domenica 30 dicembre 2012

11° tappa Olveiroa-Finisterre 33 km

Durante la notte si sente un po ' di trambusto, sono i due portoghesi che dalla loro camerata (4 persone )al piano inferiore si stanno intrufolando nella nostra ( su 16 letti solo 5 sono occupati ), al mattino ci diranno che era impossibile dormire con Peter e lo spagnolo arcigno, russamenti e grida continui!!!! Salutiamo con affetto Clara, che oggi andando verso Muxia (nel rinnovato albergue di Dumbria,12km) partirà più tardi in una direzione opposta alla nostra, con la promessa di risentirci sul forum deiPellegrinipersempre, ma anche partecipare ai favolosi raduni! Mentre a noi aspettano gli ultimi 33km , più altri 3-4 per il faro quindi meglio muoversi dopo una buona colazione al solito bar -ristorante dove un abitante del luogo ci saluta dicendo che Franco e Mussolini erano "mal" ma anche "ahora".... e il barista alza il pugno .....Ci avviamo in una mattinata buia (8.45) e ventosa, alla tv hanno dato allarme giallo per il forte vento sulla costa, ma a noi il giallo piace....., assieme ai due portoghesi ridendo della notte passata e vedendo i miracoli dell' ipobrufene! Su e giù per vallate, notiamo con maggior interesse il bel pietrisco verde del sentiero, ci hanno spiegato essere i residui di lavorazione della vicina fabbrica di Hospital (prima del paese altri 2 albergue privati), qui c'è un bar (solo dopo15km, a Cee ritroveremo locali) e poco dopo il bivio Muxia o Finisterre. Il percorso si snoda su strade forestali che attraversano un vasto altopiano con una bassa vegetazione ora in via di rimboschimento (eucalipti e pini ) sul sentiero diverse salamandre o geki morti (suicidio di massa?!) . Oltrepassiamo la solitaria chiesa della Madonna della neve e poco più avanti un punto d'appoggio x pellegrini (chiesa ed annessi ora chiusi ) un utile riparo x una sosta. Nel tragitto incontriamo un gruppo e un singolo pellegrino che procedono nel senso opposto, ma del solitario Raphael non c'è traccia ......il Cammino è ben segnalato anche x tornare a Santiago, giornata caratterizzata da un forte vento.che se pur fastidioso ha impedito alle nuvole di fermarsi . Un ripido e sassoso sentiero con belle viste sull 'oceano conduce a Cee, grossa cittadina legata a Corcubion (ostello con cena comunitaria ) poi ancora su e giù passando x Sardinero dove ci raggiungono i 2 portoghesi che si erano fermati a pranzare con Roberto, l'ottuagenario francese. A passo svelto attraverso la lunga spiaggia arriviamo all' albergue di Finisterre ( ore 17) dove lasciamo gli zaini x andare subito al faro, si unisce a noi Alfonso, giovane di Cordoba incontrato sulla rotta Finisterre. Anche se il cielo nuvoloso cela il tramonto arrivare al mitico paletto del km 0.00, vedere solo l'oceano infinito, sballottati da un fortissimo vento e pensare che x gli antichi pellegrini si era alla fine della terre, ha un innegabile fascino.... In ostello veniamo accolti da Begonia, hospitalera ventennale, che sta passando le consegne ad un bel ragazzo indiano che vive a Milano, gentile e premuroso., ma soprattutto trasmette un energia positiva. L'albergue è in via di ristrutturazione xciò è aperto ma senza riscaldamento..... stasera oltre noi ci sono solo altri 2 pellegrini mentre se ne spettano molti per la festa di Capodanno, siamo contenti per Clara che temeva di essere sola.... Al bar salutiamo Roberto, l'anziano pellegrino francese esempio di come si possa amare il Cammino, la condivisione con gli altri e perseguirla in ogni modo e questo ci fa sentire un po'meno nostalgia pensando che anche questo Cammino è giunto al termine ..... anche xchè dal 30 dicembre ci aspetta il Raduno Pellegrino!

venerdì 28 dicembre 2012

10° tappa Negriera-Olveiroa 33 km

Ieri sera alle 21.30, tornando dalla pizzeria, incontriamo due pellegrini che procedono nel verso opposto (?) ,all'arrivo scopriremo che l'ostelli è completo.... Prima delle 7.00 inizia il trambusto dei preparativi, un gruppetto di spagnoli è già pronto in assetto anti-pioggia per la partenza, noi facciamo colazione con comodo ( ci eravamo premuniti di vivere ieri sera, essendo 1 km dopo il paese, anche la cena si potrebbe consumare qui essendo dotata di cucina attrezzata ) l'arcigno spagnolo, incontrato più volte,grande russatore e parlante nel sonno stamane è stranamente in ritardo. La vestizione oggi è più laboriosa e faticosamente, resa difficoltosa da un ambiente surriscaldato, c'è il pavimento caldissimo tanto da tenere la porta esterna aperta (!?). Ghette, calzoni anti-pioggia copri-zaino, mantella, così equipaggiati ci incamminiamo lentamente in una buia mattinata, calda e piovigginosa (durante la notte forti scrosci e vento ) facendo attenzioni a non perdere la freccia gialla! Dopo aver attraversato un nucleo abitato, ma ormai alle prime luci dell' alba il sentiero fangoso e con ampie pozzanghere si inoltra tra boschi di eucalipto dove fanno capolino le prime mimose in fiore! Antonio oste dell' omonimo bar, ci dirà che è il primo fiore della primavera,quest 'anno un po' in anticipo, è il primo locale incontrato è dopo 8km (segnalato, 100m fuori dal Cammino, con wifi ), colazione insieme ai colombiani madre e l'adolescente figlio dai lunghi capelli corvini Un' altra sosta dopo 4km al bar di Villaserio sapendo che per 13km non né troveremo altri, dove ci raggiunge Clara.Se da un lato ripercorrere il tratto verso Finisterre per la 4° volta possa essere familiare dall' altro scoraggia sapere dell' estenuante lunghezza senza bar! Lungo il percorso numerose fermate d'autobus con belle strutture simili ad horreo, utili soste x pellegrini xchè di bus non c'è traccia! Siamo accompagnati da una leggera e fine pioggia intercalata da brevi sprazzi di sole, ma con temperatura gradevole. Verso le 14 nel piccolo villaggio di S.Marina (20km daNegreira) troviamo l'indicazione x un bar -albergue, 40mt fuori dal cammino, aperto questa estate è una deliziosa antica casa ristrutturata con tutti i confort per i pellegrini (12€) gestita da un' amabile famiglia, ottima x spezzare la lunga tappa odierna. Percorrendo gli ultimi 13km in piacevole compagnia di Clara risulteranno meno pesanti, su e giù per continue alture pascoli,fattoria e finalmente prima delle 18 arriviamo all'albergue di Olveroia. Gradevole borgo in sasso con numerosi horreos,il tempo di sistemarci e siamo pronti per andare a cena. Solito ristorante, che Francesco ricorderà bene, ottima cena in compagnia di Fernando, simpatico ragazzo portoghese, solo xchè l'amico è rimasto a letto dolorante dalla lunga camminata. Pochi altri pellegrini, la coppia colombiana, un' altra ragazza colombiana in compagnia di una inglesina e Roberto, ottantunenne francese che dopo tanti Cammini continua a camminare alternando tratti in bus o taxi.... Clara è rimasta in camera un po ' provata dalla tappa odierna, ma la ritroveremo già in forma al nostro rientro, ancora qualche chiacchiera,e alle 22 ci addormentiamo.

giovedì 27 dicembre 2012

9° tappa Santiago -Negreira 28 km

Notte tranquilla nonostante il roncadores Fabrizio, nella stanza siamo solo in 3 (13 in tutto l'ostello, la sera prima 3), l'hospitalero Manuel, ci aveva offerto una camera solo per noi due in occasione del Natale, ma come potevamo lasciare Louis?! Prendiamo il bus x tornare a Santiago di buon ora e nonostante il ragazzo si prenda un giorno di relax ( ha l'aereo per tornare a casa il 5 gennaio ) viene in città con noi, non vede l'ora di ritirare la sua prima Compostela! Volevamo fare colazione al caffè Paradiso x i migliori churros con cioccolata di Santiago , ma aprirà solo alle 8.30, ripieghiamo sul bar vicino ci attardiamo un po ' prima di salutarci proprio davanti alla cattedrale, un ultimo commovente abbraccio con Louis, giovane dolce e sensibile, un altro importante tassello del nostro Cammino. In un' altra bella giornata di sole ci incamminiamo verso Finisterre come 8 mesi fa, ripercorrendo con piacere sentieri ormai noti. Dopo 8 km sosta al bar O Ventoso ( ottimi bocadillos con pane tipo ciabatta e wifi) con vista sulla vallata ancora offuscata dalla nebbia mattutina. Dopo aver passato paesini allineati lungo la strada, il sentiero si inerpica ripido tra boschi di eucalipti, poco dopo l'ultima sosta al bar da Pacho 5km prima dell' arrivo. Lungo la strada incontriamo un pellegrino che cammina col suo cane-perrogrino (perro=cane ) nel verso opposto al nostro, lo salutiamo e ci racconta della sua vita dedicata al Cammino, hospitalero (convento di S.Martin verso Muxia?) e ora per 7 mesi a camminare per la Spagna, come dice il poeta "caminante non hay camino, hacer il camino all' andar...." camminatore non c'è il cammino, il cammino si fa andando..... Attraversiamo lo splendido borgo di Puente Maceria con le sue casette in sasso come il ponte sul fiume con copiose cascatelle e persino un castelletto e rigogliosi cespugli ancora in fiore. Un'ultima breve salita arriviamo a Negreira col suo delizioso ostello a letti singoli e riscaldamento a pavimento. Ritroviamo Clara, che ci precedeva di mezz 'ora e Peter l'unico non incontrato in Santiago, come regalo di Natale si è concesso due notti al Paradores, hotel a 5 stelle di fronte alla cattedrale! Ci saluta calorosamente ricordando i nostri nomi e ci racconta dei suoi 6 anni in Spagna a far l'hospitalero e Cammini, il prossimo anno si prenderà una pausa e tornerà a casa, a Dresda. Serata alla pizzeria Milio in compagnia di Clara a parlar di Cammini gustando l'ottima pizza di Milio emigrato in Svizzera dove ha avuto come maestro un pizzaiolo napoletano!


