domenica 30 dicembre 2012

11° tappa Olveiroa-Finisterre 33 km

Durante la notte si sente un po ' di trambusto, sono i due portoghesi che dalla loro camerata (4 persone )al piano inferiore si stanno intrufolando nella nostra ( su 16 letti solo 5 sono occupati ), al mattino ci diranno che era impossibile dormire con Peter e lo spagnolo arcigno, russamenti e grida continui!!!! Salutiamo con affetto Clara, che oggi andando verso Muxia (nel rinnovato albergue di Dumbria,12km) partirà più tardi in una direzione opposta alla nostra, con la promessa di risentirci sul forum deiPellegrinipersempre, ma anche partecipare ai favolosi raduni! Mentre a noi aspettano gli ultimi 33km , più altri 3-4 per il faro quindi meglio muoversi dopo una buona colazione al solito bar -ristorante dove un abitante del luogo ci saluta dicendo che Franco e Mussolini erano "mal" ma anche "ahora".... e il barista alza il pugno .....Ci avviamo in una mattinata buia (8.45) e ventosa, alla tv hanno dato allarme giallo per il forte vento sulla costa, ma a noi il giallo piace....., assieme ai due portoghesi ridendo della notte passata e vedendo i miracoli dell' ipobrufene! Su e giù per vallate, notiamo con maggior interesse il bel pietrisco verde del sentiero, ci hanno spiegato essere i residui di lavorazione della vicina fabbrica di Hospital (prima del paese altri 2 albergue privati), qui c'è un bar (solo dopo15km, a Cee ritroveremo locali) e poco dopo il bivio Muxia o Finisterre. Il percorso si snoda su strade forestali che attraversano un vasto altopiano con una bassa vegetazione ora in via di rimboschimento (eucalipti e pini ) sul sentiero diverse salamandre o geki morti (suicidio di massa?!) . Oltrepassiamo la solitaria chiesa della Madonna della neve e poco più avanti un punto d'appoggio x pellegrini (chiesa ed annessi ora chiusi ) un utile riparo x una sosta. Nel tragitto incontriamo un gruppo e un singolo pellegrino che procedono nel senso opposto, ma del solitario Raphael non c'è traccia ......il Cammino è ben segnalato anche x tornare a Santiago, giornata caratterizzata da un forte vento.che se pur fastidioso ha impedito alle nuvole di fermarsi . Un ripido e sassoso sentiero con belle viste sull 'oceano conduce a Cee, grossa cittadina legata a Corcubion (ostello con cena comunitaria ) poi ancora su e giù passando x Sardinero dove ci raggiungono i 2 portoghesi che si erano fermati a pranzare con Roberto, l'ottuagenario francese. A passo svelto attraverso la lunga spiaggia arriviamo all' albergue di Finisterre ( ore 17) dove lasciamo gli zaini x andare subito al faro, si unisce a noi Alfonso, giovane di Cordoba incontrato sulla rotta Finisterre. Anche se il cielo nuvoloso cela il tramonto arrivare al mitico paletto del km 0.00, vedere solo l'oceano infinito, sballottati da un fortissimo vento e pensare che x gli antichi pellegrini si era alla fine della terre, ha un innegabile fascino.... In ostello veniamo accolti da Begonia, hospitalera ventennale, che sta passando le consegne ad un bel ragazzo indiano che vive a Milano, gentile e premuroso., ma soprattutto trasmette un energia positiva. L'albergue è in via di ristrutturazione xciò è aperto ma senza riscaldamento..... stasera oltre noi ci sono solo altri 2 pellegrini mentre se ne spettano molti per la festa di Capodanno, siamo contenti per Clara che temeva di essere sola.... Al bar salutiamo Roberto, l'anziano pellegrino francese esempio di come si possa amare il Cammino, la condivisione con gli altri e perseguirla in ogni modo e questo ci fa sentire un po'meno nostalgia pensando che anche questo Cammino è giunto al termine ..... anche xchè dal 30 dicembre ci aspetta il Raduno Pellegrino!

