mercoledì 31 dicembre 2014

19° tappa Lires-Finisterre 15 km

La breve tappa di Lires unita alla gradevole giornata di sole ci consente un pomeriggio di riposo nella splendida baia in compagnia di Ian e una sostanziosa cena.... L'albergue di Lires è anche pensione bar ristorante al centro del piccolo paese, personale molto gentile, al mattino ci offrono la colazione augurandoci Buon Anno! Partiamo alle 9.00 in un paesaggio totalmente brinato preludio di un'altra bella giornata, gli abitanti del luogo ci hanno detto che non ricordano giorni così freddi e asciutti in Galizia! E si inizia a salire... anche se non sembra le colline sono alte poche centinaia di metri, ma è un continuo su e giù per promontori, questo tratto di Costa della Morte è un susseguirsi di frastagliate e profonde baie. Come d' incanto in uno dei vari scollinamenti passiamo dal gelo ad un paesaggio più asciutto con temperature più miti. Incontriamo procedere, nel senso opposto al nostro,  il pellegrino con  l'asino e Patt con gli amici, bellissimo potersi ritrovare anche se per poco tempo... E a Finisterre ritroviamo con piacere  anche i sabaudi Antonello e Giovanni di ritorno a Santiago, i due bei francesi "dall'aspetto vissuto" provenienti a piedi ,uno da Le Puy e uno da Arles e la dolce e timida Camilla che finalmente ha spiccato il volo! Stasera cena comunitaria all'albergue municipal, poi fiesta....ma prima ci aspettano gli ultimi 3 km per arrivare al faro (il km 0 !) dove ci attende un tramonto da favola! Così a Finis Terrae, dove gli antichi pensavano finisse il mondo, noi concludiamo questo anno, la vita lavorativa di Fabrizio, una parte di Cammino e con l'anno nuovo, un nuovo ciclo....da domani i Vagabondi inizieranno un nuovo Cammino, sempre in Spagna.....il Cammino Inglese!

martedì 30 dicembre 2014

18° tappa Muxia-Lires 16 km

Un altro regalo del Cammino: Muxia silente e assolta in una tersa giornata d' inverno, camminare sulla spiaggia e nelle fresche acque dell' oceano, il pic-nic sulla spiaggia, perdersi ad osservare il mare,  passeggiare sui sassi modellati dal vento e dalle interperie ai piedi del suggestivo santuario di N.S. da Barca che altro desiderare......  Serata in piacevole compagnia di Ian poliedrico e socievole ragazzo la sua cui filosofia è fare del viaggiare un lavoro... al bar incontriamo un curioso esemplare di pellegrino, uno maturo e forte spagnolo che ha al suo attivo ben 58 Cammini, sia a piedi che in bici!! Sarà, insieme a Ian il nostro compagno di stanza, un'altra pellegrina francese, partita da Le Puy due mesi fa, veterana di 12 cammini, preferira' dormire in un'altra stanza senza riscaldamento.... comunque anche da noi alle 22.00 spengono luce e caloriferi! L' albergue municipale di Muxia è un edificio moderno, con enormi spazi poco funzionale, impossibile da riscaldare, essendo pochi ci hanno collocato nella zona dei diversamente abili, un po' più circoscritta. Ci svegliamo con comodo, dobbiamo attendere l' apertura del municipio (9.00) per ritirare la Muxiana, la certificazione di questo tratto di Cammino. Ci incamminiamo lungo la costa in un'altra soleggiata mattina con le zone in ombra fortemente brinate, ma inizia subito una lunga e costante salita che non ci farà sentire il freddo pungente. Il primo tratto è in vista del mare dai colori cangianti e l' arco di una bella spiaggia di sabbia bianca, poi ci inoltriamo tra sentieri e stradine, che sempre in salita si snodano tra boschi di eucalipto, pascoli e rade isolate fattorie. Lungo i 16 km della tappa odierna non si trovano locali, incontreremo invece 5 pellegrini che procedono nel senso opposto al nostro e con piacere ritroviamo i francesi David e Lucas, raggiunti da un amico. Alle 13.00 al culmine del sole che ora ci riscalda piacevolmente arriviamo alla nostra meta Lires, in tempo per percorre altri 2km extra e goderci la splendia baia di Lires......

lunedì 29 dicembre 2014

17° tappa Dumbria-Muxia 22 km

Alla domenica i paesi spagnoli sembrano desaparesidos... ieri, bellissima giornata di sole, Dumbria, 3300 abitanti, ore 14.00, contati almeno 6 bar, ma nessun locale aperto e neanche un cane in giro in realtà qualche randagio che ci abbaia c'è sempre! Diamo fondo alle scorte alimentari, dal ristorante di Olveiroa avevamo il doggy bag (abbondanti fettine di ternera) qualche  mandarino e il pranzo è rimediato, poi aprofittiamo dell'ambiente molto riscaldato per fare un bel bucato,  sistemiamo gli appunti di viaggio e il pomeriggio è andato. Verso le 18.00 il paese si anima, la gente esce e i locali aprono (escluso il ristorante..) ci adattiamo a cenare in un pub, con un piatto tipico di cui non capiamo né nome né contenuto.... risulterà essere una sorta di zuppa con ceci, costine, chorizo, cotiche e una roba molliccia non ben identificabile, ma di ottimo sapore poi per solo 4€ !
Al mattino andiamo al bar da Suarez, vicino al centro sanitario, dove lasciamo il logorroico catalano infortunato (ieri sera ha fatto un monologo per più di un' ora al telefono....) dove l'oste si prodiga per farci avere una colazione abbondate e al termine ci offre un bicchierino di liquore giallo corroborante perché fuori fa "frio"! In effetti i prati sono tutti brinati, ma un bel sole sta già illuminando la giornata. Saliamo e scendiamo tra boschi di eucalipto dai caldi colori autunnali attraversando piccoli paesi con chiesette, cruzeiros e horreos di antica fattura (XVI sec.). Poi finalmente siamo in vista dell' oceano, ancora una scarpinata ed eccoci scalzi sulla assolata spiaggia di Muxia....

