mercoledì 30 giugno 2010

8° tappa Castro-Fonsagrada 21 km

Ieri sera l'allegra famiglia ci ha comunicato che si prendera' un giorno di descanso (riposo), la scusa era il niño, il realta' sono i genitori che hanno dato il collo (33-35 anni, fanno il Cammino per avere un altro niño) comunque ci sentiremo telefonicamente per ritrovarci a Santiago ed andare assieme a Finisterre. Cosi' alle 7 partono i 2 ragazzi spagnoli nostri coinquilini e alle 7.30, dopo aver svegliato Veronika come ci aveva chiesto, scendiamo per un abbondante colazione che ci aiutera' a partire meglio! Lasciamo il silenzioso borgo di Castro, immerso tra verdi colli (800 mt) in una soleggiata e gia' calda mattinata. Il sentiero si snoda ondulato tra cappelle e fattorie, quasi sempre al sole fino a salire ad El Acebo, confine tra Asturia e Galizia con i caratteristici mulini a vento moderni, incontrando l'aitante francese e la francesina (in viaggio attraverso i Cammini di Spagna e Portogallo). Due soste in altrettanti bar interrompono il Cammino odierno, non tanto per la diffficolta' del percorso, ma per il sole cocente. Il primo locale e' d'epoca, come il proprietario e la pulizia...... lascia un po' a desiderare, cosi' Marina ordina un cafe'-leche, ma l'oste va in un'altra stanza e torna con una tazza di brodaglia dal colore e sapore strano, con le stelle come il brodo!? Fabrizio prende una coca e gli viene offerto-imposto, raccomandandosi che sono gratis dei tapas, unte tartine con (?)porchetta!? Comunque come dice il detto "quello che non uccide fortifica" o meglio come diceva la nonna Ida " paseda da e gargaroz e tota merda e loz...." Opposto l'altro locale, ricercati arredi in stile antico con belle rifiniture , ma bocadillo e avventore sono normali, anzi molto gentili ci offrono una coca che Marina ha rovesciato rompendo anche il bicchiere! Verso le 13.30 affrontiamo l'ultimo km, chissa' perche' sempre il piu' difficile e assolato, si inoltra a Fonsagrada (Fontesacra) che dal nome preannunciava antiche origini, in realta' e' una brutta cittadina, in stile Germania dell'est commenteremo con Veronika, con alti palazzoni assolati in un contesto montano!¿ Sempre con Veronika (la tedeschina che si e' appena laureata e prima di intraprendere a lavorare, in autunno, si e' presa un po' di tempo...... parla inglese, francese e spagnolo...) chiacchieriamo e pranziamo sui gradini del Telecentro aspettando l'apertura della sala internet. La gentile addetta ai computer ci dice che in paese non c'e' l'albergue (1,8 km oltre in un borgo senza negozi e con pochi posti letto), cosi' ci facciamo consigliare un posto per dormire. Ritroviamo anche i pellegrini spagnoli locali, quelli col pulmino, che ci consigliano la Pensione Cantabrico (ci sono anche loro e li ritroveremo anche al ristorante). Camera molto pulita, con bagno e Tv a 35€, festeggiamo cosi' anche se con un giorno di ritardo l'anniversario, concludendo con cena in una Pulperia, per assaggiare il famoso pulpo alla gallega!!!

lunedì 28 giugno 2010

7° tappa Berducedo-Castro 27 km)

