venerdì 31 marzo 2017

4° tappa Mula-Bullas 24 km

Ieri sera è stata una comica....ore 20.30 siamo seduti nella nostra cameretta con la porta aperta e l'orecchio teso ai rumori nel refettorio andando a controllare ogni minuto, ma della cena ancora nessuna avvisaglia e nessun odore. .Ore 20.45  dal corridoio avanza Paul (il settantatrenne pellegrino belga partito un'ora prima di noi e arrivato solo alle 17.00, si è perso ed ha la schiena dolorante....) facendo segno di aver fame si dirige nel refettorio. Ore 21.00 orecchio sempre teso, ma ancora nessun cambiamento... ripassa Paul mesto e sconsolato e torna nella sua stanza. Marina e Tullio cominciano a ridere e a prendere in giro Fabrizio che come il belga di spagnolo non capisce un c...., Fabrizio, mortificato per la mancata cena, propone di ritornare in paese, ma non  abbiamo voglia, così per rimediare propone di dividere le provviste accantonate per la tappa di domani (22km senza incontrare paesi) e iniziamo a mangiare le merendine dolci. Ore 21.05 la suora si scusa per il ritardo e dice che la cena è posticipata di altri 15".... per Fabrizio una grossa rivincita! Cena comunitaria tra noi pellegrini e 7 mature turigrine spagnole (in auto) fino alle 22.00....poi a pancia piena a nanna nella nostra celletta, nei caldi lettini dalle lenzuola in pile tra intensi russamenti! La comunità delle nostre clarisse di clausura è  "abilitata" a parlare e molto carinamente,  dopo averci ascoltato attraverso la ruota ci hanno gentilmente accolto, conversato con noi, offerto riparo e cibo (donativo), fatto visitare la chiesa che conserva la reliquia di una spina della corona di Cristo e perfino dato le chiavi del portone..... Tullio ha spontaneamente anticipato la sveglia alle 6.30....così siamo i primi alla colazione comunitaria che le suore ci hanno lasciato pronto e alle 7.45 siamo già in cammino. Il paesaggio ha cambiato aspetto, gli aridi colli hanno lasciato il posto ad un ampio e verde altopiano (500m) coltivato a frutteti, non più agrumi, ma mandorli e albicocchi, nell'ultimo tratto viti e pini, sempre presenti gli ulivi. Dopo 5 km, l'inaspettata e gradita sorpresa di un bar nei pressi di El Nino de Mula un' interessante basilica... chiusa, come al solito le chiese hanno tarde aperture (11.00"al mattino 18.00 a pomeriggio), per i restanti 19 km solo qualche panchina di sosta a fianco dell'assolata pista.
L'albergue xi Bullas è a tema con la Via Verde (=Caminno di Caravaca) che stiamo percorrendo, una moderna e nuovissima struttura vetrata immersa in una pineta a cui accediamo con un codice ricevuto telefonicamente... peccato che per cenare dovremmo percorre 2km per tornare in paese e altri 2 per ritornare a dormire!

giovedì 30 marzo 2017

3° tappa Campos del Rio-Mula 15 km

Dire che eravamo in piazza ieri sera non è certo un eufemismo il bell'albergue (inaugurato a settembre 2016) è situato proprio al centro del paese che nel tardo pomeriggio raccoglie quasi tutta la popolazione, ma fortunatamente non è ancora estate e alle 22.00 la piazza finalmente si svuota! Laborioso trovare dove cenare, numerosi i bar, ma tra quelli che chiudono e riaprono ad orari indefiniti e quelli che non hanno la cucina aperta eravamo ormai rassegnati ad arrangiarci al supermercato quando, un ultimo tentativo al  bar Via Verde, dall'aspetto non propriamente invitante ci risolverà piacevolmente cena e colazione al mattino presto. Ancora una bella giornata, fresca all'inizio, ma ben presto riscaldata da un sole cocente. Il percorso sulla vecchia linea ferroviaria si snoda pressoché in piano grazie ai viadotti, tunnel e tagli nella montagna, evitandoci i continui saliscendi collinari. Ancora un paesaggio lunare con le aride e fragili colline modellate dalle intemperie con in cima i resti di antiche fortezze oggi allietato dalle scorribande di numerosi coniglietti, agrumeti e limonaie e un solo paese. Qui, il nostro poliglotta Fabrizio, alla ricerca di un bar, si intrattiene in una lunga conversazione a senso unico con una signora che, annuendo e sorridendo, dopo un lungo e contorto giro .... ci cunduce in un panificio !? Scocciati rinunciamo al caffè, anche perché la tappa odierna è di soli 15 km e alle 12.00 siamo già a Mula. Vivace cittadina di 17.000 abitanti, con la parte storica aggrappata alle pendici del colle sovrastato dal castello, ed proprio qui, tra le antiche mura del monastero delle suore di clausura che troveremo ospitalità, pernottamento e cena....quest'ultima propio per venirci incontro verrà servita alle 20.45....sempre ammesso che il nostro interprete abbia capito bene!

