domenica 30 dicembre 2018

17° tappa Finisterra - Lires 15 km

Pensavamo di essere soli in ostello...così ci siamo "allargati"  e fatto un po' di modifiche, come spostare cose e  togliere gli stuoini alle finestre  per accogliere meglio il calore del sole, visto che il riscaldamento dicono " ora l"accediamo... ma alla fine non ha mai funzionato!" In camerata hanno rimesso a posto tutto e uno zaino sospetto troneggia su un letto....non sarà Max !? Si tratta di Eloy un singolare personaggio che ogni anno vediamo alla festa di Capodanno, viene appositamente da Huesca in bus..... ha appena appreso che la festa non ci sarà e si è un po' rattristato. In stanza c è anche Fabio di Torino che con altri 3 spagnoli hanno organizzato una sorte di reunion, dopo essersi conosciuti su un  Cammino ...con lui le 2' spagnole che erano con noi 3 tappe prima ...ed ora fingono di non conoscerci..... Sempre spettacolare il tramonto alla "finis mundo" , tanta gente, pochi pellegrini, Il simpatico Dominique, i due coreani prestanti che salutano allegramente e il coreano strano con guanti e mascherina con cui abbiamo condiviso ultima tappa per Santiago e che ritroveremo stamani sulla nostra via e formerà una simpatica coppia con Max. Partiamo comodamente verso le 10 in un'altra bella giornata di sole con temperature da subito gradevoli, 4 km appena e a S.Salvador siam già fermi al bar dove ritroviamo Max ! Ancora qualche km ed eccoci a Buxan, dove alcuni anni fa Jesus Benito ha recuperato un rudere, creando un locale aperto a tutti e dietro un albergue. Ci dicono che lui non c'è più, al suo posto una coppia, momentaneamente assente, ma il locale è aperto,  si può mettere su musica nello stereo, leggere un libro, riposare, o  servirsi da soli  lasciando un donativo...Oltre ai pellegrini, anche gli stessi abitanti frequentano il luogo, molto accogliente e originale, aprendo il frigorifero per una birra o prendendo un caffè o un pezzo di torta e lasciando il dovuto, un posto fantastico, infatti ci attardiamo ascoltando musica al sole...... Anche oggi tappa breve su stradine secondarie e piste forestali in un continuo su e giù con belle viste sulle spiagge, per aggirare i promotori della frastagliata costa. Sul cammino, ma nel senso opposto al nostro incontriamo i due portoghesi con cui abbiamo condiviso la cena di Natale, ci dicono che ci rivedremo anche a Capodanno. All'arrivo a Lires ritroviamo la coppia asiatica e Fernando del gruppo degli hospitaleri, ci saluta affettuosamente e anche lui e il resto del gruppo rivedremo domani sera. L'albergue di Lires, è particolarmente animato, ma a gestione meridionale....fortunatamente la tappa era breve e abbiamo fatto in tempo ad andare alla bella spiaggia per un altro spettacolare tramonto.






