la registrazione dell' evento come prova però non è stata accettata)?! Colazione in hotel e alle 8.00 siamo già in partenza, l'aria è frizzante,ma il cielo terso preannuncia una bella giornata. A Santarem la freccia gialla del Cammino di Santiago e quella blu del Cammino di Fatima prendono due direzioni diverse, noi seguiremo quest 'ultima. All' inizio si percorre la statale, in certi punti particolarmente stretta, poi vie secondarie che si snodano tra dolci colline attraversando piccoli paesi con punti di ristoro (caffè 55 centesimi! ieri sera a cena 0,5 di birra 1.50€). Tappa di soli 23 km non particolarmente impegnativa caratterizzate da un forte vento pungente e dall' arrivo di variegate nuvole. Mandiamo l'atleta dei Cavalieri della Luce, Gigi, in avanscoperta, per fermare le stanze visto la disponibilità di solo 8 posti letto ad Arniero das Milharicas. Con un distacco di quasi un' ora arriviamo noi, naturalmente per ultimi pensiamo, ma manca all' appello ancora Tullio?! Il Cavaliere solitario errava a capo chino tra verdi colli perso nei suoi pensieri..... ma aveva perso anche la via.... finché non l'abbiamo richiamato alla realtà, telefonandogli! Alloggiamo nell' unico posto disponibile, la residenza O Basilio, una casa con 4 stanze doppie con bagno a 25€ a persona compresa la colazione. Dispone di un giardino con piscina e l'uso della cucina, ma l'ambiente é tetro, con insettini che vagano sui letti !? e non proprio a buon mercato visto lo standard portoghese. Trascorriamo il tempo libero nel bar del paese soprattutto per trovare riparo dal freddo pungente che c'è in casa. Insieme con i bresciani Claudio e Vittorina decidiamo per una cena comune ( in paese oltre al bar ci sono ben due alimentari e una banca ) : pasta al tonno, insalata e formaggi e mentre si termina la serata con una partita a scala 40 ( vinta da Gigi, forte dei trucchi imparati nel recente viaggio a Las Vegas !) coi fornelli accesi x riscaldare l' ambiente mentre fuori ci sono appena 6°!!!!
Oggi abbiamo superato i primi 100 km......

giovedì 5 aprile 2012

3° tappa Azumbaja-Santarem 34 km

Dopo una nottata agitata già verso le 6.00 iniziano i primi movimenti a partire dalle due coppie più anziane, quella portoghese dormendo sul palco causa un gran scricchiolio, quella olandese, prima chiaccherando a voce alta ( forse son sordi?!) poi accendendo le luci! In breve ci alziamo tutti, Tullio in primis che come al solito sbotta con Gigi perchè è sempre l'ultimo! Usciamo verso le 7 .00 mentre inizia ad albeggiare ci fermiamo un attimo nella zona wifi facendo "irritare" Tullio !!!! Ottima e abbondante la colazione nella pasticceria centrale, utile x affrontare la lunga tappa odierna. Tutti dietro a Gigi che ci guida col suo gps, come dice Tullio lasciamoglielo credere....... tanto ci sono frecce ovunque ( in effetti il Cammino portoghese, fin da Lisbona è ben segnalato)!!!!! e che per guardare lo strumento cammina anche in mezzo alla strada contando nel fatto che, il pellegrino che va a Santiago passando addirittura x Fatima, goda di una certa protezione !! Ben presto il sentiero si inoltra in campagna attraverso sterrati in una vasta pianura coltivata prevalentemente a pomodori che proprio ora stanno piantando e in minor parte a vigna. La giornata nuvolosa favorirà il lungo (34km) percorso altrimenti esposto al sole e con nessun posto di ristoro per gli ultimi 18 km e l'arrivo in salita! A Santarem ricompattiamo il gruppo, logicamente il duo ormai coppia di fatto ci aveva abbondantemente distaccato e avuto il tempo di cercare l'alloggio. Visto il tutto completo (?) della Misericodia della pace, viene consigliato l'hotel Vitoria (45€ la doppia con colazione) e curiosamente mentre ci dirigiamo all' albergo ad ogni incrocio troviamo un personaggio che senza chiedergli nulla ci indica la via!!! Comunque Il luogo è centrale, lindo ed essenziale e forse si potrà riposarie! Stasere tocca a Fabrizio fingere di capire il portoghese ( abbiamo ancora un vocabolario molto ristretto!) è riuscito ( ?) ad avere informazioni su dove mangiare pollo (fissa da ieri di Tullio!) dopo averlo ripetuto vanamente in vari modi ne ha fatto il verso ed ecco risolto l'arcano! ..... ma il ristorante indicato ( come tanti del resto!?) non ha il volatile nel menù così Tullio, dopo aver smoccolato averli mandati a .... alla fine cede e ceniamo li. L' improbabile, ma affiatata coppia con Tullio,simpaticamente brontolone, ma premuroso e Gigi volutamente provocatorio e trasognato, improvvisano degli spontanei botta e risposta degni di uno spassoso duo comico!!

