sabato 30 aprile 2011

11° tappe Guemes-Santander km 15





Ieri sera Padre Ernesto non e' potuto venire, un suo vice ci ha raccontato la storia di questo albergue, in questo luogo c'era una piccola e povera capanna abitata dai nonni, per varie vicissitudini la sua famiglia emigro' lui divenne sacerdote e chiese di stare a contatto con il popolo, facendo il prete-minatore e operaio. Il suoi ideali erano e sono quelli di coinvolgere la comunita' nella solidarieta' cosi' circa 30 anni fa torno' parroco nel suo paese e con il lavoro gratuito della gente trasformo' la vecchia capanna in centro polifunzionale aperto SEMPRE e a TUTTI oltre ad interessarsi anche del terzo mondo. I suoi nobili ideali continuano a coinvolgere volontari che dopo l'apertura (circa dieci anni fa), ai pellegrini, provengono da tutto il mondo. Alle 21.00 cena comunitaria preparata da volontari del paese, a base di zuppa di verdura, lenticchie con salciccia e costine e frutta e un intreccio di idiomi che provano ad incontrarsi. Scopriamo che c'e' anche un italiano, un corpulento ciclista bresciano in mb, partito da Irun (dove ha lasciato l'auto, lo raggiungerà' la compagna questa volta per camminare un po' insieme. Siamo una trentina di persone per la maggior parte tedeschi, spagnoli, francesi e noi italiani, ancora qualche chiacchiere e sigarette o altro collettive e alle 22.30 siamo tutti a letto. Sveglia collettiva verso le 7.00 per la bella e abbondante colazione comune e anche stamattina padre Ernesto e' assente pero' Ruben dice ridendo di aver visto in sogno l'aura del prete che sia morto?, non siamo irriverenti, ma è da ieri sera che ogni 5' ci dicono che il padre sta per arrivare! cosi' allegramente facciamo le foto di gruppo e partiamo in compagnia. Seguiamo la strada che si snoda tra dolci colli ed al primo bivio ci ricompattiamo, indecisi, Peter l'austriaco, non ha dubbi il suo gps indica la playa! Arriviamo cosi' alla spiaggia, per salire sul sentiero a mezza costa tra verdi prati su scogliere a strapiombo sul mare. Il panorama sul mare e' sempre molto suggestivo specie in una cosi' bella giornata, lo percorriamo piacevolmente alternando i compagni di viaggio per oltre 4km, fino ad arrivare alla vasta e lunga spiaggia di Somo (3km). Arrivati in paese Manuel il bel giovane francese trapiantato in Spagna per amore, con la passione del campeggio, si fermerà' per una vogata con la canoa, noi proseguiamo per il traghetto (2.40€) che attraversa la baia di Santander. Al molo ci ritroviamo tutti, sembriamo una gita di attempati scout (per Denise, attempata e' una persona molto molto piu' grande di te!) occupiamo mezzo ferry. In 20' siamo a Santander, grande citta' poco attraente, ma tappa obbligata (prossimo ostello 30km e visto che ne abbiamo percorsi gia' 15...) per tutti l'albergue dove lasciamo gli zaini (apre alle 15.00). Senza girare molto ci ritroviamo quasi tutti al vicino ristorante, menu' del pellegrino a soli 7€|, stranamente arrivano in ritardo Peter & Peter (l'austriaco e il tedesco sassone che fanno coppia grazie alla lingua) li aiutiamo a trovare l'albergue e ordinare il pranzo visto che parlano quasi esclusivamente il tedesco! Quando torniamo all'apertura dell'ostello c'e' una lunga fila, la procedura e' lunga, l'hospitalera e' al primo giorno aiutata da un anziano napoletano emigrato a Santander oltre 40 anni fa, ci dara' delle dritte. Camerata grande con una quarantina di letti a castello e appena ci siamo sistemati inizia a piovere. Ci riposiamo e verso le 17.00 ci concediamo un giro in centro.......