 

mercoledì 26 dicembre 2012

25 dicembre Santiago

Ci svegliamo con comodo verso le 9.00 e aspettiamo la colazione che sarà servita dalle 10 alle 12 nel sottostante bar in compagnia di una matura coppia di tedeschi e una più giovane spagnola. Poi in una solita giornata galiziana che alterna sole a brevi piovaschi girovaghiamo per la città incontrando gli amici pellegrini della sera precedente, ma soprattutto incontrando con più tranquillità Ferrant, il ragazzo di Laura! Metteremo così a punto la sorpresa, il ragazzo arrivato ieri sera, molto rispettoso della scelta di Laura di fare il primo Cammino da sola, vuole darle anche il tempo di godersi l'agognata meta, espletare le formalità e comparire solo all' uscita dalla cattedrale, saremo noi, via cellulare a tenere i contatti!!! La messa del pellegrino delle 12 oggi (saluto ed elenco dei pellegrini arrivati ) coincide con la cerimonia natalizia, processione preceduta dal vescovo ed esibizione del botafumeiro, gigantesco incensorio (80kg) sollevato tramite carrucola da 7 confratelli e fatto ondeggiare lungo il transetto (antico rito purificatorio e di "bonifica" dei pellegrini ). Ancora saluti fra i pellegrini e un' ultimo abbraccio al solitario Raphael, in partenza per Finisterre, forse lo incroceremo nel suo rientro a piedi a Santiago..... Nell' attesa di Louis e Laura costantemente monitorata grazie al wifi, ci intratteniamo piacevolmente con Clara, pellegrina veronese arrivata dal Cammino Portoghese, che durante il discorso ci riconosce per le sue frequentazioni sul forum dei pellegrinipersempre, la invitiamo così a partecipare ai nostri mitici raduni!!!!! Vediamo arrivare anche Pao e Kim i due cordiali koreani con cui abbiamo iniziato il Cammino e le due koreane Agnes e Maria, amiche dei fratelli di Matera, ormai verso Madrid, da cui riceviamo un gentile sms di saluti. Finalmente verso le 16, esausti, ma tranquilli e felici appaiono in piazza Laura e Louis, baci abbracci e foto poi dentro la cattedrale x la Compostela! Il pomeriggio della Vigilia e il giorno di Natale, in sacrestia è possibile lasciare i propri dati e successivamente il documento ufficiale verrà spedito a casa. Nel frattempo il fidanzato, sempre nascosto, mi porge un rametto di alloro da donare ad una stupita Laura la cui gioia culminerà in un esplosione di urli e commozione quando da dietro una colonna comparirà Ferrant..... Di nuovo baci e abbracci presentazioni e ringraziamenti con Laura imbarazzata ma estasiata e Louis che dice "che pathos, sembra il finale di una bella favola". Attenuate le emozioni, ora bisogna nutrire il corpo, sono ormai le 17.00 e siamo tutti con la sola colazione e in una Santiago deserta ci mettiamo così alla ricerca di un locale. Troviamo il ristorante , dove condivideremo l'ultimo pasto con gli amici pellegrini, ma anche il Natale insieme ad una persona speciale come Ferrant che come ultima sorpresa ci offrirà il pranzo...... Purtroppo è giunto il momento dei saluti lasciamo la dolce coppia con la promessa di rivederci, non è impossibile Ferrant x lavoro frequenta Bologna...... E un altro amico é partito, ma la famiglia dei pellegrini è infinita...... Con Louis prendiamo il bus x l'albergue municipal di Monte de Gozo (5km indietro ), economico e pulito,ma col bar e ristorante chiusi fino a marzo (x fortuna abbiamo pranzato tardi!) con Manuel, splendido e disponibile hospitalero. Qui ritroviamo Miguel felice di rivederci e di aver vinto un piccolo premio della lotteria spagnola (quella lunga litania del 22 dicembre ) e di essere stato intervistato e poi trassmesso in tv! In ostello brindisi natalizio con del moscato italiano offertoci da Manuel, molto apprezzato da una sportiva coppia cecoslovacca amante dell' Italia...,... e alle 21.00 siamo già tutti a nanna.

8° tappa Arca-Santiago 20 km

Partiamo alle 8.30, è ancora buio così perdiamo subito l'indicazione e mentre vaghiamo con la torcia incontriamo Tatiana, la ragazza di Costa Rica, anche lei alla ricerca della giusta via. In breve albeggia preannunciando una bella giornata e tra gli ennesimi saliscendi e boschi di eucalipto camminiamo con la giovane minuta, ma dal passo veloce, ingeniere meccanico a Madrid prossima ad un lavoro in Lussemburgo, con un fratello, anche lui ingeniere a Torino per cui ama parlare in italiano. A Lavacolla troviamo aperto il bar così facciamo una sosta caffè e veniamo raggiunti dai due fratelli di Matera provenienti dal Cammino del Norte. Sabatino neo-laureato in architettura e Franco che lavora a Londra. Ultima sosta al bar di San Marco e chiaccherando in allegra compagnia ci troviamo alla porte di Santiago mentre ci sorprende un violento temporale, riparati in un androne veniamo avvicinati da una gentile signora che vuole andare a casa a prenderci degli ombrelli, solo Franco ormai perfetto inglese ha in dotazione l'ombrello! Come x primo Cammino arriviamo in piazza Obradorio, bagnati, ma felici e dopo le solite foto di rito davanti alla maestosa cattedrale in cui è sempre difficile "farci stare " pellegrini e chiesa, poi a ritirare la Compostela. L'attestato del pellegrinaggio viene emesso da un apposito ufficio in cui arriviamo proprio mentre gli impiegati stanno andando via ( chiuso dalle 14.00 della Vigilia alle 10.00 del 26!) , l'occhio languido da pellegrini stanco e affranto li convincerà a togliersi il cappotto e compilarci l'agognato diploma! Poi in tranquillità ci godiamo la cattedrale per la prima volta solitaria, possiamo così portare un lungo abbraccio a Santiago da parte nostra e del gruppo dei pellegrinipersempre. Accompagnamo il trio all' ostello O'Teodomiro, lo stesso dove eravamo ad aprile con i cavalieri Tullio e Gigi ( . ... è vero un po' ci son mancati!) dandoci l'appuntamento x la sera. Noi andiamo all' hotel prenotato online (39€ con bagno e colazione ) centrale, 500m dalla cattedrale, grazioso con l' ingresso un po' strano. attraverso un bar di cui avremo le chiavi per entrare in quanto, essendo oggi festa chiuderà presto. Girando x Santiago ci accorgiamo che per la Vigilia tutti i locali sono chiusi, all' ufficio della Compostela ci hanno chiesto perché il Cammino per Natale, perché non in famiglia e noi abbiamo risposto che quella dei pellegrini è una grande famiglia! Non trovando un ristorante aperto improvvisiamo una cena in ostello (come coi cavalieri!!!) splendidamente riuscita, a cui si unirà anche l'eccentrico francese Michel partito da Tours 2 mesi fa e l'architetto israeliano Ori che lavora a Milano. Verso le 23.00 un po' frastornati dalle libagioni e dalle 6 bottiglie di vino (una l'ha gentilmente offerta il proprietario dell' ostello ) ci avviamo verso la cattedrale nelle solitarie vie rieccheggia solo le colorite esternazioni di Michel che più volte marca pure il territorio! Ci aspettavano una presenza maggiore, forse pensando all' affluenza di Roma, ma quella particolare cerimonia e sentire i ringraziamenti ai pellegrini presenti, le nazionalità, le provenienze dei lunghi Cammini è sempre un' emozione e .....Santiago val ben una messa! All' uscita baci e abbracci con i pellegrini con cui si è condiviso, anche se per poco il Cammino: i ragazzi coreani, Manfred e in particolare Raphael che nonostante la lingua ci ha legato un feeling particolare. Sul sagrato Marina viene avvicinata da un ragazzo spagnolo che la chiama per nome (?), le mostra la sua foto su facebook (?!), le parla di Laura .... è il suo ragazzo, venuto da Barcellona e chiede complicità x farle una sorpresa quando domani arriverà a Santiago !!!!!????? Concludiamo la serata in un pub con gli ultimi scambi di mail, indirizzi e abbracci con Tatiana, Franco e Sabatino anche loro, se pure per un solo giorno, sono stati parte importante di emozioni che solo il Cammino regala.

lunedì 24 dicembre 2012

7° tappa Melide-Arca 34 Km

Notte calda pervasa da un tanfo di panni lavati alla buona e messi ad asciugare sui termosifoni, con un nonnino tedesco che quando non ronfa in modo tonante parla nel sonno! Così alle 7.00 siamo già al vicino bar (Cafeteria Stop aperta dalle 6.30) a far colazione dove troviamo Peter, dopo 12 Cammini consecutivi può partire anche al buio, noi con comodo ci avvieremo solo alle prime luci dell' alba (8.30). Grazie al wifi gratuiro ormai presente in oggi locale ci teniamo in continuo contatto con Laura e Louis a cui mandiamo anticipazioni sulla tappa che li attende. Solo al mattino notiamo che fra i 14 occupanti dell' ostello c'è anche Manfred, il tedesco che cammina da Monaco (un voto essere uscito indenne da una aneurisma al cervello ) ci dice che la sera precedente era a Gonzar (dove noi abbiamo proseguito xchè era tutto chiuso ) con la ragazza di Costa Rica e per cena hanno aperto il bar x loro! Ci incamminiamo dietro ad una famiglia tedesca (madre, padre e una ragazzina di 16 anni ) dal passo spedito che ben presto ci distanzierà anche se con le sue gambette corte Marina, come dice Raphael, va come una mitraglietta! La Galizia, pur non avendo monti alti, è un susseguirsi di dolci colline, un continuo saliscendi che in oltre 30km di cammino si faranno sentire! Si attraversano anonimi paesi con qualche bel horreo, i tipici granai a tabernacolo sopraelevati , colonne con croce celtica nella piazza centrale, diminuiscono le fattorie e le querce lasciano il posto agli odorosi eucalipti. Dopo due ore ci fermiamo nel solito bar di Castanega, scambiando due chiacchere col barista che parla italiano imparato da emigrato in Svizzera. Splendida giornata di sole che ci fa subito alleggerire l'abbigliamento, oggi toccheremo i 18° , non ce l'aspettavamo proprio un clima così in dicembre! In breve (12 .00) siamo ad Arzua, importante cittadina,qui è tutto aperto, per il resto, essendo domenica, troviamo chiuso diversi bar e questo ci fa agognare ancor di più un caffè. Fortunatamente troviamo un punto d'appoggio x pellegrini a Taverna Vella, su di un carretto sono in vendita frutta, biscotti e torte fatte in casa, vino, thermos con caffè, latte e tè, da pagare nell' apposita cassettina, a disposizione una fontana, una panca sotto un gazebo in cui riposare. Gli ideatori di ciò sono Heidi e Rolf, giovani tedeschi che nel 2011 hanno comprato l'annessa piccola fattoria con diversi progetti x il futuro. Poi un lungo e solitario tratto tra i boschi di eucalipto e isolate case fino a Salcede, qualche abitazione un albergue e tre bar (di cui 2 chiusi ), con Fabrizio nei panni di uno sherpa per alleviare Marina in crisi di caffeina. Più scorrevoli gli ultimi 8km, che percorriamo, ormai per la quarta volta, a fianco della statale x evitare le continue deviazioni. Alle 17.30 arriviamo al municipale di Arca, quest 'anno siamo in un' ampia camerata al primo piano, una quindicina in tutto, c'è già Peter come al solito sdraiato a leggere ,i due giovani coreani di Sarria, più tardi arriverà anche la ragazza di Costarica. X la cena ci ritroviamo tutti al Galizia (menù 12€), conosciamo così 2 ragazze coreane e due fratelli italiani (provenienti dal Cammino del Norte dove in 20 giorni hanno incontrato solo 5 pellegrini ) che ci portano i saluti di Raphael che ormai ci precede di una tappa, smaniando di arrivare a Santiago. Notizie dal fronte dei giovani ci dicono che Laura ha ancora problemi al ginocchio e si aiuterà col bus, Louis invece procede piano piano, ma costante, fermandosi pure a gustare il pulpo di Ezechiele come consigliatogli! E domani Santiago........