venerdì 28 dicembre 2012

10° tappa Negriera-Olveiroa 33 km

Ieri sera alle 21.30, tornando dalla pizzeria, incontriamo due pellegrini che procedono nel verso opposto (?) ,all'arrivo scopriremo che l'ostelli è completo.... Prima delle 7.00 inizia il trambusto dei preparativi, un gruppetto di spagnoli è già pronto in assetto anti-pioggia per la partenza, noi facciamo colazione con comodo ( ci eravamo premuniti di vivere ieri sera, essendo 1 km dopo il paese, anche la cena si potrebbe consumare qui essendo dotata di cucina attrezzata ) l'arcigno spagnolo, incontrato più volte,grande russatore e parlante nel sonno stamane è stranamente in ritardo. La vestizione oggi è più laboriosa e faticosamente, resa difficoltosa da un ambiente surriscaldato, c'è il pavimento caldissimo tanto da tenere la porta esterna aperta (!?). Ghette, calzoni anti-pioggia copri-zaino, mantella, così equipaggiati ci incamminiamo lentamente in una buia mattinata, calda e piovigginosa (durante la notte forti scrosci e vento ) facendo attenzioni a non perdere la freccia gialla! Dopo aver attraversato un nucleo abitato, ma ormai alle prime luci dell' alba il sentiero fangoso e con ampie pozzanghere si inoltra tra boschi di eucalipto dove fanno capolino le prime mimose in fiore! Antonio oste dell' omonimo bar, ci dirà che è il primo fiore della primavera,quest 'anno un po' in anticipo, è il primo locale incontrato è dopo 8km (segnalato, 100m fuori dal Cammino, con wifi ), colazione insieme ai colombiani madre e l'adolescente figlio dai lunghi capelli corvini Un' altra sosta dopo 4km al bar di Villaserio sapendo che per 13km non né troveremo altri, dove ci raggiunge Clara.Se da un lato ripercorrere il tratto verso Finisterre per la 4° volta possa essere familiare dall' altro scoraggia sapere dell' estenuante lunghezza senza bar! Lungo il percorso numerose fermate d'autobus con belle strutture simili ad horreo, utili soste x pellegrini xchè di bus non c'è traccia! Siamo accompagnati da una leggera e fine pioggia intercalata da brevi sprazzi di sole, ma con temperatura gradevole. Verso le 14 nel piccolo villaggio di S.Marina (20km daNegreira) troviamo l'indicazione x un bar -albergue, 40mt fuori dal cammino, aperto questa estate è una deliziosa antica casa ristrutturata con tutti i confort per i pellegrini (12€) gestita da un' amabile famiglia, ottima x spezzare la lunga tappa odierna. Percorrendo gli ultimi 13km in piacevole compagnia di Clara risulteranno meno pesanti, su e giù per continue alture pascoli,fattoria e finalmente prima delle 18 arriviamo all'albergue di Olveroia. Gradevole borgo in sasso con numerosi horreos,il tempo di sistemarci e siamo pronti per andare a cena. Solito ristorante, che Francesco ricorderà bene, ottima cena in compagnia di Fernando, simpatico ragazzo portoghese, solo xchè l'amico è rimasto a letto dolorante dalla lunga camminata. Pochi altri pellegrini, la coppia colombiana, un' altra ragazza colombiana in compagnia di una inglesina e Roberto, ottantunenne francese che dopo tanti Cammini continua a camminare alternando tratti in bus o taxi.... Clara è rimasta in camera un po ' provata dalla tappa odierna, ma la ritroveremo già in forma al nostro rientro, ancora qualche chiacchiera,e alle 22 ci addormentiamo.

giovedì 27 dicembre 2012

9° tappa Santiago -Negreira 28 km

Notte tranquilla nonostante il roncadores Fabrizio, nella stanza siamo solo in 3 (13 in tutto l'ostello, la sera prima 3), l'hospitalero Manuel, ci aveva offerto una camera solo per noi due in occasione del Natale, ma come potevamo lasciare Louis?! Prendiamo il bus x tornare a Santiago di buon ora e nonostante il ragazzo si prenda un giorno di relax ( ha l'aereo per tornare a casa il 5 gennaio ) viene in città con noi, non vede l'ora di ritirare la sua prima Compostela! Volevamo fare colazione al caffè Paradiso x i migliori churros con cioccolata di Santiago , ma aprirà solo alle 8.30, ripieghiamo sul bar vicino ci attardiamo un po ' prima di salutarci proprio davanti alla cattedrale, un ultimo commovente abbraccio con Louis, giovane dolce e sensibile, un altro importante tassello del nostro Cammino. In un' altra bella giornata di sole ci incamminiamo verso Finisterre come 8 mesi fa, ripercorrendo con piacere sentieri ormai noti. Dopo 8 km sosta al bar O Ventoso ( ottimi bocadillos con pane tipo ciabatta e wifi) con vista sulla vallata ancora offuscata dalla nebbia mattutina. Dopo aver passato paesini allineati lungo la strada, il sentiero si inerpica ripido tra boschi di eucalipti, poco dopo l'ultima sosta al bar da Pacho 5km prima dell' arrivo. Lungo la strada incontriamo un pellegrino che cammina col suo cane-perrogrino (perro=cane ) nel verso opposto al nostro, lo salutiamo e ci racconta della sua vita dedicata al Cammino, hospitalero (convento di S.Martin verso Muxia?) e ora per 7 mesi a camminare per la Spagna, come dice il poeta "caminante non hay camino, hacer il camino all' andar...." camminatore non c'è il cammino, il cammino si fa andando..... Attraversiamo lo splendido borgo di Puente Maceria con le sue casette in sasso come il ponte sul fiume con copiose cascatelle e persino un castelletto e rigogliosi cespugli ancora in fiore. Un'ultima breve salita arriviamo a Negreira col suo delizioso ostello a letti singoli e riscaldamento a pavimento. Ritroviamo Clara, che ci precedeva di mezz 'ora e Peter l'unico non incontrato in Santiago, come regalo di Natale si è concesso due notti al Paradores, hotel a 5 stelle di fronte alla cattedrale! Ci saluta calorosamente ricordando i nostri nomi e ci racconta dei suoi 6 anni in Spagna a far l'hospitalero e Cammini, il prossimo anno si prenderà una pausa e tornerà a casa, a Dresda. Serata alla pizzeria Milio in compagnia di Clara a parlar di Cammini gustando l'ottima pizza di Milio emigrato in Svizzera dove ha avuto come maestro un pizzaiolo napoletano!