venerdì 29 aprile 2011

10° tappa Laredo-Guemes 25 km

Dopo un tranquillo riposo alle 8.00 siamo in partenza, mattinata serena e soleggiata ci sono già 20°. Lasciamo la parte antica della città. e percorriamo la lunga e ampia spiaggia costeggiata da anonimi e moderni palazzi per oltre 4 km. Alle 9.00 riusciamo a prendere al volo la piccola barca (1,70€) con il tedesco dallo zaino giallo ed una giovane coppia spagnola, per attraversare il fiume. Arriviamo così a Santona città balneare ed importante centro di lavorazione della sardina, attraversiamo il paese. con poche indicazioni, ma con l‘aiuto di gentili abitanti ritroviamo le frecce. Un' altra bella ed ampia spiaggia (con camper appartati) prima di una difficoltosa ed impervia salita (ed relativa discesa) su di un promontorio con vista strepitosa sulle due lunghe spiagge. Un altro lungo e ampio arenile di oltre 4 km ci separano dalla città di Noja, Marina scalza sfida le gelide acque dell' oceano. In paese incontriamo l‘austriaco (il lungo cappellone) che prosegue spedito con il suo gps in mano, noi ci fermiamo al bar assistendo anche alle reali nozze inglesi e alle prove del gp (in tutti i locali sono presenti sempre molteplici tv di grandi dimensioni ) Ora lasciamo l‘ oceano piegando all' interno su stradelli ondulati, accompagnati prr un tratto dal giovane Tomas. Finalmente alle 16.30 dopo tante stradine (troppo asfalto!) eccoci al famoso albergue di Guemes, ritroviamo quasi tutti i compagni di cammino: il sassone lasciato a Bilbao infortunato, Monique, l‘austriaco, la coppia tedesca, Tomas, le due francesi (con compagno camperista al seguito), Ruben lo spagnolo di Pamplona. Ci aspettavamo un misero alberghetto presso la canonica, si tratta invece di una vasta e nuova struttura,una sorta di comune con bei spazi come la biblioteca,la sala del camino il tutto in un ambiente alpino. Siamo stati accolti da una famiglia boliviana con la bimba che funge da solerte hospitalera, ci offrono biscotti e acqua all' arrivo e ci preannunciano una cena comunitaria con Padre Ernesto, il fondatore.

9° tappa Castro-Urdiales-Laredo 24 km

Mattinata movimentata fin dall' alba, si muove l‘austriaco poi il belga Tomas e altri così alle 7.30 siamo già in marcia. Essendo l‘albergue fuori paese partiamo senza fare colazione confidando nel paese a due km (!), dovremo aspettare altri 5km alla fine di Islares per fare colazione! Il sentiero si snoda da prima tra stradine secondarie, poi tra pascoli a strapiombo sul mare, in un paesaggio ondulato. Ad Islares sostiamo con Monique, non la svizzera! ma un' attempata francese, nel bar del campeggio splendidamente posizionato su un istmo tra due splendide spiagge. A Pontarron de Guriezo seguiti da Monique proseguiamo per la statale alleggerendo così il percorso. di 8 km, seguiranno quest' itinerario anche la coppia di tedeschi. Giornata calda e soleggiata, all' ora di pranzo ci fermiamo a Liendo per un panino, al primo bar la ragazza svogliata ci manda al successivo locale dove ritroviamo tutti i camminanti. Continuando per la statale in leggero saliscendi un po' monotono ma per fortuna poco trafficato, così in breve alle 14.00 siamo a Laredo. Proprio mentre siamo al bivio i indecisi su dove andare arriva in soccorso l‘austriaco che con il suo gps ci indica la strada...... In città è possibile alloggiare in due albergue religiosi ci viene consigliato da un passante (ottima indicazione) il Buen Pastor, 13€ a persona in camera doppia con cucina e wifi. La città è un importante centro balneare con un ampio lungo mare mentre la zona vecchia è un piccolo nucleo arroccato. Mentre andiamo a cena incontriamo una delle due francesi con il compagno che la segue in camper ed essendo cresciuto a Mentone parla un discreto italiano. È un tipo simpatico con i baffi alla Dalì e una bella capigliatura bianca molto loquace ormai appesantito dagli‘anni lasci fare il Cammino alla più giovane compagna. Verso le 21.30 cerchiamo dove cenare e scegliamo il ristorante in base all' affollamento, si rivelerà un ottima scelta (paiella di marisco e insalada de mar)!