domenica 28 dicembre 2014

16° tappa Olveiroa-Dumbria 12 km

Ieri sera abbiamo cenato al solito e unico ristorante aperto del paese, servizio frettoloso e in un tavolino del bar, perché attendevano il gruppo...ma alle 21.30 non era ancora arrivato! La nostra medesima sorte è capitata ai potoghesi e alla coppietta di Vigo, carinissimi e giovanissimi, gli hanno chiesto i documenti prima di servigli il vino... Salutiamo calorosamente i cugini francesi David e Lucas, discreti e solitari, sono quelli con cui ci siam visti maggiormente, passerano il Capodanno a Santiago, poi faranno la Plata da Astrorga a Siviglia...La lunga giornata di ieri ha "mietuto" vittime, siamo partiti in 20, ma 4 non ce l'hanno fatta ...Camilla e 3 tedeschi, i  portoghesi appena arrivati sono crollati sul letto, il catalano chiaccherone, i due ragazzi francesi e altri sono arrivati tardissimo.... e durante la notte un gran russare! Noi onde evitare ripercussioni, visto che anche oggi ci sarebbe un' altra lunga tappa ed abbiamo tempo, ci concediamo un mini "tramo" da 12km ! L' ostello di Olveiroa è sul tipo degli alberghi diffusi, dislocato nelle tipiche case in sasso dagli infissi azzurri, con cucina e stalla (al mattino verremo svegliati dal raglio dell'asino del pellegrino incontrato ieri) tra antichi e ben conservati horreos (tipici edifici in sasso, lungi e stretti, dall'aspetto religioso, ma con funzione di granaio, sopraelevati per evitare l' intrusione di animali). Partiamo con comodo verso le 10.00, dopo una sostanziosa colazione al solito bar-ristorante e ci incamminiamo, in una soleggiata e ventosa giornata, lungo il solito saliscendi tra boschi e macchia. Il sentiero grazie. anche ai fondi della comunità europea, è in via di sistemazione con ghiaia e stabilizzante, che se da un lato rende più agevole il percorso, snaturalizza un po' l' ambiente, nel Cammino come nella vita non sempre va tutto " liscio".... Dopo solo 5 anni dal primo passaggio notevoli sono i cambiamenti, nuovi locali, come il centro di info per pellegrini ad Hospital, ampliamenti e miglioramenti dell'arredo urbano. L'albergue di Dunbria (inaugurato nel settembre 2010)  moderna e spaziosa struttura ben riscaldata è tutto a nostra disposizione.....

sabato 27 dicembre 2014

15° tappa Negriera-Olveiroa 34 km

L'albergue di Negreira è uno dei migliori municipali, 16 letti singoli divisi in due camere mansardate con ampie vetrate, oltre alla stanza per diversamente abili al piano terra, cucina, soggiorno e riscaldamento a pavimento. In serata a completare i posti letto, arriveranno  David e Lucas (14 anni!), i due ragazzi francesi rivisti a Natale in cattedrale, incontrati nella 2° tappa ben 13 giorni fa. A Negreira la pizzeria da Milio (chiuso il lunedì) è ormai un appuntamento immancabile, il pizzaiolo ha lavorato in Svizzera dove ha avuto come maestro un napoletano! A letto presto, domani ci aspetta una lunga tappa (gli albergue intermedi sono chiusi!), al mattino nel prato retrostante l'ostello troviamo piantata una tenda con a fianco un bel asino.... Camila, la bella svizzera ci ringrazia e saluta affettuosamente, hai i muscoli doloranti e preferisce riposare un giorno. Partenza alle 8.45 in una giornata ancora buia e nebbiosa, dovremo prestare molta attenzione a non sbagliare sentiero, che perderemo successivamente chiaccherando col simpatico madrileno José... Così ci ritroviamo sulla statale poco frequentata e con rade case, senza più le mitiche frecce gialle,  fortunatamente arrivano tre pellegrini spagnoli, fra cui un non vedente, che ci rassicurano... Ricordavamo un bar ad 8km, ma è chiuso, l' unica possibilità di ristoro è a Villaserio (da dicembre a marzo chiuso al lunedì) dopo 12km, dove Ian un giovane di Zaragozza, ci rassicura che a metà strada c'è un alloggio, ripartiamo rincuorati dalla notizia, con la pancia piena ed un bel sole! Dolci saliscendi, boschetti, ma soprattutto pascoli e agglomerati di fattorie, per la maggior parte su stradine asfaltate costituiscono il paesaggio odierno. Poi la brutta sorpresa, che dobbiamo fare per forza tutti i 33km, a S.Marina, la località intermedia, i gestori di un albergue sono in ferie in Svizzera e l'altro è chiuso per malattia anche il tempo si è rivoltato contro di noi, minacciose nuvole girano pericolosamente. Anche il bar, 200mt oltre al nostro percorso, dove siamo andati a chiedere informazione è assai sinistro, strana l'anziana coppia di osti, ma ancora più inquietante le bambine che escono in sequenza dalla toilet lanciando torvi sguardi. Così dopo un veloce caffè procediamo speditamente incrociando solo una giovanissima coppia spagnola e il simpatico tedesco e poco dopo le 17.00 siamo tra i primi ad arrivare all'ostello, il che significa scegliere i posti migliori!