 

mercoledì 26 dicembre 2012

25 dicembre Santiago

Ci svegliamo con comodo verso le 9.00 e aspettiamo la colazione che sarà servita dalle 10 alle 12 nel sottostante bar in compagnia di una matura coppia di tedeschi e una più giovane spagnola. Poi in una solita giornata galiziana che alterna sole a brevi piovaschi girovaghiamo per la città incontrando gli amici pellegrini della sera precedente, ma soprattutto incontrando con più tranquillità Ferrant, il ragazzo di Laura! Metteremo così a punto la sorpresa, il ragazzo arrivato ieri sera, molto rispettoso della scelta di Laura di fare il primo Cammino da sola, vuole darle anche il tempo di godersi l'agognata meta, espletare le formalità e comparire solo all' uscita dalla cattedrale, saremo noi, via cellulare a tenere i contatti!!! La messa del pellegrino delle 12 oggi (saluto ed elenco dei pellegrini arrivati ) coincide con la cerimonia natalizia, processione preceduta dal vescovo ed esibizione del botafumeiro, gigantesco incensorio (80kg) sollevato tramite carrucola da 7 confratelli e fatto ondeggiare lungo il transetto (antico rito purificatorio e di "bonifica" dei pellegrini ). Ancora saluti fra i pellegrini e un' ultimo abbraccio al solitario Raphael, in partenza per Finisterre, forse lo incroceremo nel suo rientro a piedi a Santiago..... Nell' attesa di Louis e Laura costantemente monitorata grazie al wifi, ci intratteniamo piacevolmente con Clara, pellegrina veronese arrivata dal Cammino Portoghese, che durante il discorso ci riconosce per le sue frequentazioni sul forum dei pellegrinipersempre, la invitiamo così a partecipare ai nostri mitici raduni!!!!! Vediamo arrivare anche Pao e Kim i due cordiali koreani con cui abbiamo iniziato il Cammino e le due koreane Agnes e Maria, amiche dei fratelli di Matera, ormai verso Madrid, da cui riceviamo un gentile sms di saluti. Finalmente verso le 16, esausti, ma tranquilli e felici appaiono in piazza Laura e Louis, baci abbracci e foto poi dentro la cattedrale x la Compostela! Il pomeriggio della Vigilia e il giorno di Natale, in sacrestia è possibile lasciare i propri dati e successivamente il documento ufficiale verrà spedito a casa. Nel frattempo il fidanzato, sempre nascosto, mi porge un rametto di alloro da donare ad una stupita Laura la cui gioia culminerà in un esplosione di urli e commozione quando da dietro una colonna comparirà Ferrant..... Di nuovo baci e abbracci presentazioni e ringraziamenti con Laura imbarazzata ma estasiata e Louis che dice "che pathos, sembra il finale di una bella favola". Attenuate le emozioni, ora bisogna nutrire il corpo, sono ormai le 17.00 e siamo tutti con la sola colazione e in una Santiago deserta ci mettiamo così alla ricerca di un locale. Troviamo il ristorante , dove condivideremo l'ultimo pasto con gli amici pellegrini, ma anche il Natale insieme ad una persona speciale come Ferrant che come ultima sorpresa ci offrirà il pranzo...... Purtroppo è giunto il momento dei saluti lasciamo la dolce coppia con la promessa di rivederci, non è impossibile Ferrant x lavoro frequenta Bologna...... E un altro amico é partito, ma la famiglia dei pellegrini è infinita...... Con Louis prendiamo il bus x l'albergue municipal di Monte de Gozo (5km indietro ), economico e pulito,ma col bar e ristorante chiusi fino a marzo (x fortuna abbiamo pranzato tardi!) con Manuel, splendido e disponibile hospitalero. Qui ritroviamo Miguel felice di rivederci e di aver vinto un piccolo premio della lotteria spagnola (quella lunga litania del 22 dicembre ) e di essere stato intervistato e poi trassmesso in tv! In ostello brindisi natalizio con del moscato italiano offertoci da Manuel, molto apprezzato da una sportiva coppia cecoslovacca amante dell' Italia...,... e alle 21.00 siamo già tutti a nanna.

