mercoledì 14 gennaio 2015

31° tappa Padron-Santiago 23 km

Anche a Padron, nell'ultimo nostro albergue del Cammino Portoghese rimarremo soli (oggi non è passato nessun pellegrino, i giorni precedenti 3-4), bell'ambiente, pareti in sasso, soffitto con travatura a vista, nuovi letti castello in legno con pseudo-separe', il riscaldamento elettrico è parzialmenta acceso e non ci sono coperte per cui è un po' freddino.... L'hospitalera ci rilascia anche la Pedronia, un documento che attesta la visita ai luoghi originari jacobei, ottenibile  all'arrivo a Padron, da Santiago o da una qualsiasi località del Mar di Arousa, dietro presentazione di una sorta di credenziale (che noi avevamo stampato da internet). In giro per il paese veniamo tirati dentro (nel vero senso della parola) ad una specie di bar, molto disordinato e tappezzato di magliette e ricordi pellegrini, da un singolare e vociante personaggio che ci fotografa, chiede la nazionalità, bacia e ci riporta fuori augurandoci Buon Cammino!?! Anche nei pressi di Finisterre un anziano aveva voluto farci la foto e appuntato su un taccuino nomi e provenienza, ma non aveva la frenesia di quell' oste.... Cena al centrale Cafe' Mundos, menù fisso a 7€, come primo arista e patatine, per secondo milanese e spaghetti (al dente), dolce e bibita,  buona, molto abbondante.... la metà finirà nel doggy bag!
Mattinata grigia, sarà un alternarsi di pioggerelle e schiarite, dopo un primo tratto di campi e vigneti si inizia a salire tra boschetti avvolti dalla foschia, attraversando più volte la trafficata statale e ferrovia fino alle porte della città dove inizia l'animata e lunga periferia. L'arrivo a Santiago sotto la pioggia segna il termine di questo mix di Cammini nell'amata terra iberica e nonostante il maltempo Praza Obradorio ci avvolge col calore di un luogo familiare e la certezza del ritorno....

martedì 13 gennaio 2015

30° tappa Vilanova de Arousa-Padron 31 km

Ieri sera l'hospitalero Joachin ci ha fatto aspettare 20', ma ci ha accolto con un tal entusiasmo che ha compensato l'attesa, siamo i primi pellegrini del 2015 e ci omaggia con una concha dipinta a mano. Successivamente è arrivato Alberto, il responsabile della Variante Espiritual, per sapere il nostro giudizio su questo Cammino e farci le foto riicordo, sia da parte sua che di Joachin c'è una forte passione e un gran lavoro dietro questo giovane Cammino (nato da provate ricerche storiche e riconosciuto ufficialmente). Attivo da due anni ci dicono essere un percorso tranquillo anche nei mesi di maggiore affluenza, 400 ospiti lo scorso anno è ancora in via di promozione, una prima statistica da la presenza di italiani superiore anche agli spagnoli. L'ostello è ben tenuto, spazioso, con cucina, tv, wifi, bella vista sul fiume, ma essendo sopra al palazzetto dello sport fra partite e allenamenti fino a mezzanotte sembra di essere in mezzo al campo....  Oggi ci sarebbe il percorso più singolare di questo Cammino, la risalita in barca del rio Ulla, possibile in base al ciclo delle maree,15 miglia nautiche, oltre un'ora di navigazione tra natura e storia con una Via Crucis marittima unica al mondo, che permette di ammirare 17 cruzeiros centenari. Ma stamattina c'è il tempo più infame di questi 30 giorni di Cammino, vento e pioggia, perciò la barca non parte, ci aspetta allora una tappa terreste di 28 km fino a Pontecesures, mal segnalata e sotto l'acqua. Il primo tratto corre vicino alla spiaggia, ma dato il maltempo camminiamo a testa bassa senza fermarci ad osservare il paesaggio che tra l'altro è avvolto dalla foschia. A Villagarcia di Arousa, grosso centro urbano, sempre sotto la pioggia andiamo alla ricerca del sello sulla credenziale, fra le chiese chiuse, quella in cui guardandoci in malo modo ci rifiutano il timbro... alla fine troviamo un prete che "ci accontenta" ribadendo però che questo non è un Cammino, male informati tutti! Poi il sentiero si addentra su stradine secondarie non sempre ben segnalate per ricongiungersi al cammino portoghese tradizionale a Pontecesures dove il sole torna a splendere! Così decidiamo di proseguire per altri pochi km fino a Padron e al suo grazioso albergue municipal situato in un antico palazzo ai piedi della chiesa del Carmen....e anche stasera l'ostello è tutto per noi.