venerdì 26 dicembre 2014

14° tappa Santiago-Negreira 22 km

Per il giorno di Natale ci siamo concessi una giornata di riposo e una camera nel nuovo hotel a fianco dell' albergue (stessa. gestione ad un prezzo pellegrino.  (30€ con bagno in camera), in un bel edifico storico di recente ristrutturazione. Fino alle 11.00  i locali sono ancora chiusi, le viuzze e le piazze lastricate tra antichi palazzi e chiese mostrano una Santiago silenziosa un po' malinconica, ma adorabile e col fascino di una vecchia, ma bella signora. Fantastico l'incontro in cattedrale con l'esuberante Patrizia che  nonostante avesse come riferimento un tipo alto e una moglie bassina, ha riconosciuto subito Fabrizio anche se solo... Pomeriggio allietato da un bel sole, tanto da permetterci gli ultimi saluti seduti fuori davanti a una cerveza, con Karl triste perché in seguito alla caduta non può proseguire verso Finisterra,  Camilla la bionda Santiago del Cile venuta in Europa solo per fare Cammino, Tom che deve andare a Roma poi tornare in Giappone e già progetta il Cammino del Nord, la coppia italiana in viaggio in auto lungo i luoghi del Cammino, lui l'ha percorso anni fa e vuole mostrarlo alla moglie.... Dal tardo pomeriggio la città cambia aspetto, accende l'ambito natalizio, i negozi riaprono e la gente si riversa per le strade, noi come al solito ci ritiriamo presto, domani ci aspetta il cammino verso l'oceano. Lasciamo Santiago avvolta dalla nebbia che ci accompagnerà per buona parte della giornata in compagnia della dolce Camila. Un'adorabile giovane svizzera (25 anni, ma dimostra meno) neofita del Cammino, si trova per 10 giorni a Santiago, nell'attesa di partire per la Bolivia (per studio) ha vagamente sentito del Cammino di Santiago, ma non sa bene cos'è, perciò ci ha chiesto se può partire con noi e noi ben volentieri l'abbiamo "adottata". Innanzi tutto le abbiamo fatto alleggerire lo zaino ( lasciando a deposito il resto), poi cerchiamo di soddisfare le sue mille domande, è avida di informazioni e curiosità....peccato lei parli francese, ma con un po' di spagnolo, un po' d' inglese e tanti gesti sopperiamo al problema. Tappa piacevole, con leggeri saliscendi tra boschi di eucalipti e querce con un ricco sottobosco da i colori autunnali e il bellissimo intermezzo di Portomaceira un borghetto in sasso, il fiume che forma cascatelle, il ponte medioevale, il castello, una cartolina! Il sole riuscirà a spazzar via la nebbia solo alle 15.00, quando ormai siam prossimi alla meta, Negreira

giovedì 25 dicembre 2014

25 dicembre

Ieri è stata una giornata intensa e ricca di emozioni, goduta appieno, la tappa di appena 5 km  ci ha permesso di assaporare con calma l'arrivo e i riti pellegrini,. Il ritiro della Compostela, che attesta l'avvenuto pellegrinaggio e della Cotolaya, certificato emesso quest'anno in occasione degli 800 anni del pellegrinaggio di S.Francesco di Assisi a Santiago, la messa del pellegrino, ma soprattutto piazza Obradorio e gli abbracci con chi si è condiviso il Cammino, Michele, Tom, MJ, Karl,Noriko, la coppia spagnola a piedi e quella in bici, lo spagnolo diversamente abile, gli inglesi, lo svedese, Helia il giovane polacco rap, la cilena, John l' inglese partito da Le Puy, il giovane idealista tedesco innamorato dei ritmi spagnoli e tanti altri che alla sera ritroveremo, in una festa-incontro per pellegrini prima della messa di mezzanotte. La citta silenziosa e chiusa dal tardo pomeriggio della vigilia si anima allo scoccare dell' una con l'apertura dei locali, la gente si riversa in strada, per noi stanchi pellegrini è l'ora di andare a nanna. Alloggiamo nel solito ostello dal 2009, prenotato da casa ad un prezzo scontatissimo una camera tripla pensando che per una volta saremmo stati più comodi.... invece ospiteremo Tom .... che il giorno di Natale compie 29 anni! Alla messa delle 12.00 con un solenne cerimoniale viene portato in processione il busto di Santiago, seguito dal botafumerio, pesante incensorio che viene sollevato tramite carrucole tirate da 8 addetti e fatto ondeggiare lungo il transetto, secondo un'antica tradizione l'incenso  emanato "disinfettava" dagli odori pellegrini.
Ci ritroviamo nuovamente tutti, e finalmente conosciamo anche Patrizia/ Ghirettina, l' amica pellegrina del forum, partita qualche giorno dopo noi  con cui condividiamo il pranzo di Natale, assieme a una new entry, la dolce Camila. Todo se comple, nel pomeriggio ritroviamo il bell'André, commosso dalla forte emozione dell' arrivo, in compagnia dell'inglese David  proveniente da.... Canterbury-Roma-Santiago !

mercoledì 24 dicembre 2014

13° tappa Monte do Gozo-Santiago 5 km

Ieri siamo arrivati a Monte do Gozo stanchi e un po' tristi, Lorena, (che malgrado i dolori ce l' ha fatta a compiere il suo Cammino sarà a casa per la vigiglia come desiderava il padre....) la bella madrilena dalla fluente parlata italiana ed inglese, ci saluta con un dolce abbraccio (e la promessa di risentirci), ci penserà l'hospitalero Manuel ( che conosciamo da sei anni!) a risollevarci il morale, scherzando e parlando anche in cinese e koreano..... Ritroviamo con piacere il tedesco Karl, reduce da una brutta caduta, lo spagnolo Antonio sempre con la radio appresso oltre a nuovi volti ( svedesi, inglesi....). Andiamo a cena con Myung Jae detto MJ (Kim era il cognome...) al ristorante più vicino (1km!) dove una scostante e cocciuta cameriera ogni qualvolta gli chiediamo quacosa, continua indifferente e imperterrita a sciorinare il menù tra lo sguardo divertito e stupefatto del koreano.Barcamenadoci tra l'inglese e lo spagnolo saremo noi a spiegargli i piatti....forse ... tanto alla fine ci porterà quello che gli pare, almeno era tutto buono! Alle 21 nell' ostello regna già il silenzio, siamo tutti ansiosi di arrivare e allo stesso tempo dispiaciuti di essere alla meta, ne è la dimostrazione Michele (incontrato alle porte della città) che preso da un turbinio di emozioni tentenna prima di entrare piazza Obradorio ai piedi della cattedrale.... Poi partono gli abbracci con i pellegrini con cui si è compartito questa bella esperienza, ma anche con chi abbiamo condiviso solo uno sguardo...rimarranno tutti nel nostro cuore come amici del Cammino e altri ne troveremo lungo la strada verso l'oceano che percorreremo nei prossimi giorni.