8° tappa Arca-Santiago 20 km

Partiamo alle 8.30, è ancora buio così perdiamo subito l'indicazione e mentre vaghiamo con la torcia incontriamo Tatiana, la ragazza di Costa Rica, anche lei alla ricerca della giusta via. In breve albeggia preannunciando una bella giornata e tra gli ennesimi saliscendi e boschi di eucalipto camminiamo con la giovane minuta, ma dal passo veloce, ingeniere meccanico a Madrid prossima ad un lavoro in Lussemburgo, con un fratello, anche lui ingeniere a Torino per cui ama parlare in italiano. A Lavacolla troviamo aperto il bar così facciamo una sosta caffè e veniamo raggiunti dai due fratelli di Matera provenienti dal Cammino del Norte. Sabatino neo-laureato in architettura e Franco che lavora a Londra. Ultima sosta al bar di San Marco e chiaccherando in allegra compagnia ci troviamo alla porte di Santiago mentre ci sorprende un violento temporale, riparati in un androne veniamo avvicinati da una gentile signora che vuole andare a casa a prenderci degli ombrelli, solo Franco ormai perfetto inglese ha in dotazione l'ombrello! Come x primo Cammino arriviamo in piazza Obradorio, bagnati, ma felici e dopo le solite foto di rito davanti alla maestosa cattedrale in cui è sempre difficile "farci stare " pellegrini e chiesa, poi a ritirare la Compostela. L'attestato del pellegrinaggio viene emesso da un apposito ufficio in cui arriviamo proprio mentre gli impiegati stanno andando via ( chiuso dalle 14.00 della Vigilia alle 10.00 del 26!) , l'occhio languido da pellegrini stanco e affranto li convincerà a togliersi il cappotto e compilarci l'agognato diploma! Poi in tranquillità ci godiamo la cattedrale per la prima volta solitaria, possiamo così portare un lungo abbraccio a Santiago da parte nostra e del gruppo dei pellegrinipersempre. Accompagnamo il trio all' ostello O'Teodomiro, lo stesso dove eravamo ad aprile con i cavalieri Tullio e Gigi ( . ... è vero un po' ci son mancati!) dandoci l'appuntamento x la sera. Noi andiamo all' hotel prenotato online (39€ con bagno e colazione ) centrale, 500m dalla cattedrale, grazioso con l' ingresso un po' strano. attraverso un bar di cui avremo le chiavi per entrare in quanto, essendo oggi festa chiuderà presto. Girando x Santiago ci accorgiamo che per la Vigilia tutti i locali sono chiusi, all' ufficio della Compostela ci hanno chiesto perché il Cammino per Natale, perché non in famiglia e noi abbiamo risposto che quella dei pellegrini è una grande famiglia! Non trovando un ristorante aperto improvvisiamo una cena in ostello (come coi cavalieri!!!) splendidamente riuscita, a cui si unirà anche l'eccentrico francese Michel partito da Tours 2 mesi fa e l'architetto israeliano Ori che lavora a Milano. Verso le 23.00 un po' frastornati dalle libagioni e dalle 6 bottiglie di vino (una l'ha gentilmente offerta il proprietario dell' ostello ) ci avviamo verso la cattedrale nelle solitarie vie rieccheggia solo le colorite esternazioni di Michel che più volte marca pure il territorio! Ci aspettavano una presenza maggiore, forse pensando all' affluenza di Roma, ma quella particolare cerimonia e sentire i ringraziamenti ai pellegrini presenti, le nazionalità, le provenienze dei lunghi Cammini è sempre un' emozione e .....Santiago val ben una messa! All' uscita baci e abbracci con i pellegrini con cui si è condiviso, anche se per poco il Cammino: i ragazzi coreani, Manfred e in particolare Raphael che nonostante la lingua ci ha legato un feeling particolare. Sul sagrato Marina viene avvicinata da un ragazzo spagnolo che la chiama per nome (?), le mostra la sua foto su facebook (?!), le parla di Laura .... è il suo ragazzo, venuto da Barcellona e chiede complicità x farle una sorpresa quando domani arriverà a Santiago !!!!!????? Concludiamo la serata in un pub con gli ultimi scambi di mail, indirizzi e abbracci con Tatiana, Franco e Sabatino anche loro, se pure per un solo giorno, sono stati parte importante di emozioni che solo il Cammino regala.

