lunedì 12 luglio 2010

LE TAPPE


IL NOSTRO CAMMINO PRIMITIVO IN 18 TAPPE (prima tappa il 21-6-2010)
  1.  OVIEDO - ESCAMPLERO (15 KM )
  2. ESCAMPLERO - CORNELLANA (25 KM )
  3. CORNELLANA - BODENAYA ( 20 KM )
  4. BODENAYA - TINEO (15 KM )
  5. TINEO - POLA DE ALLANDE (31 KM )
  6. POLA DE ALLANDE - BERDUCEDO (17 KM )
  7. BERDUCEDO - CASTRO (27 KM )
  8. CASRO - FONSAGRADA (21 KM )
  9. FONSAGRADA - CADAVO BALEIRA (26 KM )
  10. CADAVO BALEIRA - LUGO (32 KM )
  11. LUGO - FRIOL (27 KM )
  12. FRIOL - SOBRADO DOS MONXES ( 27 KM )
  13. SOBRADO DOS MONXES - ARCA PEDROUZO ( 41 KM )
  14. ARCA PEDROUZO - SANTIAGO ( 21 KM )
  15. SANTIAGO - NEGREIRA (23 KM )
  16. NEGREIRA - OLVEIROA (34 KM )
  17. OLVEIROA - MUXIA ( 33 KM )
  18. MUXIA - FINISTERRA (34 KM )

sabato 10 luglio 2010

15°-16°-17°-18°(Santiago-Muxia-Finisterre 120 km






..........e dopo oltre 120km, in 4 tappe, abbiamo raggiunto l'oceano!!!!!! FINISTERRE, nel passato era la fine della terra, ora una delle propaggini piu' ad ovest dell'Europa e importante meta del Cammino di Santiago/Finisterre. Arriviamo accompagnati da un bel sole e tempo stabile, abbastanza raro da queste parti sempre battute dal vento. Quindi nonostante la tappa di oltre 30km proseguiamo per il faro (3km), punto estremo del promontorio, per il pellegrino km 0.00 col rito di bruciare un indumento utilizzato nel Cammino............... guardando il tramonto!

martedì 6 luglio 2010

15° tappa Arca-Santiago km 21

Lasciamo la confortevole (sembra di essere a casa) Pensione Arca dopo la colazione nella linda cucina (peccato non ci sia Veronika, con una cucina cosi' ieri sera avremmo potuto fare la pasta che sognava ogni volta che ci vedeva!) verso le 7.30, all'insegna di una bella giornata soleggiata. Sul percorso tra boschi di eucalipti, incontriamo numerosi pellegrini (bimbo col padre, gruppi di giovani che cantano.....) e numerosi bar, locali e distributori automatici che quest'anno imperversano sul Cammino Francese! Passiamo Lavacolla con l'aeroporto (il peggior boccadillo del Cammino!), S.Marcos con il suo camping, la stazione della radio-tv Galiziana e Monte de Gozo con il moderno monumento a Papa Giovanni Paolo II da cui si intravedono le punte delle guglie della cattedrale. Tutti luoghi che ricordiamo con piacere, ma con un'emozione diversa dalla prima volta.......e' un po' come il primo amore..... Poi la lunga periferia di Santiago con la seconda foto di rito davanti al cartello stradale......ora si che con lo zaino in spalle entriamo da veri pellegrini, ieri e' stata una giornata un po' anomala. Alle 13.00 siamo all'albergue Seminario Minor, una mega struttura, un ex-collegio con enormi camerate di letti singoli divisi da un armadietto per oltre 180 posti, noi siamo al terzo piano, senza ascensore!!!!! L'ingresso in camerata e' solo dopo le 13.30, cosi' ci docciamo e facciamo la lavatrice con quasi tutti i panni anche quelli puliti, si perche' il bucato che Fabrizio fa giornalmente non odora molto di pulito!!!!!! Giornata molto calda, andiamo in centro per il confermare il volo (internet-point), a proposito arriviamo domenica 11 e dovremmo essere a Forli' verso le 18.00 se qualcuno volesse venire a prenderci......altrimenti continueremo a piedi! Finalmente tra una fila e l'altra riusciamo ad entrare nella cattedrale per la Porta Santa ( aperta solo negli anni giubilari) e compiere i riti della visita alla cripta e dell'abbraccio alle spalle di Santiago uno degli eventi piu' emozionante per il pellegrino! Ennesimo giro per la citta', rincontriamo i giapponesi, spesa e ritorno all'ostello, cena, un po' di internet e alle 23.00 come in caserma ......tutti in branda!