giovedì 28 aprile 2011

8° tappa Portugalete-Castro Urdiales 32 km

Verso le 7.00 andiamo alla ricerca di un bar aperto, cosa non facile trovare in Spagna così alle 8.00 siamo già in marcia. C‘é già il sole ma molta foschia, lasciamo la città con ampie e nuove piste ciclo pedonale molto frequentate dai veri ciclisti. Il percorso si snoda in dolci saliscendi e dopo aver attraversato alcune zone altamente urbanizzate, riprendiamo la ciclabile per i 7 km che ci porteranno al mare (belle e attrezzate aree di sosta ). E finalmente ritroviamo l‘oceano a Playa de la Arena, piccolo insediamento balneare attorno a una bella spiaggia dall' acqua cristallina coronata dai monti! Ci fermiamo al bar sulla spiaggia per un bocadillo in 2..... diventeranno uno a testa che nella successiva salita si faranno sentire. Rincontriamo il pellegrino dallo zaino giallo precedentemente superato che cammina scalzo nell' acqua, mentre veniamo abbordati da un anziano spagnolo, che reduce di 4 Cammini ci sciorina. un elenco di suggerimenti....... Con il paesino di Pobena ci lasciamo alle spalle i Paesi Baschi e oltre 200 Km, entriamo cosi in Cantabria. La regione ci da il benvenuto con un bellissimo e curato (molti taglia-erba all' opera) sentiero costiero che si snoda a mezza costa con scorci incomparabili sull' oceano, tanti turisti a passeggio. Parte del sentiero è stato costruito sulla sede della vecchia ferrovia che trasportava i minerali qui estratti, numerosi punti sosta e fontane. Ad Onton andiamo alla ricerca di un bar e troviamo il locale di Pedro, arredamento anni ‘60 con i pochi prodotti esposti su vecchie mensole, e in linea continua un antiquato bancone a fungere da bar. Proviamo ad ordinare 2 caffè, ma otteniamo un diniego, proviamo con un aquarius (bibita della cocacola molto famosa in Spagna ) e il burbero ed anziano oste tira fuori 2 cocacola non lasciandoci altra scelta...... Fuori dal locale incontriamo 2 pellegrine francesi, una delle quali ieri sera era nella nostra pensione, che si riposano sotto un bel sole.. Nei pressi del paese il Cammino si biforca noi scegliamo di costeggiare la statale 634 (come consigliato dalla guida e dall' uomo della spiaggia ) che facilita il percorso. La statale poco traffica offre begli scorci sul mare e nei pressi di Mojon riprendiamo il sentiero tra prati e pascoli mentre l‘oceano si infrange sulle sottostanti rocce offrendo panorami superbi. Poi in lontananza compare la città di Castro Urdiales, disposta ad arco attorno ad una lunga spiaggia con il pittoresco nucleo antico arroccato. Scendiamo per sentieri ripidi e scoscesi, ma la strada è ancora lunga ! Dovremo attraversare tutto il paese andare all' ufficio di turismo per sapere l‘ubicazione dell' albergue e per scoprire che dista ancora 1km! Lungo il percorso veniamo affiancati da un giovane pellegrino belga che ci indica la via. Il complesso è piccolo, un' unica camerata con 16 letti che riempiremo presto, spagnoli, austriaci... Torniamo nel centro storico per cenare, perché nella zona marinara dove è l'ostello, è più caro,una pizza Margherita ben 16€! Cena in una simpatica taverna poi in albergue a vedere la fine della partita in compagnia di un bel moraccione spagnolo e un esuberante tipo di Pamplona che ci vuole offrire una canna per dormire meglio!

martedì 26 aprile 2011

7° tappa Bilbao-Portugalete 17 km

Ci svegliamo dopo aver dormito tranquillamente 9 ore, prepariamo gli zaini e scendiamo a far colazione, compresa nel prezzo. Dopo uno scroscio violento inizia a schiarire e in previsione della breve tappa odierna facciamo un giro in centro per ammirare le moderne architetture del Guggenheim. Riprendiamo il cammino verso le 11.00 per una lunga scalinata! Il sentiero si inoltra tra boschi umidi dove la Marina cade (tutto ok) per discendere nella valle altamente industrializzata per risalire ripidamente ad una ermita. Si discende per stradine asfaltate in una zona altamente urbanizzata, ma piacevole da attraversare su una pedo-ciclabile di recente costruzione. In breve alle 16.00 siamo a Portugalete, tappa tutto sommato gradevole nonostante qualcuno consigliasse di farla coi mezzi pubblici, ma anche questo è un aspetto del Cammino. La cittadina si snoda lungo il fiume tra i monti con il ponte sospeso in ferro (più alto d‘europa) con un trasportatore mobile per auto e pedoni. Visto che l‘albergue è aperto solo in estate, grazie all' ufficio di turismo troviamo una semplice pensione (Buena vista) che, con solo 25€, ci offre una camera con biancheria, wifi e tv (contro i 42€ dell' ostello di Gernika, in camerata!). Approfittiamo di una vicina lavanderie a gettoni per rinfrescare buona parte degli indumenti. Verso le 21.00 solita cena, mentre la maggior parte degli spagnoli sta ancora facendo l‘aperitivo, giretto in centro e alle 23.00 siamo in camera mentre Fabrizio scopre la prima vescica, Marina è ancora indenne....... che sia merito dell‘olio miracoloso (Sanyrene)!?