martedì 23 dicembre 2014

12° tappa Arzua-Monte do Gozo 35 km

Come ormai di consueto abbiamo cenato con Michele, poi in ostello Tom ha recitato, in italiano la parte, insegnatagli da Fabrizio, in vista del suo viaggio in Italia, di come approcciare una ragazza.... Ha voluto anche il copione scritto in italiano che poi ha tradotto in giapponese.... correggendo anche Fabrizo. per gli articoli omessi! Per fortuna che oltre a noi Lorena e Kim c'era solo un ragazzo spagnolo, perché tra prove e risate lo spettacolo è andato avanti fino a tardi. Non era nostra intenzione procedere così speditamente, ma la compagnia dei ragazzi ci ha preso la mano, così stamattina sveglia alle 7.00 e con un tacito accordo il quartetto partirà al lume della torcia! Fredda mattinata con prati brinati, attraverso piccoli agglomerati di grandi fattorie con il sentiero imbrattato dal continuo passaggio di bestiame, l'incontro con le mucche spaventa Marina che impaurita salta dentro al recinto ormai vuoto, sentendosi colpevole di mangiare la  "chuleta de ternera"! Procediamo in un lungo ma dolce saliscendi tra querce, ma sopratutto eucalipti dal tipico odore mentolato con un ricco sottobosco di funghi, mentre negli orti svettano una sorta di cavolo-verza che viene sfogliato per il tipico piatto, il caldo gallego.  Abbiamo deciso di supportare Lorena (ha l'aereo in serata!) in questo suo rapido andare perché nel Cammino si instaura una condivisione difficile da spiegare, come il gesto di Tom che si leva la conchiglia dallo zaino per donarla a Lorena. Finalmente alle 17.00 dopo ben 35 km arriviamo all'ostello di Monte de Gozo, bistrattato da molti, ma essenziale pulito caldo e con un simpatico hospitalero Manuel, ma soprattutto essendo a soli 5km da Santiago consente di godersi in tutta calma l'arrivo in piazza Obradorio......

lunedì 22 dicembre 2014

11° tappa Palais de Rei-Arzua 27 km

Ieri sera siamo arrivati stanchi ma, come ha detto Tom, contenti di aver ricompattato la famiglia pellegrina ritrovando Dario e Kim, Pedro protagonista del reportage di tv Galizia, procede più spedito deve essere a casa per la vigiglia! Alla cena, nella ottima pulperia completiamo il gruppo con Michele che rispunta immancabilmente all'ora di cena come per magia nel medesimo ristorante dove siamo! Lasciamo Palas de Rei in una rosea alba (8.3o) di una fredda (-1), ma tersa mattinata che preannuncia una bella giornata, il sole ben presto avrà il sopravvento facendo salire la temperatura a ben 16°! Bello il percorso odierno, si snoda su continui saliscendi attraverso un agreste paesaggio di verdi pascoli, boschi di querce ed eucalipti, allietato da Lorena e Tom con cui cammineremo per l' intero tragitto. Pochi i bar aperti (ma li visiteremo tutti!), ma a Melide non manchiamo la sosta alla pulperia da Ezechiele, ottimo polipo annaffiato da una bottiglia "albarino" fara' si che faticheremo a trovare l' uscita dalla città! Tra canti giapponesi, lezioni di italiano- spagnolo, birre e risate affrontiamo meglio le dolci salite che a lungo andare si fanno sentire e sotto un sole ancora alto arriviamo ad Arzua. L'albergue municipale è situato in un antico edifico in pietra con i tipici infissi azzurri, spazioso, ben riscaldato è veramente delizioso, ma Tom è triste...... il Cammino ormai volge al termine.

domenica 21 dicembre 2014

10° tappa Mirallos-Palas de Rei 37 km

L"albergue O Mirallos dove abbiamo alloggiato ieri sera è un bar-ristorante, molto animato, situato nel paese composto da una casa e la chiesa, centro di ritrovo per tutto il circondario..... Fabrizio intreccia una.improbabile conversazione, aiutato anche dalla birra, con André che mostra orgoglioso e geloso le 3 credenziali ricche di timbri raccolti attraverso Germania, Svizzera, Francia. Spagna, frutto di sei mesi di cammino ( intercalato da piccoli e svariati lavoretti).... invidiabile! Ritroviamo Michele, il giapponese detto Tom, che assieme a Lorena (giovane madrilena) e una famiglia di 5 cileni alloggiano 800mt prima di noi,  nessuno se l'è sentita di proseguire per altri 12km... La giornata inizia male.....senza colazione il bar è ancora chiuso ( ci avevano promesso avrebbe aperto alle 8.00...) e noi chiusi dentro, dovremo saltare un alto muretto per uscire, comunque è ancora buio (8.20) quando assieme a Michele e Lorena ci incamminiamo in una giornata nebbiosa, ma non fredda. E' un continuo saliscendi fra isolate fattorie, incontriamo mucche portate al pascolo, come ieri quando abbiamo ritrovato Dioniso, l'anziano che, come due anni fa, ci regala  noci (si scusa perché quest'anno causa il "malo tiempo" non sono molto buone...) in cambio di una preghiera a Santiago e si augura di rivederci ancora i prossimi anni! Lungo il percorso incontriamo un pellegrino tedesco che sta facendo il Cammino tornando indietro, dicendo che ci aspetta una tappa molto dura, solitaria e impossibile da completare.... vero, ma nonostante questo e i pochi bar aperti, alle 18.00 in compagnia di Lorena e Tom arriveremo alla meta : Palas de Rei dopo ben 37km!