Grazie a tutti per gli aguri.
Mattina senza nebbia e subito soleggiata partiamo verso le 7.30 (dopo noi solo i 3 spagnoli), facciamo una mini colazione in albergue (saletta con tavolo, piastre elettriche e lavabo) perche' i bar aprono solo dopo le 9.00! Alla Mesa, 4 km dopo, fuori dall'albergue incontriamo Jose' che ha ancora i postumi della festa che ieri sera (vino, carne e balli all'aperto) e ci chiede qualche biscotto (prossimo bar-negozio solo a 15 km) ritroviamo anche Veronika, la giovane tedesca (25 anni, viaggia sola per 2 mesi e spesso dorme in tenda) che a Bodenaya faceva colazione con la zuppa di verdure, qui addenta un peperone!). Superiamo gli strancalati Baschi (che hanno ronfato per 12 ore) e l'allegra famigliola, che ricordandosi del compleanno di Marina gli fanno gli auguri, oggi di giallo vestita (hanno 3 maglie ognuno, gialle, arancio e verde e indossano lo stesso colore, quindi sono facilmente individuabili anche da lontano) a cui si unisce anche Jose', Marina, dolorante per le vesciche, riuscira' a proseguire grazie ai sandali, provvidenziali nell'ultimo tratto. Il primo tratto e' in ripida discesa, tra pascoli e poi si inoltrera' nel bosco in una fitta vegetazione con splendidi scorci sul lago. A livello della diga (che forma un'ampio lago) che l'oltrepassiamo, il Cammino si immette nella statale (per quasi 5 km) in salita e sotto il sole! Inaspettatamente un bar con terrazza panoramica sul lago da dove descansado (riposati) vediamo arrivare ansimanti la famiglia e il trio di ragazzi spagnoli . Arriviamo a Grandas de Salime, con il cicho Alejandro in testa tutto pimpante, oltre le 14.00, in tempo per il Gran Premio di Formula Uno e successivamente la partita Germania-Inghilterra (con Veronika che ad ogni goal tedesco esulta timidamente!) L'albergue del paese, presso il municipio, e' piuttosto piccolo con letti a castello anche a 3 piani; ci sono gia' molti pellegrini ( Jose', i Baschi di San Sebastian e quello di Bilbao, i 3 spagnoli di Almeria, i 2 fratelli madrileni) cosi' ci facciamo una rinfrescante doccia e dopo il pomeriggio sportivo. insieme alla famiglia (madre e figlio cantano per passare meglio il tempo) ripartiamo per il paese successivo, 6 km si fanno facilmente e nel borgo antico di recente ristrutturazione, c'e' un bel albergue privato in stile, faranno bocadillo per cena mentre guardiamo la tv. Per festeggiare il compleanno (e' arrivata anche Veronika oltre a 2 ragazzi spagnoli) Torta di Santiago insieme agli amici pellegrini e ai 2 giovani hospitaleri.

6° tappa Pola de Allande-Berducedo 17 km

Verso le 6.00 inizia il movimento e alle 7.30 siamo gia' tutti in Cammino senza tralasciare la sosta al bar, giornata un po' nebbiosa ma tempo buono. Marina inizia ad aver problemi con le vesciche, una pellegrina spagnola ci offre un compeed, cerotto x vesciche sponsor del Cammino, ogni Pellegrino ne possiede almeno una confezione, e si prosegue piano comunque siamo sempre con i 5 ragazzi in ostello Pola de Allande. Ben presto il sole comincia ad uscire e il sentiero a salire irto e pietroso, mentre la boscaglia lascia il posto a pascoli e felci. Arriviamo in vetta a 1200 mt (poco prima c'e' una fonte), bel panorama sulla vallata e i monti circostanti, ritroviamo il pulmino d' appoggio dei pellegrini "locali", l'autista ci riconosce e vedendoci accaldati ci offre da bere acqua fresca, due chiacchiere e si prosegue. Arriviamo a Lago (il sentiero per il lago e' chiuso per lavori) e ci fermiamo al bar dove sono anche i 3 ragazzi spagnoli (un maschio e 2 femmini) e l'altra coppia di spagnoli (fratello e sorella ) al primo giorno di Cammino. Ancora in forza decidiamo di proseguire per Grandas de Salime, incontreremo anche i primi ciclo-pellegrini ma della famiglia di Tenerife non abbiamo piu' notizie! Ora il percorso e' semplicemente ondulato cosi' dopo 4 km siamo a Berducedo, precedendo il trio spagnolo che si era perso nel bosco, all'albergare ritroviamo i 2 giapponesi e il mattiniero e l'atletico Pellegrino di Bilbao. Ambiente piccolo, dall'atmosfera "pesante", solo 10 posti cosi' quando dopo un' ora (alle 15.00) arriva la famiglia ci sono rimasti solo 2 posti. All'inizio decidono di dormire in 2 in un letto poi troveranno una camera presso un privato e il loro posto verra' preso dalla stanca coppia di San Sebastian ( si ritengono baschi non spagnoli, come se noi ci reputassimo padani e non italiani!) Arriveranno altri pellegrini , Jose' di Malaga, 2 francesi (un aitante cinquantenne e un pasciuto sessantenne dalla lunga barba bianca!) e per ultima l'amica brasiliana (quarantenne) che si sistemeranno chi da privati chi in tenda e chi proseguirà per il prossimo albergue. Aspettiamo le 8.30 per cenare nell'unico ristorante del piccolo paese "Laculpafuedemaria", il cuoco ci spiega che il menu' al sabato e alla domenica e' solo alla carta (minimo 30€), così sia noi che i giapponesi compriamo qualche genere alimentari al negozio-bar e decidiamo di mangiare sulle panche all'aperto. Birra e caffè e un po' di partita e verso le 22.00 decidiamo di andarci a coricare. All'albergue l'atmosfera sempre piu' pesante , i 2 di San Sebastian sono a letto dalle 7.00 con tutte le finestre chiuse, Marina ne apre subito una e le altre verranno aperte dai ragazzi spagnoli ritornati molto tardi essendo stati a una festa paesane nel paese vicino.