lunedì 25 aprile 2011

6° tappa Gernika-Bilbao 38 km

Innanzi tutto grazie per gli sms d‘auguri, ma come lo scorso anno riceviamo ma non riusciamo a rispondere (per Laura e Fabio .....che cavolo mandate che non riusciamo ad aprire non é che vi scambiate .....). Ieri sera abbiamo salutato la bella hospitalera (Katy Holmes da giovane) che ci ha abbracciato commossa sperando di rivederci (é innamorata dell' Italia, di De Andrè .....ma soprattutto di Andrea!).Questa notte eravamo nella stessa stanza insieme a due attempate spagnole molto tranquille ,così alle 8 eravamo già pronti per il tappone . In centro, ci saluta dall' auto con una strombazzata l'allegra adetta alle pulizie dell' ostello che ieri ci ha custodito gli zaini mentre eravamo in gita. Dopo aver attraversato la città (sono 5 giorni che attraversiamo luoghi con negozi chiusi per le festività! ) il sentiero si inerpica nel bosco tra sterrate, secondarie asfaltate e chiesette, un continuo su e giù mentre inizia a piovere (né avremo per 3 ore ) non c‘ è possibilità di perdersi (a prova di Monique!) la segnaletica è ottima e non mancano le sorgenti, alcune fattorie hanno messo a disposizione dei pellegrini una fonte. Invece per il bar dovremo aspettare di arrivare a Giocoexta, dove al primo locale ci fermiamo. Si tratta di un vecchio bar gestito da due anziani: lui ci guarda con fare scocciato e va a chiamare la moglie mentre continua a leggere il giornale. Lei ancora più stizzita ci dovrebbe preparare due panini...... ci allunga sul bancone un cestino con qualche pezzetto di pane, un piattino con 50g di culo di prosciutto senza privarlo di cotenna, e un altro piattino con 4 miseri pezzetti di formaggio, 2 bibite..... 9,50€! almeno ha smesso di piovere, spunta il sole e questo ci fa decidere di proseguire dopo Lezama pur sapendo che ci aspettano 16 km con salita prima di Bilbao! Iniziamo a risalire tra i boschi del monte Abril, insieme a due pellegrine spagnole con vista sull' animato aeroporto, più lunga e massacrante la discesa. Dopo aver attraversato un parco inizia la vasta città posta su vari livelli, in breve siamo alla cattedrale, ma scopriremo solo in seguito che ci separeranno ben 5km dall' ostello. Attraverseremo tutto il centro storico, la zona più popolare, quella commerciale fino ad arrivare all' altro capo della città! Sono quasi le 19.00 quando dopo ben 38km arriviamo all' ostello, ci viene gentilmente assegnata, in via eccezionale (per i pellegrini le camerate sarebbero da 6!), una bella cameretta doppia con lindi lenzuoli, doccia e alle 20.00cena a self-service..... Ritroviamo il tedesco caduto nel bosco, ora influenzato, e pochi altri pellegrini sconosciuti. Il complesso è un alto edificio di 7 piani, 140 posti, lavanderia, sala internet, ristorante, prezzo pellegrini 15€ anziché 17€. Alle 20.00 ci ritiriamo nella nostra cameretta a tinte rosa e azzurre con un' ampia finestra panoramica sulla città.

domenica 24 aprile 2011

GERNIKA

Ieri sera siamo usciti a cena con Roman, l'estroso catalano, che dopo aver chiesto a chiunque informazioni su dove mangiare, ci convince (con Fabrizio ha partita facile...) ad andare in pizzeria essendo un amante di pasta e pizza! Ma nonostante siano le 20.30, come d'abitudine spagnola prima andiamo a prendere l'aperitivo in un caratteristico locale, tipo centro sociale, molto animato da giovani di chiara estrazione politica (indipendentisti baschi che ricordano molto i sessantottini). Primo giro di birra e vino, due chiacchiere e poi alla ricerca della pizzeria consigliata, un localino (Giuseppe's)con pochi tavoli quindi bisogna aspettare e per ingannare il tempo ....altro locale (Led Zeppelin) altro giro di birra..... Quest'ultimo locale e' frequentato da giovani e nostalgici rockettari (vecchi cappelloni oramai con striminziti codini, come Fabrizio, con giubbotti in pelle e musica ed alcool nel sangue!) seguiamo cosi' la fine della partita del Barça (la squadra di Roman)con martellante musica rock ad alto volume! Finalmente si mangia, pizza vegetariana ai sei formaggi(?)e olive e un'altra alle verdure, ci viene servita in vassoi centrali gia' tagliata a spicchi, buona, ma diversa dalla nostra. Verso le 23.00 terminata la cena, il giovane Roman (37 anni) e' intenzionato a proseguire per locali, e' un tipo molto socievole e aperto, ma noi da vecchi pellegrini rientriamo dandoci appuntamento per la mattina successiva. In ostello, visto l'affluenza abbiamo trovato posto solo in camere separate, cosi' quando Marina cerca di entrare in stanza trova la porta chiusa a chiave(?), bussiamo piu' volte...ci vengono in soccorso due vicine di stanza spagnole che gentilmente telefonano al numero di emergenza dell'ostello recuperando cosi' la chiave di scorta ... Notte molto movimentata, la gente rientra a tutte le ore fino alle 5.00 del mattino, i primi pellegrini ( su 40 persone solo 10 i pellegrini...)iniziano a muoversi alle 6.00 cosi' alle 7.00 siamo in piedi anche noi! Nella sala da pranzo e' pronta la colazione a buffet con il pane da ritirare fuori dalla porta d'ingresso lasciato nottetempo dal fornaio. Un po' indecisi sul da farsi, salutiamo i pellegrini, e alla fine decidiamo di restare a Gernika per la festa popolare e gita nei dintorni, domani tappa doppia! Visto la bella giornata andiamo in treno a visitare graziosi paesi sul mare, in stazione incotriamo il tedesco, compagno di letto di Fabrizio che va a Bilbao a riposarsi per due giorni visto la brutta caduta di ieri nel bosco, sperando di poter riprender il Cammino. Rincontriamo l'irlandese arrossato dal sole, compagno di stanza di Fabrizio, che a malincuore tra alcuni giorni dovra' tornare a casa per lavoro. Quindi partecipiamo alla famosa e molto sentita (dai baschi) festa popolare con pullman da tutta la regione, cortei, canti, bevute e concerti sara' una lunga notte.... una sorta di commemorazione per il tragico bombardamento del '37 e una festa di unita' basca, Gernika rappresenta il cuore dell'indipendentismo basco (hasta la vitoria siempre!)