lunedì 12 gennaio 2015

29° tappa Monasterio de Almenteria-Vilanova de Arousa 24 km

Anche ieri sera eravamo gli unici pellegrini dell'albergue, una casetta di recente fattura, 12 letti e nel salone altri da montare, pulito, con riscaldamento, senza cucina. Serata nell'animato bar centrale (l'altro è chiuso per ferie), frequentato soprattutto da anziani,  c'è chi gioca a carte, chi nel tavolo vicino mangia un corposo piatto di stufato bevendo vino da una scodella, chi guarda la tv, noi ....camomilla e torta! Verso le 22.00 ci ritiriamo nel nostro alloggio, 500 mt fuori dal paesello, di fronte alle scuole, un po' decentrato, perciò  barrichiamo con un tavolo la porta a vetri d'entrata che comunque si apre verso l'esterno!  Al mattino partiamo con comodo verso le 9.20, quando il sole inizia a splendere, mentre i bambini della vicina scuola si apprestano ad andare a lezione. Per quasi due ore seguiremo il bellissimo sentiero Ruta da Pedra e da Auga, che si snoda lungo il corso di un ruscello, tra cascatelle e numerosi mulini di varie tipologie, alcuni ancora funzionanti. Piacevole percorso, che scende dolcemente verso la pianura, tra una fitta e contorta alberatura ammantata di muschio con frequenti punti sosta. Si continua per un lungo tratto in piano tra vigneti e vaste tenute costeggiando il fiume Umia, un bel tracciato creato alcuni anni fa, sempre ottima la segnalazione. Si attraversano paesi con bar, negozi e farmacie per poi inoltrarsi in un boschetto di eucalipti che ci porterà a scollinare verso il mare, mentre il vento inizia a trasportare grigi nuvoloni. L'ultimo tratto di 3km è una bella passeggiata lungo la spiaggia con viste sull'opposta sponda del vasto golfo del Mar di Arousa, l'omonima l'isola , gli allevamenti ittici e il porto di Villanova de Arousa, nostra meta. L'albergue è situato all'interno del padiglione sportivo, solito numero da chiamare, Alberto è momentaneamente assente ci manda un sostituto, ma quando questo arriva non ha le chiavi, allora chiama un altro incaricato che arriverà tra un " poquito" . ... Questa fu la stessa risposta che ottenemmo in un altro albergue sul Cammino Inglese, i ragazzi di Malaga ci dissero essere un'unita di misura molto variabile, da loro nel sud, poteva corrispondere anche ad ore e si meravigliarono quando l'addetto arrivò dopo 5' .... l'efficienza del nord! Ora  aspettiamo da oltre 15' e si è alzato anche un fresco venticello.... speriamo che l'hospitalero non abbia origini meridionali.