5° tappa Tineo-Pola de Allende 31 km

Notte agitata roncadori, caldo e 1 zanzara..... alle 4.30 suona il`primo cellulare, ma si alzano solo dopo un'ora! Grande movida cosi' alle 6.30 ci alziamo anche noi, i giapponesi accendono le luci e Jose' che voleva dormire e' costretto a svegliarsi! Sosta al bar per la colazione, la giornata e' gia' molto afosa e si inizia subito con una salita su sentieri pietrosi attraverso pascoli e radi insediamenti (molte grandi fattorie). Mentre siamo in sosta (9.30) veniamo superati da un aitante basco (che soprannominiamo Bilbao, come la sua città, 55-60 anni) proveniente da Salas (25 km) e diretto a Pola (50 km! e non si sente neanche bene!!), al bar ritroviamo l'allegra famiglia e arranca la stanca coppia basca (di 34 anni, un po'robusti, che avevamo superato in precedenza) decideranno di fermarsi qui a Campiello, invogliati anche dall'intraprendente oste Herminia e dalla partita serale della Spagna. Sono lolle 12.00 cosi' decidiamo di continuare, fa molto caldo e il sentiero si snoda tra pascoli assolati, dopo 3 km c'e' l'isolato e incustodito (ma con tutti i servizi!) albergue di Borres, altri 3 km e ci fermiamo sudati al negozio-bar della Mortera. E' senz'altro il piu' pittoresco finora incontrato, tipo degli anni passati come la sua proprietaria, famosa conoscitrice dei luoghi e prodiga di consigli, ci serve il caffe' che va a fare in casa con la moka.....l'arredamento lo vedrete nelle foto....Arrivano una decina di pellegrini spagnoli della zona (50/60 anni) senza zaini con pulmino d'appoggio, fanno una parte del Cammino Primitivo a tappe e alla sera tornano a casa a dormire. Altri 11 km su e giu' per la montagna mentre continua il caldo , ennesima tappa al bar di Porciles, singolare personaggio l'avventore che intraprende con Fabrizio una colorita conversazione sui luoghi turistici d'Italia.....ci molla a fatica con un bacino solo alle 17.00 passate. Gli ultimi 4 km, per lo piu' in discesa e nel bosco ci portano velocemente a Pola de Allende dove nell'ostello ritroviamo il velocista di Bilbao (e' arrivato alle 14.00!) i due giapponesi, un trio spagnolo (tipo Gaetano, Tania e Lara, sui 30 anni) e fratello e sorella madrileni (sui 30 anni) alla loro prima tappa. Ambiente spazioso, pulito, ma anonimo, si pagano 3€ a persona che viene a ritirare un hospitalero alla sera. Inizia a piovere, ma fa ancora caldo, usciamo per la cena e troviamo il Telecentro (punto internet gratis) aperto fino alle 21.00, breve sosta fino alla chiusura poi andiamo a cena all'osteria El Casino (consigliata per pellegrini?!¿ un'insalata mista, pane, 1 birra e due caffe' 20.70€ vedremo poi menu' del dia 8€, ma ci ha detto che non c'era!!!) ci sono anche i giapponesi e alcuni locali che seguono animatamente la partita della Spagna, tipico e interessante ambiente popolare. Lasciamo il locale verso le 22.oo, mentre gli spagnoli iniziano ad ordinare la cena!

