mercoledì 25 luglio 2018

Prologo

E un altro Cammino si è compiuto.... come sempre ripetiamo, è un privilegio e un'esperienza unica poter fare Cammini e finché potremo non ce la faremo certo mancare.
Bello il Cammino Olvidado, ancora di più di come l'avevamo studiato, anche se a volte un po' carente di segnalazioni e albergue, c'è piaciuto non solo per i suoi paesaggi montani, con gente aperta e disponibile, una cucina, mai scontata anche nel menù del dia, ci ha fatto sentire parte integrante del territorio e ci anche regalato un tempo splendido. Ma ciò che ha reso il "Cammino Dimenticato"  così speciale è stata soprattutto la condivisione con Andres, un inaspettato e prezioso compagno.
Sul Cammino d'Inverno non ci eravamo  "preparati" , ci ha spiazzato un po' per la sua durezza del percorso, le sue tappe lunghe e senza servizi, i pochi albergue....un numero maggiore di giorni per percorrerlo farebbero apprezzare di più il paesaggio e le belle città attraversate.... Alla fine, dopo averlo "odiato", duro in estate, ma forse ancor più d'inverno, abbiamo amato anche questo Cammino, ma noi non siamo attendibili...ci innamoriamo di tutti i Cammini!
E quest'anno l'arrivo per la festa di S.Giacomo....concordato con Paolo mesi
fa, coinvolti dal suo entusiasmo, nonostante la riluttanza di Fabrizio per gli eventi. Questo ci ha dato l"opportunità di trascorre tre giorni con Paolo....e i puntini sottintendono tutto! Quest' anno resteremo fermi a Santiago ben 5 giorni causa sciopero aerei, cosi venerdì mattina potremo assistere alla straordinaria e provvisoria  apertura (fino a settembre, poi chiuso fino al 2021 )del restaurato Portico della Gloria. La cena fissa al nostro ristorante la  Comida (peccato non ci fosse Margherita), gli incontri con i pellegrini che hanno condiviso il Cammino Primitivo con Paolo (in particolare la bella famiglia di Padova, con i due figli di 8-9 anni) e il sorprendente incontro col barbuto danese con cui abbiamo camminato lo scorso dicembre! E la festa...inizia alla vigilia con l'accampamento in piazza Obradoiro alle 18.30, prima che chiudano l'accesso, per assistere allo spettacolo delle 23.30....Attrezzati con viveri e stuoini, c'è anche il tempo per un pisolino...poi Fabrizio deve assentarsi per una necessità fisiologica....e non lo faranno più rientrare! Grazie a ciò avremo il resoconto dei fuochi d'artificio dal parco dell' Alameda mentre in piazza, sul palazzo del Raxoi un gioco di luci e suoni narra la storia di Santiago ..... Al termine sembra essere scoccato il Capodanno, una marea di gente imperversa nelle vie e nei locali fino al mattino...quando alle 8.00 ci incanaliamo nella lunga fila per l'entrata in cattedrale, per la cerimonia solenne, preceduta dalla parata, la processione e perfino tre paracadutisti che atterrano in piazza! All'uscita di nuovo una marea di persone tra turisti e pellegrini si accalca per le strade assolate, e i locali si riempiono nuovamente, un ultimo pranzo a cui si aggiunge Michele, pellegrino romano incontrato in fila....E l'arrivederci a presto con l'amico Paolo che alla fine quasi quasi concorda con Fabrizio .....Santiago da il meglio nella quiete del 25 novembre!