domenica 11 gennaio 2015

28° tappa Pontevedra-Monasterio de Armenteria (Meis) 23 km

Ieri sera gli hospitaleri volontari ci hanno chiesto, visto che ormai eravamo gli unici ospiti, se potevano chiudere prima, così ci siamo premuniti con pizze per il micronde da cucinare in ostello, poi serata come in casa al calduccio...divano, tv, wifi e anche una biblioteca! Ma proprio mentre stavano chiudendo (20.00) arrivano Hans  (tedesco) ed Emma (finlandese) una giovane coppia molto spaesata e discreta, domani sarà il loro primo giorno di Cammino. Verrà un hospitalero di riserva per dar tempo ai ragazzi di andare a far compere per poi cucinarsi....un piatto di spaghetti!  Appena svegli troveremo una temperatura esterna di ben 11°, sembrava piovesse, invece era solo l'umidità della nebbia che ben presto si alzerà mostrando una giornata assolata e calda. La mattinata domenicale ci fa attraversare in solitaria Pontevedra e i suo bel centro storico con un particolare occhio per la chiesa, con la pianta a forma di conchiglia,  della Virgen Peregrina. Dopo quasi un'ora di centro urbano lasciamo il tracciato del Cammino Portoghese per seguire la Variante Espiritual, facente parte della Ruta del Mar, è l'origine di tutti i Cammini. Nel 44 d.C i discepoli, provenienti dalla Palestina, col corpo di S.Giacomo risalirono l'estuario di Arousa e attraccarono ad Iria Flavia (Padron) per poi dargli sepoltura presso l'attuale Santiago. Precise informazioni sul percorso ci vengono date all'albergue di Pontevedra, sentiero ben segnalato con una tabella con conchiglia e croce di S.Giacomo oltre che con le classiche frecce gialle, percorribile in tre tappe con relativa accoglienza pellegrina. La tappa odierna si snoda tra saliscendi più o meno impegnativi tra boschi di eucalipto, vigneti e paesi, due bei monasteri, M. de Poio e M. de Armenteira e il caratteristico villaggio marino di Combarro con i suoi horreos in riva al mare, le casette porticate in sasso e i suoi numerosi antichi cruzeiros, sorti in segno di protezione, alla sommità della croce hanno due sculture, Cristo rivolto verso il paese e la Madonna  verso il mare. Paesaggi molto piacevoli e vari, dalle colline al mare, per risalire bruscamente e lungamente con belle viste panoramiche sull'ampio Rio di Vigo, il tutto allietato da una splendida giornata di sole. Arriviamo verso le 16.30, accaldati e affamati, visto che nel vicino ristorante è ancora ora di pranzo ne approfittiamo per un pasto unico. Poco fuori al paese è  albergue, telefoniamo all'hospitalero Antonino, come scritto sulla porta, preallertato ieri dai colleghi di Pontevedra ha già acceso il riscaldamento e anche per oggi dovremmo essere gli unici pellegrini....

sabato 10 gennaio 2015

27° tappa Porrino-Pontevedra 34 km

Alla fine siamo rimasti gli unici ospiti dell'albergue, sono passati 4 portoghesi ma solo per il timbro, così abbiamo avuto l'ampio complesso tutto per noi e una gattina nera che si è intrufolata dentro e proprio nel bagno ha fatto i suoi bisogni... nel centro del pavimento!
Colazione nel vicino bar-ristorante, aperto dalle 5.30 alle 2.30 della notte, partiamo alle prime luci dell'alba (8.40) oggi ci aspetta una tappa di oltre 30km... Mattinata fredda ed umida, il paesaggio è avvolto da una fitta nebbia, dobbiamo prestare molta attenzione a non perdere la freccia gialla, tra l'altro meno frequenti di ieri. Inizia un saliscendi, a volte anche piuttosto ripido, tra boschi di pini ed ecalipti che si alternano a borgate dalle belle e recenti case in sasso granitico, materiale molto usato (zona di cave) anche per le recinzioni, sostegno per viti, per delimitare gli appezzamenti.... Molte le possibilità di sosta con belle aree ricreative, fonti, non mancano neanche i bar, più numerosi di tre fa,  a  Mos il bel borghetto a misura di pellegrino, la signora Flora aveva una botteghina ora ha anche un bel bar. Come ieri il sentiero ripercorre tratti dell'antica via romana ( collegava Braga ad Astorga) con antiche pietre miliari pannelli esplicativi, oltre alle frecce gialle sono sempre presenti, nel senso opposto, le frecce blu per "regrasse" e dal Portogallo per proseguire verso Fatima. Verso le 11.30 finalmente il sole ha la meglio rivelando un cielo azzurro sgombro da nuvole e la temperatura si alza rapidamente. Una ripida discesa ci conduce nell'animata cittadina di Redondela, sovrastata dall'altissimo viadotto ferroviario ottocentesco e col bel palazzo del XVI sec trasformato in albergue. Nonostante l'altimetria indichi solo qualche centinaia di metri è un continuo salire e scendere, nei pressi di Arcade belle viste sull'ampio Rio di Vigo, le sue isole e allevamenti ittici (ostriche e anguille in particolare). Anche nell'albergue di Pontevedra, bel complesso moderno, ben riscaldato, con tv e wifi pare saremo soli....