domenica 23 dicembre 2012

6° tappa Hospital-Melide 28 km

Notte superata indenne nonostante la cena nel tetro ristorante mal servita, veloce, stantia e cara, forse era meglio la minestrina liofilizzata che si è preparato Raphael! Accogliente e ben tenuto l'albergue situato in una ex scuola di recente ristrutturazione con una bella cucina (senza pentolame!?) un ampio dormitorio con 32 letti dal bel soffitto con travi in legno, sembra di essere a casa, siamo noi che chiudiamo a chiave l' ingresso. In un ambiente che odora di pulito e regna il silenzio (siamo solo in 3!) ci addormentiamo velocemente e sarà solo la sveglia puntata e concordata alle 7.30 a destarci. Colazione con pane,cioccolata e nescafè di Raphael e alle 8.30 al sorgere di un sole infuocato siamo di nuovo in Cammino. Il sentiero si insinua infossato tra secolari boschi dove il silenzio è rotto solo dallo scricchiolio dei passi su un fitto tappeto di foglie secche e dal fruscio delle fronde mosse dal vento. Talvolta rivoli d'acqua scendono copiosi sulla via che diventa lastricata e segnata dal passaggio del bestiame quando attraversa i piccoli villaggi agricoli, si notano diverse strutture x i pellegrini, ma chiuse d'inverno, dovremo percorrere oltre 6km prima di trovare un bar aperto. Siamo a Ligonde di fronte al bel albergue (un ' altra scuola ristrutturata, con gli aiuti della comunità europea da quando il Cammino di Santiago è patrimonio dell' Unesco, edifici che ormai erano chiusi a causa dello spopolamento dei paesini) ci fermiamo x la colazione mentre alla tv stanno trasmettendo il sorteggio della lotteria nazionale ( evento seguito con molto interesse dai locali!) una lunga litania che ritroveremo ancora in atto anche 3 ore più tardi nel successivo bar. Alle 12.00 siamo alla perferia di PalaisRei, nei pressi del centro sportivo sorge l'ampio e recente complesso per i pellegrini, in città sostiamo per il pranzo incontrando gli unici due pellegrini della giornata. Salutiano Raphael, il nostro giovane amico (mamma mia, quando noi ci siamo sposati a Parigi, sua città, lui non era ancora nato!!!!!) che intende arrivare a Santiago la sera del 23, con la promessa di trovarci in cattedrale la notte della Vigilia, per sicurezza ci scambiamo anche il telefono. Dopo 7km ci troviamo a Casanova, due case e un altro bell 'albergue municipale, anche questo riscaldato e con tutti i servizi lavatrice e asciugatrice compresa, come x gli altri bisogna arrivati muniti di cibo. Questi edifici ben tenuti meriterebbero una maggiore pubblicità, mentre ci riposiamo arriva Carmen, la vicina che lo gestisce a cui facciamo i complimenti per la puliza, ci sella la credenziale e ci saluta affettuosamente augurandoci Buone Feste e Buon Cammino e la solita richiesta di ricordala a Santiago. Non ci fermiamo nell' unico bar 6 km prima di Melide, così quando alle 16.30 arriviamo in città siamo affamati ed allora ci fermiamo a mangiare il polipo dal famoso Ezechiele. Una spartana pulperia dove sono in continuo bollore enormi paioli da cui viene prelevato il mollusco, tagliato a rondelle con le forbici e condito con olio, sale grosso e peperoncino, una delizia! In ostello, ristrutturato nel 2010, ritroviamo Peter, il tedesco dei 12 Cammini in un anno, che ci saluta cordialmente. Giro x la vivace cittadina pervasa da un' aria natalizia,( fa strano essere sul Cammino in questo periodo) con presepi, luminarie, musichette, festicciola in piazza, personaggi travestiti da re Magi che leggono le letterine dei bimbi e danno loro regali, oggi anche l'evento televisivo della lotteria, che il 22 dicembre sia una ricorrenza in Spagna?

sabato 22 dicembre 2012

5° tappa Sarria-Hospital de la Cruz 35 km

Nonostante i roncadores la notte è trascorsa bene, alle 7.00 sono iniziate le prime suonerie, il ciclista belga (ieri ha percorso ben 200km, sentito Francesco!? 5 giorni x percorrere gli 800km del Cammino!) è il primo che inizia a raccattare i panni stesi x terra ad asciugare x via del riscaldamento a pavimento. Ci ritroviamo in cucina per la colazione e un veloce brifing, oggi prenderemo strade diverse, noi e Raphael pensiamo di arrivare il 24, coi due ragazzi e ci accordiamo per ritrovarci a Santiago a Natale, di più Louis dice che non può chiedere al suo corpo e Laura è sotto farmaci. Ci incamminiamo verso le 8.15 è ancora buio, ma il primo tratto si svolge in città poi basta seguire il flusso di pellegrini (molti coreani ) Anche oggi si ripete il bel paesaggio di ieri tra antichi boschi, pecore e mucche che vengono portate al pascolo da anziane signore (e che puntano Marina!), lungo sentieri tappezzati di foglie secche delimitati da siepi o muretti a secco ammantati di muschio. Percorriamo piacevoli saliscendi fra dolci colline in una soleggiata giornata di stampo primaverile, in un ambiente così bucolico non mancano sentieri infangati da liquami in cui compiere gimkane...... Nei pressi del fatidico migliarino dei 100km mancanti alla meta veniamo avvicinati da un vecchietto Dionisio, che ci augura Buon Natale e Buon Cammino regalandoci 2 noci in cambio chiede una preghiera a Santiago! Sosta a Ferrairos (bell'albergue di fronte al bar) dove ritroviamo i coreani e per la seconda volta Louis (parte sempre presto con la torcia in testa!) online con la sorella in Sud Africa certo che col wifi quasi ovunque è tutto più facile. Verso le 14.30 siamo a Portmarin che bypassiamo proseguendo per la tappa successiva, non troveremo più bar e anche il percorso si fa più monotono essendo parallelo alla statale. A Gonzar troviamo un bell 'albergue, aperto, pulito, riscaldato e perfino con l'albero di Natale acceso, ma niente locali aperti e noi non abbiamo niente da mangiare, così siamo costretti a proseguire x 4km fino Hospital della Cruz accompagnati da una fine pioggierella e nebbia. Arriviamo appena prima dell'imbrunire alle 18 un po ' stanchi dopo 35 km, dopo mezz 'ora veniamo raggiunti da Raphael cui avevamo lasciato un bigletto nel precedente albergue, saremo gli unici ospiti. Pessima cena nell' unico ristorante -bar del piccolo paese e pensare che eravamo venuti fin qua apposta!

venerdì 21 dicembre 2012

4° tappa Tricastela-Sarria via Samos km 23

Alle 7.30 suona la sveglia di Laura, Louis è sempre il primo ad alzarsi, si corica alle 21.00 ! Frugale colazione nel salottino dell' ostello con pane, recuperato ieri sera al ristorante e formaggio comprato ieri dai ragazzi nella fattoria dove aspettavano il taxi . Alle 8.30 lasciamo Tricastela, non è ancora completamente giorno, ma il percorso è facile, parallelo alla statale, Louis parte per primo scegliendo il percorso più breve per la meta odierna, (ancora provato da ieri! oggi non lo convinciamo proprio !) il resto del gruppo segue la deviazione per il bel monastero di Samos. Anche Laura risentendo dei postumi della tappa precedente cammina più lenta, ci teniamo in continuo contatto telefonico e fortunatamente sarà raggiunta da Raphael che l'aiuterà portandole lo zaino. Arriverà a Samos dolorante e affranta convinta di lasciare il Cammino, ma un "bravo" medico e soprattutto i portentosi antinfiammatori risolveranno la situazione, la ritroveremo a Sarria felice di poter continuare. Il paesaggio odierno è veramente gradevole, leggermente ondulato fra boschi di querce e castagni, pascoli, ruscelli,cascatelle, rivoli d'acqua ovunque, è la verde Galizia tanto cara ai pellegrini. Si attraversano radi agglomerati di fattorie in sasso dai tetti d'ardesia sorvegliate da grossi cani (in passato tenuti alla catena ora finalmente liberi !?) che possono sembrare inquietanti abbaiando al nostro passaggio, in realtà sono innofensivi e desiderosi di coccole. Tempo variabile con repentini e brevi piovaschi che confermano ll perché di tanto verde. Ci ritroviamo tutti come da accordi all' albergue municipale, anche Miguel, desaparisidos per una notte, che ci abbraccia felice e Kim e Pao i due coreani che salutano Marina, di cui ricordano il nome, affettuosamente. Siamo a Sarria, di qui partono gli ultimi 100km per Santiago, quelli sufficienti per ottenere la Compostela, ciò significa un maggior numero di albergue e di pellegrini . Solo nel dormitorio del municipale siamo in 14 (ieri eravamo 6) e si sente, comincia ad aleggiare quel odore di pellegrino favorito da una stretta vicinanza e un riscaldamento esagerato, per non parlare del concerto dei russatori in atto ora ( 22.30) che rende difficile persino concentrarsi sullo scrivere e adesso tra un fischio ed un sibilo proverò ad addormentarmi......

giovedì 20 dicembre 2012

3° tappa Ruitelan-Tricastela 32km

Mai dare giudizi affrettati! Dobbiamo ricrederci Louis e Carlos i due hospitaleri, che ci ricordano i simpatici protagonisti del Vizietto, ci hanno offerto una ospitalità squisita un' ottima cena e un'albergue pulito e accogliente ! Sorprendente anche il risveglio al suono di musica lirica con una struggente Ave Maria e un corroborante "Nessun dorma " di Pavarotti! Esilarante la scena al bar, seduti davati al camino, Louis (che parla solo inglese ed afrikan) e una nonna del luogo (che parla solo castigliano ), in una surreale conversazione davanti al poster della Spagna campione del mondo 2010 in Sud Africa mentre la fa giocare anche col l' I-Pad! Come al solito partiamo alle 9.00 anche xchè prima è ancora buio, tutti assieme, ma lungo il percorso ci distanziamo x ricompattarci ad O'Cebreiro. Piacevole riconoscere e rivedere luoghi già percorsi in un' altra stagione ad aprile 2009 sole e molto caldo ora nuvole e in vetta nebbia ma non freddo. Con l'entrata in Galizia il sentiero si fa più interessa e vario inerpicandosi tra boschi, verdi prati, passando attraverso fattorie con grandi stalle che emanano il caratteristico odore gallego.... protette da inoffensivi cani di grossa taglia. Una sosta al bar della signora Remedia, ad Alto do Poio, ci da modo di conoscere una bella persona amica dei pellegrini, ci dice che ha anche troppi soldi tanto non servono x comprare la salute che è la cosa più importante! Sgrida Marina che fuma e le regala un leccalecca x smettere!! Nel frattempo arriva un attempato, ma aitante pellegrino tedesco che quest' anno ha percorso ben 12 volte il Cammino Francese arrivando a Santiago il 25 di ogni mese...... Nebbia sui monti, nubi all' orizzonte con sprazzi di sole, poi vento e cielo sempre più grigio si susseguono per tutta la giornata tenendo lontana la pioggia. Finalmente dopo 32km verso le 18 arriviamo all' ostello di Tricastela, (situato all' inzio del paese in mezzo ad un prato, con camere a 4 letti, vista fiume e soprattutto ben riscaldato ) ,c'è solo un tedesco partito a piedi da Monaco di Baviera, poco dopo arriverà Raphael..... e i due ragazzi? Messaggiamo Laura che ci dice che lei e Louis (x fortuna c'è la spagnola !) stanno " esperando un taxi in un pueblo perdido " ! i più giovani, ma meno abituati a camminare, sono un po ' provati,d'altra parte la tappa odierna montana, con due salite è stata abbastanza impegnativa, oggi ci siamo giocati anche Miguel, il trasognato ragazzo madrileno che quando ti guarda da dietro quegli spessi occhiali pare essere lontano anni luce ....... Cena del pellegrino in un ristorantino in paese con Louis che stanco e frastornato ha un momento di commozione e nostalgia di casa lo confortiamo rassicurandolo che per ora siamo noi la sua famiglia, che tenerezza. È proprio vero che ogni Cammino è a se, quest 'anno ci troviamo con ragazzi che potrebbero essere comodamente i nostri figli legati da un feeling che solo il Cammino riesce ad instaurare. La madre di Laura preoccupata per la figlia un po ' loca è contenta che non sia sola, i ragazzi pur di arrivare assieme x Natale a Santiago fanno tappe più impegnative del previsto ed ora Raphael ci chiede di andare oltre con lui.......