sabato 20 dicembre 2014

9° tappa Samos-Mirallos 31 km

Quella di ieri è stata una giornata impegnativa, non eravamo ancora arrivati(dopo ben 32 km), quando Pedro ci fa segno di sbrigarci, sta partendo l'ultima visita guidata al monastero (17.15), abbiamo appena il tempo di sganciare lo zaino! Con la simpatica guida (con figlioletto di 2 mesi nel "marsupio" coperto anche dalla mantella della mamma...) ci addentriamo nei meandri del celeberrimo monastero benedettino, uno dei più antichi di Spagna. Un antico salone è stato attrezzato per l'accoglienza pellegrina, bell'ambiente, ma insufficientemente riscaldato da una mini stufetta elettrica, ci ingegniamo coprendo il letto (a castello) con coperte a mo di tenda! Il vicino benzinaio- hospitalero, factotum, munito anche delle chiavi del monastero, ci condurrà attraverso un inquietante ed oscuro giro, un labirinto di portoni, anfratti, scale ad assistere ai suggestivi vespri cantati dai monaci, ormai anziani e ridotti a poche unità ad eccezione di un giovanissimo novizio. Oggi è stata la tipica giornata galiziana, avvolta nella nebbia piovigginosa, dove i sentieri corrono tra ampi e verdi pascoli e copiosi rivoli d'acqua, per poi insinuarsi in stretti canaloni delimitati da muretti a secco ammantati di muschio e antiche querce. Pur bypassando la città di Sarria, non arriveremo alla meta prefissata (mancano ancora troppi km a Portomarin...), ci fermeremo nel piccolo paese di Mirallos, con André (il bel studente tedesco di 22 anni, partito a piedi mesi fa da Monaco di Baviera in cerca di esperienze e lavori lungo il percorso), c'è un nuovo "albergue a donativo", spartano, ma finalmente riscaldato annesso al bar-ristorante e al pellegrino "scansado" non serve altro....





venerdì 19 dicembre 2014

8° tappa O Cebreiro-Samos 32 km

La temuta salita di ieri (1300mt) si è rivelata meno impegnativa del previsto, più provante la discesa dell'altro giorno dalla Croce de Hierro, che coi suoi 1000m di dislivello, su sentieri sassosi, ha lasciato sul campo diversi pellegrini (polsi rotti, gambe...) e richiesto anche l' intervento dell'elicottero. O Cebreiro merita comunque uno sforzo, soprattutto fuori stagione e ieri in particolare ci ha anche regalato uno spettacolo superbo. All'ostello municipale nuovi incontri, il giovane "capellone" tedesco, due spagnoli, i coreani incontrati lungo la strada, una famiglia messicana (con una figlia di 13 un figlio di 8 anni) e la troupe di tele Galizia a fare un reportage sul Cammino....saremo in onda il 27 dicembre alle 22.00! Anche stamane l'alba ci regala un paesaggio eccezionale, il cielo terso tinto di rosso sopra una coltre di leggiadre nubi, lasciamo così O Cebreiro importante luogo, ricco di leggende e tradizioni legate al Cammino (come la benedizione ai pellegrini). Ci inoltriamo su sentieri resi duri dal ghiaccio notturno, tra pascoli brinati e boschi di querce attraversando silenti agglomerati di fattorie attorno la chiesetta ( sempre chiusa) in sasso. Sempre salendo passiamo il bronzeo monumento al pellegrino che procede piegato dal vento e in breve siamo all'Alto do Poio, due albergue ai lati della strada e null'altro, ci fermiamo a salutare la signora Romedia hospitalera che ha dedicato la vita ai pellegrini, che ci abbraccia commossa.... Si prosegue su continui saliscendi nel verde paesaggio galiziano tra verdi pascoli e rigogliosi ruscelli, su mulattiere segnate dal passaggio del bestiame sempre in movimento guidato da solerti cagnoni. A Tricastela, cittadina con molti servizi scegliamo di proseguire per il monastero di Samos, ci aspetta ancora un bel tratto che passiamo in compagnia del giapponese Tom interessato ad imparare l' italiano perché deve andare dai parenti in Italia, sa già caz... cacca, vaff.... il resto glielo insegnerà Fabrizio! Alle 17.15 dopo 32 km arriviamo appena in tempo per la visita guidata al monastero, poi. vespri e di corsa a cenare.....

giovedì 18 dicembre 2014

7° tappa Ambasnestas-O Cebreiro 17 km

Dopo una rilassante notte nel bel albergo rural, un antico e nobile palazzo, partiamo con calma ci aspetta una tappa di soli 17km, ma con l'ascesa ad O Cebreiro. Usciamo in una giornata uggiosa con le vette circostanti coperte dalla nebbia, attraversiamo solitari villaggi mentre il sentiero inizia a salire e il paesaggio assume un aspetto più alpino con vasti pascoli e ruscelli. Qualche locale aperto si trova ancora, in uno di questi ritroviamo Norico, la giapponesina ancora col ginocchio dolorante, ma determinata a proseguire. Man mano che saliamo la nebbia ci avvolge sempre più, il percorso si insinua nel bosco, nel silenzio rotto solo dal calpestio delle foglie secche, incontriamo appostati "loschi " individui armati di radio e fucile.... cacciatori appostati per la caccia al cinghiale, come spiegato nel giubbetto catarifrangente che indossano! Quando arriviamo a pochi km dalla vetta è ora di pranzo, ci fermiamo per una calda sopa de ajo (aglio!) in compagnia di Norico e due coreani dai nomi impronunciabili. L'entrata nella regione galiziana è segnata dai famosi pilastrini che ogni 500 mt scandiscono la distanza da Santiago e da una grande pietra con lo stemma della regione, mentre come d' incanto il sole sembra riuscire a bucare le nubi..... E come per magia il cielo si tinge d'azzurro e rivela un paesaggio fantastico... la vallata nascosta da un mare di soffici bianche nuvole racchiusa in una cornice di vette che sembrano spuntare dal nulla! E che dire dello splendido villaggio di O Cebreiro, le tipiche case in pietra coi tetti di paglia, la chiesa romanica, le viuzze acciotolate irradiate dal sole sono una scena unica! Davanti ad un tale panorama che neanche un pittore avrebbe disegnato meglio, seduti su un muretto a contemplare lo spettacolo della natura,  ci beviamo un sidro con gli amici di Cammino.