lunedì 23 luglio 2018

27° tappa Ponte Ulla - Santiago 21 km

La "famosa" festa di Ponte Ulla dura ben due giorni, dovrebbe iniziare alle 21.00, ma gli orari spagnoli sono molto elastici....Poco prima delle 22.00 inizia la sfilata delle bande per le vie cittadine preannunciata dai soliti petardi, per confluire nella piazza centrale dove sul palco inizia la sfida tra le bande.....e giù a bere....noi da bravi pellegrini alle 22.30 ci ritiriamo...
Stamattina nessun bar aperto dopo la bisboccia di ieri sera.....già ci avevano avvertito e allora diamo fondo alla dispensa e prima delle 7.00 siamo già in moto. Il Cammino dovrebbe essere in discesa vista la bassa altitudine di Santiago, ma la Galizia non si smentisce, sarà il solito continuo su e giù tra verdi colli e boschetti in una giornata già calda fin dal mattino. Anche quando in lontananza si intravedono le guglie dell'amata cattedrale, il percorso sarà ancora lungo e faticoso, sarà la fame, sarà il caldo o forse la "tristezza" perché anche questo Cammino è terminato..... Due soste al bar stemperato la stanchezza e prima delle 12.00 siamo in piazza Obradorio davanti alla cattedrale che si staglia nel cielo azzurro, finalmente spoglia dalle impalcature e ripulita dai segni del tempo, c'è chi dice troppo....ma anche senza l'antica patina ha sempre il suo fascino !  Una marea di turisti e pellegrini, file ovunque, palchi e strutture per la festa di Santiago, snaturato la città che noi conosciamo e amiamo d'inverno, ma almeno una volta va vista in un altra veste, se non altro per farcela apprezzare ancor di più fuori stagione. E poi c'è il programmato incontro con l'amico-pellegrino Paolo, che val bene tanto bailamme !











domenica 22 luglio 2018

26° tappa A Laxe - Ponte Ulla 30 km

E dovevamo essere soli .... benvenuti nel marasma del Cammino a 50 km da Santiago ! Ieri sera verso le 21.30 sono arrivati trafelati e super carichi 10 giovani scout spagnoli...... Difficile dormire, devono farsi la doccia, mangiare.......e l'ostello ha una struttura moderna, aggiunta ad una parte antica, senza porte, un open space poco funzionale e dispersivo (di spazi e riscaldamento d'Inverno..), uno delle tante incomprensibili costruzioni "faraoniche" della Xunta di Galicia ! E come non ricordarsi di Emma, la piccola spagnola di soli 8 anni che sta andando a Santiago con la sua mountain-bike assieme alla mamma, ha chiacchierato con noi stesa nel suo letto, col suo pigiamino a fiori abbracciata al suo orsetto....che tenerezza e che carattere! Una menzione anche alla dolce hospitalera Esther, anche per sfatare la cattiva nomea dei dipendenti comunali,  prima di andarsene è passata a salutare tutti augurandoci un buon riposo e un buon cammino!
Lasciamo l'ostello ancora addormentato alle 7.00, la signora del bar ristorante a 200m. ci ha garantito di essere aperta, promessa mantenuta. Poco dopo arriva un giovane pellegrino spagnolo che dice di aver dormito nel campo vicino all'albergue, perché è arrivato troppo tardi....per lo meno la nottata non è stata fredda, ci sono già 15° e ben presto il sole si farà sentire. Molto bello il percorso tra tunnel di querce, boschetti di eucalipti, pascoli, campi di granturco, stradine e sentieri, in piacevole ondulazione, tra qualche antico palazzo, ponte, horreo e chiese romaniche, come quella di Santiago di Taboada con tanto di cruceiro. Come lo scorso anno (di passaggio dal Sanabrese), la troviamo aperta, il custode ci dice che siamo i primi pellegrini della giornata, ci regala una catenina del Cammino e dati alla mano... ieri sono arrivati a Santiago ben 1.900 pellegrini !!!! Incontriamo diversi gruppetti di giovani scout spagnoli, e per l'ennesima volta la coppia francese, padre e figlia, in realtà sono belgi ....lo scopriamo dalla targa dell'auto d'appoggio guidata dalla madre. Le cittadine attraversate non hanno un gran fascino, ma oggi sono a giusta distanza e frequenza, ottimo per refrigerarsi al bar, visto che oggi è piuttosto caldo, ma anche ventilato. Unica nota stonata la sosta a Dornelas, un bar-albergue gestito da Andrea un italiano maleducato e supponente, già ci aveva dato una spiacevole sensazione l'anno scorso....ma gli abbia dato il beneficio del dubbio, magari aveva avuto una brutta giornata....La seconda possibilità ci ha confermato che il luogo è da evitare...niente da dire sul locale ben tenuto, sui prezzi sorvoliamo...volto scocciato, neanche un saluto, sembra ci faccia un favore a servirci (siamo in un locale pubblico con tanto d'insegna) ci da le bibite in malo modo, prende i soldi e dice, sempre scorbutico...."vado a mangiare !" Noi mangeremo a Ponte Ulla, da Juanito, dove i gentilissimi gestori ci danno il pranzo nonostante siano le 16.30 è stiano per mettersi a tavola loro,  ottima anche la sistemazione nella annessa pensione, un'ampia e linda camera con bagno a soli 24€ e questa sera ci sarà anche la festa......lo preannunciano anche i diversi petardi che ogni tanto ci fanno sussultare !