martedì 18 dicembre 2012

2° tappa Vilafranca-Ruitelan 20 km

........la cena di ieri sera ha superato le scarse aspettative, chiudendo un occhio, meglio tutti e due, sulla cucina, ci hanno servito una zuppa di cavoli, patate e ceci da fare invidia ad un ristorante a 5 stelle (e'piaciuta anche alla spagnola che non mangia cavoli, che ne direbbe sua madre, e' pur vero che sul Cammino si ingurgita di tutto!)A seguire un'insalata mista, uova fritte, strane fette di carne rosa (tipo salsicciotti per cani!?)frutta e vino offerto dai texani. Dimenticavo, Jato il fondatore dell'ostello, prima di cena ci ha fatto alzare unire le mani l'un l'altro e gridare un inno al pellegrino...... fa un po' strano poi che i tre hospitaleri non abbiano cenato con noi!? Piacevole serata con un bel gruppo etereogeneo che solo nel Cammino si trova, c'e' la giovanile coppia sesantenne di texani dallo slang sguaiato benestanti in America qui si esaltano ha fare una vita completamente opposta...., tre ragazzi coreani molto ossequiosi e incuriositi di tutto, c'e' Louis, 27 anni, programmatore del Sud Africa, divertito ed interessato di questa esperieza comunitaria, c'e' Raphael studente francese partito da Parigi in bici, da Roncisvalle camminera' fino a Finisterre e sempre a piedi tornera' a casa, c'e' David cameriere argentino a Lanzarote (parla bene italiano perche' ha lavorato a Milano nel ristorante del calciatore Zanetti) che vive il Cammino come un'avvenura dormendo dove capita (ha dormito nel sagrato di una chiesa e nel bosco....) c'e'Laura 24 anni di Barcellona disoccupata, che ha sentito improvvisamente la "chiamate" del Cammino ed e'partita, e ci siamo pure noi diversamente assortiti e al quinto Cammino in tre anni! Notte tranquilla', dovevamo recuperare il sonno perso cosi' ci svegliamo solo al suono della campanella della colazione, anche questa comunitaria. Partiamo solo verso le 9, in tenuta da pioggia in una giornata uggiosa, ma non fredda, percorso non degno di nota, pianeggiante e tutto su strada (anche se poco trafficata) ma fermandoci a lungo nei bar, col bel gruppo di giovani percorreremo solo 20 km! Ci fermiamo a Ruitelan in un albergue "pseudo-comunitario" come quello di ieri, che piacciono tanto ai giovani, ma a noi, "vecchi scsfati" e maliziosi, lasciano il dubbio che proprio a scopo di lucro come vantano non siano, ma comunque va bene cosi' ed anche questa sera ci aspetta la cena condivisa.

lunedì 17 dicembre 2012

1° tappa Ponferrada-Villafranca 25 km

Lunga notte, stranamente calda (14°) in attesa del bus delle 23.59 per Ponferrada .girovaghiamo per il moderno ed enorme aeroporto. Pieno per più dell' 80 % a testimonianza che in Spagna i bus a lunga percorrenza funzionano molto silenzioso e confortevole tanto che, quando alle 5.15 arriviamo a destino dormiamo profondamente, come il tizio che inaspettatamente ci appare steso lungo il corridoio che aveva eletto a suo giaciglio! Amara sorpresa, la vasta stazione di Ponferadda è chiusa e visto l'orario non c'è nessuno in giro, inoltre dista oltre 2km dal centro, ma dove è questo centro? Ci incamminiamo a caso e poco dopo leggiamo il nome della via.... Calle Camino di Santiago, è un segno! L'ostello in centro è ancora chiuso, ma per fortuna il bar di fronte è aperto, sono le 6.00 vi rimarremo un paio d'ore in attesa che inizi ad albeggiare. Di nuovo all' albergue alla vana ricerca del timbro sulla credenziale, che riusciremo a fare in cattedrale, vediamo così una decina di pellegrini intenti a ripiegare gli indumenti bagnati dai precedenti giorni di pioggia. Lasciamo Ponferrada col suo bel turrito castello templare ed iniziamo il Cammino che si snoda in un dolce altopiano collinare tra bassi vigneti e graziosi paesi con antichi passati. Tappa non impegativa di 25km intermezzata da numerosi paesi con molte possibilità di sosta rallegrata da un gradevole sole. Data la stagione invernale diversi ostelli sono chiusi, perciò è quasi inevitabile ritrovarsi tutti a Villafraca all' Ave Felix, un pittoresco albergue un po ' new age-spartano i(mpossiile fare la doccia in un ambiente freddo e con l'acqua gelida:hoy solo fria!) che piace tanto alla matura coppia texana! Tra i continui gridolini di meraviglia wonderful, wonderful vediamo cosa ci attende nell' ormai prossima cena comunitaria, il cuoco è Manuel nella tenuta di un' ora fa quando impastava il cemento......

Il viaggio

Il nostro Cammino pedestre prima di essere tale dovrà passare attraverso numerosi e diversi mezzi di locomozione: 15' di auto per la stazione di Forli, un' ora di treno fino a Bologna, 20' di bus per l'aereoporto (più 10' a piedi perché da parsimoniosi, iinvece dello shuttel prendiamo un bus di linea 1.20€ contro 6€!), 2h40' di aereo fino a Madrid e per finire 5h30' di bus x Ponferrada!!!! Lasciamo casa verso le 13 in una fredda giornata che alterna nebbia a sprazzi di sole, il volo verso ovest ci offrirà un infuocato tramonto su di un soffice letto di nuvole e Madrid ci accoglierà verso le 20 con una temperatura di ben 12° superiore a quella di partenza!

sabato 15 dicembre 2012

Cammino Francese d'inverno

Cammino Francese da Ponferrada a Finisterre .........




Domani pomeriggio voleremo a Madrid quindi, con un lungo percorso in bus (400km), arriveremo Ponferrada punto di partenza del nostro Cammino che ci dovrebbe condurre a Santiago in tempo per il Natale, avanzeremo poi verso l'oceno fino a Cabo Finisterre.................

giovedì 24 maggio 2012

4° tappa Corniolo-Camaldoli 24km


Alle 7.00, dopo la colazione nel piccolo ma fornito bar-market di Corniolo, siamo pronti per intraprendere l’impegnativa tappa odierna, ci aspetta una salita con ben 900m di dislivello! Mattinata variabile, inizialmente sole, poi mezz’ora di pioggia che evitiamo al riparo della chiesa di S.Agostino e nuovamente sole che ci accompagnerà fino a sera. Percorriamo sentieri a noi noti che nella prima parte salgono leggermente su antiche carraie per poi inerpicarsi ripidi tra folti boschi ed isolati insediamenti orami ridotti esclusivamente a case di vacanza, fino al piccolo agglomerato di Campigna (1100 mt e 10 abitanti!) poche case e due alberghi. Sosta rigeneratrice all’ombra dei fitti abeti (sorgente di acqua fresca) con Mario preoccupato in vista della lunga strada che ancora ci attende (siamo ad 1/3 del percorso)! Alle 12.00 riprendiamo ad inerpicarci su sentieri sempre più ripidi che ci portano in vetta al Passo della Calla (1295m), un vasto piazzale e un baretto aperto solo in piena estate, frequentato dai motociclisti che amano scorazzare lungo la strada tornantosa. Per le persone non abituate a duri percorsi montani con zaino al seguito sarebbe auspicabile finire la tappa qui dopo 12 km di intensa salita, negli alberghi di Campigna (dove c’è anche un museo del Parco delle foreste Casentinesi) oppure nella più solitaria Calla dove c’è un rifugio del CAI ed uno privato (1km), altra soluzione è quella di saltare questi primi 10-12 km prendendo il bus da Corniolo. Si prosegue sulla sinistra del piazzale sull’antica mulattiera che conduce a Camaldoli (CAI 00) e camminando su un leggero ma lungo falsopiano tra una fitta faggeta con enormi esemplari (foresta sacra) costeggiata da riserve integrali, tra le più importanti d’Europa. Si cammina sul il crinale che fa da spartiacque tra Romagna e Toscana, nelle giornate limpide dal belvedere di Poggio Scali (1520m, il punto più alto di tutto il Cammino) ampio panorama dal mar Tirreno all’Adriatico, si attraversa una singolare prateria d’alta quota e poco dopo un bivio con una ripida discesa conduce al Sacro Eremo. Sarebbe d’obbligo una visita al bel complesso monastico cinto da mura perfettamente integrato nella natura……ma c’è tempo solo per far riprendere fiato a Mario ( noi, vista la vicinanza con casa, conosciamo bene il luogo e l’abbiamo già visitato più volte) . Ci attendono ancora un paio di km per il piccolo e grazioso centro di Camaldoli dove ha sede il monastero con l’antica farmacia cinquecentesca qualche casa e servizi turistici (negozio, bar, albergo, campeggio, fonte, bus…...) e di qui 300 lunghi metri di sentiero per arrivare al rifugio dove arriveremo, con l’amico Mario che continua solo per inerzia, verso le 19.00! Probabilmente come dice Mario, senza lui saremmo arrivati un paio d’ore prima, ma è comunque una tappa impegnativa che lascia poco spazio per apprezzare con la giusta calma l’Eremo e il Monastero. Il rifugio ricavato in una parte di un vasto complesso forestale scenograficamente situato nella fitta boscaglia, l’hospitalero che ci attende con due pellegrine ( le prime che incontriamo dalla partenza, due attempate signore tedesche) per una piacevole cena comunitaria, sono la ricompensa per le fatiche odierne che come d’incanto svaniscono………..

mercoledì 23 maggio 2012

3° tappa Premilcuore (Ca Ridolla) - Corniolo 18 km

Notte passata sotto una pesante coltre di coperte che ci ha preservato dall’ambiente freddo e umido, ma non è servita ad asciugare il bucato più bagnato di quando l’abbiamo steso!! Frugale colazione in agriturismo e partenza con una fine pioggerella che si farà più intensa accompagnandoci fino al pomeriggio, rendendo difficoltosa e sdrucciolevole la salita nel fitto bosco. Il percorso dapprima si snoda lungo il fiume col sentiero inzuppato dalle numerose sorgenti, si transita nei pressi di un bel ponte a schiena d’asino con sotto i gorghi d’acqua. Poi ci si inerpica in una fitta abetaia con qualche faggio e castagni, incontrando diversi i ruderi di antiche abitazioni ed infine su una comoda strada forestale. Causa la pioggia riusciremo a rifocillarci solo al Rifugio della Fratta indicato come chiuso e non segnalato, in realtà una parte del grande edificio adibita a bivacco con eventuale camino e legna in abbondanza è sempre aperta! Ora il sentiero scende rapidamente per tornare nella vallata tra ampi prati con saltellanti daini, fino a Corniolo (550m), dove ci accoglie il sole e la deliziosa la Casa del Pellegrino (il più bel rifugio del Cammino!), ricavata da una vecchia stalla grazie all’amorevole lavoro dei volontari e una splendida e generosa popolazione ormai avvezza al pellegrino con cui ama interagire! Il piccolo e grazioso villaggio ha un solo negozio (aperto solo al mattino fin dalle 6.30), ma diversi ristoranti e bar, ma la cena è d’obbligo da Gigino, singolare e simpatico personaggio che si prodiga per ritemprare nel corpo e nello spirito i pellegrini! Nonostante il sole sia tornato a splendere accendiamo la stufa per stemperare l’ambiente, permettere al bucato di asciugarsi e rendere l’atmosfera ancor più confortevole.