mercoledì 17 dicembre 2014

6° tappa Cacabelos-Ambasmestas 25 km

Notte non solo techicolor ma anche musicale... alle luci intermittenti del balcone erano collegate anche una serie di canzoncine natalizie... a cui si è aggiunto il "concerto" notturno di Fabrizio e il coinquilino Karl (il tedesco)! Il mattiniere teutonico lascia la stanza di buon ora in religioso silenzio, noi ci attardiamo in attesa che faccia giorno(8.30). Mattinata frizzante, col sole che ben presto inizia a scaldare, splendido il sentiero quando si inoltra tra le colline ammantate di bassi vitigni. In breve arriviamo a Villafraca del Bierzo, dove incontriamo David e Lucas ( i due giovani francesi),la bella località è ricca di palazzi storici, importanti chiese, ma purtroppo sempre chiuse.... Il clima favorevole consente soste al bar all'aperto e il caldo caffè col leche è ora sostituito dalla cerveza! All'uscita  della cittadina oltre al percorso tradizionale che segue la vallata a fianco della statale c'è la variante di montagna, più lunga, ma panoramica. Avendo per due volte seguito la via bassa, oggi favoriti anche dalle ottime condizioni climatiche, decidiamo di salire.....un cartello indica Camino muy duro! Una ripida mulattiera si inerpica dapprima tra castagneti che man mano che saliamo in quota lasciano il posto a pascoli (mucche, pecore, cavalli) con uno splendido panorama che abbraccia la vallata e i monti circostanti. Bel percorso, ben segnalato, un po' impegnativo nella ripida discesa che conduce a fondovalle, a Trabadelo dove riprendiamo il Cammino tradizionale e Michele, il pellegrino milanese, ma ormai residente a Roma, con cui abbiamo cenato ieri. Percorriamo in piacevolmente compagnia il percorso monotono che corre sempre parallelo alla strada fino alla nostra ennesima sosta al bar! Considerando che gli ostelli, il municipale e la Magdalena di Vega non sono ben riscaldati, pensioni e case rural in questo periodo sono chiusi e sono ormai le 18.00... ci concediamo un bel hotel ad Ambasmestad, che è anche l'unico... domani ci aspetta l'ascesa al leggendario O Cebreiro.

martedì 16 dicembre 2014

5 tappa Molinaseca-Cacabelos 25 km

L' impegnativa tappa di ieri è stata una meta agognata.... quando avvistiamo le prime guglie delle chiese di Molinaseca è ormai pomeriggio inoltrato per fortuna inizia ad imbrunire solo dopo le 18. Passato il bel ponte medioevale attraversiamo tutto il centro e oltre, alla vana ricerca dell'albergue o un alloggio aperto, quando in lontananza intravediamo altri due pellegrini... Antonio, uno spagnolo girovago con un mega zaino (dopo Santiago l'aspetta il Messico e oltre...) con tanto di radio formato "famiglia", sempre accesa e fiaschetta della grappa, per il freddo dice lui.... L'altra è Norico la graziosa giapponesina grazie alla quale troveremo un posto per dormire, conosce un abitante del luogo, Alfredo che ha fatto un tratto del Cammino con lei, che a sua volta ci ha trovato una mansarda con 5 posti letto da condividere...  Il tutto per 10€ a persona, compreso di biancheria per il bagno e da letto, con delle morbidose lenzuola di pile sarà un piacere stare al calduccio mentre sul lucernario si sente lo scrosciare della pioggia! La mattina si presenta ancora grigia, ma con una temperatura stranamente alta, tendenza che andrà via via aumentando fino allo splendere del sole, arriveremo a ben 16°, sarà piacevole fermarsi nei bar coi tavolini all'aperto! Rispetto alle mesetas siamo scesi di oltre 500 metri, il clima è meno rigido, lo dimostrano anche le cicogne che sono placidamente dentro i nidi e le numerose piante di corbezzolo in piena "esplosione". Il percorso odierno è pressoché pianeggiante e per buona parte su asfalto, un susseguirsi di agglomerati con tutti i servizi necessari al pellegrino, chiesette, ermita, cruceri con l'effige di Santiago ci accompagnano. Ponferrada e il suo castello templare, le sue chiese e il centro meritano senz'altro una visita più prolungata. L'ultimo tratto è molto bello e rilassante si inoltra in una campagna ricca di vigneti, il territorio del Bierzo è assai rinomato per i suoi rossi. Nell'ostello la Gallega a Cacabelos, l'unico aperto (a parte gli hotel) ritroviamo il tedesco e i due francesi, che si erano fermati 10 km prima di noi per la tappa troppo pesante, tappa che ha messo ko anche Norico, dovutasi fermare a Ponferrada per il dolore alle ginocchia...... L' hostel è composto da linde camere a quattro letti con bagno in camera, balconcino sulla piazza con tanto di luminarie lampeggianti, sarà una notte al technicolor.....