mercoledì 4 aprile 2012

Riflessioni notturne

Rieccomi qua, nel cuore della a notte, racchiusa dentro al bacello a raccontare storie x ingannare il tempo, ma procediamo con ordine. Dopo la sistemazione in camerata ed espletate le funzioni pratiche si va alla iricerca di un posto in cui rifocillarsi. L'intenzione è quella di mangiare un semplice panino, entriamo in una sorta di bar-ristorante, chiediamo al banco ci acomodiamo alla saletta superiore e immediatamente la cameriera inizia a sistemare posate e tovaglioli con fare lento e cerimonioso,. Cerchiamo prontemente di fermarla, ma lei imperterrita e con fare automatico continua nonostante i dinieghi di Tullio che inizia ad indispettirsi, arriva un altro cameriere che nega la possibiltà di mangiare un panino (erano in mostra al banco!) ..... o ci vogliono prendere x i fondelli o sono diversamente intellligenti! Cambiamo velocemente locale e finalmente si mangia poi dopo aver nutrito il corpo èl a volta della mente così eccoci in biblioteca! In realtà ci interessa l'accesso gratuito ad internet, per la "gioia" di Tullio che si "agita " quando ci vede smanettare con lo smartphone alla ricerca del wifì!.....e invidioso anche xchè non ci capisce un tubo! Essendo arrivati presto abbiano anche tempo per un riposino, nel frattempo arrivano altrì pellegrini, un' anziana coppia inglese (?) e la brindisina vista a Lisbona che avendo avuto problemi ha sobbarcato lo zaino al suo macho! Puntualmente arriva la telefonata di Anna, la moglie di Tullio ( come Omen a Zelig) si trasforma da macho a micio ...Simpatica serata a cena con Gigi scelto dall' attempata ristoratrice come referente per il suo oportoghese ( come dice Tullio non capisce un c.....o!) e l'aspetto intellettuale (si vede che ha avuto come prof Monti e compagna di università la Fornero!) scatenando l' ilarità generalle . Impigheremo parecchio tempo a scegliere nel menù, e ancor di più quando la signora con fare spedito e cantilenante lo spiega a Gigi... viene in soccorso il marito-cuoco dalla cucina con i cibi a mo' di campione ! Cena inferiore alla precedente serata, ma sempre ottima la compagnia, a tavola scenetta a smanettare nei cellulari x far incavolare Tullio. Alle 22 siamo già tutti giù x terra, con i nostri materassi allineati attorno alla stanza e due nuovi arrivati anche sul palco. La buonanotte flautolenta di Tullio, che ha cercato di attribuire a Gigi sarà il presagio di una notte travagliata! e Verso le tre il concerto è al top con Tullio a trainare il gruppo stasera più numeroso, poi nizia il viavai dei maschietti, dalle prostate ormai ingrossate, al bagno...... le finestre che sbattono, il palco che scricchiola e quell odore di spezie di cui si è intrisa la maglia a cena x poi rilasciarlo nel sacco sono la causa di questo lungo scritto!

martedì 3 aprile 2012

2° tappa Villafranca de Xira-Azumbaja 20 km

Dopo una nottata agitata alle 6.30 decidiamo di alzarci, l'unico dubbioso a dormire sul pavimento, il pensnsionato di lusso Gigi, in costante contatto con la Borsa, abituato a hotel pluristellati in realta' e' quello che meglio si e' adattato e che ha ronfato di piu'!!! Alle 7.30 siamo gia' in un bar per la colazione (numerosi i locali aperti) e poco dopo le 8.00 gia' in Cammino guidati da Gigi e il suo gps con Tullio che sagacemente lo schernisce per l'inutilita' del Garmin visto le numerose frecce!Il percorso odierno si snoda attraverso una zona prettamente industriale, tutto su strade asfalte piuttosto trafficate con mezzi pesanti che saturano l'aria di gas di scarico in linea con la giornata grigia. Nonostante non si incontrino paesi sono frequenti i punti di ristoro, baretti essenziali, anche in pulizia per frettovolosi avventori. Camminiamo rigorosamente in fila indiana nell'ampia corsia di emergenza mentre i mezzi sfrecciano da ogni lato, incrociamo una matura coppia di pellegrini italiani (bresciani)anche loro partiti da Lisbona. Tappa di soli 20 km, ma lunga e snervante per l'asfalto e la monotonia del paesaggio, prima delle 14.00 arriviamo alla meta: Azumbaja. Siamo stati nettamente staccati dai due arzilli pensionati (Gigi e Tullio) che grazie al loro stato vantano un allenamento quotidiano (Gigi al 31 marzo ha gia' totalizzato 500 km!), fanno di tutto per restare aggrappati al loro privilegiato status di diversamente lavoratori!!!! Anche oggi siamo dai bomberos, dietro un donativo di tre euro a persona ci viene concessa la possibilita' di fare la doccia nello spogliatoio dei pompieri tra caschi, stivali e tute impregnate di un sano e naturale aroma potughese! Il dormitorio e' la solita vasta sala polivalente con tanto di teatro dove si dorme a terra, ma su materassi, wowww!..... oltre a noi c'e' la coppia italiana, Miguel un ragazzo portoghese e Gigi che stamattina aveva dichiarata conclusa la sua esperienza dai bomberos....in fondo ci ha preso gusto!

