martedì 30 aprile 2013

23° tappa Aldenueva-Calzada de Bejar 23 km

Ci voleva proprio una rigenerante dormita tra candide e profumate lenzuala e caldi piumini nell'accogliente ostello (dove ritroviamo francesi e spagnoli?! eravamo partiti x primi!), ampia stanza dal bel soffito travato a 10 letti con bagno solo x noi tre...una suite! Non era possibile rimanere nel freddo e angusto albergue municipale (dove ritroviamo il ragazzo di Barcellona e due ciclisti di Bergamo, insieme nell'unica stanza con la stufetta !), la temperatura era scesa a 5° e Fabrizio è arrivato provato, al limite delle forze, ma resistendo a chiamare il taxi del "soccorso pellegrino " di cui ci eravamo premuniti il numero. In vista della breve tappa odierna, partiamo con comodo verso le 9.00, in una fredda mattinata, cielo parzialmente coperto, ma con meno nuvoloni e finalmente senza vento. Procediamo per il primo tratto lungo la statale in compagnia di Gherard, solare pensionato di Stoccarda che vive con la moglia tra Malaga e la Germania, gli altri due amici tedeschi sono andati a Salamanca in bus, perché uno, dopo la tappa di ieri era kapput! Sosta pranzo e rifornimenti a Banos de Montemayor, in vista della giornata festiva di domani e dei piccoli paesi che attraverseremo (40-250 abitanti ), dove incontriamo il ciclista bergamasco già amareggiato per l' imprevista interruzione (l'amico è a far massaggi al centro termale provato dal forte vento e in attesa del bus x Salamanca ) che si accalora al sol sentire che Dionisio è in pensione e così ben conservato! Poi il sentiero si inoltra nel bosco ripercorrendo la "calzada" romana con ai lati migliarini e steli dell' antico impero, lasciamo la regione dell' Extremadura ed entriamo in Castiglia-Leon cambia la segnaletica da cubo a parallelepipedo (con disegni stilizzati), ma anche il paesaggio, dai vasti e piatti prati fioriti, si passa ad un' ambiente prettamente alpino, gli alpeggi, con sentieri che si snodano tra rivoli e stalle che ricordano la verde Galizia! Un inaspettato bar presso un distributore ci richiama ad un'ennesima sosta, oggi ce la prendiamo veramente comoda, una ripida discesa al ponte romano ed infine una facile salita ci condurrà a quota 750 mt nel piccolo pueblo di Calzada de Bejar, 40 abitanti e un bell'albergue che ci accoglie con termosifone e caminetto accesi!

lunedì 29 aprile 2013

22° tappa Carcaboso-Aldenueva 38 km

Stamattina siam così riposati che il suono della sveglia ci trova già alzati, ci prepariamo in assetto da pioggia dopo il "terrorismo" fatto dagli spagnoli " mala etapa, 38km, nada, tormenta...."! Ci siamo riforniti talmente di viveri che sembriano la famiglia del sud anni '60 in gita " tanto pane, bistecche con patatine e sugo, tonno e pomodori, dolcetti "....Come Alfonso il particolare oste col monopolio di mezzo paese, anche dove abbiamo alloggiato non sono da meno, veniamo abbordati da uno strano tipo che, chiedendoci se vogliamo una camera, ci accompagna con fare furtivo, facendoci il segno del silenzio ad ogni passo e rispondendo dopo ad ogni domanda (?) . Poco dopo compare donna Elena, madre e proprietaria che baciando Marina ci dice che siamo fortunati, abbiamo la stanza più bella della casa e che essendo domenica ha provveduto lei ha fare la spesa (che vende nello pseudo-bar del figlio, visto che è tutto chiuso), in realtà si trovano ristoranti e bar aperti alla sera e al mattino successivo ..... Ci hanno indirizzato sempre loro al ristorante (il cui barista l'abbiamo poi visto bere da loro!?) così quando Dionisio che aveva deciso di dormire saltando la cena viene svegliato da un attacco di fame saprà dove raggiungerci! Alle 8.00 partiamo, con donna Elena che dandoci mal volentieri la mappa x uscire cerca di spiegarcela più volte (?), morale finiremo in una proprietà privata e per uscire dovremo scavalcare una recinzione .... ma con una collaborazione italo-tedesca (3 bavaresi ci avevano seguito... ) ce la faremo! Ancora una giornata molto ventosa, ma forse sarà proprio questo a tener lontano la pioggia spostando repentinamente i neri nuvoloni e regalandoci anche sprazzi di sole, la temperatura è bruscamente scesa e le cime dei monti sono spruzzate di neve! Sempre piacevole il paesaggio tra muretti a secco, querce,ruscelli, laghetti e vasti pascoli con bestiame, mentre in cielo svolazzano rapaci e cicogne. Intermezzo di archeologia romana con scavi e l'arco di Caparra che appare imponente all'improvviso.Avevamo pregustato una sosta caffè al centro visitatori al riparo dal forte vento, ma il lunedì è chiuso...... ci aspettano ora ancora 20km solitari in mezzo alla natura! Con l'accumolo dei km di ieri, il forte e freddo vento che impedisce lunghe soste, gli ultimi km diventano pesanti, l' inaspettato bar aperto (7km prima ci avevano detto chiuso), e la compagnia di Dionisio ci faranno giungere finalmente ad Aldenueva. Ci sistemiamo all' albergue municipal, un po ' trascurato, con altri 6 pellegrini, ma ben presto il freddo ci farà trasferire ad un nuovissimo e ottimo albergue.....xchè come disse Tullio sul cammino portoghese "pellegrini sì, ma no barbun (barboni)!

domenica 28 aprile 2013

21° tappa Canaveral-Carcaboso 45 km

Alfonso, l'attempato gestore del ristorante-bar-hotel Malaga, fulcro del paese e non solo, dopo un primo brusco impatto, una spruzzata di flit ai tavoli del ristorante, un servizio cena un po' rapido ed evidentemente scocciato (doveva seguire la partita del Real Madrid!) .... alla fine è risultato pure simpatico! Il giorno successivo, dopo una salutare dormita (senza i mattutini spagnoli che sono in un' altra stanza ) il nostro trio conversa amabilmente con Alfonso (che ha appena portato dentro il locale il cassonetto dell' immondizia!) che prendendo un vecchio album di foto ci mostra come negli anni '50 si presentava il locale, era un cinema, ha testimonianza nella sala tv è conservata un' antica e preziosa cinepresa! Partiamo verso le 8.00 accompagnati anche oggi da un forte vento e una temperatura più bassa degli altri giorni, ma la bella giornata e il percorso che si immerge subito nel bosco rendono piacevole il tragitto. Camminiamo dapprima in salita tra pinete che poi lasciano il posto all'ondulato altopiano con contorte querce tra fioriti prati dove pascolano mandrie di tori, mucche, cavalli, pecore, mentre nel cielo volteggiano grossi rapaci. Per una concessione di passaggio negata da un grosso latifondista (filo spinato e telecamere) il percorso è deviato e ben segnalato verso Riolobos, villaggio che attraversiamo in piena festa "romana" con sfilata di centurioni e bancarelle e mesterianti... Veniamo invitati a partecipare ad un tradizionale pasto, una sorta di panure saporita (?), biscottini alle mandorle e anice, e un vino locale da bere a getto da un particolare alambicco e un liquore dolce(?) tutto offerto affinché possiamo affrontare un "buen camino ". In effetti nè avremo bisogno.... ancora non lo sappiamo, ma a fine tappa supereremo abbondantemente i 40km. Dopo arriviamo a Galisteo, bella cittadina cinta da turrite mure, dovrebbe essere la nostra meta, ma la sosta al bar ci fa ritrovate gli spagnoli che invece intendono procedere..... e qui scatta la parte "terrena" e competitiva del pellegrino ..... Sono solo le 15.00 così un veloce consulto e nonostante il forte vento (contro e oltre 30km all' ora!) proseguiamo per altri 11km,anche questi come i precedenti 9 tutti su strada poco trafficata che si snoda in piano tra campi coltivati. Entriamo in Carcaboso prima dello scoccare delle 18.00, anche stasera disponiamo di una tranquilla stanza a tre letti con bagno, dove ritroviamo Silvio e i due spagnoli, altri pellegrini, ma in particolare la coppia francese incontrata ben otto giorni fa! Alle 21.00 siamo tutti all'animato bar, con due mega schermi sintonizzati su due partite diverse con un gran vociare a "sgranocchiare semini " le cui bucce vanno tranquillamente gettate a terra, in attesa che ci preparino due bistecche x domani, ci attendono 38km senza nulla.....se riusciremo ad alzarci!