venerdì 9 gennaio 2015

26° giorno 1° tappa Cammino Portoghese Tui-Porrino 19 km

Mercoledì abbiamo "pasticciato" consultando gli orari dei bus per il Cammino Portogese, così ci siamo presi una giornata di riposo o meglio da turisti per programmare con calma il Cammino Portoghese. Rimasti senza amici di Cammino decidiamo di andare all'albergue di Monte de Gozo sperando di trovare qualche pellegrino.....invece saremo gli unici occupanti (escluso il custode) dell'ampio complesso, ma almeno avremo fatto contenta una signora, nel tragitto in bus ci ha chiesto entusiasta di poterci fare una foto.... siamo i primi pellegrini che ha incontrato nel 2015 e questo è un ottimo auspicio! Ieri tornati in centro ci siamo concessi il grazioso hotel Mv.
splendida stanza con tanto di salotto ad un prezzo pellegrino (32€), la cioccolata in tazza e churros al bar Paradiso (vicino all'ufficio dove si ritira la Compostela) e un giro tra  musei e chiese ( la chiesa di S.Martino del Pinaro che tra l'altro conserva lo splendido coro ligneo della cattedrale ). Nel pomeriggio in piazza Obradorio "si aggira" qualche pellegrino, in lontananza ne scorgiamo uno dalla sagoma familiare, sembra Anna, l'amica di Cesena..... sorpresi ci abbracciamo emozionati.... Niente nel Cammino capita per caso, se noi non avessimo perso il bus e se Anna non avesse allungato il passo "macinando" kilometri non ci saremmo mai incontrati. Le magie del Cammino non finiscono, stasera arriverà anche Christian  il compagno di Anna, dalla Francia in auto si è cuccato quasi 1000km per farle una sorpresa, la loro è una bella storia nata due anni fa proprio sul Cammino!
Oggi si riparte, in tre ore e due bus, da Santiago arriviamo a Tui punto di partenza del Cammino Portoghese in Spagna, foto di rito al pilastrino che segna i 114 km, bel percorso sul lungo fiume con panorama sulla città alta, gli antichi palazzi e la cattedrale-fortezza mentre dall'altra parte del rio si staglia la cittadella fortificata di Valenca, in Portogallo. Bellissima giornata di sole (18°), molto piacevole il nuovo percorso, recentemente segnalato tra boschetti e ruscelli (sconsigliata con pioggia per il fango) che evita anche il poligono industriale di Porrino, cittadina piuttosto grande con un bel municipio turrito.
Alle 17.00 arriviamo a destinazione, albergue spazioso in ottimo stato, riscaldamento a pavimento, sul fiume, gentile l'hospitalero volontario e per il momento siamo gli unici ospiti.