martedì 22 maggio 2012

2° tappa Marzanella- Premilcuore 20 km


Sveglia alle. 7 , Giancarlo ci accoglie con un' invitante colazione a base di pane, dolci e marmellate preparati dalla amabile Silvia..... A malincuore salutiamo l'adorabile famiglia e iniziamo, accompagnati da un bel sole, il nostro andar per verdi colli, con Mario nuovamente in forma dopo l'andamento a pinguino di ieri sera! Si incontrano solo isolate e vecchie abitazioni rurali in sasso talune magistralmente restaurate, l'agglomerato più grande lo troviamo nei pressi di Monte Busca (dopo 1h) con un bar - albergo, ma ancora chiuso, si scende prima su strada poi su sentieri, passando vicino al vulcanino del monte Busca (il più piccolo d'Europa, ma molto suggestivo con le sue fiamme perenni, si tratta di un'emanazione di idrocarburi), fino ad arrivare nel fondovalle a di Portico di Romagna (10km). In paese (negozi e bar ) è tassativo una sosta all' albergo-bar Vecchio Convento x un saluto alla cordiale signora Marisa, amica dei pellegrini a cui offre colazione, il bel borgo conserva ancora la struttura medioevale con palazzi antichi e un bel ponte a schiena d'asino, è ormai abitato prevalentemente da anziani che si fermano volentieri a chiacchierare spaventando Mario col racconto dell' ardua salita che ci attende ..... ma come ricompensa ci sarà un' impagabile panorama! In effetti gli Appennini non son mai da sottovalutare e dopo una bella salita tra boschi e crinali con viste che abbracciano monti ammantati da una fitta macchia una ripida discesa ci riporta a valle.Il caratteristico borgo Premilcuore (450m) accogliente e ben fornito, ci riceve con una fugace pioggia, sosta bar e spesa per il giorno successivo (domani non si attraverseranno paesi nè fonti d'acqua!) prima degli ultimi km per l'agriturismo che ci ospiterà ( Cà Ridolla, 1,5km fuori dal paese). Scenograficamente situato tra ampi prati circondata da monti e con lo sciabordio del fiume, la casetta di pietra in cui alloggeremo pare idilliaca..... peccato che sia tremendamente fredda, tetra e fatiscente (alla richiesta di poter accendere la stufa ci viene detto di usare più coperte!) come i proprietari... ben lungi dall' essere ospitali, scostanti e impazienti di servirci la cena....... per pochi euro in più valeva la pena rimanere all'albergo del paese!





lunedì 21 maggio 2012

1° tappa Dovadola - Marzanella 22km


La prima tappa fatta quasi interamente sotto la pioggia :pioggia: , ci ha regalato la calorosa (stufa accesa ;-) ) accoglienza di Silvia e la sua splendida famiglia con cui abbiamo condiviso indimenticabili momenti. Percorso prevalentemente su sentieri e sterrati in leggero saliscendi, ben segnalato, che si snoda tra i dolci colli romagnoli, ricordarsi che per tutta la giornata non si attraveseranno paesi. La casa- rifugio la Capannina, è una fattoria-azienda agricola biologica immersa in un solitario, ma splendido paesaggio , frutto del lavoro di ristrutturazione (ancora in atto) di una giovane famiglia che ha scelto di trasferisi sui colli e vivere a stretto contatto con la natura. Nel tardo pomeriggio torna il sole, ma l'intensa pioggia ci ha ormai inzuppato le scarpe, riusciremo comunque ad asciugare tutto grazie alla sensabilità dell' hospitalera Silvia :bacibaci: che ci ha accolti con la stufa accesa! La bella e spaziosa stanza per i pellegrini era di Danilo, il figlio decenne spodestato nella camera della sorellina Anita (accettando di buon grado), ci fa sentire come a casa, stessa familiare atmosfera che si respirerà tutti raccolti a tavola, consumando le buone tagliatelle di Silvia e il resto dell'ottima e abbondante cena biologica. Chiaccheriamo piacevolmente fino a tardi come vecchi amici, la buona compagnia, l'assenza di tv, i bimbi straordinariamente maturi e loquaci, l'ambiente agreste , i numerosi cani, gatti, conigli, galline e chioccia con pulcini concilieranno un sereno sonno:sonno: ........ E' la recente alternativa al rifugio istituzionale S.Valentino (stesso prezzo, 17€ per cena pernottamento e colazione e wi fi) si trova lungo il Cammino 1km dopo la Marzanella, ben segnalato e come avrete capito, vivamente consigliato....... torneremo presto a trovarli ! :)

martedì 8 maggio 2012

Video Cammino Portoghese





.....sulle orme dei Cavalieri della Luce e Principessa nella prima parte del loro
Cammino da Lisbona a Valença.......







......e il Cammino continua in Spagna, daTui a Santiago..........










lunedì 7 maggio 2012

Conclusioni

Un’ ineluttabile riconferma anche quest’ ultimo Cammino e che se ne dica, anche in compagnia, il risultato è stato più che positivo !
Del Caminho Portugues ricorderemo :
• I solitari e semplici paesi rurali dal sapore di tempi passati, le donne al lavatoio, i numerosi anziani emigrati , i prezzi contenuti come le cene a 6€ , il caffè da 0,40 a 0,60 cent., mezzo litro di birra a €1.50……….
• Il paesaggio agreste, a sud, ricco di succosi agrumi da cui si poteva liberamente attingere,  sostituito nell' ultimo tratto dalle viti ancora immature….....
• La lingua musicale che pur essendo di origine latina, ma biascicata e nasale era un po’ incomprensibile .....
• L’ospitalità spartana e trasandata dai Bombeiros Voluntarios…….
• La pioggia fedele compagna di viaggio, il vento e il freddo inaspettato di aprile……….
• La colazione offertaci dal barista di Ferradal…….
• Mariangela e Scott incontrati davanti alla prima freccia gialla, rivisti a tratti, ma sentiti telefonicamente fino  a Santiago..........      
• Claudio e Vittorina la matura e simpatica coppia bresciana con cui abbiamo condiviso qualche tappa    iniziale…….
• Rosaria e Luca e la giovane coppia di Parma alla prima esperienza di Cammino, una sferzata di gioventù con cui abbiamo rivissuto le emozioni della prima volta .............
• Jaesoon Yi l’ossequiosa e affettuosa pellegrina Koreana ……..
• L’inaspettato e splendido incontro a Finisterre con gli amici-Pellegrini del forum a suggellare il Cammino…….
• Gli imprescindibili compagni di viaggio Tullio e Gigi, disponibili e cordiali, con cui abbiamo compartito dall’inizio alla fine questo Cammino Portoghese, grazie a loro è stato facile superare le avversità e divertente condividere tanto tempo assieme, all’insegna del vero spirito pellegrino!

Un sentito grazie a tutti i seguaci del blog per la gentile attenzione e il calore dimostrato..........

 Le tappe


1.Lisbona _________ Vila Franca de Xiro 23 km (+ bus)

2.Vila Franca de Xiro ________ Azambuja 20 km

3.Azambuja ________ Santarem 34 km

4. Santarem ________ Arneiro das Milhariças 23 km

5. Arneiro das Milhariças _______ Minde 23 km

6. Minde ______ Fatima 16 km (bus per Tomar)

7. Tomar _______ Alvaiazere 35 km

8. Alvaiazere ______ Condeixa-a-Nova 31 km

9. Condeixa-a-Nova ______ Coimbra 21 km

10. Coimbra _______ Mealhada 23 km

11. Mealhada _______ Agueda 30 km

12. Agueda _______ Albergaria-a-Velha 16 km

13. Albergaria-a-Velha ____ São João da Madeira 32 km

14. São João da Madeira ______Porto 20 km (+bus)

15. Porto _______ São Pedro de Rates 23 km (+bus)

16. São Pedro de Rates ______ Barcelos 18 km (bus per Braga)

17. Braga _______ Ponte de Lima 27 km (+ taxi)

18. Ponte de Lima ______ Valença do Minho 34 km

19. Valença do Minho _______ Mos 26 km

20. Mos _______ Pontevedra 30 km

21. Pontevedra ______ Caldas de Reis 24 km

22. Caldas de Reis _______ Teo 30 km

23. Teo _________Santiago de Compostela 16 km

24. Santiago de Compostela ______ Negreira 22 km

25. Negreira ________ Oliveroia 33 km

26. Oliveroia _______ Finisterre 33 km

                                       Tot. 663 Km




martedì 1 maggio 2012

Il rientro

Ieri sera alla reception dell'albergue di Monte de Gozo la graziosa e gentile hospitalera (in sostituzione dell'esuberante e solare Manuel, ormai un' istituzione, ci eravamo preoccupati non vedendolo e notando alla bacheca numerosi post di ringraziamento a lui indirizzati !?!?)ci ha accompagnati in camera (come al solito spaziosa, pulita e riscaldata!) dicendoci che vista l'ora (18.30) e l'intensa pioggia, forse saremmo gli unici fortunati occupanti..... Cena al self-service del complesso, in compagnia di una cinquantina di scalmanati ragazzini francesi in gita e una decina di pellegrini, per un pasto più che decente, concluderemo la serata nella vicina caffetteria (wi.fi) con la consueta camomilla e quando alle 22.00 torniamo in camera siamo al completo.... oltre ad una ragazza rosolata dal sole preso in mattinata a La Coruña, ci sono i "segni" disordinati di 5 ciclisti lerci di fango, che però saranno molto discreti al rientro...non li abbiamo neppure sentiti! Sveglia alle 6.30, colazione frugale nella bella cucina dell'ostello e in un'alba fredda ma soleggiata ci incamminiamo(10')a prendere il bus ( ad una fermata non segnalata, ma gia' verificata di fronte al ristorante Susos)che in 10' ci conduce all'aeroporto dove ritroviamo i giovani ragazzi tedeschi che ci hanno fatto compagnia lungo il cammino per Finisterre e con cui condivideremo anche quest'ultimo viaggio in aereo per Frankfurt Hahn. Viaggio un po' movimentato dalle turbolenze causate dal forte vento in una giornata sorprendentemente calda per la Germania(28°), ci attendono 9 ore di sosta prima del prossimo volo per l'Italia, così ci dirigiamo a Magonza,la città più vicina che dista un'ora di bus. Dai saluti ai cordiali ragazzi teutonici passiamo al piacevole incontro con una giovanissima coppia parmense, ci accumula la stessa lunga attesa e...... il Cammino portoghese appena concluso! Interessante giro per Magonza, in una domenica animata da bancarelle e chioschi, città grande, ma dal carattere rurale,con nel nucleo storico le tradizionali case a graticcio, la cattedrale romanica, la chiesa gotica di S.Stefano famosa per le vetrate di Chagalle e .....al suo interno ritroviamo il cartello con la conchiglia gialla stilizzata su fondo blu, sì proprio quella utilizzata x segnare il Cammino! E ancora il Cammino sembra non voglia abbandonarci, mentre passeggiamo per il centro in compagnia dei nostri fedeli zaini su cui fa bella mostra la conchiglia, veniamo fermati da una coppia di tedeschi che ci chiedono sorpresi se stiamo andando a Santiago, anche loro hanno fatto il Cammino né nasce così un'animata e strampalata conversazione in tedesco! Alle 20.20, con 20' di ritardo (?) partiamo alla volta di Bologna, da dove il bus dal prezzo di "shuttle" ma dall'andamento lento (molte fermate) ci condurrà in stazione centrale in tempo per l'ultimo l'intercity delle 23.05 che ci dovrebbe portare a destinazione in 20'.... arriveremo alla fine di questo articolato viaggio di ritorno solo alle 0.01!! Quant'è più semplice e meno stancante camminare...........

sabato 28 aprile 2012

Ultimo giorno

Nottata tranquilla nel piccolo albergue che fuori stagione non è poi così male ( è possibile rientrare a qualsiasi ora grazie alla porta col codice ) ci prepariamo quasi tutti senza fretta, x la maggior parte qui termina il Cammino! Saluti e abbracci anche con chi per pochi giorni si è condiviso parte del Cammino, in particolare con la tenera e affettuosa Jaesoon Yi (la giovane coreana che continuerà verso Muxia) che ci abbraccia ripetutamente con le lacrime agli occhi! Siamo anche in tempo per un ultimo arrivederci al trio di Pps in partenza col primo bus delle 8.40, noi ci tratteremo ancora mezza giornata, attirati dalla soleggiata e calda mattina. Ci attardiamo a far colazione sull 'assolato terrazzino di un bar saggiamente (aperto dalle 6.30) gestito da una coppia di tedeschi, e osservando Finisterre, sempre snobbata x il suo eccessivo turismo, oggi invece, stranamente con pochi pellegrini e turisti ci appare diversa con un suo fascino sopito..Il lungo (oltre 3 ore) rientro a Santiago in bus, panoramico perchè segue il tortuoso tragitto della costa,ma noioso x la durata, ci fa subito rimpiangere i percorsi a piedi! Santiago ci accoglie con un cielo tormentato che poco dopo scatenerà un temporale, dandoci il tempo x ultimo giro alla cattedrale e l' ennesimo saluto agli amici del forum! Clima adatto x accomiatarsi da Santiago che ben si abbina alla malinconia del distacco.... non ci resta che salire a Monte de Gozo x l'ultima notte all' albergo del pellegrino , un ambiente impersonale che facilita il distacco, ma pulito, funzionale e comodo x raggiungere l'aeroporto (domattina si torna !)