sabato 27 aprile 2013

20° tappa Casar de Caceres-Canaveral

Ieri sera mentre oziavamo nella piazza antistante l'ostello siamo stati intrattenuti dal pimpante Gonzales (Consalvo) che saputa la nostra proveninza italica, parte come un fiume in piena e ci sciorina filippiche che toccano tutti i campi della nostra cultura.... L"arzillo nonnino estremegno, infervorato dal fuoco del sapere a cui fu iniziato, così ci racconta, dal padre collezionista di libri e amante della musica, ci declama altisonanti versi e intona antiche arie e quando giunge il momento di accomiatarci ci saluta con un goldoniano inchino e un baciamano per Marina.... Visti gli angusti spazi, quando i due mattinieri spagnoli iniziano ad "armeggiare" negli zaini anche il resto dei "camerati" si sveglia, Gregorio di Barcellona e Silvio il brevilineo (come si definisce lui ) napoletano si reincontrano qui ..... avevano percorso insieme un tratto del Cammino Aragonese due anni fa! Sosta colazione in una animata e caratteristica churrascheria (aperta fin dalle 5.30) con il lungo bancone di piattini per il caffè già pronti e i churros fritti, molto frequentata dagli operai. In una fresca ma tersa mattinata ci incamminiamo lungo le pecuarie o canade (le vie di transumanza) che si inoltrano in un paesaggio solitario passando tra muretti a secco, cancelli ed isolate stalle guardate da grossi cani che a nostra volta guardiamo con circospezione .... Siamo su di un vasto altopiano immersi in un solitario e splendido paesaggio dove la vista spazia su sconfinati prati ed isolate mandrie di mucche e tori, che si perdono all' orizzonte in un silenzio rotto solo dal cinguettio degli uccellini. Ben presto siamo in vista del vasto bacino di Alcantara, creato negli anni '60 x fornire energia alla zona, dove sulle sue rive sorge in suggestiva posizione l'albergue, ci sono già 5 pellegrini (erano con noi ieri sera ), per noi è ancora presto (13.00) così dopo una lunga sosta caffè ripartiamo x gli ultimi 12km. L'atletico Dionisio percorrerà il sentiero sui monti, noi timorosi delle deviazioni per i lavori stradali e sperando di accorciare il tragitto ci coccheremo tutto il noioso percorso su asfalto, strada poco trafficata assolata, ma non calda e molto ventosa. Alle 16.30, con Dionisio già in attesa, siamo a Canaveral, semplice paese di 1000 ab. , e senza possibilità di scelta siamo costretti a fermarci dal rude e arrogante "tenutario"dell' hotel Malaga.

venerdì 26 aprile 2013

19° tappa Valdesalor-Casar de Caceres 25 km

Partenza alle 7.30 dopo la colazione al Bar Hogar del "pensionista" (Fabrizio scherza ed invidia Dionisio e la sua categoria di privilegiati pensionati ....) e nella bella mattinata ancora fresca, attraverso un paesaggio prativo e collinare in breve siamo in vista della città di Caceres. Impiegheremo però ancora un' ora prima di raggiungere il bel centro storico arroccato sul colle, tra monumenti, mura, palazzi, torri e chiese, che le ha valso il titolo di patrimonio dell' Unesco per aver il nucleo medioevale e rinascimentale tra i meglio conservati al mondo. Piacevole aggirarsi tra le erte viuzze dal sapore antico e attardarsi in un bar della Piazza Mayor con dietro il scenografico "casco antiguo". Ma il Cammino ci chiama.... anche se ben presto verremo attirati da suoni e dalla folla che proviene dalla Plaza de Toros, così ci troviamo sulle gradinate ad assistere allo spettacolo della "guardia real" , esibizioni delle forze armate, in divisa, con cani, a cavallo, né avremo per un paio d'ore! Verso le 13.30, graziati da una leggera velatura del sole, l'unica ombra sarebbe quella di un cavalcavia, riprendiamo il percorso che si snoda su di vasto un altopiano dove a perdita d'occhio si estendono solo fioriti pascoli e in due ore raggiungiamo la meta. Casar de Caceres si presenta con un lungo viale pedonale sistemato a giardino con fontane ed ornamenti, per poi addentrarsi in un modesto paese e ancor più modesto albergue municipal. Situato di fronte al municipio, il rifugio x pellegrini è molto spartano con 18 vecchi letti (ma con lenzuola pulite) "molli" e molto ravvicinati tra loro e al bagno...... Fabrizio è a soli 10cm dal servizio.... ma è gratuito ed è l'unico alloggio visto che le due danesi dopo tanto girare x il paese....alla fine sono tornate qui!

giovedì 25 aprile 2013

18° tappa Alcuescar-Valdesalor 27 km

Ieri pomeriggio il tempo è volato velocemente, dopo la doccia e un riposino ci hanno chiamati per la messa, non obbligatoria, ma la nostra presenza vuole essere anche un segno di rispetto verso l'ospitalità che ci viene offerta,al termine della cerimonia il sorridente Don Luis ci chiama all' altare e saputa la nostra provenieza ci chiede del nuovo Papa e ci impartisce la benedizione del pellegrino. Il vasto complesso Della Casa della Misericordia ospita persone con problemi psichiatrici, anziani, orfani e bisognosi, fu fondato da un prete consapevole delle necessità della gente, in una terra povera, sopravvive grazie al volontariato e donazioni senza alcun aiuto statale, come ci tiene a sottolineare il buon Angel, lo storico ventennale hospitalero e volonario... La cena comunitaria vede invece la partecipazione di tutti, i due spagnoli che erano a Merida con noi (un basco e un catalano simpatici nonostante il nostro casino nel lasciare l'ostello ieri mattina! , due ragazzi di Barcellona (un po ' abbattuti x la sonante sconfitta a calcio col Bayer Monaco.....) , un ragazzo proprio di Monaco (che ieri ha visto la partita esultando "discretamente "!), un signore francese e i due hospitaleri (Pepe più loquace ora che si è svegliato dalla siesta!). Bella e buona cena, poi tutti a rigovernare c'è appena il tempo x una camomilla al bar di fronte......perché alle 21 tassativamente c'è il coprifuoco! Nonostante il violento russare del francese vicino a Dionisio, i letti cigolanti, i forti rintocchi del campanile, dormiremo a lungo, tanto solo allo scoccare delle 7.00 Pepe ci aprirà il portone, trovandoci già tutti pronti x la paertenza! Colazione al bar di fronte e via su stradelli sterrati che in parte ripercorrono l'antica "calzada romana" segnalata da migliarini e antichi ponti, tra querce, mucche al pascolo. Un' altra bella giornata col sole che inizia a scaldare (oggi non c'è il venticello di ieri ) specie sul colle dove scarseggiano gli alberi lasciando il posto a vasti prati fioriti, alcuni dei quali completamente viola per il predominio dei fiori sull' erba. Attraversato un aeroporto x gli ultra leggeri ci appare il paese, ma come al solito, "grazie" alle ondulazioni del terreno lo raggiungeremo solo dopo un' ora. All' ingresso di Valdesalor ci appare il nuovo albergue municipal, aperto da poco, spazioso e pulito ..... ci convince a fermarci dopo 27km, anche se l'originaria intenzione era bissare i 39km di ieri.... Ci sono già i due arzilli spagnoli, il francese, un tedesco, più tardi arriverà una giovane danese con la madre, mentre in paese ritroveremo la coppia olandese..... Valdesolar è un semplice villaggio di 620 abitanti sorto nel 1963 x ospitare gli operai che costruivano la vicina diga e i contadini che venivano a bonificare le terre, nonostante non abbia particolari attrattive è ospitale ed animato .... dal tardo pomeriggio, logicamente!