giovedì 8 gennaio 2015

25° tappa Sigueiro-Santiago 20 km

25° tappa Sigueiro- Santiago 20km
Ieri a Sigueiro, diversi ostelli erano chiusi, troviamo posto al centrale Hospedaxe , una semplice cameretta per due con tv e bagno condiviso a 20€. Forse un po' troppo centrale, abbiamo la finestra che si affaccia sulla statale e i vetri che trillano ogni qualvolta passa un tir...cioè regolarmente. Andiamo a letto abbastanza tardi, dopo aver trascorso la serata con Keis, a parlare di Cammini, i suoi fanno impallidire.... una media di 10.000-12.000 km all'anno, quasi tutta la Spagna più volte, Olanda-Santiago, Olanda-Roma (via Assisi)...... partito la prima volta nel 2004 con uno zaino da 60 l e tenda ora si muove con un essenziale zainetto da 26 l. Fisico asciutto, camminatore anche in patria tutti i giorni "passeggia" per la spiaggia anche 80 km, sul Cammino per lui è naturale tenere una media di 50-60km, la prima volta non gli hanno dato la Compostela, perché aveva pochi timbri e pensavano non fosse possibile fare così tanti km a piedi....ormai lo conoscono! Lo stiamo incontrato da alcuni giorni perché ora sta andando piano altrimenti arriverebbe a Porto troppo presto rispetto alla data di prenotazione dell'aereo!
Alle 8.30 di una mattinata ancora buia e nebbiosa attenti a non perdere le indicazioni, siamo già in partenza ansiosi di arrivare a Santiago. Solito percorso ondulato, nonostante l'altimetria non indichi grandi vette, in Galizia di percorsi piatti ce ne sono ben pochi, comunque è sempre piacevole camminare tra gli odorosi eucalipti... Quando arriviamo alla zona industriale pensiamo di essere ormai prossimi alla città, in realtà servirà ancora un'ora e mezzo, il che significa 6km....ma il provvidenziale bar (dopo 14km bar il Poligono Industrial) e il sole che ora brilla ci faranno arrivare velocemente a Santiago. Piazza Obradorio ci accoglie assolata e solitaria, sempre fonte di emozione che solo il pellegrino sa apprezzare.... foto di rito con Paco e Cristobal, un'ultima sosta al bar per i saluti e i rigraziamenti da ambo i lati per aver compartito il Cammino!  Ma il nostro Cammino non è finito.... prenotato l'aereo al miglior prezzo, ma solo fra 8 giorni, così come ci aveva tentato l'amico Julo.... è la volta del Cammino Portoghese

mercoledì 7 gennaio 2015

24° Bruma-Sigueiro 27 km

Ieri sera la cena è arrivata puntuale e calda, l'abbiamo consumata in allegria con Paco e Cristobal, mentre il frenetico hospitalero apparecchiava e sparecchiava dicendo "tranquilli senza fretta"...scatenando l'ilarita' generale! Divertente serata a ricordare il Cammino, i loro "perdido" nel bosco pensando al futuro, l'olandese "muy rapido" con uno zaino essenziale...che abbia la bici nascosta da qualche parte? E quel Marco italiano chehanno conosciuto a Malaga, di un pueblo ai pie del monte che cercava la madre.....Paco pensa che tutti gli italiani sappiano chi sia ed allora su suggerimento di Cristobal, Fabrizio dice di conoscerlo e Paco si entusiasma! L'albergue è una vecchia casa in sasso ristrutturata nel 2004, bella e calda la zona letto e cucina, peccato i servizi siano fuori .... e d'inverno fare la doccia equivale a farla all'aperto, ma da veri pellegrini non ci esentiamo dal farla! Alle 21.00 siamo già a letto,  Keis  (che si è liberato da ogni vincolo vendendo casa, attività e cellulare, ora cammina con il minimo indispensabile...) già da due ore, dormirà di filato fino alle 8.00, noi tranquillamente partiamo un'ora dopo... Fuori ci aspetta l'alba di una gelida mattina e camminare senza una colazione decente e calda fara' sembrare interminabili gli 8 km per il primo bar aperto (oggi è l'Epifania, festivo) ! Poi la pancia si riempe, il sole si alza ed inizia a scaldare e la tappa diventa una bella passeggiata con dolci ondulazioni tra boschi e prati. Attraversando i piccoli paesi capita spesso che solitari anziani seduti al sole richiamino l'attenzione con un saluto per imbastire una conversazione, non ci sottraiamo certo....si. "parla" del tempo, dell'Italia, tanti qui in Galizia sono stati a lavorare in Svizzera (monumento all' emigrante a Negreria e spiega le molte auto con targa elvetica in questo periodo natalizio) e hanno avuto come colleghi italiani, dei km del Cammino, che non sono mai reali..... Ci ricompattiamo a Siguero, dopo esserci visti più volte, con Paco e Cristobal sempre fermi a mangiare, per andare alla ricerca di un posto per dormire visto che l'ostello municipale non c'è e domani è l'ultimo giorno insieme,  siamo nuovamente alle porte di  Santiago!