lunedì 5 luglio 2010

14° tappa Arca-Santiago-Arca 21 km




Al mattino presto un gallo inizia a cantare e si sentono i rumori dei primi pellegrini, ma noi continuiamo a dormire fino quasi le 8.00! In seguito a quello che ci ha detto la coppia spagnola, oggi in cattedrale ci sara' la messa solenne del pellegrino (ore 12.00) con il botafumeiro (enorme incensorio che viene sollevato da una carrucola e fatto ondeggiare per la chiesa secondo un'antica tradizione, l'incenso serviva per smorzare l'odore del pellegrino che in passato dormiva e mangiava all'interno e per essere sicuri di arrivare in tempo decidiamo di stare un altro giorno a Arca e di andare a Santiago in bus. Cosi' dopo una veloce colazione al bar-pasticceria (quello dello scorso anno con postazioni internet) andiamo ad aspettare il bus in compagnia di uno spagnolo neo-pensionato (che soggiornava nella nostra pensione) all'ottavo Cammino, ma essendo stato operato ad un anca, ha fatto solo 400 km! Secondo lui quest'anno ci sono meno pellegrini del previsto, sara' ma a noi sembrano tanti. Il pullman passa dall'aeroporto e poi va al terminal bus di Santiago cosi' in breve siamo in centro, anticipiamo i lavori andando all'accoglienza del Pellegrino e mostrando la Credenziale con i relativi timbri, otteniamo la Compostela dopo le domande di rito (da dove sei partito e sei l'hai fatto tutto a piedi, in realta' completeremo gli ultimi 20 km solo domani!). L'ufficio ha aperto poco meno di mezz'ora prima del nostro arrivo (9.00) e c'e' gia' una discreta fila (sara' niente, nel corso della giornata arrivera' fuori dal portone!).... e tra i tanti pellegrini riconosciamo " il lungo spagnolo" e i 2 giapponesi, baci e abbracci.... Poi via alla cattedrale per prendere il posto per la messa delle 12.00 (solo posti in piedi!) quest'anno (Giubileo) le entrate e uscite sono obbligate con poliziotti che presidiano e controllano (gli zaini sono da portare al deposito) L'interno e' gremito di gente e non troviamo posto a sedere se non per terra. Cosi' attendiamo la cerimonia con l'elencazione dei pellegrini e le rispettive nazionalita' (sempre le piu' varie) e alla fine il Botafumeiro ondeggiante a 70km/h sparge l'inceso per benedire. All'uscita della chiesa rivediamo la tedeschina e l'inglese incontrati quasi all'inizio del Cammino Primitivo tra una miriade di persone che affollano la piazza e i signori catalani che hanno fatto un tratto in auto ( lui ha il diabete). Poi gironzoliamo per il piacevole e interessante centro storico rivedendo luoghi conosciuti ricchi di ricordi, ci informiamo per il pernottamento a Santiago presso l'ostello del Seminario situato in bella posizione su di un colle con veduta panoramica sulla citta', fermandoci a chiacchierare con un pellegrino milanese. Giornata molto calda, serena e soleggiata, dopo una sosta per la spesa ritorniamo col bus delle 18.30 ad Arca. Ceniamo in pensione, la gentile proprietaria ci ha portato anche dei dolcetti fatti in casa, nel frattempo e' arrivato anche il barbuto-cappellone francese Bernard, incontrato a Berducedo. Terminiamo la giornata con un cafe'-solo (il nostro espresso) in un bar del centro nella vana speranza di rivedere la famiglia di Tenerife.........