sabato 29 dicembre 2018

16° tappa Corcubion - Finsterre 13 km

Il cammino lungo il mare ha sempre un fascino in più, soprattutto nelle giornate assolate nonostante Cee non sia propriamente bella, più carino è l' adiacente Corcubion. Raccolto su un' altura in vista del porticciolo peschereccio, oggi in secca, è qui che si trova l'ostello....oltre 1km fuori dopo una ripida salita. A gestione volontaria e donativo, ieri troviamo la bella e simpatica hospitalera Sonia (basco-gallese), con l'amica venezuelana Adriana, pensano che siamo in Cammino con nostro figlio Paolo!! Oltre a noi uno spagnolo, Max, che ricorderemo visto negli anni passati, come si intreccia il Cammino, lui ha incontrato la nostra amica Emily e Paolo sul bus Claudia, l'Argentina che avevamo perso di vista. Notte, ma soprattutto mattinata movimentata....abbiamo dormito con "un maniaco" : 5.45, vestito di tutto punto inizia ad armeggiare con lo zaino, leva tutto, piega tutto, cava e mette nei sacchetti sfrigolanti per ben 1 e 45 minuti e finalmente silenzio...pensavamo fosse uscito...invece lo troviamo vestito di tutto punto steso in un altro letto!!! Salutando l'hospitalera, Fabrizio osa dire che il tipo spagnolo sembrava un po' matto e lei finalmente libera di parlare dice ironicamente " solo un po'...?!" ... ma in Cammino siamo tutti un po' strani! Centelliniamo la breve tappa che si svolge in una splendida giornata di sole, con una lunga colazione al bar, in terrazza vista mare, assaporando il paesaggio, camminando scalzi sulla sabbia a cercar conchiglie e nella gelida acqua dell'oceano....così lentamente che quasi ci superano i pellegrini partiti da più lontano! Speriamo così di far perdere le nostre tracce a Max, al primo bar era ancora in "agguato" , cercheremo di non essere nello stesso ostello...fa le nostre tappe e domani sera ci tocca...a Lires c'è solo un posto dove dormire! All'ingresso di Finisterre  ci attende un curioso e ormai noto personaggio (come negli anni passati stasera lo ritroveremo lungo la strada che porta al faro...), dall'aspetto di vecchio saggio, "regala" cartoline con frasi ad effetto....in cambio di denaro, anche il bel tedesco Dominique (maratoneta) comunque riesce a sottrarsi. L' albergue municipal è chiuso per lavori, andiamo da Sonia, ambiente spazioso e luminoso, e soprattutto siamo solo noi tre! Pranzo, doccia, appena il tempo per un riposino e dobbiamo ripartire per andare al faro (3 km) a vedere il tramonto ( che oggi dovrebbe essere spettacolare, vista l'assoluta e calda giornata), dura e impegnativa la vita del pellegrino! 13 km









venerdì 28 dicembre 2018

15° tappa Olveiroa - Corcubion 23 km

Bello l'ostello di Olveiroa, suggestivamente dislocato nelle antiche casette in sasso dagli.infissi azzurri, tra i tipici horreos, ad occuparlo eravamo ben 12,  un nutrito gruppo di giovani coreani (alcuni noti fin da Ponferrada), Daniel un bel brasiliano, David l israeliano, Paco, un giovanissimo spagnolo e una pellegrina di lingua inglese (?) assai antipatica e maleducata. Mentre al bar c'è un fervente movimento per gli aperitivi, all'ostello ci si prepara ad andare a letto (non sono ancora le 21.00...), anzi c'è chi ronfa da un po', perché dalle 6.30 i mattinieri cominceranno ad armeggiare preparando lo zaino! Se è pur vero che ormai ci hanno svegliato, la pellegrina maleducata (che ieri sera lasciava aperte le porte della camerata, miseramente riscaldate da un radiatore elettrico...) alle 7.00, si arroga il diritto di accendere la luce....per fortuna il bar apre presto e attendiamo li il sorgere del giorno. Una bella pista forestale, tra pini eucalipti e bassa macchia si snoda in un falso piano leggermente ondulato, in una bella e assolata giornata.Tappa piacevolissima, nonostante i 15 km solitari, sarà merito del paesaggio, dell'odore di salsedine che si inizia a respirare, del panorama sul mare, ma è soprattutto perché sappiamo che all'arrivo ci aspetta l'amico Paolo, che percorrerà con noi questi ultimi giorni di Cammino!