martedì 6 gennaio 2015

23° Betanzos-Bruma 31 km

L'albergue di Betanzos è frutto di una recente  riqualificazione (2013) di un antico palazzo che ha mantenuto parte degli antichi manufatti in sasso camini, travi, lavatoi, decori... creando un bel complesso su vari piani, moderno e funzionale, con cucina, salottini, lavatoio e al  piano terra una zona per diversamente abili. Ottimamente riscaldato riusciamo ad asciugare tutto il bucato ed alla notte "soffriremo" addirittura il caldo! Dopo tante piccole località, Betanzos ci appare come un'animata metropoli, nel pomeriggio domenicale, con le vie affollate, i negozi aperti, la piazza centrale gremita, con bancarelle, pista di pattinaggio, i numerosi bar coi tavolini fuori, sul lungofiume i locali dagli antichi e caratteristici balconi lignei, ma nessuna chiesa o monumento aperto....
Oggi ci aspetta la tappa più impegnativa del Cammino Inglese 30 km con una dura salita e il primo bar solo dopo 18km! Così assieme a Paco e Cristobal decidiamo di partire presto, sveglia alle 7.30, colazione e alle 8.30 siamo già in marcia, è ancora buio ma il primo tratto si svolge in città, poi ci inoltriamo tra boschi di eucalipti, pini e mimose prossime o già in fioritura. Sarà un alternarsi di sterrati sinuosi e stradine secondarie che collegano piccole borgate ad ampi pianori di pascolo (grandi fattorie), anche il tempo sarà un alternarsi di sole a nuvole. Finalmente l'agognato bar, ma saremo parchi.... il diario dell'amico Ermanno insegna che in vista della dura salita è meglio star leggeri... in effetti l'erto sentiero non ci sembrerà particolarmente  impegnativo, ma faremo fatica a tener a bada lo stomaco borbottante! Alle 16.30 arriviamo  all'albergue di Bruma, ci ha preceduto Keis, il rapido olandese coetaneo di Fabrizio, reduce di lunghi pellegrinaggi, Olanda-Roma. a piedi e tanti altri,  ieri ha alloggiato con noi, partito dopo ci ha ben presto raggiunto e superato di ben due ore! Ora siamo qui in questo "pueblo esperdito" senza servizi e copertura telefonica,  stanchi e affamati, ma allegri grazie alla compagnia di Paco e Cristobal, aspettando una cena (?) che dovrebbe arrrivare da un vicino bar (8 km), dove l'hospitalero ci ha prenotato il menù del pellegrino ....