lunedì 24 dicembre 2012

7° tappa Melide-Arca 34 Km

Notte calda pervasa da un tanfo di panni lavati alla buona e messi ad asciugare sui termosifoni, con un nonnino tedesco che quando non ronfa in modo tonante parla nel sonno! Così alle 7.00 siamo già al vicino bar (Cafeteria Stop aperta dalle 6.30) a far colazione dove troviamo Peter, dopo 12 Cammini consecutivi può partire anche al buio, noi con comodo ci avvieremo solo alle prime luci dell' alba (8.30). Grazie al wifi gratuiro ormai presente in oggi locale ci teniamo in continuo contatto con Laura e Louis a cui mandiamo anticipazioni sulla tappa che li attende. Solo al mattino notiamo che fra i 14 occupanti dell' ostello c'è anche Manfred, il tedesco che cammina da Monaco (un voto essere uscito indenne da una aneurisma al cervello ) ci dice che la sera precedente era a Gonzar (dove noi abbiamo proseguito xchè era tutto chiuso ) con la ragazza di Costa Rica e per cena hanno aperto il bar x loro! Ci incamminiamo dietro ad una famiglia tedesca (madre, padre e una ragazzina di 16 anni ) dal passo spedito che ben presto ci distanzierà anche se con le sue gambette corte Marina, come dice Raphael, va come una mitraglietta! La Galizia, pur non avendo monti alti, è un susseguirsi di dolci colline, un continuo saliscendi che in oltre 30km di cammino si faranno sentire! Si attraversano anonimi paesi con qualche bel horreo, i tipici granai a tabernacolo sopraelevati , colonne con croce celtica nella piazza centrale, diminuiscono le fattorie e le querce lasciano il posto agli odorosi eucalipti. Dopo due ore ci fermiamo nel solito bar di Castanega, scambiando due chiacchere col barista che parla italiano imparato da emigrato in Svizzera. Splendida giornata di sole che ci fa subito alleggerire l'abbigliamento, oggi toccheremo i 18° , non ce l'aspettavamo proprio un clima così in dicembre! In breve (12 .00) siamo ad Arzua, importante cittadina,qui è tutto aperto, per il resto, essendo domenica, troviamo chiuso diversi bar e questo ci fa agognare ancor di più un caffè. Fortunatamente troviamo un punto d'appoggio x pellegrini a Taverna Vella, su di un carretto sono in vendita frutta, biscotti e torte fatte in casa, vino, thermos con caffè, latte e tè, da pagare nell' apposita cassettina, a disposizione una fontana, una panca sotto un gazebo in cui riposare. Gli ideatori di ciò sono Heidi e Rolf, giovani tedeschi che nel 2011 hanno comprato l'annessa piccola fattoria con diversi progetti x il futuro. Poi un lungo e solitario tratto tra i boschi di eucalipto e isolate case fino a Salcede, qualche abitazione un albergue e tre bar (di cui 2 chiusi ), con Fabrizio nei panni di uno sherpa per alleviare Marina in crisi di caffeina. Più scorrevoli gli ultimi 8km, che percorriamo, ormai per la quarta volta, a fianco della statale x evitare le continue deviazioni. Alle 17.30 arriviamo al municipale di Arca, quest 'anno siamo in un' ampia camerata al primo piano, una quindicina in tutto, c'è già Peter come al solito sdraiato a leggere ,i due giovani coreani di Sarria, più tardi arriverà anche la ragazza di Costarica. X la cena ci ritroviamo tutti al Galizia (menù 12€), conosciamo così 2 ragazze coreane e due fratelli italiani (provenienti dal Cammino del Norte dove in 20 giorni hanno incontrato solo 5 pellegrini ) che ci portano i saluti di Raphael che ormai ci precede di una tappa, smaniando di arrivare a Santiago. Notizie dal fronte dei giovani ci dicono che Laura ha ancora problemi al ginocchio e si aiuterà col bus, Louis invece procede piano piano, ma costante, fermandosi pure a gustare il pulpo di Ezechiele come consigliatogli! E domani Santiago........

domenica 23 dicembre 2012

6° tappa Hospital-Melide 28 km

Notte superata indenne nonostante la cena nel tetro ristorante mal servita, veloce, stantia e cara, forse era meglio la minestrina liofilizzata che si è preparato Raphael! Accogliente e ben tenuto l'albergue situato in una ex scuola di recente ristrutturazione con una bella cucina (senza pentolame!?) un ampio dormitorio con 32 letti dal bel soffitto con travi in legno, sembra di essere a casa, siamo noi che chiudiamo a chiave l' ingresso. In un ambiente che odora di pulito e regna il silenzio (siamo solo in 3!) ci addormentiamo velocemente e sarà solo la sveglia puntata e concordata alle 7.30 a destarci. Colazione con pane,cioccolata e nescafè di Raphael e alle 8.30 al sorgere di un sole infuocato siamo di nuovo in Cammino. Il sentiero si insinua infossato tra secolari boschi dove il silenzio è rotto solo dallo scricchiolio dei passi su un fitto tappeto di foglie secche e dal fruscio delle fronde mosse dal vento. Talvolta rivoli d'acqua scendono copiosi sulla via che diventa lastricata e segnata dal passaggio del bestiame quando attraversa i piccoli villaggi agricoli, si notano diverse strutture x i pellegrini, ma chiuse d'inverno, dovremo percorrere oltre 6km prima di trovare un bar aperto. Siamo a Ligonde di fronte al bel albergue (un ' altra scuola ristrutturata, con gli aiuti della comunità europea da quando il Cammino di Santiago è patrimonio dell' Unesco, edifici che ormai erano chiusi a causa dello spopolamento dei paesini) ci fermiamo x la colazione mentre alla tv stanno trasmettendo il sorteggio della lotteria nazionale ( evento seguito con molto interesse dai locali!) una lunga litania che ritroveremo ancora in atto anche 3 ore più tardi nel successivo bar. Alle 12.00 siamo alla perferia di PalaisRei, nei pressi del centro sportivo sorge l'ampio e recente complesso per i pellegrini, in città sostiamo per il pranzo incontrando gli unici due pellegrini della giornata. Salutiano Raphael, il nostro giovane amico (mamma mia, quando noi ci siamo sposati a Parigi, sua città, lui non era ancora nato!!!!!) che intende arrivare a Santiago la sera del 23, con la promessa di trovarci in cattedrale la notte della Vigilia, per sicurezza ci scambiamo anche il telefono. Dopo 7km ci troviamo a Casanova, due case e un altro bell 'albergue municipale, anche questo riscaldato e con tutti i servizi lavatrice e asciugatrice compresa, come x gli altri bisogna arrivati muniti di cibo. Questi edifici ben tenuti meriterebbero una maggiore pubblicità, mentre ci riposiamo arriva Carmen, la vicina che lo gestisce a cui facciamo i complimenti per la puliza, ci sella la credenziale e ci saluta affettuosamente augurandoci Buone Feste e Buon Cammino e la solita richiesta di ricordala a Santiago. Non ci fermiamo nell' unico bar 6 km prima di Melide, così quando alle 16.30 arriviamo in città siamo affamati ed allora ci fermiamo a mangiare il polipo dal famoso Ezechiele. Una spartana pulperia dove sono in continuo bollore enormi paioli da cui viene prelevato il mollusco, tagliato a rondelle con le forbici e condito con olio, sale grosso e peperoncino, una delizia! In ostello, ristrutturato nel 2010, ritroviamo Peter, il tedesco dei 12 Cammini in un anno, che ci saluta cordialmente. Giro x la vivace cittadina pervasa da un' aria natalizia,( fa strano essere sul Cammino in questo periodo) con presepi, luminarie, musichette, festicciola in piazza, personaggi travestiti da re Magi che leggono le letterine dei bimbi e danno loro regali, oggi anche l'evento televisivo della lotteria, che il 22 dicembre sia una ricorrenza in Spagna?