giovedì 27 dicembre 2018

14° tappa Alto da Pena - Olveiroa 26 km

Ieri sera abbiamo festeggiato coi proprietari del bar- albergue il loro 31° anniversario di matrimonio, parlando dell'apertura (già a primavera) di un ulteriore ostello (ne hanno già un altro a Santiago) ricavato nell'antica casa del curato. Alle 21.00 siamo già a nanna, le tre ragazze spagnole in una stanza, con noi José, ragazzo galiziano, che parla un po' italiano avendo studiato farmacia a Firenze. Prima delle 8.00 una ragazza incita José a partire nonostante sia ancora buio, noi e le altre due pellegrine aspetteremo le prime luci di una giornata grigia. La notte piovosa, ha lasciato il posto ad una mattina nebbiosa, ma non fredda (10°), che ogni tanto rilascia una impercettibile pioggerellina, così mantella in spalla e via andare. Paesaggio dolcemente, ma continuamente ondulato, tra verdi campi di foraggio e grano che lasciano il posto boschi di eucalipto e pini, attraversati da copiosi ruscelli. Le isolate fattorie hanno lasciato il posto a grandi stalle, solitari i borghi attraversati, in uno di questi un loquace abitante ci intrattiene parlando italiano, lavora in Svizzera con nostri compaesani, ora è tornato per le vacanze. Solo due bar, uno ad appena 4 km, S.Marina è in ferie, fortunatamente è aperto Casa Victoriano, sulla statale, 9 anni fa non aveva neppure la macchina del caffè, ma i thermos, a parte l'espresso è rimasto d'epoca come la signora che lo gestisce...Per ingannare il tempo nel lungo percorso, cerchiamo di rammentare luoghi e situazione e siam certi che quando lo facemmo d'estate fu molto, molto più faticoso! La nuova segnalazione segue un tracciato un po' diverso, passando da siti archeologici e naturalistici, quando ce ne accorgiamo evitiamo quegli inutili giri....come quella erta salita che porta al punto panoramico del monte Aro....e oggi c'è pure la nebbia. I nuovi ostelli a S.Marina, Lago, prima del ponte sul fiume Xallas, darebbero la possibilità di accorciare il tragitto....ma sono chiusi d'inverno, noi, allungando ieri, ci siamo risparmiati un tappone da 33km!
Arrivando con comodo abbiamo potuto pranzare alle 16.00 ( pasto unico) da As Pias, che appena ci vede entrare dice sorridendo  " un'altra volta qui" ?!










mercoledì 26 dicembre 2018

13° tappa Santiago - Alto do Pena 29 km

Nella bella giornata natalizia si sono intrecciate le storie di vita dei pellegrini e di chi sulla strade vive... quante esperienze a confronto, alcune tristi, come quella di Carmen irascibile dal volto segnato dalle tante traversie, o  del simpatico ed ironico clochard che ormai conosciamo da anni... non vuole rivelarci il nome, anche per lui un passato tragico, colto, amante di  De André  e della bottiglia....altre più allegre come José e Louis, improvvisati ballerini...momenti che scaldano il cuore. Salutiamo, Totò con la promessa di rivederci a Siena, Emily che rincontreremo tra alcuni giorni, Angel, l'anziano, ma prestante pellegrino che da 5 anni incontriamo regolarmente in questo periodo (ed ogni anno dice che sarà l'ultimo...), all'inizio burbero ora ci abbraccia sorridente, manca all'appello solo Claudia, l' argentina di Miami....
In una soleggiata mattinata iniziamo il cammino verso l'oceano, tappa assai piacevole, sarà un' alternarsi di verdi pascoli luccicanti dalla rugiada a boschi di eucalipti ingentiliti da timide ginestre, su un tappeto di foglie brunite dal tempo. Un continuo su e giù, attraversando ordinati villaggi con sufficienti luoghi di ristoro. Invogliati dalla bel tempo e pensando ai 33km di domani, giunti a Negreira, normale fine tappa, decidiamo di proseguire di altri 8 km fino a Alto da Pena, dove troviamo altri cinque pellegrini....e pensare che oggi avevamo incontrato solo l'israeliano David.