mercoledì 24 aprile 2013

17° tappa Merida-Alcuescar 39 km

Ieri sera mentre stavamo parlando con Ken, il sudafricano, arriva Dionisio e osservandolo dice di averlo già visto.... i due si erano incontrati due anni fa sul Cammino francese!!!!! Concordiamo con Dionisio di partire alle 6.30 in vista della lunga tappa odierna, attraversiamo la città ancora dormiente e buia in vista del maestosi resti dell'acquedotto romano e facilitati dall' aria frizzante in breve arriviamo all' embalse di Proserpina. L' invaso costruito dai romani per fornire acqua a Merida svolge ancora la sua funzione! Situato in un bel contesto collinare circondato da qualche casa di vacanza e bar forse aperti solo nei fine settimana, poi il sentiero si inoltra su un colle tra querce, prati fioriti dove pascolano placide mucche con scenografici massi arrotondati che emergono qua e là. Prima sosta a Carrascalejo, poche bianche case attorno da una chiesa di importanti dimensioni, qualche panchina e una fonte e qualche piccolo insistente cane attirato dal nostro cibo! In breve arriviamo ad Aljucen, insediamento dotato di bar, sosta caffè, e persino le terme, sono appena le 11.00, ma ci restano ancora 22km, il simpatico barista ci dice che alle 15.00 arriveremo ..... facile dirlo da dietro un bancone! Il Cammino transita ora attraverso lo splendido e solitario Parco naturale de Cornalvo.... il trionfo della natura che sorprende e appaga con pascoli querce laghetti, sarà piacevole e facile procedere in questo paradiso, in certi punti il sentiero sembra srotolarsi y a noi come un tappeto di terra rossa bordato di alti fiori! In compagnia dell' amabile Dionisio discorrendo e "filosofeggiando" percorriamo agevolmente diversi km facilitati da una bella giornata assolata, ma ventilata. Troppo facile, troppo bello..... ci perdiamo un' indicazione e ci ritroviamo fuori dal parco sulla desolata nazionale, fermiamo un'auto x sapere se procediamo nel verso giusto..... il verso va bene, ma ci aspetta un lungo nastro di solitario asfalto ...... allungando notevolmente il percorso, ma alle 16.30 arriviamo all' albergue! Accoglienza religiosa alla Casa della Misericordia dove veniamo accolti da Pepe, hospitalero non molto loquace che ci illustra le regole..... un po ' di riposo, ora ci aspetta benedizione e cena comunitaria......

martedì 23 aprile 2013

16° tappa Torremejia-Merida 16 km

L' ostello di Torremajia (albergue turistico della catena Alba Plata) dispone di 3 camere doppie con servizi e una spaziosa camerata con letti a castello, una sala ritrovo, ristorante e bar, arredamento curato e moderno che ben si armonizza con l' antica struttura. Cena "comunitaria" unendo più tavoli: c'è David (45), estroso americano di S.Francisco in viaggio x 3 mesi, Fernando (60) prestante californiano, Mario (64) simpatico canadese che non ha niente a che fare con l'altra canadese Charlotte (68) magra ex-professoressa un po' pedante, la cordiale e tranquilla coppia di Zurigo (65) lei tedesca e lui giapponese i primi pellegrini incontrati, ci saluteremo con affetto visto che loro si fermeranno a Merida due giorni,Francisco (57) lo spagnolo che avendo solo ferie di una settimana fa Cammini frazionati e la bella coppia (62) di alti olandesi con cui camminiamo da giorni, mancano i coniugi francesi ( 65) persi a Zafra (?) Come ci disse Pablo il Cammino della Plata e per chi né ha già fatto altri, ricerca la tranquillità, la solitudine, l'interiorità, per cui l'età media è sui 60 anni e ci sono molti ultra settantenni, quindi noi siamo i giovanissimi! Colazione in ostello e partenza alle 8.00 ci attende una tappa breve di 16km che ci darà la possibilità di visitare Merida, l'antica città romana. Percorso in parte parallelo alla statale, poi si snoda ancora tra le basse viti, singole piante od unite in classici filari dall'esiguo ciuffetto di verdi foglie che lasciano poi il posto a pascoli prima di addentrarsi in una dismessa zona di capannoni cadenti e in breve si è in vista della ponte romano preludio della città. L'albergue del pellegrino è ben situato sul fiume (era un antico mulino) del parco cittadino ad un 1km dal centro storico, ben tenuto, ma essenziale una camerata con 16 letti, servizi e una mini cucina. L'arrivo prima delle 12.00 ci consente di riposare, in vista dei 39km di domani (?!) e visitare la bella città tutelata dall' Unesco con gli importanti resti romani. Nel pomeriggio gli arrivi ( gli amici di ieri si sono fermati in hotel più centrali ), due maturi spagnoli con un tedesco, un adulto sudafricano, Dionisio di Luino, un ragazzo in bici, ma ad allietare l'ambiente e la vista, sarà l'arrivo di una bella coppia di tedeschini appena ventenni, in bici dal Portogallo alla Slovacchia, che quando gli hanno detto che potevano dormire qui (per6€) anche se non erano pellegrini,raggianti hanno risposto "woooow!"

lunedì 22 aprile 2013

15° tappa Villafranca-Torremejia 28 km

Ieri l'hospitalero Pablo ci ha gentilmente sistemato in una camera doppia con tanto di chiave, stesso trattamento x la coppia olandese,quella che l'altro giorno ha scelto di guadare il "pericoloso" fiume.... 30cm d'acqua.. (tranquillo Francesco, ci ha confermato Pablo, anche lui ciclista, che ormai non ci sono più problemi x i guadi) e ci ha pure fornito del necessario x la colazione senza voler nulla! Proprio un caro ragazzo, gli chiediamo come mai il suo albergue non sia molto reclamizzato, ci dice che in certi posti non può lasciare volantini perché c'è una certa lobby (Alba Plata/El Carmen ) ........ ma è contento ugualmente. Partenza alle 7.00, come dice Ermanno "attenzione ci aspetta una lunga e assolata tappa senza incontrare negozi e bar", e noi ci siamo riforniti ieri, anche di domenica si riesce sempre a trovare qualche negozietto o pasticceria aperto, ma solo dopo le 18.00, naturalmente! Attraversata la città ci immettiamo nella solita Canada che per quasi 30km pressoché pianeggianti ci accompagnerà fino all' arrivo. A volte stretto sentiero di terra rossa altre una polverosa pista bianca, ma identico il paesaggio vigneti vigneti vigneti intercalati da più radi uliveti. Il percorso è più movimentato di quanto ci aspettassimo, un via vai di trattori che fortunatamente quando ci incrociano rallentano per sollevare meno polvere e salutano, contadini con l'erpice intenti ad estirpare erbacce, a smuovere il rosso terreno, a concimare, a potar ulivi.... La strada è una lunga striscia che si perde all' orizzonte tra infiniti campi, gli impercettibili avallamenti e alture fanno sperare di vedere la meta, in realtà quando si intravede il bianco paese impiegheremo ancora due ore x raggiungerlo! Il tempo ci è stato propizio, ci ha accompagnato un leggero venticello che ha reso più mite la temperatura e quando alle 14.00 arriviamo a Torremejia, la cittadina si presenta solitaria, sensazione accentuata dall' ampia strada centrale con ai bordi bianche case scalcinate e qualche locale chiuso con il vento che sibila e solleva la polvere rossa dei campi circostanti .... sembra il set di un film " messicano" ! Titubanti seguiamo le indicazioni che ci portano per un percorso contorto all' albergue e finalmente ci appare il bel palazzo antico con l' interno egregiamente ristrutturato dove ritroviamo vecchi e nuovi compagni di viaggio.