domenica 4 gennaio 2015

22° tappa Pontedeume-Betanzos 21 km

L'ostello di Pontedeume è un moderno open space, minimalista, solo letti, un tavolo con 4 sedie, i servizi e tanto spazio....pure troppo, dopo aver preparato la "cuccia" con sacco a pelo e coperte a mo' di capanna,  per scaldarci andiamo fuori..... Pomeriggio gradevole (15°) gironzoliamo per l'animata e bella cittadina, leggermente arroccata, tra viuzze, antichi palazzi e chiese in particolare la parrocchiale dedicata a Santiago. I bar, con le porte sempre aperte e i tavolini all'esterno iniziano ad animarsi per il ritorno del campionato di calcio (dopo la pausa natalizia), sport molto amato e i numerosi televisori si accendono su un continuo di partite.... Paco e Cristobal dopo una siesta escono alle 22.00 per seguire la partita della loro squadra, il Malaga, (in questi ostelli non c'è orario di chiusura, ogni pellegrino viene munito di chiave) e noi rientriamo, ci infiliamo sotto un multistrato di coperte dopo una doccia bollente mentre dall'esterno si ode lo sciabordio del mare e il vocio dei bimbi che giocano per strada. La notte è passata meglio del previsto, eravamo così imbacuccati che non abbiamo sentito il freddo, ma quando al mattino siamo usciti dall'ostello ci siamo accorti che fuori era molto più caldo di dentro! Lasciamo Pontedeume in una grigia mattinata, temperatura gradevole (12°) che ci sembrerà sempre più alta ma mano che ci inerpichiamo per la lunga salita, sarà un susseguirsi di saliscendi resi ancora più faticosi dal sole che ben presto fa capolino. Molto piacevole e vario il paesaggio, stradine secondarie, sterrati tra boschi "animati" , visto la giornata domenicale, da cacciatori, ragazzi in motocross, attraversiamo perfino un campo da golf, mentre i piccoli borghi sono ingentiliti da agrumi colmi di frutti, ortensie in parte sfiorite e antiche chiese (chiuse). Per lungo tempo camminiamo in vista del golfo ricco di profonde insenature o a fianco del fiume, mentre a Mino, grosso centro senza particolari attrattive, troviamo un'ampia spiaggia. Allo scoccare delle 16.00 entriamo in Betanzos, bella città arroccata, dall' interessante architettura e con un nuovo albergue municipal, sito in un antico edificio.... divinamente riscaldato!

sabato 3 gennaio 2015

21° Neda-Pontedueme 16 km

L' albergue di Neda, situato nel bel parco fluviale, acquista un aspetto assai gradevole dopo che il volontario della protezione civile, incaricato della registrazione (da contattare telefonicamente), accende il riscaldamento a "manetta" e chiama l'addetto alle pulizie (nei giorni precedenti latitante...). Cena assieme ai discreti ed educati ragazzi nel vicino bar-pensione (dove alloggia una pellegrina), la gentile proprietaria ci dice che nell'ultimo anno il Cammino Inglese è stato rivalutato ed ora è molto frequentato anche fuori stagione. Lasciamo l'ostello in una giornata di nebbia piovigginosa, ma dalla temperatura mite,  attraversiamo il vecchio e bel borgo di Neda, poi su e giù per i tipici boschi di eucalipto e piccoli agglomerati di case. Ottimamente segnalato, sembra che un "pittore" ci stia precedendo tanto è intenso il giallo delle frecce, bello anche se giri contorti attorno all'ampio golfo, dopo un'ora di cammino ci fanno ritornare alle porte di Ferrol...la città di partenza di ieri. Il tracciato segue il più possibile l'originario Camino Real, quando ponti e grandi arterie ancora non c'erano e comunque oggi ci aspettano solo 16km e la giornata si è anche schiarita. Sosta nella bella spiaggia della Magdalena, chiusa quasi a conchiglia e con una bella pineta retrostante, peccato che i chioschi in cui Ermanno ha mangiato i calamari fossero tutti chiusi...... Alle 14.00 attraversiamo il bel ponte di 600mt. con 79 arcate, un tempo c'erano anche una cappella e un hospital per pellegrini, in compagnia di Paco e Cristobal. All'albergue sono affissi i soliti numeri da chiamare tassativamente entro l'orario scritto che è passato da poco....noi ci avremmo provato, ma Cristobal dice che l'ora della siesta è sacra! Così occupiamo le 2 ore e mezzo di attesa pranzando....  L'ostello, un antico magazzino dell'arsenale recentemente ristrutturato tutto in legno, pavimento e soppalco....peccato sia senza riscaldamento, ma ci sono tante coperte e la doccia è caliente e costa solo 5€ dice l'hospitalero, così il quartetto allegramente si accampa!