domenica 4 luglio 2010

13° tappa Sobrado dos Monxes-Arca Pedrouzo 41km

Ieri sera nonostante le luci spente si sentiva una radio e un ciarlare provenire dal soppalco, cosi' il nostro vicino dopo aver provato a zittirli senza esito si e' alzato e abbastanza nervoso e' salito a rimproverare i pellegrini rumorosi! Ci alziamo tra gli ultimi e sono quasi le 8.00 quando, dopo la solita colazione al bar, intraprendiamo il Cammino. La giornata e' nuvolosa e fresca cosi' si cammina meglio e attraverso un bel paesaggio verde (la Galizia conta 280 giorni di pioggia all'anno!) e collinare fra pascoli e fattorie dai bei numerosi cani di taglia grande purtroppo quasi sempre alla catena. Dopo 2 ore, seconda colazione e in breve arriviamo in una vivace cittadina col mercato del sabato, non ci asteniamo certo dall'assaggiare i locali churros alla crema e alla cioccolata (dolci fritti) ancora caldi. Da questa cittadina si puo' continuare sul Cammino del Norte e successivamente immettersi sul Cammino Francese a Santa Irene oppure deviare prima per Arzua (sempre sul Cammino Francese) ma allungando il percorso. Noi stupidamente scegliamo quest'ultimo (allungando cosi' la tappa di 5 km) che tra l'altro nel primo tratto costeggia la statale per poi inoltrarsi in un percorso campestre che in salita arriva alle spalle di Arzua. Quest'ultima e' una cittadina piuttosto grande e animata dalla presenza di numerosi albergue e di conseguenza con numerosi pellegrini (anche gruppi di giovanissimi spagnoli), il vicino di letto spagnolo della notte scorsa, è già davanti all'albergue municipale e ci fa segno di fermrci. E' solo mezzogiorno cosi' dopo la pausa pranzo decidiamo di proseguire. La giornata e' tornata serena e soleggiata e ora che siamo sul Cammino Francese i pellegrini sono tornati numerosi. Anche molti bar si trovano lungo il sentiero che si snoda tra querce ammantate dall'edera, eucalipti dal caratteristico odore e siepi di ortensie fiorite. Tra i locali di recente -apertura ci fermiamo in una pittoresca taverna all'aperto ricavata sotto la tettoia di un capannone con un arredamento molto fai da te!. Riconosciamo posti e locali gia' visti lo scorso anno che ci fanno riaffiorare ricordi ed emozioni, ci fermiamo per un altra sosta a Salceda, nel colorato bar dove e' possibile lasciare pensieri su muri e soffitti, in un ambiente molto alternativo, come i due avventori! Pensavamo di fermarci a St.Irene, c'e' l'albergue, ma non ci sono ne' bar ne' negozi e non abbiamo piu' viveri, cosi' dobbiamo proseguire fino ad Arca Pedrouzo facendo oltre 40km!Sono quasi le 20.00, il municipale e' strapieno, ritroviamo Veronika (tutta gasata per la vittoria calcistica della Germania sull'Argentina 4-0 !) e al bar Jose' e Florian ( con l'ennesima cerveza!). Dopo quasi 12 ore di Cammino, comprese le soste, siamo un po' stanchi e accaldati cosi' optiamo per un alloggio privato. ottima scelta, la graziosa e profumata Pensione Arca ha una serie di belle stanze a 2-3 letti con tv e bagno, uso cucina e giardinetto. Il tempo di una doccia e siamo pronti per vedere la partita della Spagna (vinta 1-0 contro il Paraguay) , nella sala comune ( il digitale terrestre e' presente gia' in tutta la Spagna, ma in Galizia c'e' qualche problema di ricezione ) in compagnia di una coppia tifosa di Barcellona (sono i primi che si presentano non evidenziando che sono catalani!). Fine partita fine giornata, ci ritiriamo nella nostra linda cameretta e ci addormentiamo beatamente!

12° tappa Friol-Sobrados dos Monxes km 27

Ieri notte abbiamo sentito dei rumori tipici di pellegrino (ticchettio di racchette e scarponi) nella stanza accanto, ripetuti stamattina alle 4.30!? Noi partiamo verso le 7.00 dopo la colazione al bar della pensione, la giornata si prospetta nuvolosa e infatti verso le 11.00 inizia a piovere leggermente. Copriamo lo zaino indossiamo i kway, scelta che risulterà sbagliata, era meglio la mantella perche' dopo iniziera' a piovere sul serio. Anche oggi il percorso e' ondulato e su asfalto, non si trovano locali se non 5 km prima della meta, questa volta pero' siamo preparati ( ieri spesa)! Lungo il Cammino ci affianca un auto chiedendoci se va todo bien e augurandoci buen camino, si tratta dell'uomo che ieri ci ha offerto la limonata! Sosta pranzo sotto una pensilina del bus con queso e chorizo mentre dopo 2 giorni incontriamo il primo pellegrino, un giovanottone tedesco! Alle 13.30 arriviamo a Sobrado, la cittadina e' dominata dall'antico e imponente complesso monastico, testimonianza dell'antico potere. L'albergue (non indicato) e' stato ricavato nel monastero (60 posti con cucina) molto suggestivo, veniamo accolti da scout, siamo i secondi arriveranno poi molti tedeschi e spagnoli provenienti dal Camino del Norte. Siamo bagnati fradici, cosi' ci ristoriamo con una doccia calda e uno spuntino. Nel pomeriggio cessa di piovere allora giretto per il paese, spesa e sosta in un internet-caffè (quello comunale e' chiuso). Cena in un tipico locale (con tedeschi e una francese con il nonno) : tagliere gallego (salumi e formaggi), brodo gallego (brodo di verdure con patate e fagioli piccanti), braciola di manzo con patatine, brasato con patatine, torta di gelato, formaggio con cotognata, 2 caffè, acqua e pane, una bottiglia di vino e grappa, il tutto a solo 18€! Alle 21.45 siamo di ritorno in ostello e alle 22.00 il frate viene a controllare se siamo tutti a letto (50 persone), spegne le luci e chiude a chiave il portone!