domenica 21 aprile 2013

14° tappa Zafra-Villafranca de los Barros 20 km

Zafra è una cittadina di 15,000 abitanti con un bel centro storico, l'alcazar (ora hotel ), le viuzze dalle bianche case, tipiche delle terre del sud, con pregiate inferriate in ferro battuto, interessanti palazzi e chiese.Città fantasma ( come tutti i paesi ) nel primo pomeriggio, rari bar aperti, si anima dopo le 18.00 quando riaprono negozi e locali in pausa x la lunga siesta dovuta all' eccessiva calura. Dalle 20.00 in poi, con l'apertura dei ristoranti c'è un brulicare di gente con le due pittoresche piazze porticate gremite di tavolini che al calar del sole s'illuminano di luce soffusa che le conferisce un aspetto antico. Alle 22.00 da bravi pellegrini andiamo a nanna, son già tutti in branda, domattina ci aspetta la sveglia alle 6.30, c'è chi si alzerà anche prima, la colazione verrà servita in base ad un orario concordato. Lasciamo Zafra salutando i ciclisti (padre e figlio ) che oggi allungheranno il "passo" incamminandoci lungo uno sterrato in aperta campagna. Alle 8.30 sosta a Los Santos de Maimona x la seconda colazione in un kiosco ( tipo quello della piadina romagnola....) a base di churros fritti al momento, l'unica attività aperta, in una assonnata domenica mattina. Facile tappa segnalata da cubi in cemento (un po' d' impatto ) con piastrelle indicative del tracciato ( questa è la segnaletica adottata in Estremadura ), che si snoda in un bel paesaggio tra ulivi, mandorli e bassi vitigni con nidi di cicogne sui tralicci dell' alta tensione ( nei paesi su tetti e campanili ) e con i raggi obliqui del sole mitigati dagli alberi. Il sentiero corre lineare su ondulati pendii che ci fanno scorgere il sopraggiungere di altri pellegrini tra cui individuiamo i coniugi francesi.... allora sono usciti indenni dal guado ! A Villafranca de los Barros come non andare all' abergue di cui parla Ermanno, Tierra de Barros gestito dal giovane biologo Pablo che in attesa di lavoro (e amante del Cammino ) lo scorso anno ha adibito la casa ad ostello x pellegrini, si ricorda dell' amico Ermanno ci fa vedere foto e il libro dove è stato registrato come ospite n°6! Consigliamo senz 'altro di fermarsi da Pablo premuroso e cordiale, lo gestisce con l'esuberanza della gioventù, la passione di chi ha fatto il Cammino e sa cosa serve al pellegrino.........

sabato 20 aprile 2013

13° tappa Fuente de Cantos-Zafra 26 km

El Zaguan de la Plata è una sorta di ostello lussuoso ottenuto da una ristrutturazione molto rispettosa con arredi e decori di pregio, di due case d'epoca tipiche dell' Estremadura, aperto nel 2011, lo scorso anno ha ricevuto oltre 1000 ospiti. Ha linde camerette a due posti con biancheria (diversi e bei bagni in comune), due cucine super attrezzate, diversi salotti con tv, lavatrici, internet e wifi, piscina (5x10) , il tutto disposto su vari livelli, attorno a terrazze, patii piastrellati e giardini adorni di fontane e antichi sedili... Essendo arrivati alle 13.00 ( dopo 23km) ci siamo goduti un intero pomeriggio di relax usufruendo di tutto questo ben di Dio (x soli 15€ con colazione!), ritrovando la coppia svizzera e la canadese visti i primi giorni e conoscendo altri pellegrini. La colazione a buffet viene servita in un rustico salone con le pareti ornate da antichi oggetti , alle 7 siamo già in partenza, è ancora buio, ma dobbiamo solo attraversare il lungo paese ed immetterci nella "canada" (la via della transumanza ) che si snoda dritta dritta per oltre 20 km fino a Zafra. La pista di terra battuta scorre in mezzo ad ulivi, ma soprattutto verdi campi e bassi vigneti (50cm) in una terreno color ocra, in realtà dopo 8km ci consigliano di abbandonare il sentiero xchè il fiume da attraversare è pericoloso, causa le eccezionali piogge, il guado è ancora 70-80 cm e c'è corrente ! Le coppie olandesi e francesi proseguono ugualmente (vedremo stasera ) noi e gli svizzeri deviamo per la statale, seguiti dalla canadese che non ha dubbi dopo che ieri è caduta in un fiumicello di 30cm bagnando tutto lo zaino, lo stesso dove Fabrizio è scivolato inzuppando le scarpe! Così ci sciroppiamo 16km di "pesante"asfalto fino a Zafra su strade poco trafficate e fortunatamente con la temperatura che, rispetto ai giorni passati, è scesa di 8°-10° tornando ai valorii normali per il mese di aprile 25°! L' ultimo tratto si snoda nei pressi della vecchia ferrovia in un curioso tunnel di traverse accatastate ed infine con un anarchico attraversamento di binari arriviamo a Zafra, ma occorreranno ancora 3 km prima dell'ostello situato dall'altro lato della città. L'albergue Alba Plata (quello nel precedente paese è chiuso da 4 mesi per mancanza di finanziamenti, questo sopravvive grazie ai volontari....) è situato nel ex-convento di San Fracesco recentemente ristrutturato, sistemando attorno al chiostro le camere dal bel soffitto a volta (ognuna con servizi e lenzuoli, molto lindo!) cucina e sala ritrovo. Arriviamo alle 14.00 ci sono solo i due ciclisti tedeschi (ieri sera erano nel nostro ostello! Francesco non sei l'unico....) , in breve arriveranno i pellegrini che come noi hanno deciso (pur allungandola) di bypassare il fiume , sono ormai le 19.00 e ancora nessuna notizia di chi ha guadato...... ma ci sono anche altri posti dove dormire!