sabato 26 giugno 2010

4° tappa Bodenaya-Tineo 15 km

La musica new-age risuona alle 7.30 come concordato, ma siamo gia' tutti pronti. Colazione comunitaria (2 tedeschi prima del latte si fanno il resto della sopa di ieri sera!); ci salutiamo e alle 8.30 siamo gia' in partenza (alle 8.00 e' passata la famiglia spagnola, ormai nota a tutti per la sveglie mattutine alle 5.00, fa tappe brevi perche' non ama girare con il caldo). Da oggi lasciamo i lavori stradali e percorriamo sentieri ondulati tra i boschi, ad El Pedregal, il solito baretto-negozio facciamo la seconda colazione mentre fuori splende un bel sole. Poi inizia un lungo tratto di sentiero ombreggiato e molto fangoso, in certi punti si sprofonda fino alle caviglie! Tappa breve, verso le 12.00 arriviamo all' albergue municipale di Tineo, siamo i primi, e' ancora chiuso allora, come indicato sulla porta, andiamo a ritirare le chiavi al bar. Ambiente situato presso il centro sociale, un ampia camerata ( 24 letti, 2 bagni e un microonde) molto pulita, odora ancora di candeggina. Ci sistemiamo e dopo la doccia inizia il lavaggio dei panni e delle scarpe infangate. Dopo un' ora arriva l'allegra famiglia spagnola, seguita dai Baschi come amano puntualizzare, Jose', il ragazzo spagnolo incontrato a Cornellana e 2 giapponesi attempati. Alle 16.00 ritrovo al bar per seguire il mondiale dell'Italia......... tifo anche da parte degli spagnoli che pero' non esitano a dare del burro (asino) ad un giocatore che sbaglia.... e a fare le solite battutine sulla mafia! Giretto per la cittadina molto estesa e terrazzata con il centro in via di restauro, fa piuttosto caldo (29º) cosi' torniamo all'ostello e dopo poco cena al ristorante con il solito menu' del Pellegrino. Alle 22.00 sono gia' tutti a letto perche' hanno domani mattina hanno la sveglia alle 5.00.... l'ultimo che si corica deve chiudere a chiave il portone d'ingresso.

venerdì 25 giugno 2010

3° tappa Cornellana-Bodenaya 20 km

Notte tranquilla, abbondante colazione da Mario (aperto fin dalle 6.00 ma noi ci siamo alle 8.00) che ci dice che e' meglio seguire la statale del sentiero, ma non gli diamo retta....e cosi' dobbiamo tornare in dietro! Sentiero su e giu' tra i monti con molte deviazioni su strada per i soliti lavori stradali. Verso le 12.00 arriviamo a Salas centro anonimo ma con tutti i servizi, picnic nel parco cittadino dove ci sono anche le 2 giovani spagnole incontrate ieri a Grado e la famiglia che farà tappa qui. Ripartiamo verso le 15.00 sotto un sole cocente e dopo molte deviazioni finalmente alle 18.00 arriviamo a Bodenaya, piccolo borgo senza servizi, ma con un delizioso albergue. E' una casetta recentemente ristrutturata da Alejandro, ex taxista madrileno dedito al Cammino, attualmente gestito da 3 hospitaleri, una ragazza spagnola, Marcos spagnolo trapiantato in Svizzera, giovanottone cugino del proprietario e Alberto che ama definirsi pellegrino-hospitalero. Originario della provincia di Como, con una lunga storia alle spalle, ha trovato nel Cammino la sua ragione di vita. Qui il Pellegrino viene accolto e coccolato e gli viene offerta la cena e colazione dietro donativo non obbligatorio. Siamo in 8 (3 tedeschi, un inglese e le 2 spagnole) tutti giovani apparentemente alternativi, in abbinamento con la musica di sottofondo (stile reege) e l'arredamento ( foto del Che, simboli indiani, bandiere della pace.....). La cena e'composta da una sopa asturiana (tipo minestrone a grandi pezzi con carne e minestra), un insalata mista, frutta e vino. Due chiacchiere sotto il portico, si concorda l'orario di sveglia e alle 22.00, con il sole ancora alto, siamo gia' a letto!