sabato 22 dicembre 2012

5° tappa Sarria-Hospital de la Cruz 35 km

Nonostante i roncadores la notte è trascorsa bene, alle 7.00 sono iniziate le prime suonerie, il ciclista belga (ieri ha percorso ben 200km, sentito Francesco!? 5 giorni x percorrere gli 800km del Cammino!) è il primo che inizia a raccattare i panni stesi x terra ad asciugare x via del riscaldamento a pavimento. Ci ritroviamo in cucina per la colazione e un veloce brifing, oggi prenderemo strade diverse, noi e Raphael pensiamo di arrivare il 24, coi due ragazzi e ci accordiamo per ritrovarci a Santiago a Natale, di più Louis dice che non può chiedere al suo corpo e Laura è sotto farmaci. Ci incamminiamo verso le 8.15 è ancora buio, ma il primo tratto si svolge in città poi basta seguire il flusso di pellegrini (molti coreani ) Anche oggi si ripete il bel paesaggio di ieri tra antichi boschi, pecore e mucche che vengono portate al pascolo da anziane signore (e che puntano Marina!), lungo sentieri tappezzati di foglie secche delimitati da siepi o muretti a secco ammantati di muschio. Percorriamo piacevoli saliscendi fra dolci colline in una soleggiata giornata di stampo primaverile, in un ambiente così bucolico non mancano sentieri infangati da liquami in cui compiere gimkane...... Nei pressi del fatidico migliarino dei 100km mancanti alla meta veniamo avvicinati da un vecchietto Dionisio, che ci augura Buon Natale e Buon Cammino regalandoci 2 noci in cambio chiede una preghiera a Santiago! Sosta a Ferrairos (bell'albergue di fronte al bar) dove ritroviamo i coreani e per la seconda volta Louis (parte sempre presto con la torcia in testa!) online con la sorella in Sud Africa certo che col wifi quasi ovunque è tutto più facile. Verso le 14.30 siamo a Portmarin che bypassiamo proseguendo per la tappa successiva, non troveremo più bar e anche il percorso si fa più monotono essendo parallelo alla statale. A Gonzar troviamo un bell 'albergue, aperto, pulito, riscaldato e perfino con l'albero di Natale acceso, ma niente locali aperti e noi non abbiamo niente da mangiare, così siamo costretti a proseguire x 4km fino Hospital della Cruz accompagnati da una fine pioggierella e nebbia. Arriviamo appena prima dell'imbrunire alle 18 un po ' stanchi dopo 35 km, dopo mezz 'ora veniamo raggiunti da Raphael cui avevamo lasciato un bigletto nel precedente albergue, saremo gli unici ospiti. Pessima cena nell' unico ristorante -bar del piccolo paese e pensare che eravamo venuti fin qua apposta!

venerdì 21 dicembre 2012

4° tappa Tricastela-Sarria via Samos km 23

Alle 7.30 suona la sveglia di Laura, Louis è sempre il primo ad alzarsi, si corica alle 21.00 ! Frugale colazione nel salottino dell' ostello con pane, recuperato ieri sera al ristorante e formaggio comprato ieri dai ragazzi nella fattoria dove aspettavano il taxi . Alle 8.30 lasciamo Tricastela, non è ancora completamente giorno, ma il percorso è facile, parallelo alla statale, Louis parte per primo scegliendo il percorso più breve per la meta odierna, (ancora provato da ieri! oggi non lo convinciamo proprio !) il resto del gruppo segue la deviazione per il bel monastero di Samos. Anche Laura risentendo dei postumi della tappa precedente cammina più lenta, ci teniamo in continuo contatto telefonico e fortunatamente sarà raggiunta da Raphael che l'aiuterà portandole lo zaino. Arriverà a Samos dolorante e affranta convinta di lasciare il Cammino, ma un "bravo" medico e soprattutto i portentosi antinfiammatori risolveranno la situazione, la ritroveremo a Sarria felice di poter continuare. Il paesaggio odierno è veramente gradevole, leggermente ondulato fra boschi di querce e castagni, pascoli, ruscelli,cascatelle, rivoli d'acqua ovunque, è la verde Galizia tanto cara ai pellegrini. Si attraversano radi agglomerati di fattorie in sasso dai tetti d'ardesia sorvegliate da grossi cani (in passato tenuti alla catena ora finalmente liberi !?) che possono sembrare inquietanti abbaiando al nostro passaggio, in realtà sono innofensivi e desiderosi di coccole. Tempo variabile con repentini e brevi piovaschi che confermano ll perché di tanto verde. Ci ritroviamo tutti come da accordi all' albergue municipale, anche Miguel, desaparisidos per una notte, che ci abbraccia felice e Kim e Pao i due coreani che salutano Marina, di cui ricordano il nome, affettuosamente. Siamo a Sarria, di qui partono gli ultimi 100km per Santiago, quelli sufficienti per ottenere la Compostela, ciò significa un maggior numero di albergue e di pellegrini . Solo nel dormitorio del municipale siamo in 14 (ieri eravamo 6) e si sente, comincia ad aleggiare quel odore di pellegrino favorito da una stretta vicinanza e un riscaldamento esagerato, per non parlare del concerto dei russatori in atto ora ( 22.30) che rende difficile persino concentrarsi sullo scrivere e adesso tra un fischio ed un sibilo proverò ad addormentarmi......