venerdì 19 aprile 2013

12° tappa Monesterio-Fuente de Cantos 23 km

Monestererio, importante centro x la lavorazione del famoso maiale iberico dove tutto parla di lui, gli hanno dedicato persino un museo! L'ostello parrocchiale è un appartanento in centro al paese, nuovo, con una bella cucina attrezzata e un minimo di dispensa, 12 posti letto suddivisi in 3 camere, noi ne occupiamo una da soli con tanto di balconcino, ottimo! All' arrivo ci viene offerto frutta e tè che andiamo a consumare nel patio dove ritroviamo il veloce duo formato da Antonio e un tedesco (?), la coppia francese con la moglie molto competitiva e il marito molto tranquillo ( visti scendere.da un pick-up..., Antonio ci dice di averne visti molti scendere dal taxi....), il simpatico francese che parla un perfetto inglese, in seguito arriverà solo la giovane coppia tedesca (trentenni, contro un' età media di 60!) con la ragazza dolorante x le vesiche. Un' altra notte calda che ci fa dormire solo col sacco seta e le finestre aperte, mentre al mattino, partiamo rigorosamente coperti con calzoni e camicia per evitare scottature (portiamo i segni sottoforma di bolle delle bruciature precedenti ). Il percorso odierno su pista sterrata delimitata da muretti a secco si inoltra in una campagna madida di rugiada tra querce, con mucche pecore cavalli e maiali liberi di scorazzare in sterminati verdi prati. Un sentiero facile su ondulati colli sempre più bassi che poi lasciano il posto a campi (cereali o ancora da seminare) che si perdono all' orizzonte (tenute così vaste da far impallidire anche l'amico latifondondista Emilio!) un paesaggio che ricorda molto le Mesetas. A Fuentes de Cantos veniamo avvicinati da diverse persone che propongono alloggi alternativi all'albergue della catena Alba Plata attualmente chiuso ( una sorta di municipale in edifici di pregio, dato in gestione ai privati ). Scegliamo quello più centrale, El Zaguan de la Plata, (aperto nel 2011) situato in uno splendido edificio storico articolato su diversi livelli con arredi d' epoca, che oltre ai soliti servizi offre un bel patio con tanto di piscina e come dice l'olandese nuotando " this is the paradise ...we are modern pilgrims!"

giovedì 18 aprile 2013

11° tappa Almaden de la Plata-Monesterio 37 km

L'albergue di Almaden è un buon complesso con cucina, un ampio refettorio e due camerate più una doppia (34 posti) , il piano di sotto è occupato dagli stacanovisti che partono col buio! Noi, gruppetto più lento e tranquillo, siamo nel dormitorio superiore in compagnia della matura coppia olandese e dei due simpatici signori tedeschi, sarà una notte calma e silenziosa se si esclude l'intermezzo notturno del tedesco che alzatosi in fretta batte la testa nel letto superiore poi inciampa nello zaino e cade scatenando l'ilarità generale! Sveglia alle 6.30, i nostri compagni di stanza dormono ancora, oggi ci abbandoneranno provati dal percorso di ieri sceglieranno una tappa più breve mentre noi proveremo a sommarne due, come quelli della camerata inferire che son già partiti da tempo. Bellissimo il primo tratto del percorso campestre che si inoltra in collina tra vasti boschi di querce e pascoli, proprietà private di importanti "fattorie" cui si accede aprendo e richiudendo cancelli per evitare l'uscita degli animali. Nei pressi di una fattoria per farci coraggio dai cani liberi, ci uniamo a due spagnoli, ma il molosso (forse un mastino dei Pirenei) punta Marina, anzi col muso la sospinge e le "imbocca" il braccio... "mejor la chica es mas tenera..." dicono i due attempati iberci! Allunghiamo il passo ormai pensiamo di essere fuori dalla portata del cane che con un ultimo balzo strappa il fiore di stoffa, simbolo dello zaino di Marina e inizia a masticarlo.... peccato, né approfittiamo per andarcene velocemente! Nel passaggio successivo troviamo il sentiero occupato da un numeroso gregge di capre che gentilmente al nostro passaggio si sposta, stessa situazione tra i tipici maiali scuri (Pata Negra) beatamente sdraiati nella polvere, poi ancore pecore e mucche un vero trionfo della natura! Questo paesaggio ci accompagna fino al Real de la Jara, camminando piacevolmente su ondulati e boscosi rilievi dove il sole filtra parzialmente. La tappa successiva si svolge su una pista di servizio sterrata, lasciamo l'Andalusia x entrare in Estremadura, che si snoda recintata tra vasti pascoli e più rade querce, ormai in piano, ma completamente assolata! Provvidenziale, a metà strada la recente costruzione di un distributore e autogrill ottimo per spezzare il lungo tratto pomeridiano e darci la carica per gli ultimi 11km che ci separano da Monesterio!

mercoledì 17 aprile 2013

10° tappa Castilblanco-Almaden de la Plata 30 km

Ieri pomeriggio abbiamo lasciato la Fiera con le belle sivigliane e i loro sgargianti costumi che indosseranno per tutta la settimana, ancora in piena animazione, né avranno fino a domenica, ma le corride non ci piacciono e il richiamo del Cammino è più forte della festa.... Alle 18.30, in bus arriviamo all'albergue di Castilblanco dove ci accoglie Antonio, il simpatico "padrone di casa" che ci racconta delle sue avventure sul Cammino di Assisi e che presto verrà in Toscana x presentare il corso x hospitaleri. L'ostello è meglio di quanto ci aspettassimo, forse perché da due mesi c'è un hospitalero fisso, ci sono due ampie terrazze con una bella vista sulla città ed è quasi al completo, conosciamo Antonio, è un atletico pensionato di Brescia che intende arrivare a Finisterre. Nottata calda (c'è chi dorme in terazza) e agitata x i roncadores, una signora con una tosse insistente, i continui rintocchi del campanile e gli squilli dei cellulari, così alle 6.30 siamo già davanti al bar in attesa dell' apertura. Oggi ci aspettano 30 km completamente immersi nella natura, senza attraversare paesi quindi partiamo riforniti di viveri! I primi sono 17 km d'asfalto su una strada con poco traffico, scorrono abbastanza velocemente su di un percorso sinuoso e leggermente ondulato con importanti ingressi di lontane fattorie e col sole non ancora all' apice. Poi il paesaggio si fa più interessante inoltrandosi nel Parco naturale El Barrocal tra boschi di querce da sughero, che invitano al riposo, e ruscelli. Si segue una pista sterrata che si inoltra su dolci saliscendi, x poi salire tra radi pini e una vegetazione ormai ridotta ad arbusti che culmina nella ripida salita al Cerro del Calvario. Il nome è di per sé significativo, soprattutto se percorso alle 14.00 di un torrido pomeriggio, una buona prova sotto sforzo! Una discesa sassosa ci porta in breve alla meta, ma come spesso capita l'albergue è dalla parte opposta del lungo paese di Almaden della Plata!

martedì 16 aprile 2013

Siviglia

Bello ritornare all'accogliente ostello Triana gestito da simpatici ed disponibili giovani! Ci sistemano nell' ampia camera da 10 posti oggi completamente occupata, siamo nel periodo della Feria, considerato alta stagione e anche il costo è passato da 13 a 20€. Aspettiamo che la calura diminuisca e verso le 20.30 ci incamminiamo verso la Feria (1km dall'ostello ), per la direzione basta seguire il flusso della folla! Una monumentale (oltre 50m d'altezza ogni anno diversa ) riproduzione di una porta fortificata segna l'ingresso alla Feria, una vasta area ( 1,5 Km x 600 metri!) suddivisa da ampi viali dissiminata da un susseguirsi di omogenee cassette (oltre 1000) dal frontone decorato rappresentante la famiglia o la corporazione o le società che lo occupa. Nata a metà '800 x il commercio, allevatori e agricoltori ora è una sorta di rappresentanza per ricevere "amici " in un ambiente confortevole ben arredato (drappeggi, quadri..) con tavolate suntuosamente apparecchiate e palchi x l'orchestrina. A parte alcune casette di proprietà municipale dove l'accesso è libero, tutte le altre sono presidiate da un vigilante che controlla l'invito.....degli ospiti che arrivano elegantissimi col miglior abito da cerimonia! Più popolare l'altra metà della Feira dove sono bancarelle, giostre e stand tipo la vecchia festa dell' Unità . Oltre alle specialità tipiche spagnole il piatto tipico è pesce fritto e manzanilla (uno sherry) mischiato con gassosa ed è proprio quest' ultimo che i giovani si portano appresso in stracolme sportine del supermercato per festeggiare .... Poco prima delle 24.00 una marea di persone di ogni età inizia a covergere verso l'ingresso perchè allo scoccare della mezzanotte c'è l'acceansione del portale e delle oltre 350.000 lampadine e lanterne che addobbano la festa, una sorta di Capodanno con conto alla roverscia e brindisi! Poi balli, flamenco logicamente, fiumi di vino fino al mattino, per noi spaesati pellegrini abituati a solitari e tranquilli villaggi quanto visto è stato sufficiente , è giunto il momento di ritirarci... Trascorriamo la successiva giornata da turisti, la cattedrale,l'alcazar poi di nuovo la Feria animata oggi da parate di cavalli riccamente addobbati trainanti antiche carozze e un tripudio di colori negli elaborati abiti delle Sivigliane, che orgogliosamente dalle nonne alle bimbe indossano, improvvisando balli di flamenco ovunque, ancora tanta gente, gli spagnoli dicono che sia la grande e importante Feria del mondo!