26° tappa Olveiroa-Finisterre 33 km

Stamattina partiamo con calma,dopo aver raccattato le scarpe asciugatesi, ma secche dal termosifone elettrico e colazione al bar-ristorante che sono già le 9.00! Una leggera nebbia avvolge la vallata mentre ci incamminiamo attraverso un sentiero che si snoda in un paesaggio bucolico, in breve (5km) arriviamo ad Hospital ultimo bar (sottolineato dall' intraprendente e scaltra barista!) prima di Cee (15km )! Poco dopo il bivio Muxia -Finisterre,mentre il cielo si apre mostrando una splendida giornata di sole, che rende piacevole il paesaggio, un vasto altopiano leggermente ondulato ammantato di un fitto sottobosco di ginestre ed erica! Dopo poco, l' isolata e suggestiva chiesetta della Madonna della neve dove sostiamo con il tranquillo madrileno al suo 7° Cammino mentre la giovane koreana si attarda a far foto. Il Cammino corre su sterrati ben drenati solitari, a metà un bivacco e una fonte tra verdi prati, poi si aprono le viste sull 'oceano, ma tarderemo ancora molto a raggiungerlo! Mentre scendiamo x un' impervia e ripida discesa in vista di Cee, ci giunge il messaggio di Gigi che si trova nei pressi in bus dicendoci dell' incontro con 3 italiani del forum (? ). Lungo il tratto attraverso la cittadina ormai unita senza soluzione di continuità a Corcubion, sosta sul lungomare dove consumiamo gli ultimi avanzi di cibo, residuo dell' ultima cena dei cavalieri (3 giorni prima!) .... In centro le frecce si fanno ambigue e confuse, ma grosso modo il percorso segue la statale ormai costeggiando sempre il mare. Sembrano non diminuire mai i km che mancano alla meta,serviranno ancora 3 ore e altrettante soste in spiaggia prima di arrivare all' agognata meta a cui giungiamo camminando attraverso la lunga spiaggia! Arriviamo all' albergue verso le 17.00..... e come in una visione ci appaiono Rikk, Matte e Silvia i 3 PPS !!!! Provati dalla lunga e ultima. tappa (oltre 30km ?) rimaniamo sbigottiti e frastornati..... ma dove siamo al raduno in Sardegna?! non riuscendo neanche ad esternare la gioia provata x una così perfetta coronazione del Cammino! E come x magia sparisce la stanchezza e il dispiacere di non riuscire ad incontrare Mariangela e Scott, e ci sembra quasi bello anche il piccolo e sacrificato albergue del pellegrino! Bellissimo e.improvvisato mini- raduno di 5 PPS a Finisterre con cena a base di pesce (nel nascosto locale raccomandato dall' amigo -locatore di Rikk, ottimo rapporto qualità /prezzo della stanza vicino alla fermata.bus) e .... visto la bella serata c'è anche il tempo x il tramonto al faro. Oltre 3. km ci separano dal Cabo Finisterre e il km 00...ma in compagnia si percorrono facilmente, stranamente pochi pellegrini (anche in albergue non è completo ) ad ammirare il tramonto solo nella parte finale offuscato da una nube! Ci godiamo le ultime luci della bella giornata con lo sguardo perso sull 'oceano e quello che un tempo si credeva finis terrae......

venerdì 27 aprile 2012

25° tappa Negreira-Olveiroa 35 km

Notte tranquilla e calda (anche qui c'è il riscaldamento a pavimento ) nella nostra camerata da 8 letti ( oltre a noi., 2 francesi, 3 spagnoli, e la giovane e ossequiosa koreana Ce Soo, che mi regala un' arancia!), anche se è stato un po' difficile addormentarsi senza il sottofondo rocadores dei cavalieri! Ci svegliamo spontaneamente e senza il cavaliere brontolone Tullio partiamo dopo le 8.00! la giornata sembra promettere bene con un grande arcobaleno all' orizzonte e un sole pericoloso x i passeri :-) . Camminiamo su sterrati facendo la gimkana tra le ampie pozzanghere, tra boschi di eucalipto, verdi pascoli e fattorie, col cielo che muta rapidamente da sereno a grigio rilasciando brevi piovaschi. Prima sosta al bar di Vilaserio solo dopo 13km! poi ancora sterrati dove zigzagando chissà quanti km facciamo in più, infine un lungo tratto su stradine secondarie col tempo sempre più altalenante. Un'ora prima di arrivare un cielo cupo sospinto da un forte vento che in salita ostacola il camminare (fortuna che Marina è zavorrata dallo zaino!) questa volta non ci risparmia un intenso temporale! Un paio di km prima dell' arrivo di nuovo sole e vento ci asciugano parzialmente, verso le 17.00 arriviamo ad Olveiroa, delizioso borgo dalle case in sasso ben ristrutturato in alcune delle quali è situato l'albergue. La tappa dalle varie guide viene dichiarata di 33km, ma se ci fosse stato il cavaliere col gps e anche secondo noi, sarebbero stati di più! Ci manca proprio il cavalier cortese Gigi, rilevatosi una sorpresa, l'avevamo conosciuto serioso e composto, si è invece lasciato andare, mettendosi in gioco nelle situazioni più disparate e mostrando il suo lato giocoso tanto da sembrare un vero Pierino! E come non accorgersi della mancanza delli ingombrante' presenza del cavaliere Tullio che sotto quella scorza rude e colorita nasconde un animo generoso e sensibile! .... come dice la canzone dei Modena City Rambles "... forse un giorno potremo incontrarci di nuovo lungo la strada..." Ceniamo al ristorante della pensione, e i ricordi vanno allo scorso anno quando eravamo qui con Francesco, Giovanni, Monika e Sandra, ma oggi ci sono pochi pellegrini in giro, li ritroveremo ad asciugarsi e a chiacchierare davanti al caminetto della cucina dell 'albergue. Ci intratteniremo anche noi intavolando articolati discorsi in multilingue (grazie anche all'esperto conoscitore di idiomi quale è Fabrizio!) davanti al fuoco scoppiettante sin quasi le 23.00!

giovedì 26 aprile 2012

24° tappa Santiago de Compostela-Negreira 22 km

Nottata 'tormentata' dal caldo del riscaldamento che va a manetta !? colazione con la torta di Santiago, regalo dei ragazzi italiani, poi poche parole e un forte abbraccio che cela emozioni, a suggellare il Cammino condiviso. Le strade si dividono , Gigi si muoverà in bus alla volta di Muxia x l'ultima tappa a piedi verso Finistetre dove invece Tullio andrà direttamente, per mancanza di tempo, sostituendo il cavaliere -Gigi con il "crucco " molleggiato incrociato precedentemente ...... Ora la principessa è rimasta sola col suo cavaliere (il principe consorte!) in quest ultimo breve cammino che le servirà x purificarsi e bonificarsi dalle influenze rudi e maschie provocate dallo stretto contatto coi prodi cavalieri! E in una mattinata assai variabile la coppia s'incammina attraverso la città ancora addormentata fino a salire e ridiscendere solitari boschi ammantati di.eucalipti. Dopo due ore di cammino ecco il primo bar.... c'è una giacca blu come quella di Gigi! ... ma non è lui che come al solito ci precedeva, ci aspettava e teneva il conto dei km! Ripartiamo lungo l'ormai noto paese allineato lungo la strada, coi suoi bar, la farmacia, l'alimentari..... alla insegna di tempo che cambia repentinamente, passeremo dal sole alla pioggerella al vento in men che non si dica, un vero e proprio slalom ed eviteremo gli scrosci più intensi. Un' ultima sosta al solito bar 5km prima dell' arrivo poi attraversiamo l'incantevole borgo di Ponte Macera con le sue case in sasso (ristorante ), il ponte medioevale aggettato sul fiume che forma impetuose cascate contornato da salici in un paesaggio da cartolina. Arrivati nella cittadina di Negreira facciamo tempo a ripararci in bar prima dell'ennesimo scroscio di 10', ci restano da percorrere gli ultimi 800m  fuori dal paese in forte salita che conducono all' albergue. Recente e ben messa struttura con zona ricreativa al piano terra e il dormitorio con letti singoli al piano mansardato, ma solo 20 posti (lo scorso anno già alle 14.00 lo trovammo completo ) siamo i 4° ma prima di sera sarà completo. Come in molte altre occasioni la principessa ha a disposizione l'uso esclusivo dei bagni (servizi riservati alle donne) , solo verso tardi arriverà una giovane koreana, ma la grande affluenza maschile è carente di quella bella gioventù che pullulava a Santiago! Ci intratteniamo con un simpatico francese ( che prima di stendere il copri materasso spruzza una sorta di flit ovunque!) che si sforza di far conversazione, mentre x gli spagnoli che maleducatamente entrano in camera ci vorrebbe il polso di Tullio a sistemarli! Al calduccio dell' albergue, stesi nel letto attraverso la grande vetrata assistiamo ad un vero e proprio nubifragio con pioggia, grandine e forte vento...... Torniamo in paese tra un rasserenamento e uno scroscio per la cena all' ottima pizzeria da Melio pensando alle divertenti serate trascorse coi nostri compagni e quanto già ci mancano e ...... riceviamo la telefonata di Tullio e massaggiamo Gigi così sembriamo nuovamente riuniti, contravvenendo alle regole di Tullio stasera caffè,ma visto il sapore forse era meglo la camomilla! Giornata fortunata riusciamo a tornare di corsa all' albergue prima che si scateni nuovamente un temporale.....abbiamo sentito alla tv dell' allerta maltempo nel nord della Spagna ....speriamo si esaurisca in breve.....