martedì 25 dicembre 2018

Natale

Ieri Santiago ci ha accolto con un bel sole, vivace, e con più pellegrini del solito, molti di questi noti, il gruppo olandese, quello inglese, l' ungherese, Simone, Toto siculo-toscano al primo cammino e già contagiato, Jacob compagno gentile e discreto. Espletati i riti jacobei, non manchiamo un saluto a Margherita e Chebbi, familiare punto di riferimento a Santiago, più che gestori di ristorante ormai sono amici, e quando andiamo al solito hotel, perfino la proprietaria ci saluta abbracciandoci! E poi c'è lei la magica Santiago che non ci stanchiamo mai di ammirare e girare per le sue vie, sognando una casa, da dove,veder passare i pellegrini....quando non potremo più esserlo. La  nochebuena, la vigilia, in Spagna è molto sentita, così un' associazione organizza il cenone per le persone sole, i senza tetto e i pellegrini...così con Jacob, due portoghesi e altri condividiamo, in allegria, un ricco pasto a base di pesce e poi messa di mezzanotte. La mattina di Natale si fatica a trovare un bar e girando e rigirando, proprio all'angolo della cattedrale incontriamo la dolce Emily...urla, baci abbracci, lacrime! Non ci "mollerà" più, ogni tanto ci guarda e ci abbraccia...andremo assieme a colazione, a messa, a pranzo e vuol sapere il nostro programma successivo per ritrovarci a capodanno, è veramente una ragazza speciale! Pranzo nuovamente comunitario, con i pellegrini Emily, Toto,  Mattia, José, i coreani, un ceco, i francesi e tanti altri giovani, e i senza tetto, un bel gruppo eterogeneo di oltre 200 persone. I rappresentanti dell'associazione ci ringraziano per la partecipazione, soprattutto la dirigente e il volontario Simone, un ragazzo italo-spagnolo, che pur vivendo a Madrid, ma avendo abitato a lungo a Santiago, dedica le festività a questo "dopo-lavoro", con la promessa di rivederci. Una bellissima esperienza emozionante e toccante.....un vero Natale fiabesco, l'ennesimo regalo del Cammino!









lunedì 24 dicembre 2018

12° tappa Arca (O Pedrouzo) - Santiago 20 km

Quanti pellegrini ad Arca...ritroviamo Jacob il ceco, William di Amsterdam, parte del gruppo anglofono e dei coreani e tanti altri..... Fabrizio ha superato la notte....e così di buon ora ci incamminiamo attraverso i bei boschi di eucalipto contornati di felci ramate ed iniziamo a salire dolcemente lasciando la vallata avvolta dalle nuvole, mentre il sole esce con prepotenza. Veniamo affiancati da un simpatico ragazzo coreano dal nome impronunciabile, che ci fa sorridere quando ci chiama "pilgrim professional", fotografa tutti i "mojcon" dei kilometri mancanti a Santiago(con ben 3 decimali!)....c'è n'è uno ogni 500m! Quei pilastrini ossessivi, i nuovi poi...alcuni anni fa hanno ricalcolato la distanza e cambiato i paletti, in certi punti sono addirittura ogni 250m, prima erano con la conchiglia e km incisi, ora hanno una plachetta di metallo con tanto di simbolo dell'UNESCO, che spesso viene rubata... Tappa piacevole, bella giornata, nei pressi dell'aeroporto fervono lavori di ampliamento e conseguente cambiamento del percorso, perfino il torrente di Lavacolla è stato parzialmente incanalato. Ben presto siamo a San Paio, il primo bar utile della giornata, solita sosta e ricompattamento dei pellegrini. Ancora qualche salitella e nei pressi della tv galiziana una troupe ha messo una postazione mobile per intervistare i pellegrini....uno a volta verremo ripresi e intervistati tutti, un servizio per il notiziario.... Incontriamo più volte Salvatore e il cane, che in attesa della moglie che cammina è felice di scambiare due chiacchiere con chi passa. A Monte de Gozo, il monte della gioia, da cui si intravede Santiago, ci fermiamo a salutare il simpatico e disponibile hospitalero Manuel, per scendere per gli ultimi 5 km attraverso la moderna periferia ormai famigliare. Ma è l'ingresso nel centro antico, la parte che più amiamo, quelle antiche pietre che trasudano di storia ci accompagnano davanti alla maestà della cattedrale, mentre in lontananza, risuona la struggente musica della cornamusa...