lunedì 15 aprile 2013

9° tappa Guillena-Castilblanco de los Arroyos 19 km

Il Cammino di Santiago da Cadice a Siviglia , che ripercorre le tracce dell' antica Via Augusta non è ancora molto praticato (anche se ci dicono che da aprile sono già passati oltre 15 pellegrini ) e non sempre segnalato,ma con le preziose e sempre precise informazioni che ci ha fornitoi Luciano Callegari pur contattato in extremix non è stato un problema percorrerlo.Lasciato l'amico Luciano e ci affidiamo ora all' amico Ermanno ( mio caro ormai sei un "must", qui sul Cammino si parla di te!), stampato il suo dettagliato diario ( già usufruito anche nel Cammio Portoghese ) che ci farà da fedele guida in un percorso già ben segnalato, ma che nasconde sempre delle insidie. Da ieri siamo sulla Via della Plata come ci ha detto il parroco di Alcala il più antico cammino per Santiago percorso dai popoli mozarabici (dai cui il termine Plata dall' arabo Blata) e secondo antiche storie orali anche da S.Paolo. Conferma che si tratta di un tracciato più noto è il piacevole "Buen Camino peregrino" che ci rivolgono al nostro passaggio e i pellegrini che finalmente incontriamo al termine della tappa. Nell' albergue municipal di Guillena , troviamo due signore giapponesi e una coppia svizzera, edificio ben tenuto con wifi e condizionatore in ogni stanza, né capiamo la necessità in estate, è caldo anche ora, tanto da dover dormire con la finestra aperta! Alle 5.30 iniziano i movimenti delle due giapponesi che udiamo pur essendo in un' altra stanza!? Così alle 7.30 mentre inizia ad albeggiare siamo in marcia, bellissimo percorso che si snoda in dolce salita.tra arancenti e uliveti poi tra querce e pascoli in una lusurreggiante vegetazione floreale. Tappe facile, (forse per Francesco in bici un breve ed impegnativo tratto di pietrisco e profondi solchi), di soli 19km, che ci permette di compierla prima dell' eccessiva calura. Lungo il tragitto ci supera un ragazzone dai caratteri nordici e un' attempata canadese. Ora siamo in attesa del bus che ci riporti a Siviglia ci prendiamo un giorno di pausa ( riprenderemo il Cammino mercoledì ), incuriositi dalla famosa Feria di Abril di cui tutti, qua in Spagna, parlano!

 PS Abbiamo ricevuto diverse mail di persone che ci dicono di non riuscire a lasciare un commento, sarà un problema del blogger..... quindi Luciano, Monique e altri non preoccupatevi.......

domenica 14 aprile 2013

8° tappa Alcala'-Guillena 33 km

La comunità che ieri sera ci ha ospitato è composta di soli uomini (18, al momento solo un terzo delle sue potenzialità, per problemi di finanziamenti...) di varie età, perciò Marina ha ben pensato di mettere gli zaini contro la porta, dal momento che non esistono chiavi neppure nei bagni. Scherzi a parte, son tutte persone gentili anche se alcuni hanno un aspetto folkloristico (dovuto ai problemi di alcool, droga, depressione....), cordiali felici di scambiare due parole con persone nuove e raccontare la propria storia. Ricordiamo Juan, l'anziano ballerino che in tournée ha girato il mondo e nonostante una paresi (il motivo x cui si trova qui) improvvisa una pantomima ..... e con struggente tenerezza, abbracciandoci quando ce ne andiamo, Juanito il giovane ventenne che ieri ci ha accompagnato in comunità, dove si trova essendo rimasto, per una serie di circostanze senza nessun familiare.... Conosceremo anche l'anima dell' associazione, l'efficente ed esuberante padre Juan Maria che ci mostra orgoglioso i laboratori e officine, anche se dispiaciuto di non poter esaudire tutte le richieste d'aiuto, oggi sempre più numerose quella dei senza tetto ( per ll'impossibilità di pagare mutuo o affitto.... ). Al mattino per poter uscire, andiamo alla ricerca di Alfonso il custode, il meno peggio, l'unico che ha in dotazione le chiavi del cancello d'ingresso e con un po ' di tristezza ci lasciamo alle spalle, ma non nel cuore la comunità. Alle 7.00 è ancora buio, ma il percorso facile, dobbiamo attraversare la città, addossata attorno alle turrite mura del castello e poi col fresco si cammina meglio. Anche se lunga la tappa odierna è molto varia perciò più piacevole, in breve siamo a Siviglia, altri 10km e c'è la cittadina di Santiponce e il centro archeologico di Italica, poi il sentiero si inoltra tra verdi campi con un guado sui tronchi ad animare la situazione. Più pesanti gli ultimi km con il sole sempre più cocente e la leggera brezza ormai sopita, ma alle 17 siamo in vista dell' albergue municipal che manco a dirlo si trova alla fine del paese!

sabato 13 aprile 2013

7° tappa Utrera-Alcala 20 km

Ad Utrera, ci dicono non esserci pensioni in centro, ma solo hotel, così ormai scarichi di energie entriamo nel primo che incontriamo e riusciamo pure a strappare uno sconto x pellegrini! Dopo la doccia e un riposino siamo di nuovo in forma e verso le 22 usciamo per uno spuntino e ci troviamo in piena movida,resa ancor più vivace da una partita in tv! Noi alle 23 siamo già a nanna, domani ci aspetta un'altra tappa ed una ricca colazione a buffet! Partiamo con comodo verso le 9.00, ci aspettano solo 20km , in una bella giornata assolata, ma fortunatamente ventilata. Bel percorso vario, dapprima un lungo tratto tra gli ulivi, poi stradine che si snodano sinuose tra campi percorse anche da molti in mountainbike, qualche guado ormai in via di prosciugamento, qualche piacevole salitella su ondulati pedii con in cima una vasta e bella fattoria ed infine tra eucalipti e pini. Nell' ultima sosta prima della città un vecchietto in vespa si ferma a parlare con noi dopo tanti "Madre de Dios!" per il fatto che andiamo a Santiago a piedi, averci raccomandato di andare alla Feira di Siviglia, raccontato che lì vicino c'è la buona pizzeria italiana da Mario, ci chiede se siamo sicuri di fermarci ad Arcala' de Guadaira ci son scippatori, drogati ........ è una "mala ciudad " !? Comunque ormai abbiamo deciso di fermarci dovrebbe esserci un albergue per pellegrini 1,5 km fuori città, quando chiediamo ad un ragazzo dove si trova, dice di seguirlo perché lui vive lì, si tratta di una bella e nuova comunità per persone in difficoltà che offre anche accoglienza pellegrina .... letto , cena e quant'altro necessità. Ci viene data una camera solo per noi due, facendo spostare un ragazzo che la occupava! Se pur non richiesto, anzi non volevano accettarlo è doveroso lasciare un' offerta affinché la comunità possa continuare a svolgere un utile servizio.