1° tappa Lisbona-Villafranca de Xira km 23

Verso le 8.30 andiamo alla cattedrale, prima freccia gialla, incontriamo una coppia di pellegrini una ragazza Brindisina e un macho inglese diversamente colorato! Solo alle 9.40 dopo l'apertura e timbratura (carimbare) della credenziale iniziamo il Cammino attraveso il quartiere dell' Alfama tra strette vie lastricate, alti e fatiscenti palazzi che racchiudono caratteristici localini senza insegna che evocano tempi passati.Dopo 7km arriviamo al Parco delle Nazioni, moderno quartiere sul fiume Tejo riqualificato in occasione dell' Expo del 1998 con moderni edifici e aree ricreative. Sosta caffè poi lasciamo Lisbona e l'ormai inglobata Sacavem attraverso un sentiero sterrato tra prati e canneti mentre il sole si fa più caliente, qui incontriamo una coppia di pellegrine (tedesche?). A Granjia ( diversi bar, 500m fuori dal Cammino, sempre ben indicato ) sosta pranzo poi......ci ritroviamo sul bus. e un treno che, attraverso cittadine-dormitorio e zone industriali ci conduce a Villafranca de Xira , 23 km a piedi +16 con altri mezzi !in questo primo tratto del Cammino non essendoci strutture specifiche x il pellegrino andiamo a chiedere accoglienza, come d'uso in Portogallo, ai bomberos situati a fine paese nella nuova caserma. Il comandante dei pompieri ci consente di dormire all' ultimo piano in una sorta di sala da ballo dal pavimento ligneo , 600 mq di spazio con 3 biliardi posti all' inizio della camera, un centinaio di sedie appoggiate alle pareti e in fondo una specie di palco su cui decidiamo di dormire nonostante le perplessità di Gigi!? Doccia (comune x i maschietti, singola x Marina)! bucato che stendiamo in camera,, riposino poi alla ricerca del ristorante, avremmo potuto cenare per 6€ alla mensa, ma è chiusa al lunedì. Troviamo un bel locale sulla via principale gestito da un intraprendente avventore che vedodoci non avezzi al portoghese si prodiga in diversi modi anche mostrandoci i tagli di carne cruda! Sostanziosa cena con antipasto di formaggi misti, 2 braciole di vitello, 2 grandi spiedini infilzati in uno scenografico spiedo patate fritte,patate con pelle (per Gigi!) Insalata birra e caffè 14.15€ a testa, Alle 22.00 torniamo in caserma e mentre la princpessa racchiusa nel suo bacello scrive si diffonde nella sala un sottofondo ronfatorio interpretato dai 3 cavalieri ( forse sarebbe più appropriato i 3 Tenores!!) È difficile prendere sonno i cavalieri, forse stimolati dal palco, hanno ingaggiato una sequenze di interpretazioni a più voci con numerose repliche, niente in confronto al duro suolo, mi sa che domani notte sarà il caso di mettere in uso i tappi! nel frattempo potrei portarmi avanti coi lavori e scrivere la tappa di domani!

lunedì 2 aprile 2012

1 aprile

Ieri sera all' aeroporto abbiamo ricompattato il.gruppo, Gigi arrivato x primo, ci ha prontemente condotti all' ostello. Il Lis 'bon hostel,nel Chiado il quartiere degli intellettuali -;) tra erte stradine selciate, situato in un palazzo ottocentesco recentemente ristrutturato, su più piani, con sale dai soffitti stuccati attrezzate con internet, tv, biliatdi. Le camere accessibili con tessera magnetica hanno comodi letti a castello con sotto cassattoni chiudibili per i bagagli, dopo tanto ciarlare e caos per fare i letti (candidi lenzuoli e asiugamani) Tullio si accorge che c' è ragazzo che dorme! Tra chiavi, tessera magnetica e braccialetti identificativi ci attardiamo ad uscire così ci imbattiaml in un breve ma intenso temporale.Cena in un localino pittoresco, uno slunch per tutti composto da una coppetta di sopa, un piatto salatato con stuzzichini dubbi ( tra cui un rotolino tipo piadina romagnola con bacalao ?!) e un più gradevole piatto misto di dolci, servito con molta flemma! Durante la notte una raggazza bussa per l'apertura della porta alla ricerca di Louise? e Tullio... ... sono io! Dalle 7.30 è possibile fare colazione a buffet con bella vista sulla città , ampia terrazza e giardino.