mercoledì 29 marzo 2017

2° tappa Murcia-Campos del Rio 24 km

Se ieri, Tullio il mattiniere, ci ha lasciato dormire (era stanco anche lui per il viaggio..) stamattina ci da la sveglia alle 7.00....è ancora buio e fatichiamo a trovare un bar aperto per la colazione!
Ci dirigiamo fuori città, nel vasto e nuovo polo universitario (incontriamo un giovane torinese che è a Murcia per un master) nei pressi del quale parte la Via Verde, un nuovo tracciato nato sulle basi di una vecchia ferrovia che porta a Caravaca, alternativo, ma più avanti congiunto, al Cammino originale. Nei primi 12km si attraversano ben quattro paesi ben serviti, con molte persone a piedi o in bici, i restanti 12 km li faremo tutti in solitaria e sotto un sole cocente. Percorso di recente sistemazione, quindi ben segnalato e tenuto, con aree di sosta (purtroppo senza ombra, ma tale è l'ambiente) alterna tratti di asfalto a sterrato, si snoda in un paesaggio lunare accentuato dalla forte calura, formato da aridi e bianchi colli solcati da profondi solchi ingentiliti da gialle inflorescenze che si intercalano a lussureggianti agrumeti e mandorli. La maggior parte dei tipici edifici delle vecchie stazione sono stati ben trasformati in ostello o bar, ed è proprio in uno di questi che questa sera alloggeremo a Campos del Rio. Situato nella animata piazza centrale del piccolo paese, nel bell'albergo di recente e buona ristrutturazione (sistemato su due piani, 16 posti anche per diversamente abili, lenzuoli, aria condizionata, sala ritrovo, cucina ancora priva di vasellame...per l'apertura bisogna telefonare al numero affisso sulla porta ) oltre a noi c'è un attempato pellegrino belga e ....una marea di bambini che ci osservano incuriositi dai vetri, tirano pallonate all'edificio, giocano urlanti attorno all'ostello divertendosi a saltare rumorosamente sulla pedana d'acciaio d'ingresso.... come dice Tullio speriamo che si levino dai maroni presto!

martedì 28 marzo 2017

1° tappa Cartagena-Miranda (Murcia) 17 km

Il Cammino Comunitario inizia a compattarsi in quel di Valencia luogo di incontro di Marina Fabrizio (i due romagnoli) e Tullio ( il primo piemontese), che dopo un giretto turistico per la città si trasferiscono in bus a Cartagena, notte in hotel e stamattina pronti per il Cammino! Il Cammino dell'Apostolo per Caravaca de la Cruz, parte dalla darsena Santiago (omonima via e chiesa), il luogo dove l'apostolo sbarcò al suo primo arrivo in Spagna (per  l'evangelizzazione della penisola Iberica), il posto è segnalato con statua, lapide e murales. Splendida giornata di sole (toccheremo i 28°), percorriamo il bel lungomare palmato di recente sistemazione, l'ordinata zona pedonale coi bei palazzi modernisti e qualche resto romano, mentre del passato cartaginese resta solo il nome. Dopo un lungo tratto attraverso i vialoni urbani, ci addentriamo su uno sterrato ancora mal segnalato in una vasta piana agricola, tra aranceti, mandorli e infiniti campi di ortaggi ( la zona è soprannominata  l'orto d'Europa), con i primi simboli del Cammino: la rossa croce di Caravaca a doppio braccio orizzontale e qualche freccia gialla. Dopo l'ermita di Santiago di Miranda (17km), causa problemi di alloggio nel paese successivo, proseguiamo in bus fino a Murcia dove ci sistemiamo in un grazioso appartamento centrale di recente ristrutturazione. Nel tardo pomeriggio giro turistico per Murcia con le sue linde vie pedonali, i bei palazzi, gli animati giardini lungo il fiume e la bella cattedrale gotica, dove timbrando la credenziale si complimentano e meravigliano per l'insolita presenza di tre italiani su Cammino di Caravaca (stessa osservazione anche all'ufficio turistico). Stasera niente ristorante....vista la presenza della cucina, i due cavalieri si stanno prodigando ai fornelli.......

sabato 25 marzo 2017

Cammino Comunitario



Ci sono due piemontesi, un’emiliana, due romagnoli, un toscano, una marchigiana, un romano, un siciliano e uno spagnolo e ci sono tre Cammini, il Cammino dell’ Apostolo, il Cammino Teresiano e il Cammino Sanabrese.
Un giorno due pellegrini decidono che a primavera sarebbero partiti alla volta della Spagna. Nell'ultimo cammino un pellegrino murciano li aveva affascinati e incuriositi parlando loro dell’anno giubilare del Camino de la Vera Cruz de Caravaca, in particolare del Cammino dell’Apostolo che parte da Cartagena, luogo dove  San Giacomo sbarcò la prima volta che giunse in Spagna per l’evangelizzazione della penisola Iberica. Un secondo Cammino giubilare li porterà da Avila ad Alba de Tormes lungo la Ruta Teresiana, sulle tracce di Santa Teresa di Avila per proseguire verso Salamanca e dopo qualche tappa della via della Plata immettersi nel Cammino Sanabrese fino a Santiago!
Per una promessa o minaccia “fammi sapere quando andrai in Cammino …”  i due ignari pellegrini ne parlano con noncuranza con uno, due, tre … e per una sorta di reazione a catena diventeranno ben DIECI PPS !

Da cosa nasce cosa, il cammino prende la mano  e si forma questo anomalo Cammino Comunitario che muoverà i primi passi il 27 marzo, ci sarà chi partirà prima, chi salirà lungo il percorso, chi dovrà scendere, ma a Santiago piacendo, il 29 aprile otto PellegriniPerSempre (PPS) giungeranno al suo cospetto!