martedì 22 giugno 2010

2° tappa Escamplero-Cornellana 25 km


Doriga caffe' Albergue Monastero di Cornellana Cena nella taberna







Abbiamo dormito di sasso, non abbiamo sentito rientrare nemmeno gli spagnoli! Ci svegliamo alle 6.00 ma ci alziamo solo alle 7.00 visto la nebbia che avvolge i monti circostanti. Facciamo colazione in cucina e con comodo partiamo verso le 8.00, aria fresca e il sole stenta ad uscire, cosi' camminiamo piacevolmente fra boschi di eucalipto e felci. Al paese di Premoño, 4 case, un baretto-negozio ci fermiamo per la seconda colazione gli unici avventori sono la famiglia spagnola alle prese con succhi di arancia, caffe-leche e mega bocadillos al jambon e queso (con la muffa!) rigorosamente asturiano, da cui anche noi non ci asteniamo! Dopo vari saliscendi (impegnativi!) in carraie secondarie in parte ombreggiate (per fortuna, ora il sole picchia!) arriviamo a Grado, vivace cittadina (punto internet gratuito presso il centro culturale nuovo, grazie a Zapatero), alle 14.00 si riparte ora e' veramente caldo il percorso e' sempre ben segnalato nonostante i numerosi cantieri con automezzi che ci fiancheggiano e ci impolverano. Ad Doriga sosta al bar, tipico ambiente popolare anni '50 (prendiamo il caffe'-solo, il piu' simile al nostro espresso che ci viene servito da un thermos in tazzine spaiate), la loquace locandiera ci mostra i giornali della settimana scorsa con le foto della devastante alluvione del Rio Arre. Una mucca viva e' stata recuperata alla foce del fiume dopo 15 km e abbiamo visto una parte del Cammino dove il fiume ha esondato, coperta di detriti tra i rami ad altezze superiori ai 2 metri. I restanti 3 km fino a Cornellana sono abbastanza in piano e dopo gli integratori (dopping!) andiamo come una scheggia e alle 18.00 arriviamo all' albergue. Situato in un'ala ristrutturata del Monastero e' composta da 2 ampie camerate con 24 letti e ben 6 bagni occupati per ora solo da 6 giovani (spagnoli,inglesi e tedeschi). Solita doccia, bucato e primo interventino sull' ampolla di Marina, verso le 20.00 andiamo a cenare in una tipica taberna menu' del pellegrino 12€( insalata ricca, polpette con peperoni, calamari alla gellega, carne alla brace, patatine e birra), pensavamo di essere i soli, in realta' gli avventori spagnoli arriveranno dopo le 21.00. Ritorno in albergue chiacchiere sotto il portico con il ragazzo di Malaga (stanco perche' partito in mattinata da Oviedo) fino alle ultime luci del dia......... 22.45!!!











PS. non riusciamo a telefonare e ad inviare sms dal cellulare ma riceviamo, perche' la copertura, per ora, e' di un unico opetatore incompatibile

lunedì 21 giugno 2010

1° tappa Oviedo-Escamplero km 15





Siamo partiti ieri sera dall'aeroporto di Bologna sotto una pioggia battente (sono andati peggio Gianni e Monia, che ci hanno dato un passaggio poi hanno proseguito per Modena per un concerto all'aperto!!!) dall'aereo si vedeva solo una fitta nebbia, ma in prossimità' di Girona il cielo si e' schiarito mostrandoci la costa illuminata da un bel tramonto. Arriviamo alle 23.00 (con 20 minuti di anticipo) e subito prendiamo il bus che in poco piu' di un ora (e 12€!) ci porta a Barcellona, qui non piove anzi ci sono 25º e la citta' pullula di gente di ogni eta'. Alle 2.00 prendiamo un altro bus per l'aeroporto El Prat (quasi un ora di tragitto), un ambiente lindo e tranquillo dove, ci sistemiamo alla meglio nelle poche sedie libere. Verso le 5.00 l'aeroporto si anima e alle 7.00 siamo gia' in volo per Oviedo, dall'alto splendidi panorami ravvivati da un bel sole. Ancora un bus (40 km) ci porterà al centro di Oviedo da dove finalmente si inizierà camminare. Giro turistico per la citta in particolare la cattedrale (che conserva il sudario di Cristo tipo la Sindone versione ridotta), la splendida chiesa romanica fuori citta' (il centro e' piuttosto moderno) poi via lungo il Cammino Primitivo ben segnalato fin dalla partenza. Il sentiero si snoda, prima per qualche chilometro attraverso la citta' poi si inoltra tra boschi e pascoli attraverso belle case che conservano nel giardino il tipico horreos asturiano (molto piu' grande del gallego) l'antico granaio ora spesso adibito a dependance. Un po' stanchi per le poche ore di sonno e limitati dagli scarsi punti di sosta del Cammino Primitivo ci fermiamo ad Escamplero (piccolo paese montano disposto lungo la strada con 2 ristoranti, un piccolo negozio con un po' di tutto), verso le 17.00 dopo appena 12 km. Nell'ostello, sistemato nell'edificio del centro sociale c'e'una stanza con 12 letti, 2 bagni e una cucina, c'e' gia' una coppia di origine venezuelana, ma residente a Tenerife, con il figlio dodicenne. Il locale e' gestito dal famoso Fernando, proprietario del bar-ristorante dove bisogna registrarsi, pagare (2€ a persona) e prender le chiavi. Facciamo la spesa per la colazione perche' il bar apre alle 9.00 (in linea con il ritmo spagnolo), doccia, conversazione con i coinquilini poi di nuovo al bar per la cena. Sono le 20.30 e gioca la Spagna (mondiali di calcio 2010) c'e' grande fermento e animazione e il sidro va via a fiumi (e' usanza versare il sidro nel bicchiere dall'alto, berlo tutto in una volta e gettare per terra le ultime gocce rimaste nel bicchiere!?schiuma?). Qui il menu' del pellegrino e' 20€, ma siamo stanchi cosi' prendiamo solo un insalata a 12€ (ma e' arricchita con verdure crude, cotte, tonno, uova sode, olive, asparagi, uva passa,speck, formaggio.........) e alle 22.00 sotto un sole ancora alto andiamo a nanna.