venerdì 12 aprile 2013

6° tappa Las Cabezas-Utrera 32 km

Dove abbiamo dormito ci dicono che ultimamente passano diversi pellegrini (anche ieri !) , il nostro appartamento dotato anche di micronde e lavatrice, ha il wifi nella sottostante piazza sempre molto animata. Belli i ritmi spagnoli... solo nel tardo pomeriggio le cittadine si animano e fino a tarda notte è un brulicare e vociare di gente di ogni età coi bambini che corrono e giocano ovunque. La mattinata parte male, oggi abbiamo una tappa solitaria di 32km (senza attraversare paesi) e sbagliamo subito strada (Fabrizio stava leggendo l'itinerario del giorno seguente!!!!), sprecando un'ora su e giù! Dopo appena 2km siamo all' autogrill El Fantasma l'unico locale che incontreremo oggi, ma è ancora presto x una sosta e ci siamo già premuniti di viveri e bevande. Inizia così il lungo percorso, dapprima favoriti da una leggera nebbia procediamo spediti tra campi e canali su sterrati ormai asciutti e solo in pochi casi occorre aggirare il fango camminando sulle zolle più alte. A parte una colonia di fenicotteri rosa che staziona in un acquitrino la nostra visuale odierna sarà limitata a campi di grano e campi aridi incolti, al canale de Riego e alla linea ferroviaria che ci accompagnerà dall' inizio alla fine! Percorriamo scoraggianti rettilinei che si perdono all' orizzonte e che diventano ancor più pesanti col passare delle ore e del sole sempre più cocente tanto da costringerci a coprire le braccia . Serviranno numerose soste all' ombra di rari e piccoli arbusti, molta fatica e molta pazienza prima di giungere ad Utrera!

giovedì 11 aprile 2013

5° tappa El Cuervo-Las Cabeza 29 km

In effetti l'hotel dove alloggiamo si è rilevato un buon posto, centrale, lindo, con una buona ed economica cucina (11.50€ due secondi, due dolci e bevande! ma è aperto solo dopo le 21.00), anche i lavoratori della nuova ferrovia, a cui ieri avevamo chiesto lumi quando vagavamo fuori traccia dormono qui e si " congratulano" con noi quando ci incontriamo! Al ristorante, che altro non è che una parte del bar, serata molto calorosa e colorita dalla partita in tv del Barcellona, sport seguitissimo dagli spagnoli. Colazione fin dalle 6.30, essendo il posto frequentato da operai, così finalmente già alle 8.00 siamo in marcia dalla parte in cui lo lasciamo, El Cuervo si presenta animato, con bei spazi verdi con i profumati alberi d'agrume ricchi di fiori, ma anche di frutti e l' immancabile pista ciclabile presente in quasi tutte le città incontrate (Francesco potresti iniziare il Cammino anche da Cadice.... ora che hai la bici nuova!). Percorso ben segnalato che porta in una zona agricola con frequenti e importanti recinzioni e imponenti e bei cancelli che delimitano semplici terreni, modeste casette o allevamenti . Passato Lebrija, 10km dalla partenza, lunga e vivace cittadina ci aspettano 19km senza paesi.! Primo tratto piacevole, un bel percorso pedonale tra palme, poi si è in vista del lago (recintato ed al nostro passaggio chiuso) più monotono il lungo percorso in aperta campagna a fianco del lungo canale d'irrigazione, così noioso che per farcelo passare meglio chiacchieriamo vivacemente dei divertenti raduni pellegrini e ci giochiamo la freccia gialla che ci indica di voltare! Facciamo poche centinaia di metri, in questa strada sabbiosa tra il nulla, incrociamo un furgone che dopo poco si ferma, strombetta e l'autista ci urla "Santiago.... no retto ..... alla derecha"..... detto quando a Santiago mancano più di 1000km suona molto "incredibile"! Prima delle 16.00 siamo in vista della meta, La Cabeza de S.Juan, che ci appare scenograficamente arroccata su di un colle con le sue bianche e basse case e più in alto la chiesa, siamo stati aiutati dal tempo nuvoloso, ma caldo, ideale x camminare. Ora ci troviamo alloggiati in un bel e nuovo appartamento, con sala e tv, cucina attrezzata, camera da letto con lenzuoli, aria condizionata e un 'ampio bagno con biancheria, propio sulla piazza centrale x soli 30€!

mercoledì 10 aprile 2013

4° tappa Jerez de la Frontera-El Cuervo 28 km

Lasciamo Jerez solo verso le 9.00 dopo una ricca colazione nel centrale e affollato bar Tio Pepe, che, visto la già assolata mattinata, consumiamo all' aperto! Dalla chiesa di Santiago (chiusa x restauri ) seguiamo le frecce gialle che ci conducono, attraverso la lunga e residenziale periferia, in aperta campagna. 7 km dal centro arriviamo a Guadalcacin, paese dotato di tutti i servizi, proseguendo poi lungo la statale, poco frequentata, fino ad una sterrata che si snoda per oltre 10km parallela all'autostrada. Il percorso piuttosto monotono con la strada da un lato e dall' altro campi incolti o coltivati a cereali in una vasta pianura, è ravvivata da passaggio di numerosi coniglietti. A metà strada è possibile e piacevole fare una sosta all' autogrill, passando da un cancello dietro al distributore. Movimentiamo il Cammino, male interpretando certe indicazioni.......e ci troviamo così in vista di El Cuervo (tappa odierna ) un po' troppo divergenti, non ci resta che andare attraverso ondulati vigneti nella speranza di avvicinarci! Ci riusciremo, ma con un gran dispendio di energie per il terreno ancora molle da piogge e un po ' inzaccherati alle 17 arriviamo a destinazione in una curiosa periferia, una continua serie di bassi edifici (capiremo poi essere pollai ) con originali personaggi, ognuno seduto a fianco del proprio portone con vicino un gallo legato!? In centro al paese singolare anche l' agnellino al guinzaglio accoccolato tra le comari intente a chiaccherare. E che dire del bar dove ci fermiamo a dissetarci, arredamento anni '50 , "tempio" dedicato Cameron de la Isla (? sembra un cantantate degli anni '70), il pavimento cosparso di bucce di semi di girasole che gli avventori gettano a terra.... Per ora, l' hotel Santa Ana dove alloggiamo (per 25€ abbiamo una linda camera con bagno e tv) nella sua semplicità sembra essere il più "normale" !

martedì 9 aprile 2013

3° tappa El Puerto de S.Maria-Jerez de la Frontera 16 km

3° tappa El Puerto de S.Maria -Jerez de La pensione Las Palomas, un'antica casa andalusa dai colori sgargianti con un bel patio su cui si affacciano le camere, pulita ed economica, ci è proprio piaciuta, così la prenotiamo per un' altra notte. Oggi è il compleanno di Fabrizio (grazie a tutti x gli auguri) così iniziamo a festeggiare con una ghiotta colazione a base di cioccolata in tazza e due abbondanti porzioni di churros, deliziosi, in un affollato baretto vicino alla stazione. Col bus (30') torniamo a El Puerto de S.Maria vasta città (85.000 ab.) che visitiamo in lungo e in largo, prima il centro storico con l'imponente cattedrale (sello) e la plaza de toros poi la lunga e attrezzata passeggiata che costeggia il mare per diversi km..... Alle 13, in una giornata variabile con un clima gradevole (20°), iniziamo la tappa verso Jerez che ben segnalata dalle frecce gialle si snoda su ondulate sterrate fra verdi campi di grano ormai alto, dalla maggior altura si gode un bel panorama sulla vasta baia di Cadice, la laguna, le saline ..... tutti i km percorsi nei giorni passati! Poi Il percorso si fa più monotono, affianca l'autostrada, ma è ingentilito da una vivace e spontanea vegetazione violacea e dalle ginestrine in fiore. Un giro anche per Jerez ci permette di scoprire che la grande città (210.000ab.) di primo acchito non particolarmente interessante (a parte le famose cantine dello sherry) cela bei palazzi e piacevoli scorci..... come il ristorantino all' aperto addocchiato per stasera!