sabato 23 aprile 2011

5º tappa Bolivar-Gernika 19 km

La cena di ieri sera, dopo che l'oste ci aveva assicurato di iniziarla alle 20,30 con 5 minuti alla volta (tempi spagnoli) di attesa siamo andati a tavola alle 21.00. Il cameriere, compare dell'oste ci propina , dopo averci elencato le opzioni, quello che vuole lui: insalata mista, zuppa di pescato (Marina si rifiuta categoricamente di assaggiare una brodaglia di verdure con tracce di pesce, per tutti gustosa), crocchette della casa (una sorta di polpettine fritte ripiene di prosciutto e formaggio, molto buone), come secondo carne o pesce con contorni a piacere, per finire un dolce tipico basco (a base di latte) il tutto affogato con vino tinto (bottiglia tappata a mano). Il nostro tavolo e`composto dalla coppia del Quebec (che da domani faranno una pausa di 3 giorni per incontrare la figlia che lavora in Francia, riprenderanno il Camino dei giorni saltati col bus, Sofia signora polacca al suo terzo Camino e Nati spagnola di Siviglia, intrattenendo un' allegra conversazione a piu' lingue (stile gioco tabu' con molta mimica). Con tutta la cena ancora da digerire alle 23.00 andiamo a letto addormentandoci pesantemente! Al mattino alle 8.00 pronta la colazione come convenuto, che e' compresa nel prezzo del posto letto, in realta' si tratta di caffe' con latte e torta della casa. Giornata bella e soleggiata, camminiamo tra boschi costeggiando ruscelli e attraversando diversi paesini, purtroppo visto la giornata festiva e' tutto chiuso. Superiamo Nati e Sofia e a nostra volta veniamo sorpassati da un gruppo di giovani spagnuoli. Alle 14.00 siamo a Gernika, citta' dall'aspetto moderno, fu rasa al suolo il 26-4-1937 (domani ci sara' una grande festa per commemorare l'evento) dai tedeschi e nota anche grazie nell'omonimo quadro di Picasso. Alle 16.00 siamo all'ostello della gioventu'(non c'e' l'albergue)e grazie alla disdetta di 4 persone troviamo posto. Alla ragazza che ci accoglie sono simpatici gli italiani, causa moroso pugliese, quindi ci da volentieri molte informazioni sulla citta'. L'edificio e' recente, suddiviso in camere da 4-6 posti per un totale di 52 posti letto, ottimi servizi, sala tv,chiave per rientrare a qualunque orario, il prezzo non e' da albergue (21€ a persona) ma e' compresa anche la colazione e le lenzuola. Qui ritroviamo Nati, Sofia si e' fermata alcuni chilometri prima piu' tardi arrivera' anche Roman con Federico (milanese trapiantato a Madrid dove ha aperto un locale).............

