domenica 29 marzo 2009

Il Cammino

I Cammini verso Santiago in realtà sono molti, quello che percorreremo noi è detto Camino Frances, il percorso classico, il più storico e ancora oggi il più frequentato. Si snoda dai Pirenei (dove convergono i vari Cammini provenienti dall'Europa attraverso la Francia, da cui il nome) alla Galizia per circa 800km (non c'è un'esatta concordanza sul kilometraggio) attraversando da est ad ovest la parte più settentrionale della Spagna. Ben segnalato dalle famose flechas amarillas (frecce gialle) e dalla concha (la conchiglia, la nostra capasanta, in francese conquille St.Jacques),



lungo l'itinerario si incontrano oltre alle classiche strutture ricettive, gli autentici e tipici albergue e hospital (ostelli per pellegrini talvolta situati negli antichi edifici restaurati in cui si trascorrerà un soggiorno comunitario ed essenziale) il cui accesso è consentito solo dietro presentazione della credencial. La credenziale è una sorta di documento che identifica il pellegrino e attesta che sta facendo il Cammino a piedi, in bici o a cavallo, timbrata ad ogni pernottamento, testimonierà il cammino fatto e, una volta giunti a Santiago darà diritto ad ottenere la compostela, il certificato dell'avvenuto pellegrinaggio (è sufficiente aver percorso gli ultimi 100km a piedi o 200km in bici o a cavallo). La credenziale si può richiedere nei principali ostelli oppure in Italia, dove è emessa dalla Confraternita di San Jacopo di Compostela di Perugia che ha varie consociate nelle regioni, noi ce la siamo già procurata a Faenza c/o l'associazione Beato Nevolone


(eremita faentino del '200 che andò in pellegrinaggio a Santiago ben 11 volte!) dove il confratello Rodolfo Tassinari è stato prodigo di consigli e informazioni. Definire il perché si decide intraprendere il Cammino è quasi impossibile, nato come manifestazione spirituale ha oggi implicazioni culturali, storiche, artistiche, sociali e interiori. Si può quindi parlare di fenomeno Santiago, percorso da una folla eterogenea fatta di religiosi, mistici, sportivi, modaioli, curiosi o semplici turisti provenienti da ogni parte del mondo. Il solo fatto di ripercorre un tratto di strada che in oltre un millennio è stato attraversato da milioni di persone è già di per sé un evento affascinante, come sarà allettante misurarsi con se stessi, sia sul piano fisico che mentale al di fuori dei ritmi canonici, per questo e molti altri, meno spiegabili motivi, faremo il Cammino. Dimenticavo, un altro movente per aver scelto il Cammino quest'anno e, in particolare il mese di aprile, è che il giorno 9 ricorre il 50° anniversario della nascita di Fabrizio così metteremo alla prova il suo fisico, o va o viene! Consci che l'importanza non sarà rappresentata dalla meta, ma è insita nel Cammino stesso, ci piace credere che, come qualcuno ha detto, "il Cammino cambia e alla fine qualcosa resta" e, come scritto da qualche parte, se una volta si andava sul Cammino per salvare l'anima, ora si va per trovarla e allora Ultreja y suseja (l'esortazione che veniva e viene data ai pellegrini, deriva dal latino medioevale e significa più avanti, più in alto)!

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