domenica 23 dicembre 2018

11° tappa Melide - Arca (O Pedrouzo) 14+18 km

Anche ieri sera l'ostello era tutto per noi per soli 6€ a persona, l'albergue Pereiro offre ampi spazi, cucina attrezzata e tv (visto Juve-Roma...), buon riscaldamento, ambiente nuovo e pulito. Gironzolando per Melide non abbiamo incontrato altri pellegrini, anche il municipale era vuoto, stamane farà colazione con noi una giovane coreana e lungo la strada incroceremo due ragazzi spagnoli. Alle 7.30, quando andiamo al bar per la colazione, troviamo una città già animata (molto più di ieri pomeriggio!), pullula di ragazzi coi postumi del sabato sera...... Ci incamminiamo in una frizzante ma tersa mattinata tinta dal rosso dell'alba, preludio di una bella giornata con le temperature che raggiungeranno i 17°. Il bel paesaggio galiziano, con i sempre più frequenti eucalipti ci accompagnano nei dolci saliscendi attraverso sentieri e stradine poderali. Con numerose soste, al bar di Beonte con il soffitto tappezzato di cappellini (e la chiesa di Santiago chiusa "por vacazion" del personale!), al bar-albergue di Castaneda (Santiago, il proprietario, ha imparato l'italiano lavorando in Svizzera assieme ad emigrati italiani...), e tante panchine... riusciamo ad arrivare ad Arzua! Ritroviamo Simone, il ginocchio va meglio, ma deve fermarsi perché lo sportello del bancomat gli ha trattenuto la carta e perciò deve aspettare domattina l'apertura della banca! Conosciamo Salvatore e Benedetta due maturi pellegrini- hospitaleri, con auto e tenda sopra il tetto e il cane che non potevano lasciare a casa....la moglie fa il Cammino, lui e fido la seguono col mezzo. Nonostante la splendida giornata, la prima da quando siamo in Cammino, al km14 capitoliamo e prendiamo un bus per gli ultimi 18 km...Fabrizio è spossato da un virus intestinale !









sabato 22 dicembre 2018

10° tappa Airexe - Melide 23 km

Sembrava di stare in hotel ieri sera, 20 letti tutti per noi, due bagni, cucina, soggiorno con termostato tarato a ben 26°....mentre fuori continuava a piovere! Più parca la cena, il bar- ristorante di fronte, unica attività del  paese che conta ben 28 abitanti, al nostro arrivo (16.00) aveva già chiuso la cucina, così ci rifilano due panini stringosi e dobbiamo pure procurarci la colazione perché domattina il bar aprirà tardi.....
Alle prime luci del giorno (8.30) siamo già in cammino, in una mattinata grigia, ma dalla temperatura gradevole (10°), piacevole il percorso su stradine secondarie e sentieri ricoperti di foglie secche che corrono infossati tra querce, svettanti e odorosi eucalipti. In breve siamo Palais de Rei che attraversiamo senza fermarci, avendo fatto colazione qualche km prima in un locale conosciuto nei pressi della statale, a Brea. Intanto che siamo fermi ad alleggerire l'abbigliamento, veniamo superati dalla flemmatica famiglia messicana (genitori e due figlie di 12-14 anni), è da Astorga che i pellegrini ci parlano di questo fantomatico nucleo, ora ricordiamo di averli visti al ristorante due sere fa, mentre stavano aspettando il taxi... Si attraversano i soliti paesini, sempre numerose le fattorie....deve essere il periodo di macellazione del maiale, come si vede dai portoni aperti delle stalle! Tappa bella e facile appena ondulata, resa piacevole dal tempo non piovoso e dalla temperatura di 15° , diversi punti di ristoro e chilometraggio giusto, 23 km, che ci consente di arrivare a Melide in tempo per pranzare (15.00). Città famosa per le Pulperie, la più famosa, Ezechiele, ci dicono che è "calante", A Garnacha il cameriere sulla porta cerca di acchiappare clienti, su consiglio, siamo andati a Casa Alongos (all'inizio del paese) ed è stata un'ottima scelta, gentilezza e qualità (da provare l'hamburgher di polpo!).