venerdì 22 aprile 2011

4° tappa Deba-Bolibar km 33

Ieri notte siamo stati i primi della nostra camerata ad andare a letto, eravamo cosi' stanchi che non abbiamo sentito arrivare gli altri 12 compañeros! Lasciamo la scuola verso le 8, nella nostra classe dormono ancora tutti( i nostri vicini di letto sono una giovane famiglia spagnola intravista ieri),sono turigrinos una via di mezzo fra turisti e pellegrini, i veri pellegrini sono gia' partiti tutti!Troviamo un bar aperto per la colazione e iniziamo di nuovo a salire fra boschi con vista mare per un percorso detto il Calvario che conduce ad un'ermita dove sta arrivando la processione del venerdi' santo. Giornata grigia e nuvolosa ideale per camminare, attraversiamo una zona con numerosi sentieri segnalati tra verdi pascoli con le solite belle fattorie. Ad Olaz facciamo un lauto spuntino con due mega bocadillos (30cm), quello di Marina farcito con una tortillas alle patate, piu' articolato quello di Fabrizio, una tortillas ripiena di tonno e pomodori crudi..... che debordava da tutte le parti! Non era il panino caldo richiesto, ma con l'oste di esclusiva lingua basca (qui parecchie scritte non hanno la doppia dicitura basco-euskadi/castigliano) non c'era stato verso d'intendersi, ma nel Cammino si ingurgita ogni cosa! Capiremo dall'espressione dei nostri vicini inglesi che il pasto non sara' a buon mercato, pagheremo anche la pesante colazione (difficile da digerire) con una faticaccia nell'immediata salita......Il percorso continua con repentini salite e altrettanto ripide discese, pur non superando mai i 300m. in un paesaggio collinare anche con eucalipti. Nel pomeriggio torna il sole e la giornata si scalda rapidamente, nuova sosta presso un antico lavatoio con una fonte di acqua fresca facendo la conoscenza di Nati, delicata signora di Siviglia. Alle 15.00 arriviamo a Markina dove l'albergue aprira' solo a maggio, la pensione e' chiusa e gli agriturismi completi per il periodo pasquale....non ci resta che l'albergue privato di Bolivar gestito da un bravo commerciate che ha tappezzato di volantini pubblicitari tutto il paese e oltre ! Le camere sono belle, pulite con pavimento in legno, buoni anche i servizi.....ma il tipo e' molto furbetto e ti guarda sempre come volesse prenderti in giro.....Noi siamo in camera con Nati e una ragazza tedesca che parla un perfetto spagnolo, i canadesi nella stanza accanto intenti a fare il bucato. Conosciamo Roman, un simpatico ed estroverso chico di Barcellona che ama parlare in italiano (francese, inglese...), con cui dialoghiamo a lungo. A 200 mtdall'hotel c'e' il bellissimo monastero di Bolivar, pregevole costruzione romanica con annesso un piccolo albergue, che Miguel, l'oste cerca di boicottare....... Tutti noi pellegrini gironzoliamo impazienti e affamati in attesa della cena che si fa desiderare......

giovedì 21 aprile 2011

3° tappa Orio-Deba 32 km

Ieri sera non avendo orario di rientro abbiamo addirittura chiuso noi l'ostello (la proprietaria abita di sopra) durante la notte alcune gocce di pioggia e un forte vento che continua anche nel soleggiato mattino rinfrescando un po' l'aria. Facciamo colazione da Rosa come pattuito alle 7.30 nella graziosa casetta in legno situata in giardino con vista mare. Ci ha preparato un pasto sostanzioso e ci ha intrattenuto piacevolmente, a disposizione ci sarebbe anche una linda cucina, molto pulita e' anche la camerata con letti in legno e bagno con doccia idromassaggio. Un forte vento ci sospinge in salita tra prati e vigneti in cima il camping-ostello poi una ripida discesa verso Zarautz, locallita' balneare (surf) con un bel lungomare che la collega a Getaria. Molta gente a passeggio, in ferie da oggi fino a lunedi', festa grande per la Pasqua con molti negozi chiusi. Troviamo un negozietto aperto e ci riforniamo di cibarie prima di iniziare l'erta salita per una antica calzada pietrosa fiancheggiata da siepi di more ancora pascoli,vigneti e grandi e lussuose fattorie. Ancora tanta gente a passeggio ma ancora nessun pellegrino poi una ripida discesa ci porta a Zumaia animata località balneare e di nuovo risalendo su e giu' per i colli che in relta' sono faticosi da percorrere pur essendo alti poche centinaia di metri! Numerose le fonti, i bar e i ristoranti pieni di gente fino a pomeriggio inoltrato (prima delle 14.00 non si inizia il pranzo!). Fa molto caldo e facciamo numerose soste, come nel bosco quando troviamo un bidone d'acqua con immerse alcune bottiglie di sidro fatto in casa, paghiamo quanto richiesto (1,30€) e ci scoliamo una bottiglia!!!!! Dopo Itziar ultima salitona con ripida discesa nel bosco verso Deba, all' ingresso della città la freccia gialla manda dentro all' ascensore (?!),c'e' ne sono diversi e servono a facilitare l'accesso ai vari livelli della città. Con molta difficolta' e grazie all'aiuto degli abitanti riusciamo a rintracciare la polizia municipale (piuttosto che a stare in ufficio è in giro, intenta a fare multe!) che funge da hospitalero. Tutto questo ci ha portato nella zona bassa della citta', ora dobbiamo risalire stanchi, accaldati e arrabbiati per tanta burocrazia, perche' l'albergue e' situato nella parte alta in una scuola (non piu' in uso). Ogni pellegrino ha le chiavi per accedere al dormitorio situato nelle aule con semplici letti a castello, noi siamo in 3A in compagnia di ciclisti spagnoli, altre 2 aule sono occupate da una trentina di persone tra cui una simpatica coppia del Quebec, con inglesi e molti spagnoli.... Doccia, bucato e poi di nuovo giu' in paese per la cena in un locale consigliato dal volontario degli Amici del Camino che gestisce l'albergue, serata molto calda con tanta gente a passeggio. Prima delle 23.00 (l'orario dopo cui gli ascensori smettono di funzionare) siamo in branda, mancano ancora tutti i nostri compagni di stanza che non sentiremo nemmeno arrivare!!!!