venerdì 2 gennaio 2015

Video Santiago Muxia Finisterra


20 giorno 1° tappa Cammino Inglese Ferrol-Neda 15 km

La serata di ieri è stata un po' malinconica per saluti di fine Cammino, in particolare con Ian, con cui abbiamo condiviso un intenso percorso e instaurato da subito un feeling speciale.....
Lasciamo Finisterre buia e deserta alle 7.00 del mattino, un primo bus ci porterà in due ore a Coruna e il secondo (un'ora) a Ferrol, punto di partenza del Cammino Inglese. Abbiamo scelto questo percorso all'ultimo momento, scartando la scelta preparata a casa (il Camino del rio Ulla, in parte fluviale, perciò più fruibile in estate) grazie alle info forniteci dall"amico Ermanno, di cui ci serviremo ancora scaricando da internet il suo preciso diario, una vera e propria guida.  Comunque all'ufficio turistico di Ferrol veniamo dotati di cartine ed esaustive info in italiano, quindi si va alla ricerca del km0 situato al porto.
La storia del Cammino Inglese risale al XII sec,.era il porto di arrivo dei pellegrini inglesi e scandinavi, la città svolse un ruolo importante nel passato, nel XVII sec divenne la più grande base navale d'Europa, la popolazione si moltiplico' e fu dotata di un impianto urbanistico con un sistema di vie ortogonali. Ancora oggi è un importante centro di cantieristica navale, anche se con i problemi della crisi globale, attraversarla ed uscire richiederà oltre un'ora. Procediamo quasi sempre paralleli al fiume e alle sue contorte anse, spesso su belle passeggiate attrezzate frequentate dai locali, da un gruppo di "turigrinos" portoghesi, da un pellegrino francese che procede a ritroso, facilitati da una soleggiata giornata. Al ritiro della credenziale in cattedrale, abbiamo incontrato altri due pellegrini, Paco e Cristobal, due giovani di Malaga al loro primo cammino con cui proseguiremo fino all'albergue di Neda, fine tappa odierna.

giovedì 1 gennaio 2015

1 gennaio 2015 Finisterre 12 km

A Finisterre abbiamo trovato alloggio alla linda e centrale pensione Lopez (25 € la doppia con bagno condiviso), con un  bel panorama sul porticciolo e la cittadina visibile dal soleggiato terrazzo vetrato che circonda la camera! Ottima " location" per una pellegrina merenda condivisa insieme all'amico Ian, ridendo e parlando dell'arricchimento e "lezioni" del Cammino,  come l'ironico pellegrino non vedente (in seguito ad un incidente marino) che scherzando ci indica la strada e con forza ci dice "todo se puede"!
Alle 21.00 la città si spopola per la Nochevieja come per la Nochebuena (vigila di Natale) in Spagna non si trovono locali aperti (se non dopo l'una...) è tradizione festeggiarlo privatamente, in famiglia o con amici e noi siamo attesi, con tanto di nome appuntato su una spilla a forma di freccia gialla alla fiesta pellegrina ! Alla eterogenea famiglia di oltre 50 pellegrini ( spagnoli, coreani, francesi, inglesi, tedeschi, 3 italiani...) il comune offre una ricca cena all'ostello municipal preparata e servita dai laboriosi hospitaleri, 12" prima della mezzanotte parte il rito dell'uva,12 chicchi da ingurgitare, uno per ogni battito di campana..... Poi partono gli abbracci e gli auguri in tutte le lingue e giù col tinto, il blanco, "lo spumante", il chupito, i liquori vari fino alle 2.00 per noi ...per i giovani è l'ora di andare a ballare!
Il 1° giorno dell' anno avremmo dovuto iniziare un nuovo Cammino, ma un po' rintronati dalla Nochevieja ci concediamo un giorno di riposo (cammineremo. domani)... anche perché il bus che ci avvrebbe portato alla nuova destinazione di partenza non è arrivato! Gironzoliamo in un'assolata e solitaria Finisterra che si anima solo nella tarda mattinata, passeggiando lungo la bella spiaggia, rincontrando gli amici pellegrini, infine al faro per goderci l'ennesimo tramonto contornati da una marea di gente, alla " finis mundi"....