giovedì 20 dicembre 2012

3° tappa Ruitelan-Tricastela 32km

Mai dare giudizi affrettati! Dobbiamo ricrederci Louis e Carlos i due hospitaleri, che ci ricordano i simpatici protagonisti del Vizietto, ci hanno offerto una ospitalità squisita un' ottima cena e un'albergue pulito e accogliente ! Sorprendente anche il risveglio al suono di musica lirica con una struggente Ave Maria e un corroborante "Nessun dorma " di Pavarotti! Esilarante la scena al bar, seduti davati al camino, Louis (che parla solo inglese ed afrikan) e una nonna del luogo (che parla solo castigliano ), in una surreale conversazione davanti al poster della Spagna campione del mondo 2010 in Sud Africa mentre la fa giocare anche col l' I-Pad! Come al solito partiamo alle 9.00 anche xchè prima è ancora buio, tutti assieme, ma lungo il percorso ci distanziamo x ricompattarci ad O'Cebreiro. Piacevole riconoscere e rivedere luoghi già percorsi in un' altra stagione ad aprile 2009 sole e molto caldo ora nuvole e in vetta nebbia ma non freddo. Con l'entrata in Galizia il sentiero si fa più interessa e vario inerpicandosi tra boschi, verdi prati, passando attraverso fattorie con grandi stalle che emanano il caratteristico odore gallego.... protette da inoffensivi cani di grossa taglia. Una sosta al bar della signora Remedia, ad Alto do Poio, ci da modo di conoscere una bella persona amica dei pellegrini, ci dice che ha anche troppi soldi tanto non servono x comprare la salute che è la cosa più importante! Sgrida Marina che fuma e le regala un leccalecca x smettere!! Nel frattempo arriva un attempato, ma aitante pellegrino tedesco che quest' anno ha percorso ben 12 volte il Cammino Francese arrivando a Santiago il 25 di ogni mese...... Nebbia sui monti, nubi all' orizzonte con sprazzi di sole, poi vento e cielo sempre più grigio si susseguono per tutta la giornata tenendo lontana la pioggia. Finalmente dopo 32km verso le 18 arriviamo all' ostello di Tricastela, (situato all' inzio del paese in mezzo ad un prato, con camere a 4 letti, vista fiume e soprattutto ben riscaldato ) ,c'è solo un tedesco partito a piedi da Monaco di Baviera, poco dopo arriverà Raphael..... e i due ragazzi? Messaggiamo Laura che ci dice che lei e Louis (x fortuna c'è la spagnola !) stanno " esperando un taxi in un pueblo perdido " ! i più giovani, ma meno abituati a camminare, sono un po ' provati,d'altra parte la tappa odierna montana, con due salite è stata abbastanza impegnativa, oggi ci siamo giocati anche Miguel, il trasognato ragazzo madrileno che quando ti guarda da dietro quegli spessi occhiali pare essere lontano anni luce ....... Cena del pellegrino in un ristorantino in paese con Louis che stanco e frastornato ha un momento di commozione e nostalgia di casa lo confortiamo rassicurandolo che per ora siamo noi la sua famiglia, che tenerezza. È proprio vero che ogni Cammino è a se, quest 'anno ci troviamo con ragazzi che potrebbero essere comodamente i nostri figli legati da un feeling che solo il Cammino riesce ad instaurare. La madre di Laura preoccupata per la figlia un po ' loca è contenta che non sia sola, i ragazzi pur di arrivare assieme x Natale a Santiago fanno tappe più impegnative del previsto ed ora Raphael ci chiede di andare oltre con lui.......