sabato 19 giugno 2010

SIAMO RITORNATI!!!!!!!!

DA TURISTI PER CASO A PELLEGRINI PER SEMPRE
A poco più di un anno dal Cammino 2009 finalmente si riparte!! Già lo scorso anno, all'arrivo a Santiago avevamo immediatamente capito che il Cammino non sarebbe finito lì......anzi, non era che l'inizio .................. Ci siamo imbattuti casualmente nel Cammino ben 14 anni fa durante un viaggio in camper e c'è entrato in testa come un tarlo, lo abbiamo estirpato solo l'anno scorso, ma ci siamo ammalati di Santiaghite! Così ora siamo nuovamente pronti alla partenza, domenica sera (20 giugno) voleremo da Bologna (21,30) a Barcellona (o meglio Girona, 23,15) ci trasferiremo coi mezzi pubblici in centro città e di lì all'aeroporto principale (El Prat) dove dormiremo, si fa per dire, nelle scomodissime sedie (causa braccioli fissi!) in attesa di ripartire lunedì mattina (7,00) per Oviedo (8,30), inizio del Cammino Primitivo. Questo è il più antico di tutti i Cammini che vanno a Santiago, la storia racconta che Alfonso II (detto il Casto re delle Asturie) durante il ritrovamento della tomba di San Giacomo (nell' 813) partì da Oviedo (capitale del suo regno, ora il re è Fernando Alonso che qui è nato!) per andare a conoscere i luoghi della scoperta, fece costruire la prima chiesa e diventò così il primo pellegrino della storia del Cammino. E' un percorso lungo circa 360 km che si snoda in un paesaggio prevalentemente montano (qui la nostra amica-pellegrina Monique si sentirebbe a casa), più selvaggio e solitario del principale Cammino Francese, percorso lo scorso anno, in cui si immette poco prima di Santiago. Meno frequentato di altri Cammini, molto impregnato di storia, lo abbiamo scelto anche per via dell'anno Xacobeo (il giubileo è quando S.Giacomo, 25 luglio, cade di domenica) per cui è prevista un'affluenza massiccia, sperando di trovare meno traffico. Lo dovremmo percorrere in circa 15/16 giorni e altri 3 (altri 100km) li impiegheremo per andare da Santiago a Finisterre (l'antica fine della terra) sulla costa atlantica dove ci attenderà un meritato riposo di 1 o 2 giorni. Ritorneremo a Santiago col mezzo pubblico da dove in aereo faremo ritorno a casa (previsto per domenica 11 luglio). E' stata un po' sofferta la scelta dell'abbigliamento, siamo in giugno/luglio, ma siamo anche in montagna, quindi abbiamo optato per un equipaggiamento leggero con l'aiuto di un pile e un kwey in caso di abbassamento delle temperature, comunque il peso degli zaini è quasi uguale a quello dello scorso aprile ( un totale di 15kg da ripartire equamente, fatte le debite proporzioni, in 10kg abbondanti per Fabrizio e 5kg scarsi per Marina!). Ai prossimi post, internet permettendo............