sabato 3 luglio 2010

11° tappa Lugo-Friol 27 km

Prima delle 7.00 siamo gia' in partenza (parecchi sono gia' andati a prendere il bus per accorciare le tappe ed essere a Santiago domenica) solo Jose' e Florian proseguiranno a piedi per Melide, i baschi sosteranno un giorno per aspettare degli amici e Veronika ci chiede lumi sulla variante per Sobrado. Facciamo colazione nel primo bar aperto (fin dalle 5.30) fuori citta' in localita' Ponte (presso il fiume) e continuiamo a seguire le frecce fin dove dovrebbe esserci il bivio per Melide (Cammino Francese) o Sobrado (Cammino del Nord), in realta' quest'ultimo non e' segnalato ma con le nostre indicazioni riusciamo a ritrovare la freccia gialla. Il paesaggio si snoda tra ondulati colli ancora avvolti nella nebbia, tra stradine solitarie, ma purtroppo asfaltate che metteranno a dura prova i piedi di Marina. Quello che pero' non sapevamo e che nei piccoli agglomerati attraversati non ci sono locali, quindi ci troveremo in riserva con l'acqua e Fabrizio sara' costretto a chiederla in una fattoria dove, uno strano vecchietto gli riempira' la bottiglia da una gomma nella stalla!? Anche oggi dopo le 11.00 il sole torna a picchiare, cosi' facciamo un riposino stesi nei verdi prati, ci svegliamo appena in tempo per evitare il passaggio delle mucche con cani e nonno al seguito, che vanno al pascolo. Un gentilissimo signore ci saluta e vedendoci accaldati ci chiama a bere una limonata e a fare 2 chiacchiere sul calcio. Verso le 18.00, dopo oltre 27 km e non avere incontrato nemmeno un pellegrino arriviamo a Friol, dove sappiamo non esserci l'albergue, cosi' andiamo nell'unica pensioncina, 24€ per una modesta camera ma pulita e con bagno e tv. Abbondante cena in una osteria tipica in terrazza sul fiume con una graziosa cameriera che si diletta a parlare italiano. Alle 22.30 siamo gia' a letto.