lunedì 15 dicembre 2014

4° tappa Rabanal del Camino-Molinaseca 26 km

L' ostello dove alloggiamo è un' antica casa rurale con un vasto cortile interno attorno al quale i vecchi magazzini e stalle sono stati riconvertiti in ambienti per pellegrini. Ci ritroviamo tutti in una allegra tavolata dove la signora Pilar ci serve una ricca colazione, utile per intraprendere il cammino in una fredda, ma soleggiata giornata. Partiamo in versione "freddo estremo" (siamo a 1150 m.), ma ben presto, complice la salita iniziamo ad alleggerirci. Lasciamo il grazioso villaggio di Rabanal con le sue belle case in pietra ( 64 abitanti, ma una ricettività elevata), già conosciuto nel medioevo come luogo protetto dai templari. In breve arriviamo a Foncebadon, paese dalle molteplici case diroccate solo sei anni fa,  ora notiamo molti edifici ricostruiti sempre in funzione del pellegrino. Il sentiero ammantato dalla brina e in lontananza i monti imbiancati risaltano nella bella giornata assolata si sale tra bassa vegetazione fino alla Cruz de Hierro. Una semplice croce di ferro in cima ad un lungo palo su di una collina di sassi portati nei secoli dai pellegrino rappresenta uno dei simboli del Cammino, un gesto di liberazione, lasciare una pietra significa liberarsi di un fardello, una colpa, un dolore, un ricordo... A Majarin, i ruderi dell'antico paese sono ormai ricoperti dai rovi, sopravvive un' unica precaria abitazione quella del singolare Tomas, proclamatosi l'ultimo dei templari, votato al Cammino e ai pellegrini, come il ragazzo che prima di Astorga vive  in angusta e sperduta struttura lungo il passaggio dei pellegrini a cui offre viveri e bevande. Ci dice di avere due figli, ma non sarebbe un buon padre se stesse con loro, la vita la sente  in funzione del Cammino... Inizia ora il tratto più impegnativo e provante della giornata, una ripida discesa sassosa che scende da 1500m, il punto più alto di tutto il Cammino Francese, ai 580m di Molinaseca. Percorso fortunatamente sotto il sole ed intervallato da due paesi, il grazioso El Acebo, case in sasso con balconi lignei e tetto d'ardesia e Riego de Ambros. Quest' ultimo è un villaggio simile al precedente, ben tenuto anche se prevalentemente abitato d'estate, saremo gli ultimi pellegrini ad usufruire dell'unico bar che domani chiuderà. La signora Carmen che in gioventù ha lavorato in Belgio con molti simpatici italiani, ci offre il caffè augurandoci  Buen Camino e chiedendoci un pensiero a Santiago. ..

3° tappa Astorga-Rabanal del Camino 21 km

L'ostello di Astorga è situato in un antico palazzo storico.... difficile da riscaldare soprattutto se i radiatori vengono accesi solo per poche ore, per dormire non c'è problema, siamo otto in una stanza di 6 metri per 3 (si ritorna a respirare l'aria pellegrina...) e dentro il sacco a pelo si sta sempre bene. Discorso diverso per la stanza dei servizi. sembra un frigorifero, ma non solo per noi.... le docce sono rimaste asciutte! Astorga è una tappa classica, incontriamo i primi pellegrini (ieri ce ne erano ben 27) un signore tedesco, ma sopratutto giovani, due francesi, uno spagnolo, la giapponesina Norico e Dan il bel milanese con cui condividere le esperienze. Fabrizio vede la pizzeria la Traviata....è fatta, si cena lì.....sembrerà di mangiare la pizza Catari'! Piovendo piuttosto forte ben presto torniamo in ostello e alle 21 siamo già a letto, Fabrizio, visto che stasera c'è pubblico, inizia subito un lungo concerto, interrotto solo ogni qualvolta Marina gli lancia qualcosa dal letto a castello superiore! Alle 8 di mattina l'hospitalera viene a svegliarci, dopo mezz'ora dobbiamo lasciare l'albergue .... peccato fuori è ancora buio pesto e si stava così bene nel letto! Giornata grigia (6°) che andrà migliorando nel corso della giornata fino allo sbucare di un piacevole solicello, il paesaggio agreste lascia il posto a macchia e pinete mentre la strada inizia leggermente a salire. Non mancano le possibilità di ristoro e ricettività nei piccoli paesi attraversati, che spesso, data l'esiguità degli abitanti (40 ai 70 abitanti), sopravvivono proprio grazie ai pellegrini. Antiche chiese dagli alti campanili a vela ornati dai nidi di cicogna e case  in sasso costituiscono la semplice, ma gradevole architettura rurale.Lungo la strada e nei bar ci incrociamo e intratteniamo più volte coi pellegrini partiti da Astorga con noi e con la maggior parte di loro ci troveremo a fine tappa nell'albergue Pilar  di Rabanal del Camino. Qui conosciamo una simpatica coppia. diversamente assortita. di amici torinesi, Antonello e Giovanni, con cui trascorreremo una allegra serata, sarà un peccato perderli, ma per il loro improvvisato primo cammino hanno deciso di procedere a piccole tappe....