sabato 21 luglio 2018

25° tappa Rodeiro-A Laxe 29 km

Rodeiro il fine tappa di ieri è un paese di 3500 abitanti, tutti i servizi, un bel parco, il caratteristico complesso del municipio e ben due hostal per pellegrini, quello centrale è chiuso per lavori non ci rimane che la pensione alla fine del paese (700m)! Gentile e amorevole l'anziana proprietaria ci cucina la cena solo per noi e al mattino ci prepara la colazione per l'orario che vogliamo.
Partiamo in una mattinata fresca (9°) e nebbiosa, ma ben presto il sole spazzerà via la foschia e alternandosi con le nubi e una temperatura di poco superiore ai 20°, creerà una giornata ideale per camminare. Piacevole anche il paesaggio, la terra gallega si presenta nella sua veste agricola, tra sentieri e stradine rurali in dolci saliscendi attraversiamo ruscelli vasti pascoli, boschi, campi coltivati, piccoli agglomerati di case e grandi stalle dall'inconfondibile aroma...... Ormai siamo abituati a non trovare servizi a breve raggio, anche oggi il primo bar è a Lalin dopo 23km. Città di oltre 10.000 ab. Il km 0 della Galizia, con una chiesetta romanica, la parrocchiale del XX, ma il monumento più singolare è una statua bronzea del maiale, O Porco, per una famosa festa in suo onore.... Pensavamo di fermarci qui, ma il clima favorevole e l'orario invitano a proseguire, da Lalin una bella passeggiata attrezzata lungo il fiume ci accompagna per alcuni km un po' di sentieri ed eccoci all'albergue municipal di A Laxe. Siamo i primi pellegrini, la gentile ospitalera Esther ci accoglie contenta, ce lo illustra e spiega stanza per stanza con dovizia di particolari, ci porta su gli zaini e ci dice che senza altro saremo gli unici.....le ultime parole famose... scaglionati arriveranno ben 5 pellegrini, tutti spagnoli e tutti provenienti dal Cammino Sanabrese. Laxe è il punto in cui, dopo 263 km,  termina il Camino de Invierno, un Cammino riconosciuto ufficialmente nel 2016, ben segnalato, ma ancora carente di infrastrutture (pochi albergue) e con tappe pesanti sia per lunghezza (30-35 km) che per mancanza di servizi, paesaggisticamente molto bello, ma piuttosto impegnativo.







venerdì 20 luglio 2018

24° tappa Chantada - Rodeiro 28 km

Chatada è una piacevole cittadina con un bel centro storico di case antiche in sasso attorno alla chiesa, animata di sera, ma anche laboriosa, fin dal primo mattino è possibile trovare molti bar aperti. Felici per Andres che ieri ci ha comunicato il suo arrivo a Santiago con tanto di foto e Compostela e oggi torna dal suo amato cane Chico, un grosso mastino del Leon! Partiamo in una mattinata fresca (15° ) e nuvolosa, imoltrandoci per sinuose stradine tra campi di granturco, foraggio e grandi fattorie con mucche al pascolo che si alternano a boschetti di querce e in ultimo abeti. E si inizia gradatamente a salire,salire.... , mentre temperatura e nebbia si abbassano sempre più, tanto che quando arriviamo al passo do Faro 1155m proseguiamo senza vedere la chiesetta ! Nel silenzio ovattato si comincia ad udire un rombo sempre più inteso...sono i moderni e numerosi mulini a vento, facenti parte di un vasto parco eolico. Veniamo superati da due agili e rapidi ragazzi francesi (pellegrini? ) già ieri, ma con uno zainetto della domenica... Si scende lentamente lungo il crinale freddo e ventoso in prossimità delle grandi pale eoliche e mentre perdiamo quota la vista spazia sulla vasta piana (500m d'altitudine) e il sole comincia a far capolino rendendo la temperatura più gradevole, comunque oggi non si supereranno i 21°. Gli ultimi km scorrono in falsopiano su viuzze di campagna e nuovamente campi e stalle dagli intensi effluvi.....Piccoli borghi belle chiesette, qualche palazzo che ricordano un passato importante, una bella e piacevole tappa.