mercoledì 25 aprile 2012

23° tappa Teo-Santiago de Compostela 16 km

Stamattina ci alziamo e diligentemente senza far storie e in religioso silenzio ci prepariamo, mentre aleggia già l'atmosfera di Santiago. Nottata movimentata x il caldo, ci accorgeremo poi che c"è il riscaldamento a pavimento acceso, lasciamo l'albergue x primi, verso le 7.15, mentre inizia ad albeggiare, in una fresca e bella mattinata. Seguendo le frecce dovrebbero mancare 12km all' arrivo ( in realtà ne percorreremo 16 ) x cui contiamo di arrivare x le 10.30, ricevere la compostela, andare in ostello e lasciarvi lo zaino e essere pronti x la cerimonia delle 12.00 : Santiago val bene una messa! Ci addentriamo tra boschi non ancora rischiarati dalla debole luce mattutina procedendo come al solito distaccati, a metà strada, al primo bar ritroviamo Gigi, ma di Tullio non c'è traccia. Sosta cafè- leche (in parecchi bar offrono un dolcetto con l'ordinazione, anche se i prezzi non sono più portoghesi!) e mentre aspettiamo passa il pellegrino portoghese partito molto dopo noi, allora cerchiamo di contattare telefonicamente Tullio , non ottenendo risposta riprendiamo il cammino un po ' preoccupati, più tardi ci chiamerà dicendoci di essere già arrivato a Santiago... che str..zo non aspettarci. Noi invece marciamo compatti x un' altra strada seguendo il tracciato e non tagliando x la statale, tra frecce che si dividono (?) e la periferia della città senza più indicazioni! Smorzato così l'entusiasmo x l'arrivo resta forte l' emozione della messa del pellegrino con l'enunciazione della nazionalità delle persone arrivate e del loro luogo di partenza e l'abbraccio al busto di Santiago! Si incontrano nuovi pellegrini, come la mantovana fiera e provata dai sui 100km, si rivedono altri con cui abbiamo intersecato il Cammino, mentre nella piazza impazzano le foto commemorative col difficile compito di far stare soggetto e cattedrale nel medesimo fotogramma! Che dire a fine Cammino, indubbiamente non c'è più la struggente malinconia della prima volta dove tutto sembra finire lì, ma c'è l'emozione consapevole di chi sa che Santiago non è la meta...... Ogni Cammino ha la sua storie i suoi paesaggi più o meno belli, ma sono soprattutto le persone che rendono diverso e speciale ogni Cammino. Ed è stata proprio grazie ai nostri compagni di viaggio con cui abbiamo condiviso una bellissima, divertente ed arricchente esperienza, esempio di come persone dal vissuto completamente diverso si siano sopportati e supportati con vero spirito pellegrino ! Pranziamo alla caffetteria Paradiso, antico locale, di fronte all' ufficio di turismo, con churros (una sorta di bastoncini dolci e fritti) da intingere nella cioccolata in tazza, una lussuria! Ritorno in ostello (quello del 2009 con Monique!), doccia, riposino e subito partono i roncadores!, concerto privato visto che siamo in una stanzetta con soli 4 letti, siamo in un ambiente frequentato da una clientela molto giovanile, ovviamente! Giretto x la città, ma soffia un forte vento freddo così nell' attesa dell' ora di cena.....di nuovo a mangiar dolci! Pensavamo di cenare al lussuoso Parador di piazza Obradorio, dove x tradizione viene offerto colazione (9.00), pranzo (12.00) e cena (19.00) ai primi 10 pellegrini (stato da dimostrare con la Compostela ) , ma ci sono già 8 persone che aspettano così cediamo il posto ad una giovane e sorpresa coppia italiana! Noi, per l'ultima cena ripieghiamo su un' improvvisata pasta al sugo nella cucina dell' ostello, formaggio, salame, pomodori, dolcetti e vino! Dopo cena ci raggiungono Rosaria e Luca ( la giovane coppia altoatesina), che carinamente ci offrono la torta di Santiago e le camomille con cui concluderemo la serata nel vicino bar. Simpatico fine giornata nel pub già animato dalla partita del Barcellona e dai numerosi giovani, con il solito Tullio mattatore ed intrattenitore della bella combriccola!

martedì 24 aprile 2012

22° tappa Caldas de Reis-Teo 30 km

Dopo l' ottima cena di ieri sera conclusa con un giro di camomille al vicino bar, la notte è passata in un baleno e quando il solito Tullio ci ha chiamato alle 7.00 dormivamo proprio bene! Ormai sono gli ultimi giorni che passeremo assieme e Gigi ha talmente migliorato i tempi di preparazione mattutina che dobbiamo anche aspettare 10' x l'apertura del vicino bar, ancora qualche giorno e sarebbe stato lui a svegliare Tullio! Ci incamminiamo in una giornata grigia (durante la notte ha piovuto!) attraverso sentieri che si snodano in verdi campagne tra i caratteristici vigneti a pergolato sotto cui sono piantate le patate e stradine secondarie. Evitiamo il 1° scroscio di pioggia fermandoci al bar, seguiti dai tre ragazzotti spagnoli, perennemente affamati! Riprendiamo il percorso, ma non evitiamo il nuovo breve piovasco, i due cavalieri maturi sempre in vantaggio come al solito ci aspettano seduti al bar ben in vista, come le donnine in vetrina di Amsterdam! Siamo a Padron importante luogo compostelano, nei pressi attraccò la barca con il corpo di Santiago e fu legata ad un pedron=pietra, pilastro, prima di translare il corpo nella futura Santiago di Compostela. Ora dovrebbero mancare 10km a fine tappa, in realtà cammineremo ancora parecchio, intersecando in più punti la statale (molto più breve ) prima di giungere all 'albergue di Teo verso le 16.00. Ci sono già due coppie tedesche, mai viste prima, il ragazzone alemanno partito con noi e il portoghese che quando vede che ci sistemiamo vicino a lui si mette le mani nei capelli preoccupato di dover passare un'altra notte con il roncador Gigi 'pare una motoreta ' ci dice.in spagnolo! Struttura recente con 26 posti in due camere non tanto grandi al primo piano, sembra anche riscaldato, sotto una cucina e un' ampia sala relax dove troviamo i segni del nostro forum 'pellegrini per sempre' forse i trentini passati due giorni prima. Dopo le solite operazioni, cerchiamo il bar -negozio, 200m oltre (reali, forse anche meno per una volta!), vecchio locale dove il tempo sembra essersi fermato, niente macchina per il caffè (ma moka) scaffali semivuoti, ma ad ogni nostra richiesta, l'anziana gestrice, andava dietro una porta e portava il richiesto, più o meno, una mezza cipolla un po ' stanca, vino spillato (?) , riusciremo a rimediare tutti gli ingredienti x la cena e anche l'occasione x commemorare l'anniversario del matrimonio di Tullio (auguri Anna!!!) Aspettiamo che i tedeschi finiscano di occupare la cucina (spaghetti ) e Gigi si mette all' opera x il risotto al vino, insalata, pomodori, chorizo e formaggio, frutta sciroppata, vino bianco e nero della casa (strano e asprigno x non dire pessimo!) x tovaglioli la carta igienica! Lo chef è stato bravo e non ha combinato guai, non come gli altri due, l'ultima volta che hanno scolato gli spaghetti li hanno rovesciati nel lavandino e si sono ustionati i polpastrelli x recuperarli! Dopo cena, non contenti del conto e del vino che ci aveva rifilato " l' ostessa " torniamo al bar x le solite camomille che ci propina in 4 miseri.e diversi bicchierini mentre Albano ( in tournée in Spagna) è x l'ennesima volta alla tv! Andiamo a letto prima delle 22.00 mentre è ancora giorno, il portoghese dorme già da tempo x avvantaggiarsi prima dell' arrivo di Gigi! Prepariamo tutto e diamo il consenso a Tullio di chiamarci presto (è un po' restio pensa che poi lo manderemo a c.....ma tanto è stato così tutte le mattine!), mancano solo 13km a Santiago e vorremo arrivare in tempo x la messa del pellegrino delle 12.00!

lunedì 23 aprile 2012

21° tappa Pontevedra-Caldas de Reis 24 km

L' albergue è al completo (anzi hanno riempito anche la stanza di riserva!) con l'arrivo di un gruppo di ciclisti portoghesi che creeranno un po' di movimento preparandosi la cena alle 22.00 e tornando a letto dopo l'una!? e al mattino di nuovo trambusto per la partenza verso le 6.00!! Tullio è incavolato e impaziente xchè qualcuno si è svegliato e ha fatto rumore prima di lui! Durante la notte, tanto x cambiare, ha piovuto speriamo di essere a posto x il resto della giornata! Percorso in parte su asfalto e in parte sterrato, in leggero saliscendi tra vigneti a pergolati e verdi prati, boschetti, attraversando piccoli agglomerati e la vicina statale con possibilità di bere e sfamarsi. Il bel tempo reggerà x l'intera giornata e prima delle 14.00 siamo già a destinazione, Caldes de Reis, un albergue recente, sembra ricavato da un negozio con leggere paratie che separano i servizi, una 'cucina' con microonde e un angolo con lavandini (acqua gelida ) e stendini, un ambiente molto spartano! Espletate le quotidiane incombenze subito al bar x il pranzo, Tullio ci racconta del pellegrino portoghese , (che ci portiamo dietro da giorni, parte prima e arriva dopo?) appena ci ha visto arrivare si è preoccupato .....'perigoloso l'amigo'( Gigi ) ha roncato tutta notte e disperato alle 5.00 si e alzato ed ora cerca un letto per riposare lontano dal devastatore! Né sa qualcosa anche. Tullio che gli dormiva a fianco, in un letto gemello, gli trapanava le orecchie e l'ha cazzottato tutta notte senza risultato! Un giretto x la cittadina alla ricerca.della fonte termale calda, da cui il nome e famosa già ai tempi dei romani, è un rituale pellegrino immergere i piedi nell' acqua ( pltre 50°) solfurea... c'è chi la beve!? Riposino in albergue, saremo una ventina, in maggioranza tedeschi (Che Guevara tedesco!) , ma ben presto ci torna fame, troppo presto x la cena.andiamo nella vicina cerveteria-pub, x l'aperitivo con tapas .... 4 coppe di vino .... e aspetta aspetta, x non essere i soliti italiani impazienti....ci dirà poi, che essendo domenica, la cucina è chiusa e....niente !!!! anche se poi lo vedremo servire piatti caldi?! Abbiamo beccato l'unico locale che non fa tapas! e ci resta la fame così ben presto .andiamo.alla ricerca della trattoria consigliataci Castro ma anche questo alla domenica non serve cena!? Meglio così ceneremo O Muino, posto assai pittoresco, vi si accede tra angusti e sotteranei anfratti regno di ratti e figure oscure,il piccolo interno molto rustico, pavimento in sasso, ragnatele ai lampadari e per tavoli le grezze e scomode macine dell' antico mulino. Ceneremo veramente bene con piccante pulpo alla gallega annaffiato abbondantemente con vino della Rioja a cui nemmeno la principessa potrà sottrarsi...... per cui stanotte cadrà addormentata come una pera cotta!

domenica 22 aprile 2012

20° tappa Mos-Pontevedra 30 km

Un' altra notte di pioggia......al mattino posticipiamo la partenza sia per il maltempo che x il buio, rispetto al Portogallo ( un' ora in meno) fa giorno più tardi, mentre Tullio si aggira senza pace dal letto alla finestra! Frugale colazione in albergue (donna Flora serve la colazione solo dalle 7.45) e partiamo x primi in assetto da pioggia! Per oltre due ore cammineremo a capo chino sotto un' acqua incessante gustandoci solo parzialmente il paesaggio, iniziamo con una bella salita poi il sentiero si snoda in un rigoglioso sottobosco di felci odoroso di eucalipto. Le frecce gialle, meno frequenti che in Portogallo, sono sostituite dai mojones con la conchiglia ( e i km, che mancano a Santiago ), i prodi cavalieri Tullio e Gigi ( che stamattina ce l'ha tutto storto, lo zaino ) son sempre in avanscoperta per scoprire eventuali insidie, ma ad un certo punto ce li troviamo dietro ..... hanno vagato soli x vie traverse prima di ritornare sulla retta via! Dopo una ripida discesa arriviamo a Redondela, sosta 1° colazione e alla ripartenza il cielo inizia ad aprirsi fino alla comparsa del sole! Ancora su e giù per colli ed eccoci ad Arcade x la2° sosta in compagnia di una graziosa ragazza americana, la richiesta di 5 spremute comporterà un tempo d'attesa notevole!? Ora il tragitto si fa più piacevole, grazie al sole e ai bei scorci sul vicino oceano, agli horreos in pietra, alle tipiche croci galiziane, diverse aree adibite alla sosta e frequenti simbologie giacobee. Sarà un continuo saliscendi per quasi tutti i 30 km della tappa, verso le 16.00 e finalmente un bel pomeriggio, arriviamo all' albergue di Pontevedra, bella struttura nuova e funzionale con 56 posti, che a fine giornata sarà quasi piena. Per non farci mancare la solita passeggiata extra, dopo la solita doccia e bucato, andiamo in centro... e camminiamo camminiamo attraverso palazzoni moderni x oltre 2km, prima di trovare il centro storico con la chiesa intitolata alla Pellegrina! Sosta tè e prenotazione biglietti di ritorno, Tullio parte il 27, Gigi il 28 noi il 29, abbiamo trovato il miglior prezzo volando da Santiago a Bologna via Francoforte, quindi se a qualcuno interessa :-) arriviamo a Bologna alle 21.30 della prossima domenica! Finalmente si cena col menù del pellegrino, nel modesto locale di fronte all' albergue ( il centro è troppo lontano!) , l' unico in cui non si vede la partitissima Real Madrid - Barca, perchè a detta del ristoratore non gli conviene pagare la tv privata xchè ha pochi clienti !? Per la camomilla serale cambiamo locale, trovare un posto libero dove trasmettono la partita è impossibile c'è gente in piedi ovunque, così andiamo in una caffetteria senza tv e wifi, ma ormai si è fatta l'ora di rientrare nonostante sia ancora giorno, ma alle 22.00 ci chiudono l'ostello!