venerdì 2 luglio 2010

10° tappa Cadavo Baleira-Lugo 32 km















Alle 4.30 suona la prima sveglia!? Ma i movimenti inizieranno solo poco prima delle 6.00(e'ancora buio). Alla faccia di tutti siamo i primi a lasciare l'albergue alle 6.30, comincia ad albeggiare, c'e' nebbia ma non e' freddo. Ci fermiamo subito nel bar di ieri sera (ora il pavimento e' pulito) e facciamo una ricca colazione con cafe-leche, pane tostato e churros e altre frittelle (tipo castagnole) ancora calde. Alle 7.00 siamo gia' in cammino, il percorso e' tra boschi ombreggiati (fino alle 11.00 c'e' foschia) in leggera ondulazione, tra verdi pascoli, isolate fattorie e piccoli insediamenti dalle caratteristiche case in sasso. Il primo paese, Villabade e' preannunciato da un isolata abbazia ancora avvolta dalla nebbia, nella collegiale del paese veniamo accolti da un "amico del Cammino", che ci timbra la credenziale e ci da informazioni sul percorso odierno, a parte un paese a 3 km per i restanti 24 non ci saranno locali a parte, i distributori automatici (bibite e snack), anche l'albergue di cui avevamo notizie non e' piu' in funzione. Superiamo gli stanchi baschi (lui ieri sera tifava contro la Spagna!sul tipo dei nostri padani) e nel paese di Castroverde ci fermiamo in un bar con Bilbao(Felix), i fratelli madrileni, il lungo spagnolo e i 3 ciclisti arrivati ieri sera in albergue tardi (in paese i negozi sono ancora chiusi, alle 9.00!) per una seconda colazione. Facciamo una deviazione di 500 mt per visitare la chiesetta di Moreira, entriamo e poco dopo arriva un vecchietto per il sello (timbro), per farci firmare il registro e illuminarci la chiesa. Piccola sosta-merenda, dove alcuni anziani ci salutano e ci chiedono gentilmente se abbiamo bisogno di qualcosa. Gli agglomerati attraversati sono prettamente agricoli con molte stalle, non hanno locali pubblici, l'auto del fornaio consegna il pane e lo lascia appeso al cancello. Poi il sole comincia a farsi sentire e il sentiero piu' esposto con tratti addirittura sulla statale, allora causa l'intensa calura facciamo una lunga sosta con pisolino, sotto un alberello. Vedremo poi sfilare Jose', la francesina Florian e il trio che ci dice che dopo il cavalcavia ci sara' un bar!? In realta' ci aspettano ancora piu' di 4 km sotto il sole cocente anche tra svincoli autostradali, mentre la citta' moderna di Lugo svetta su un'altura , impiegheremo ancora piu' di un' ora per raggiungerla!! Un caldo afoso aleggia tra i palazzoni (36°) e finalmente si intravedono le antiche mura romane che racchiudono all'interno il centro storico dov'e' l'albergue. Doccia, bucato e giro turistico (mura, cattedrale.....) e cena a base di polipo in una tipica osteria. Come tutti gli ostelli galiziani la chiusura e' alle 22.00 (con il sole ancora alto) ma il gruppo del Primitivo ha organizzato una fiesta (molti domani prenderemo strade diverse) con musica, vini, patatine canti ,spettacoli , ringraziamenti e saluti. Abbiamo spostato i letti messi i materassi in mezzo e obbligato anche i restanti pellegrini a partecipare alla festa: 2 giovanissimi spagnoli provenienti dal Norte, una coppia di catalani dall'aspetto molto sinistroide, un ciclista e i 3 giovanissimi francesi al loro primo giorno. Alle 22.00 si spengono automaticamente le luci, ma ormai abbiamo preso possesso del piano e proseguiremo con le torcie fino alle 0.30, nonostante le proteste dell'hospitalero!

9° tappa Fonsagrada-Cadavo Baleira km 26









Ci voleva proprio una notte in un comodo letto pulito e profumato, e' un peccato doversi alzare presto ma si prevede una giornata calda. Alle 7.00 facciamo colazione nella hall della pensione (dopo aver salutato il gruppo di pellegrini spagnoli), con caffe',latte,pane tostato, burro, marmellata brioche e frutta per solo 1,5€ testa cosi' partiamo ben carichi. Il sentiero si snoda tra boschi ondulati e antiche cappelle, ben presto troviamo il gruppo che ha dormito a nell'albergue di Padron (ieri sera hanno fatto la paiella, noi, i 3 ragazzi spagnoli e i 2 giapponesi ci siamo fermati a Fonsagrada per timore di trovare l'albergue di Padron pieno e dover tornare indietro), ci superiamo diverse volte e ci fermiamo a sostare insieme con foto ricordo. Giornata subito soleggiata giriamo sui verdi crinali mentre le vallate sono immerse in una coltre nebbiosa bei panorami allietano le faticose e assolate salite. Tappe nei vari bar incontrati, coi giapponesi e Veronika che mentre la vediamo arrivare distratta da 3 cani cade sul ciglio della strada scorticandosi e rompendo i calzoni! Come al solito l'ultimo tratto, vuoi per l'intenso caldo, vuoi per l'ora centrale della giornata e' il piu' faticoso, cosi' dopo tanti riposini insieme al trio arriviamo a O Cadavo dove almeno l'albergue all'inizio del paese. L'ostello e' il primo della Galizia (5€ quest'anno giubilare, 3€ l'anno scorso!) e' molto funzionale ma ascetico, ampi cameroni (24 posti) e la cucina (non utilizzabile per mancanza pentole?!) con dispiacere di Veronika che sognava la pasta. Saremmo tentati di proseguire il pueblo non ci gusta, ma ormai abbiamo steso il bucato e disfatto le valige. Cosi' aspettiamo l'ora di cena e la partita della Spagna che guarderemo con l'agitato gruppo di spagnoli in una rustica cervezeria: birra a gogò con la cameriera che offre tapas in continuazione e noccioline a volonta' con i gusci, le sigarette e quant'altro gettati tranquillamente a terra!! Alle 22.00 dopo la vittoria della Spagna tutti a nanna. Sono arrivati anche 3 ciclisti spagnoli.