lunedì 8 aprile 2013

2° tappa San Fernando-El Puerto de Santa Maria 25 km

San Fernando è una grande città con bianche case e palazzi a tetto piatto, con rifiniture di influenza araba, attraversata un' ampia e lunga via pedonale Calle Real molto animata. Ceniamo forse nel posto più lurido della città e per digerire la cena, che in realtà tanto male non era, terminiamo con la solita camomilla, dormiamo invece in una pensioncina dignitosa e linda. Mattinata fin da subito soleggiata perciò ci premuniamo spalmandoci di crema solare, dopo aver lasciato la città il percorso si snoda su di uno sterrato che costeggia un parco lagunare. Molto frequentato da sportivi e militari.... veniamo superati e salutati da un plotone della marina in allenamento, in corsa con mimetica e mitra in mano! Arriviamo a Puerto Real in tempo per il pranzo al sacco che consumiamo fronte mare in vista dell' ampio bacino di Cadice. Dopo aver lasciato la città ci si immette in un vasto parco parzialmente attrezzato con sentieri e ciclabili tra pinete, lagune. Bellissimo e vario il paesaggio se non fosse che le recenti pioggie hanno creato vaste "pozzanghere " le prime si riesce ad attraversare, poi bisogna scalzarsi e guadarle, nonostante i brontolii di Marina per l'acqua torbida, i sassi, le zanzare, girini e un "biscio" come gridava un giovane andaluso! Dopo 25 km.... prendiamo il treno per Jerez de la Frontera (15 minuti appena con una nuovissima linea ) dove abbiamo prenotato l'hotel ancor prima di partire (24€ una doppia con bagno!), domattina riprenderemo il treno e torneremo dove abbiamo interrotto il Cammino.

domenica 7 aprile 2013

1° tappa Cadice-San Fernando 17 km

Casa Caracol (caracol= lumaca, ideale x noi che viaggiamo a 4km all' ora e come la chiocciola abbiamo la casa sulle spalle !) é un allegro e colorato ostello con tipici cortili interni su più piani. ,noi logicamente siamo all' ultimo, sopra di noi solo un terrazzo molto new age con un simpatico bagno all' aperto. Cena in ostello alle 22.00 preparata da un ragazzo improvvisatosi cuoco, con una multi etnica ed giovane compagnia, a condividere uno scenografico e abbondante piatto unico di spaghetti al dente , con formaggio, polpette di verdure e bruschetta all' aglio! Alle 23.00 andiamo a zonzo nel vicino ed animato centro storico alla ricera in un bar ( immancabile la partita in tv seguita calorosamente!) per una depurativa camomilla nella speranza di eliminare le esalazioni dell aglio! Notte calma a parte il russatore Fabrizio , alle 8.30z siamo già in giro per Cadice, piacevole città (130.000ab.) estesa su di un promontorio proteso sull' Atlantico con influssi arabi, timbro sulla credenziale nella chiesa di S.Giacomo, in attesa della colazione che viene servita solo dopo le 10! Lasciamo Cadice verso le 13.00 seguendo il lungomare, particolarmente affollato per la calda giornata (25°), per ben 9km! Un breve tratto di statale poi una sterrata a fianco della laguna con zanzare già accanite e alle 16.00 siamo a S.Fernando con la faccia arrossata e una bella abbronzatura agricola!

sabato 6 aprile 2013

Siviglia

Notte tranquilla, la nostra ampia e linda camerata a 10 posti, di cui siamo gli unici occupanti, si affaccia su uno dei cortili interni piastrellati a vivaci colori tipici dell' architettura andalusa (perciò molto silenziosa) Colazione a self -service (compresa nei 13€ a pellegrino come la jacuzzi con acqua calda, situata su terrazzo! ) ritroviamo Anna un po ' sturbata da un roncadores e prima di lasciate l'ostello, Giusy, la bella calabrese, ci conferma la prenotazione per il prossimo lunedì quando ritorneremo in occasione della famosa Fiera di Abril (alta stagione 20€ a persona e ultimi posti!) dove potremmo incontrare qualche turigrino nostro amico...... Mattinata assolata (min.8° max.24°} che ben si abbina ad una vivace città del sud animata di turisti e locali che si godono il sole seduti nei parchi e nei bar. Siviglia, città dell' Unesco, é ricca di palazzi e chiese ben conservati e un pittoresco intreccio di viuzze nel centro antico. Oggi doveva essere una giornata di relax, in realtà è quasi una tappa, camminiamo dalle 9 alle 17 affascinati da ogni angolo di questa splendida città. La nostra meta succesiva è Cadice (120 km via autostrada, ma 172 km a piedi! 1,30 h. di bus e 12€) che raggiungiamo con un bus confortevole attraverso una vasta pianura coltivata ad ulivi e grano che porta ancora i segni delle recenti pioggie ed esondazioni.... speriamo bene, domani si inizia a camminare!

venerdì 5 aprile 2013

Incontri.......

Non eravamo ancora partiti e già' iniziavano le magiche "coincidenze" del Cammino...... arrivati in stazione a Bologna nonostante la pioggia decidiamo di prendere il bus di linea, anziché' l'aerobus, anche se questo comporta poi 10' a piedi e subito conosciamo Paolo, giovane di Senigallia, anche' egli diretto a Siviglia dalla ragazza, ed incredibilmente capisce che dobbiamo fare il cammino della Plata.....ha studiato a Santiago..... e per tutto il viaggio avremo motivo di conversazione.........Arriviamo all' aeroporto di Siviglia in una splendido pomeriggio assolato, 23 gradi, e mentre siamo in attesa del bus per il centro facciamo la conoscenza di Anna pellegrina di Zoldo, anche lei alloggerà' al ostello Triana..... Ma il fatto piu' sorprendente e che mentre passeggiamo per Siviglia ci chiamano....... riconoscendoci dalla foto del forum e' Daniela di Trieste, una iscritta al nostro forum ..... anche lei prossima a partire per la Plata col neofita compagno Pietro ormai ribattezzato Pedro....... Cosi' ci ritroviamo in piacevole compagnia nel terrazzo dell' ostello in una gradevole serata primaverile, per una cena a base di paella e sangria parlando di Cammini.... con Pedro sempre piu' perplesso e come dice lui ancora in attesa della chiamata...... Anche se domani le strade si divideranno, andando noi verso Cadice, direi che sembra essere un ottimo auspicio di Buon Cammino....



martedì 2 aprile 2013

Via Augusta e Via della Plata


 Ormai ci siamo :-), domani pomeriggio voleremo in Spagna, sabato ci concederemo una giornata da turisti a Siviglia e domenica, finalmente da pellegrini, ci incammineremo verso nord….. Questa volta non arriveremo a Santiago, la Plata è una lunga Via (oltre 1000km) che noi prolungheremo ulteriormente aggiungendo un tratto della Via Augusta (170 km a sud di Siviglia) per un Cammino coast to coast, da Sud (Cadice) a nord (Finisterre) perciò lo divideremo in due tranche. Quest’anno speriamo di arrivare a Salamanca comunque arriveremo fin dove ci porteranno i piedi o meglio il Cammino…….