sabato 21 aprile 2012

19° tappa Valença do Minho-Mos 26 km

Anche senza camomilla i cavalieri si sono addormentati subito! Fabrizio non ha fatto tempo a poggiare la testa sul cuscino che ha iniziato il concerto, seguito a ruota da Gigi, che ronca regolarmente come un delicato trapano in fase di perforazione, ogni tanto trova un ostacolo ed allora emette un suono più profondo! Tullio, invece è entrato in scena successivamente e con tono baritonale ha completato la "melodia", con qualche interferenze esterne. Verso le 6.30 Tullio ci da la sveglia, gli altri pellegrini (una decina) dormono ancora tutti (beati loro!) e in una mattinata ancora grigia ci avviamo attraversando prima la moderna città, poi lasciamo l'antica cittadella fortificata a ridosso del confine fra Portogallo e Spagna segnato dal fiume. Foto di rito da entrambi i lati e appena in territorio spagnolo fa capolino anche il sole, percorriamo il sentiero che costeggia il rio con belle vedute sulla cittadina di Tui. I( 114. Km. a Santiago! )per poi addentrarci nel bosco ancora lungo il tracciato dell' antica via romana. Bel percorso tra boschi, antichi ponti, rindondanti fiumiciattoli, case in pietra grigia, verdi pascoli tipici della Galizia. Non mancherà la quotidiana benedizione d'acqua, ma ben presto torneranno squarci di sole con una temperatura gradevole, meno piacevole il successivo tratto d'asfalto lungo una trafficata zona industriale. Verso le 15.00 finalmente prendiamo possesso (siamo i primi, chiavi dalla signora Flora) del delizioso albergue di Mos, solo 16 posti una cucina servizi e col termosifone! I Cavalieri, dopo giorni di duro cammino e pioggia iniziavano ad esalare odori nauseabondi così la principessa li obbliga ad un accurato bucato!! Inizia poi il giro dei locali: la modesta botteghina di Flora (spesa), la nuova taverna (birre), la caffetteria col wifi (tè ). Situato in un paesaggio ameno tra dolci colli con antichi edifici ben restaurati e tutti i servizi essenziali , il piccolo borgo è proprio a misura di pellegrino (a fine giornata saremo in 10, 5 tedeschi e uno spagnolo ). Per cena saltato nuovamente il risotto promesso da Gigì, prende in mano la situazione Tullio, brontolando, ma con fare deciso, e prepara una pasta al burro e formaggio.... Concludiamo la serata con le solite camomille......e ricomincia a pioverà!

venerdì 20 aprile 2012

18° tappa Ponte de Lima-Valença do Minho 34km

Durante la notte la pioggia battente tamburellava sul tetto mentre nel salone riecheggiavano forti suoni di russamento con qualcuno che parlava e altri che chiamavano il gatto! Verso le 6.30 i primi movimenti danno il via alla raccolta dei panni stesi e alla preparazione degli zaini, mentre dalla finestra il cielo appare ancora minaccioso. Ieri sera alla domanda dell' orario d'apertura del bar, l'oste ci aveva risposto dalle 7 -7.30 dipende ...... infatti stamattina, svogliatamente e senza pane né paste ci ha rifilato una misera colazione con Tullio che gli brontolava in faccia coloriti appellativi in italiano! Iniziamo a camminare sotto una leggera pioggia zigzagando tra ampie pozzanghere su di uno sterrato che si snoda tra prati e pascoli con Gigi che inizia a scivolare e Tullio che gli borbotta che è un imbranato... Il cielo si apre con squarci di sole e d'azzurro facendoci godere del bel paesaggio a tratti quasi alpino con rivoli copiosamente ingrossati dalle recenti piogge, ponti, cascatelle, pascoli e boschetti. La pausa 2° colazione ci evita un repentino scroscio d'acqua, procediamo quindi in forte salita per un sentiero pietroso che ci porterà a toccare la punta più alta del Cammino Portoghese, 450m. con belle viste sulla vallata e i colli circostanti. Verso le 12.30 siamo all' albergue di .... fine tappa odierna consigliata da molte guide, un bel e vasto complesso nuovo un po ' isolato dal paese ( 700 m) e ancora chiuso. Sosta pranzo nel vicino bar e summit x decidere il da farsi, visto l'orario, il bel tempo che sembra reggere e il superamento del tratto piu impervio, decidiamo di fare altri 18km. Ripercorreremo un lungo lastricato che segue il tracciato dell 'antica via romana attraverso colli ancora in un bel paesaggio agreste ravvivato dal sole. Il bel tempo oggi ci assiste, mentre siamo fermi per la pausa caffè si sfoga un improvviso e forte temporale che ci permette di riprendere il cammino di nuovo sotto il sole, in vista della città di Valenca, nostra destinazione, ma da cui ci separano ancora 8 km. Simpatico battibecco a suon di pittoreschi epiteti, quando Tullio risponde ad una telefonata (inavvertitamente partita da Gigi , e non è stata l'unica!) ....per poi accorgersi di parlare con uno che si trova 5m dietro di lui!!!! Attraversiamo tutta la città x raggiungere l'albergue situato proprio dalla parte opposta ad appena 1km dalla Spagna, anche questo in ottimo stato con una bella sala relax, cucina e.... camerate divise, ma la principessa non può essere abbandonata dalla scorta dei cavalieri che fino a qui l'hanno condotta, nonostante un pellegrino insista che quello è il regolamento e né nasca un diverbio condito da vaffa! Per il momento Marina va sola nelle sue solitarie stanze con tanto di servizi privati, pensando ad una fuga notturna, all' arrivo dell' hospitalera sarà poi sancito che si potrà dormire tutti insieme e ci verrà concessa anche la chiave x rientrare all' ora desiderata! Nonostante la lunga tappa di 36km c'é stato anche il tempo x il pomeridiano tè con dolcetto, rimandato il risotto di Gigi per l'ambiente freddino dell' ostello, si ripiega sul ristorante. Solito giro, defaticante dopo la lunga tappa alla ricerca del luogo dove cenare, scartati i locali dove ci vogliono attirare ad ogni costo decidiamo per un frango (pollo alla brace)..... ed entriamo in un ristorante dove non lo fanno!!! Ripieghiamo su un menù del giorno a base di sopa, mezza porzione di impanada ( 2 cotolette!! ) accompagnate da una ciotola brodosa di riso e fagioli, dolce, caffè e bibite x 10€. Di ritorno all' ostello volevamo fermarci x la solita camomilla, ma il bar più vicino ha già chiuso così rinunciamo anche perché una fine pioggerella sta iniziando a scendere..... riusciranno i cavalieri ad addormentarsi ugualmente?!

giovedì 19 aprile 2012

17° tappa Barcelos- Ponte de Lima 27km

Ci svegliamo ben riposati e caldi, a parte Tullio che durante la notte che avendo spento il riscaldamento ha dovuto poi prendere il sacco a pelo perché Gigi si era appropriato di tutta la coperta! Colazione a buffet in hotel e verso le 8.00 partiamo già in tenuta da pioggia che non tarderà ad arrivare, dapprima fine e lieve poi sempre più intensa. Il primo tratto su strada, attraversa la periferia di Braga e i successivi paesi orma uniti con continuità, il pezzo successivo si inoltra tra boschetti e campagne in un bel paesaggio, ma non pienamente apprezzato per il maltempo che spesso ci costringe a camminare a testa bassa. Fin da Braga le frecce gialle sono frequenti, (in città sono dipinte per terra) per cui è difficile sbagliarsi..... a parte Tullio che fa un giro più lungo attorno ad un colle! Verso le 13.00 nell'ennesimo bar, riagganciamo i nostri velocisti Tullio-Gigi e decidiamo di procedere insieme sulla strada statale indicataci come più breve, vista l' incessante pioggia. La statale ha una corsia d'emergenza sufficiente, procediamo cautamente in fila indiana fino al successivo bar dove ci fermiamo x un caffè che al momento ci ristora, ma poco dopo ci fa scoprire di avere i piedi ammollo ed essere molto 'umidi' ! È stata la disfatta fermarci in quel vecchio locale, non riscaldato con la porta che si apriva in continuazione cominciamo ad avere freddo, troppo x continuare con il maltempo che non accenna a diminuire, 27 km percorsi e ancora 10 da fare! Quando chiediamo al barista se passa un bus ci guarda tra lo stupito e lo stupido.... non parliamo poi quando gli chiediamo se può chiamarci un taxi.....non sa il numero e forse neanche dove siamo!! Fortunatamente una gentile signora di passaggio viene in nostro soccorso chiamando il taxi che in breve arriva e ci porta alla meta Ponte de Lima (10km) , percorriamo a piedi l' ultimo km sul bel ponte romano antistante il nucleo antico che ci separa dall' albergue sperando sia cambiato l'orario d'apertura, niente da fare aprirà alle 17.00. Ripieghiamo nel vicino bar pieno di pellegrini bagnati, SPQR scalzi e scomposti, G&g (Genova e Genova ) più composti che pranzano, ciclisti bagnati con sportine ai piedi mentre i calzini sono ad asciugare sulla macchina del caffè sopra le tazzine!! In questo bailame ben presto anche noi ci adeguiamo spogliandoci degli indumenti bagnati e cercando di scaldarci con tè e camomille, mancando ancora 2 ore all' apertura! Alle 17.00 una graziosa signorina inizia le lunghe procedure d'ingresso, poi come in una gita ci accompagna in camera illustrandoci il bel complesso di recente ristrutturazione. C'è una vasta lavanderia con lavatrice e giardino x stendere il bucato, bella cucina, sala relax con libri e computer, wifi libero, doccie uomini e donne ( ma i soliti italiani non sono stati attenti alla spiegazione e Marina, l'unica femmina se li trova in doccia!) e 18 letti singoli in un'ampia camerata in mansarda con soffitto e pavimenti lignei, il tutto ben tenuto e pulito x soli 3€! Stufette con la ventolina riscaldano velocemente l'ambiente e noi, mentre si allestiscono fili e strumenti vari x asciugare gli indumenti , piove sempre copiosamente così x cena si improvvisa una pasta al tonno, pomo e formaggio in albergue. Si conclude la serata con la consueta camomilla, che ormai piace anche a Marina e alle 21.30 (si chiude alle 22) siamo tutti a letto col la stanza già impregnata di pellegrino e calda come una sauna....poi qualcuno di.buon senso decide che è il caso di spegnere le stufette!!!