2° tappa Pasaia-Orio 24 km

Notte calda con i roncadores in azione! Alle 7.30 siamo al locale dove abbiamo cenato ieri, il furbo avventore ci aveva detto che sarebbe stato aperto con molte libagioni in realtà ci dobbiamo accontentare di brioche confezionate !Per continuare il cammino dobbiamo prendere una barca per attraversare la lunga insenatura che divide il paese. I muri del paese sono tappezzati di foto di un desaparecido, un anziano di 76 anni persosi sul Cammino da alcuni giorni. Una dura salita si inerpica sul monte con bei panorami sull'oceano. Giornata calda e soleggiata, nel bosco incontriamo un bel edificio con nel giardino le due ampie tende mongole (ospitano letti per i pellegrini ) entriamo pensando fosse un locale pubblico....... veniamo accolti da un simpatico guru di una comunità. Sono oltre una ventina di persone provenienti da tutto il mondo che si sostengono autonomamente, ci offrono succo di ibiscus (?) e una tortillas con pane di sesamo appena sfornato, non chiedono nulla ma noi lasciamo un‘offerta. In breve arriviamo a S.Sebastian che ci appare dall'alto con il suo lungomare che contorna le sue tre belle spiagge. Andiamo in centro alla ricerca di un caricabatteria per lo smart (dimenticato in hotel a Bayonne ) così visitiamo anche il centro e la cattedrale. In questo modo impieghiamo più tempo a ritrovare il percorso. Si sale ancora a mezza costa per stradine locali tra grandi e ben tenute fattorie e pascoli. Riscendiamo con sentieri pietrosi molto ripidamente fino ad Orio. Ci fermiamo dalla nota signora Rosa (tra i pellegrini è rinomata per l'ottima l'accoglienza ) che gestisce un bell‘albergue con 20 letti...... siamo gli unici. Un giro in centro per la cena e internet e si conclude la giornata......