martedì 18 dicembre 2012

2° tappa Vilafranca-Ruitelan 20 km

........la cena di ieri sera ha superato le scarse aspettative, chiudendo un occhio, meglio tutti e due, sulla cucina, ci hanno servito una zuppa di cavoli, patate e ceci da fare invidia ad un ristorante a 5 stelle (e'piaciuta anche alla spagnola che non mangia cavoli, che ne direbbe sua madre, e' pur vero che sul Cammino si ingurgita di tutto!)A seguire un'insalata mista, uova fritte, strane fette di carne rosa (tipo salsicciotti per cani!?)frutta e vino offerto dai texani. Dimenticavo, Jato il fondatore dell'ostello, prima di cena ci ha fatto alzare unire le mani l'un l'altro e gridare un inno al pellegrino...... fa un po' strano poi che i tre hospitaleri non abbiano cenato con noi!? Piacevole serata con un bel gruppo etereogeneo che solo nel Cammino si trova, c'e' la giovanile coppia sesantenne di texani dallo slang sguaiato benestanti in America qui si esaltano ha fare una vita completamente opposta...., tre ragazzi coreani molto ossequiosi e incuriositi di tutto, c'e' Louis, 27 anni, programmatore del Sud Africa, divertito ed interessato di questa esperieza comunitaria, c'e' Raphael studente francese partito da Parigi in bici, da Roncisvalle camminera' fino a Finisterre e sempre a piedi tornera' a casa, c'e' David cameriere argentino a Lanzarote (parla bene italiano perche' ha lavorato a Milano nel ristorante del calciatore Zanetti) che vive il Cammino come un'avvenura dormendo dove capita (ha dormito nel sagrato di una chiesa e nel bosco....) c'e'Laura 24 anni di Barcellona disoccupata, che ha sentito improvvisamente la "chiamate" del Cammino ed e'partita, e ci siamo pure noi diversamente assortiti e al quinto Cammino in tre anni! Notte tranquilla', dovevamo recuperare il sonno perso cosi' ci svegliamo solo al suono della campanella della colazione, anche questa comunitaria. Partiamo solo verso le 9, in tenuta da pioggia in una giornata uggiosa, ma non fredda, percorso non degno di nota, pianeggiante e tutto su strada (anche se poco trafficata) ma fermandoci a lungo nei bar, col bel gruppo di giovani percorreremo solo 20 km! Ci fermiamo a Ruitelan in un albergue "pseudo-comunitario" come quello di ieri, che piacciono tanto ai giovani, ma a noi, "vecchi scsfati" e maliziosi, lasciano il dubbio che proprio a scopo di lucro come vantano non siano, ma comunque va bene cosi' ed anche questa sera ci aspetta la cena condivisa.

lunedì 17 dicembre 2012

1° tappa Ponferrada-Villafranca 25 km

Lunga notte, stranamente calda (14°) in attesa del bus delle 23.59 per Ponferrada .girovaghiamo per il moderno ed enorme aeroporto. Pieno per più dell' 80 % a testimonianza che in Spagna i bus a lunga percorrenza funzionano molto silenzioso e confortevole tanto che, quando alle 5.15 arriviamo a destino dormiamo profondamente, come il tizio che inaspettatamente ci appare steso lungo il corridoio che aveva eletto a suo giaciglio! Amara sorpresa, la vasta stazione di Ponferadda è chiusa e visto l'orario non c'è nessuno in giro, inoltre dista oltre 2km dal centro, ma dove è questo centro? Ci incamminiamo a caso e poco dopo leggiamo il nome della via.... Calle Camino di Santiago, è un segno! L'ostello in centro è ancora chiuso, ma per fortuna il bar di fronte è aperto, sono le 6.00 vi rimarremo un paio d'ore in attesa che inizi ad albeggiare. Di nuovo all' albergue alla vana ricerca del timbro sulla credenziale, che riusciremo a fare in cattedrale, vediamo così una decina di pellegrini intenti a ripiegare gli indumenti bagnati dai precedenti giorni di pioggia. Lasciamo Ponferrada col suo bel turrito castello templare ed iniziamo il Cammino che si snoda in un dolce altopiano collinare tra bassi vigneti e graziosi paesi con antichi passati. Tappa non impegativa di 25km intermezzata da numerosi paesi con molte possibilità di sosta rallegrata da un gradevole sole. Data la stagione invernale diversi ostelli sono chiusi, perciò è quasi inevitabile ritrovarsi tutti a Villafraca all' Ave Felix, un pittoresco albergue un po ' new age-spartano i(mpossiile fare la doccia in un ambiente freddo e con l'acqua gelida:hoy solo fria!) che piace tanto alla matura coppia texana! Tra i continui gridolini di meraviglia wonderful, wonderful vediamo cosa ci attende nell' ormai prossima cena comunitaria, il cuoco è Manuel nella tenuta di un' ora fa quando impastava il cemento......

Il viaggio

Il nostro Cammino pedestre prima di essere tale dovrà passare attraverso numerosi e diversi mezzi di locomozione: 15' di auto per la stazione di Forli, un' ora di treno fino a Bologna, 20' di bus per l'aereoporto (più 10' a piedi perché da parsimoniosi, iinvece dello shuttel prendiamo un bus di linea 1.20€ contro 6€!), 2h40' di aereo fino a Madrid e per finire 5h30' di bus x Ponferrada!!!! Lasciamo casa verso le 13 in una fredda giornata che alterna nebbia a sprazzi di sole, il volo verso ovest ci offrirà un infuocato tramonto su di un soffice letto di nuvole e Madrid ci accoglierà verso le 20 con una temperatura di ben 12° superiore a quella di partenza!

sabato 15 dicembre 2012

Cammino Francese d'inverno

Cammino Francese da Ponferrada a Finisterre .........




Domani pomeriggio voleremo a Madrid quindi, con un lungo percorso in bus (400km), arriveremo Ponferrada punto di partenza del nostro Cammino che ci dovrebbe condurre a Santiago in tempo per il Natale, avanzeremo poi verso l'oceno fino a Cabo Finisterre.................