sabato 13 dicembre 2014

2° tappa Hospital de Orbigo-Astorga 16km

Ora spieghiamo perché ieri pomeriggio abbiamo preso il bus, 1° albergue, paghiamo poi scopriamo che, causa lavori, il riscaldamento è affidato a stufette portatili a gas (ancora da accendere!) che in spazi così ristretti bruciano tutto l'ossigeno, richiediamo indietro il pagato e pensare che prima di arrivare ci aveva affiancato un'auto e raccomandato quell' ostello perché molto caliente ! Nel secondo albergue ci dice che il riscaldamento funziona....dipende da quanto vogliamo pagare, comunque è ancora da accendere e alle 17 con fuori -2 dubito che si scaldi! Ormai siamo sospettosi... quando ad Hospital de Orbigo un passante ci decanta e accompagna all'albergue Encina pensiamo all'ennesima fregatura, invece .... ampia stanza ben riscaldata con 2 letti a castello  (solo per noi) con bagno in camera e un'ottima e abbondante cucina casera! Stupendo il lungo ponte ad arcate di origine medioevale, peccato non poterlo fotografare al meglio, all'arrivo era buio e al mattino pioveva. Tappa odierna  tutta sotto una  costante pioggia,  con una temperatura che va dai 5° ai 7°,  attraversiamo un paesaggio ondulato tra granturco, barbabietole (raccolte e da raccogliere),vitigni intercalati da diversi paesi con chiese (per la maggior parte chiuse per timore di furti...) dal tipico campanile a vela nelle cui nicchie sono i grandi nidi di cicogna (momentaneamente vuoti). Ogni tanto è gradita una sosta al bar, sempre presenti e accoglienti, dove troviamo l"unico pellegrino fin'ora incontrato. Tappa piacevole, non segue più la statale, ma si snoda lungo una pista tra campi che poi lasciano il posto alla macchia fino al Crucero de Santo Toribio, punto panoramico su di un'altura, se non fosse precluso dal brutto tempo. Poco dopo 14 arriviamo, in salita, ad Astorga,  città ricca di storia fin dai romani con importanti edifici (come il palazzo Gaudi'), chiese (cattedrale..),  musei (museo del Camino) che stavolta abbiamo il tempo di visitare se pur sotto una continua pioggia..... anche perché in ostello è fresco!

venerdì 12 dicembre 2014

1° tappa Leon-Hospital de Orbigo km 25 (km 33 )

Ieri arrivare a Leon è stato un po' movimentato, dopo qualche problemino familiare, un intercity in ritardo, un bus imbottigliato nel traffico, un check-in al volo, un aereo che non si decideva a partire per i troppi bagagli in cabina (dirottati poi in stiva), 5 ore di bus (Madrid-Léon, super accessoriato con tanto di consolle con videogiochi, film, musica e Wi-Fi ) alle 2.45 finalmente siamo in hotel. Ci svegliamo spontaneamente alle 8.00, è ancora buio, c'è la nebbia e zero gradi, non è certo invogliante lasciare la cameretta surriscaldata, 25°! Ma appena iniziamo a camminare tutti i dubbi spariscono ed è una gioia essere in Cammino! Dopo il Buen Camino della ragazza alla reception e una sostanziosa colazione a base di cioccolata in tazza è churros, una specialità molto leggera ;-) facciamo un giro turistico per la città, alla ricerca dei simboli di Santiago, conchiglie, cruzeros, statue e alla cattedrale dove mettiamo il primo sello. Usciamo facilmente dal centro accompagnati dalle numerose frecce gialle, la lunga periferia è ormai un tutt'uno coi paesi limitrofi con pochi resti dello storico passato, come la  Virgen del Camino, dove l'antica chiesetta è stata sostituita da un moderno e discutibile edificio compensato dalla gentilezza dell'addetto che si è profuso in notizie ed elogi quando ha saputo che siamo italiani. Seconda colazione con un semplice cafè con leche, ci portano anche due fette di torta e una porzione di churros, solo 2.40€ , che Fabrizio si spolvera in toto! La tappa odierna propone due percorsi, noi scegliamo quello che segue il tracciato originale, anche se attualmente è meno frequentato perché quasi parallelo alla statale, ma l'altro l'abbiamo già fatto, inoltre questo attraversa più paesi  il che significa maggiori possibilità di sosta ....  Il Cammino corre rettilineo su di piatto altopiano a 900 mt d'altezza, un vasto paesaggio agreeste dove sono intenti a mietere il granoturco con i semplici villaggi che sorgono ai lati della statale. San Martin del Camino doveva essere la nostra meta, ma il municipale è chiuso, gli altri due albergue hanno un riscaldamento insufficiente, sono le 17.00, siamo stanchi (abbiamo già percorso 25km) e il freddo inizia a farsi sentire, allora decidiamo di proseguire per il prossimo paese (7km) ......ma in bus!

lunedì 8 dicembre 2014

Cammino Francese d' inverno 2

Ci riproviamo, sarà Natale a Santiago 2 e non è il titolo di un cinepanettone ! Dopo due anni e come già detto in occasione di Fabrizio pensionato, ci regaliamo un altro Cammino in inverno, segnato anche da ricorrenze storiche (l’entrata in pensione di Fabrizio) e religiose (Natale, il pellegrinaggio del fraticello d’Assisi, la traslazione di Santiago). Cogliamo così l’occasione, di usare la Credenziale emessa (dalla parrocchia di O Cebrerio e ottenuta via e-mail) in occasione dell’ottavo centenario del pellegrinaggio di San Francesco a Santiago (1214-2014). Partiremo l’11 dicembre, volo pomeridiano Bologna – Madrid poi bus notturno per Leon, breve pernottamento in hotel e al mattino successivo inizieremo il Cammino. Se tutto andrà come dovrebbe, contiamo di arrivare Santiago la vigilia di Natale, dopo due giorni proseguire per festeggiare il Capodanno a Finisterre, poi visto che ormai siamo proprietari del nostro tempo e le tariffe aeree sono più basse dopo la Befana, non mettiamo limiti al rientro.... Un’idea (e del materiale) ce l’ha fornito l'amico Ermanno, il Cammino del mar de Arousa e río Ulla potrebbe essere un interessante percorso storico, attraverso i luoghi dove i discepoli sbarcarono  col corpo di San Giacomo per poi addentrarsi in Galizia per la sepoltura. Fu il primo apostolo decapitato dal re Erode Agrippa nel 40 d.C, i suoi seguaci ne raccolsero il corpo, lo trasportarono segretamente con una imbarcazione nei luoghi della sua predicazione, nei secoli successivi si perse traccia del sepolcro. Nell'anno 813  un eremita  vide, per molti giorni una pioggia di stelle (campus stellae),  in sogno San Giacomo gli rivelò che lì era la sua tomba, iniziò così  il culto e  nacque la città Santiago de Compostela. 
Insomma abbiamo tanta carne al fuoco….. speriamo di non bruciarla, confidiamo nel vostro sostegno, ma soprattutto nella protezione di Santiago....