mercoledì 20 aprile 2011

1° tappa Hendaie-Pasaia 19 km

Dopo una salutare dormita,verso le 6.00 andiamo alla ricerca di un bar aperto. Troviamo un forno e ci spariamo subito 2 mega brioche, per il caffè dobbiamo aspettare le 6.30 per l'apertura dei locali. Prendiamo il treno delle 7.53 per Hendaye, in stazione pellegrini in attesa di partire per S.Jean, punto di partenza del Cammino Francese, ci fanno ricordare con nostalgia il nostro primo Cammino. Alle 8.30 siamo sul ponte di Santiago tra Francia e Spagna (in stazione Fabrizio e' stato fermato dalla polizia per controllo documenti..... si cerca un hombre muy perigroso scappato da un manicomio!)inizio del Cammino del Nord e in breve, seguendo la freccia gialla ci troviamo ad Irun dove alle 9.00 ci sono già 25 gradi. Entriamo nella cattedrale per il primo sello, il sentiero inizia poi a salire rapidamente, prima tra verdi pascoli poi tra boschi di conifere con begli scorci sull' oceano, fino al monastero di Guadalupe. Sosta con bocadillo al bar vicino alla chiesa poi il percorso si snoda a metà montagna praticamente in piano tra tozzi cavalli al pascolo con insoliti campanacci al collo, Marina, titubante a passarci in mezzo, si premunisce di ramina,ma sono loro ad avere paure di lei!Prima delle 15.00 siamo all' ostello di Pasaia (Pasajes in castigliano), bellissimo ambiente di recente ristrutturazione, annesso alla chiesa di Sant Anna, in posizione dominante sul paese. Ci accoglie Miguel, l' hospitalero, dicendoci che ieri non era passato nessun pellegrino, più tardi arriverà una coppia di giovani tedeschi. Lui ha già fatto alcune tappe di prova del Cammino Francese, poi con un' auto a noleggio è andato a Bordeaux a prendere la compagna ed insieme cammineranno per una decina di giorni sul Norte. L' ostello è un ambiente caratteristico in pietra, travoni e pavimenti lignei, ci sono 12 letti a castello, una saletta e ampi e nuovi servizi ben puliti, è stato aperto nel 2010. Doccia, bucato poi per una ripida scalinata scendiamo in paese, antico borgo tipico basco con alte case in pietra dai balconi in legno, strette le une alle altre addossate al monte, dall'altra parte il mare. Giornata molto calda e soleggiata, ma mitigata da un tiepido venticello, il paese è animato e i bambini fanno il bagno, per Fabrizio è ancora troppo presto¿¿ Non contenti della camminata risaliamo all' ostello per ridiscendere dopo un paio di ore per la cena invogliati dal profumo di pesce ma i ristoranti aprono solo verso le 21.00, ma noi abbiamo il coprifuoco alle 22.00 così dobbiamo ripiegare in una locanda in piazza dal cibo abbondante e buono ma dalla dubbia pulizia. Mentre osserviamo il tramonto dal panoramico ostello, ........arriva l' hospitalero con un vassoio di mignon, degna conclusione di una bella giornata

PS scusate gli errori ma la tastiera a dei problemi.........

lunedì 18 aprile 2011

18 aprile

......I sostenitori reclamano già notizie!!innanzi tutto dobbiamo prenderci la mano e gli occhi (a una certa età è più difficile!!!) a questo nuovo smartphone che fa tutto (...gli manca solo di fare i bomboloni, purtroppo, dice Fabrizio!). Siamo in hotel a Bayonne, stanchi più di quando si cammina tutto il giorno, anche per la giornata. particolarmente calda, 28° in Francia, domani da pellegrini, solo ostelli! Che dire, Fabrizio sta ronfando.... stamattina è tornato alle 7.00 dal lavoro, alle 13.00 eravamo già a Bologna in aeroporto per volare a Bordeaux e di lì in treno (bello ed efficiente il TGV!) fino a Bayonne. Domani, con una mezz'ora di treno ci porteremo ai confini con la Spagna da dove inizieremo il Cammino del Nord, siamo legati a questa città perché anche per il primo Cammino siamo partiti da qui!!!

venerdì 15 aprile 2011

Cammino del Nord





Dopo il 2009 (Cammino Francese), da pellegrini esordienti, siamo passati, nel 2010 (Cammino Primitivo) a pellegrini principianti ed eccoci nel 2011 pellegrini esperti (chissà quando potremo scrivere da pellegrini veterani.....!). Si avvicina la data della partenza (lunedì 18 aprile) e la curiosità del primo Cammino. l'emozione del secondo lasciano il posto all'impazienza del terzo. Abbiamo perfezionato l'abbigliamento con materiali sempre più tecnici e soprattutto leggeri, prerogativa importante visto che il tutto non sarà trasportato a dorso d'asino! a proposito di peso, nonostante i quasi 2kg a vuoto, abbiamo tenuto i soliti zaini (quello di Marina, cui si era rotta una cinghietta, dopo due anni, è stato sostituito dalla teutonica Deuter, con uno nuovo rosso fiammante!) visto che non ci hanno mai creato problemi di portabilità. Abbiamo sostituito i vecchi sandali con dei Teva dalla suola in vibram (ma le scarpe fivefinger del Fly ci incuriosiscono!) e il vecchio cellulare e la pesante fotocamera sono stati sostituiti da un novello smartphone (speriamo di inquadrarlo in tempo!). Dopo un inverno trascorso a studiare il Cammino Portoghese (traducendo anche una guida spagnola e i precisi appunti di Ermanno)...... abbiamo invece optato per il Cammino del Nord avendo ottenuto un periodo di ferie più lungo del previsto. Dopo aver letto la guida di Luciano Callegari, scaricato informazioni dai vari siti internet abbiamo tracciato a grandi linee le tappe e i km che ci porteranno a Santiago ed eventualmente a Finisterre.... Partiremo alle 15.30 da Bologna (Ryanair) per Bordeaux, abbiamo indugiato, per motivi familiari, sull'acquisto del biglietto, così a 10 giorni dalla partenza il prezzo è lievitato a 90€ a testa (circa il doppio)! Cercheremo, per quanto possibile, di tenere aggiornato il blog e postare alcuni scritti nel nostro forum dei Pellegrinipersempre........................