giovedì 19 luglio 2018

23° tappa Monforte de Lemos - Chantada 32 km

Partiamo in una giornata nuvolosa e tale resterà per tutto il tempo regalandoci un clima ottimo per camminare. Un lungo tratto (10 km) su stradine secondarie in dolci saliscendi, con viste sulla bella città di Monforte, fra pascoli e numerosi piccoli paeselli, spesso di sole due case e stalle. Poi la Galizia si presenta col suo aspetto più autentico, un bel sentiero incanalato tra muretti a secco ricoperti di muschio e una folta vegetazione di felci, rovi e querce, nei punti più profondi  perennemente fangoso per i rigagnoli stagnanti. Purtroppo il Cammino è stato recentemente un po' modificato e indirizzato prevalentemente su asfalto (90%) perché certi sentieri poco frequentati venivano invasi dai rovi rendendoli difficilmente percorribili. Una leggera deviazione per la chiesa di S.Paio de Diamondi del XII sec,  e il mojcon dei  100 km a Santiago, poi giù per un ripido sentiero che in breve ci porta a panorami mozzafiato sulla vallata terrazzata di vigneti (Ribeira Sacra) dove scorre ampio e placido il fiume Miño. Belesar è il paese sul fiume, con tanto di imbarcadero per le escursioni fluviali e un bel locale a bordo d'acqua, il primo dopo 24 km! Non possiamo certo mangiare ci aspetta una ripidissima salita, in due kilometri dobbiamo salire di ben 300m e verso fine giornata è piuttosto pesante! Finalmente gli ultimi 5km in leggera discesa sulla strada in vista di Chantada il fine tappa, dopo ben 32 km piuttosto impegnativi. Nonostante tutto siamo arrivati abbastanza presto, alle 16.30.....ma invece di andare a riposare abbiamo trascorso due ore al Centro de Salud per farre estrarre una zecca a Marina!








mercoledì 18 luglio 2018

22° tappa Quiroga - Monforte de Lemos (25km+12)

Ieri eravamo alloggiati al centrale  albergue municipale di Quiroga, una grande costruzione tipo colonia, datata ma ben tenuta, in compagnia di una cinquantina di ragazzini! Fortunatamente per i pellegrini è riservata una camerata (16 posti) al secondo piano, le "giovani marmotte" sono al primo....con altri ritmi, loro cenano (22.00) quando  noi andiamo a letto e faranno baldoria fino alle 4.00! Sul tardi arriva un ciclista di Barcellona, proveniente dal Cammino dell'Ebro, ci dice che l' Invierno è un percorso bello, ma  duro per andare in bici.....ma anche a piedi diciamo noi, anche perché si sono toccati i 31° ! Ci racconta che ieri a Las Medulas c'erano ben 7 pellegrini a piedi....per noi invece è la prima occasione di scambiare due parole con un pellegrino!
Quiroga è un paese di 2.000 abitanti concentrato lungo la via principale, numerosi i bar, non è un problema trovarne uno aperto al mattino, anche se oggi partiamo con comodo dopo i 38 km di ieri non vorremmo sobbarcarci la tappa classica di 35-37 km .... ma come dice un nostro amico i programmi son fatti per non essere rispettati! La giornata è ideale per camminare, 22-23°, con una leggera nebbia che terrà lontano il sole fino alle 14.00, quando le temperature raggiungeranno i 31°! Tappa con dislivelli significativi, attraverso un bellissimo ambiente rurale, solitario e serpeggiante tra i monti, si alternano pinete a boschi più ombrosi, piccoli agglomerati senza servizi, al paesino di A Puente, un bel ponte medioevale sul fiume Lor (abbiamo lasciato il Sil che ci accompagnava dall'inizio, andando a confluire nel Miño) alla fine di una ripida discesa, uscendo di 400m dal percorso un bar-ristorante-pensione..... Dopo 25 km eccoci a Proba do Brollon, piacevole cittadina che avevamo scelto come fine tappa....l'hotel ha chiuso a maggio perché il gestore è andato in pensione, il comune non ha ancora terminato il locale per i pellegrini e per la prossima città ci sono ancora 12km e 31°! Gli abitanti del luogo sono molti dispiaciuti che questa mancanza di alloggi non faccia fermare i pellegrini in paese e ci invitano ad andare a lamentarci in municipio, cosa che facciamo....in cambio ci offrono un gradito passaggio per Monforte de Lemos, anche perché domani ci aspetta una tappa di 30 km senza servizi e avrebbe messo anche pioggia !!!





martedì 17 luglio 2018

21° tappa O Barco - Quiroga 38 km

Svegliati dai rumori del bar sottostante alle 6.00 siamo già in piedi....ottima colazione e in una fresca mattinata lasciamo O Barco.  Facile riprendere il Cammino, siamo praticamente alla fine del lungo paese, dopo aver attraversato un piccolo borgo e la deviazione per l'albergue municipale (3 km fuori dal Cammino!), una lunga strada secondaria, quasi parallela alla statale, ci conduce in breve a Vilamartin de Valdeorras. Qui, si  costeggia l'ampio letto del fiume Sil e, by- passando il centro (anche ad A Rua le frecce fanno tagliare fuori il centro...), così alle 9.30 saremmo già a fine tappa ..... troppo presto, giornata ideale per camminare.....ma così ci dovremmo sobbarcare ancora 25 km senza nulla (ecco il perché di una tappa breve) senza alternative! Ed inizia subito costante salita per arginare i meandri del fiume, la ferrovia e montagna. Bellissimi i panorami sull'ampia gola formata dal fiume, stretta tra alti monti a volte impervi, altre con verdeggianti vigneti o solitarie pinete. Nei pressi di Montefurado l'imponente diga e il tunnel, un sistema di canalizzazione dell'acqua creato dagli antichi romani! Si attraversano piccoli villaggi senza servizi, con alcune case in ottimo stato, probabilmente di vacanza, visto l'attuale presenza di auto straniere, soprattutto portoghesi, una cadenza che da un po' di giorni sentiamo predominare. Lasciata la provincia di Ourense per quella di Lugo, i pilastrini in ardesia hanno lasciato il posto ai classici in cemento. Qualche fonte, la popolazione sempre gentile e disponibile, una buona dispensa e un clima "decente" ci hanno assistito in questa lunga tappa!





lunedì 16 luglio 2018

20° tappa Las Medulas - O Barco 29km

Ieri eravamo alloggiati a casa Sacorro, dove ospitano pellegrini al prezzo di 15€ l'uno, camera doppia, lenzuoli, asciugamani, Wi-Fi e colazione! Oltre a noi una coppia di Valencia, che abbiamo appena intravisto, perché dalle 19.30 ha imperversato un violento temporale che ci ha costretto in camera.
Prima di iniziare la tappa, ci concediamo un giro di un paio di km tra le suggestive formazioni rocciose di Las Medulas, cosi solitaria rispetto a turisti che l'animavano ieri....Giornata soleggiata, velata di prima mattina, dopo una breve salita fino a 850m.,inizia una lunga e monotona discesa per una comoda pista forestale, per 9 km non si vede via d'uscita, solo verdi colli ammantati per lo più da una bassa vegetazione. Non ci siamo ancora abituati all'assenza di Andres e ogni tanto ci giriamo indietro per vedere se arriva....come ci teniamo in contatto, sta proseguendo speditamente verso Santiago, dal più corto Cammino Francese. Contorto e lungo l'arrivo e l'uscita da Puente di Domingo Florez, paese disteso a 380m alla confluenza di due fiumi, ultimo paese del Leon, ma legato più alla vicina Galizia, da cui dista appena 1km. Bellissimo il successivo tragitto che si dipana sul fianco del monte quasi parallelo alla ferrovia e all'ampio alveo del fiume Sil, abbastanza impegnativo, la Galizia non avrà grandi altitudini, ma è un continuo saliscendi! Si percorre un comodo stradello sterrato, un po' assolato ma con belle viste sulla vallata, il fiume, i monti circostanti e le numerose fabbriche d'ardesia, il materiale con cui ora sono fatti i mojon, i pilastrini che indicano il Cammino. L'attraversamento di qualche paese, alcuni semi spopolati, varia il lungo percorso di quasi 30km, l'ultimo tratto tra ombrose querce da sughero e vigneti, prima degli ultimi km lungo l'interminabile e anonima città di O Barco, dove troveremo alloggio in un modesto, ma dignitoso hotel, convenzionato coi pellegrini.






domenica 15 luglio 2018

19° tappa (1° tappa Cammino d'Inverno) Ponferrada - Las Medulas 28 km

Lasciamo Ponferrada prima delle 7.00, in una calda mattinata (20°), nel senso opposto rispetto ai numerosi pellegrini che stanno percorrendo il Cammino "classico" , noi dobbiamo retrocedere fino all'antico ponte all'inizio della città (e son già 2 km da dove eravamo alloggiati.....), per il ben segnalato Camino de Invierno, un'alternativa al massificato Cammino Francese. Considerato l'entrata naturale  in Galizia, fu creato per agevolare i pellegrini nell'attraversamento, nei mesi invernali, della vetta di O'Cebreiro, correndo un po' più a sud ad un'altitudine più bassa. Per un bel tratto si procede paralleli al profondo e ampio letto del fiume Sil, mentre dalla parte opposta ci accompagnano le vedute sulla vasta periferia di Ponferrada. Dopo 4km si intravedono dei pellegrini intenti a confabulare.....sono tre giovani inglesi che ci chiedono se ormai siamo a Cacabelos.......ma è dall'altra parte sul Cammino Francese...purtroppo hanno seguito la freccia sbagliata e devono tornare indietro! Ora il sentiero si snoda su sterrati in una vasta e collinare zona di bassi vigneti, mandorli, noci e tanti ciliegi, attraversiamo diversi paesi assopiti, neanche un anziano in giro.... Verso le 10.00, dopo il panoramico balcone sulla Valle del Bierzo,  incontriamo qualche mattiniero e quando chiediamo del bar ci rispondono che alla domenica prima delle 13.00 non troveremo niente di aperto...ma gentilmente ci chiedono se ci serve acqua o altro....allora ci sostentiamo con una scorpacciata di ciliegie! Ad un bivio è possibile scegliere una variante, più lunga di 3km, ma paesaggisticamente più bella, così la seguiamo per un irto sentiero che si inerpica in una stretta gola con belle viste sul castello abbarbicato sul monte opposto. Arriviamo ad un solitario e pittoresco borgo, Villavieja, quattro case, la chiesa, un albergue del pellegrino e nient'altro (troppo presto per fermarci.....) in un fitto bosco di centenari castagni. Chiudiamo la stretta gola girando di quasi 180° costeggiando l'altro versante che porta al castello del Cornatel per poi scendere ripidamente nella vallata. E finalmente dopo 20 km, a Borrenes un grazioso villaggio fiorito, dove si sta riposando una solitaria coppia di pellegrini (tedeschi?), troviamo il 1° bar aperto e che accoglienza....l'oste ci vuol timbrare la credenziale, si offre di cercarci un alloggio per fine tappa e ci fotografa per l'associazione del Cammino d'Inverno! Il sole comincia a far sentire il suo calore (31°) soprattutto quando il sentiero corre nella valle, tra siepi di rovi e neanche un'ombra, sfioriamo il paese Carucedo e il suo lago (raggiungibili con una deviazione di 600m) poi in leggera, ma costante salita ci aspettano gli ultimi 4km, con viste sulle rosse formazioni rocciose di Las Medulas. Oggi sito Unesco, sono le miniere d'oro più importanti dell'impero romano, il prezioso minerale veniva estratto con una particolare tecnica ad acqua (ben descritta da Plinio il Vecchio) dando vita ai pittoreschi paesaggi che vediamo oggi!