martedì 1 aprile 2014

20° tappa Barletta- Molfetta 36 km

Arrivando nel primo pomeriggio troviamo sempre le città "addormentate", negozi chiusi e nessuno in giro, Barletta non fa certo eccezione, ma dopo le 18.00 è un crescendo di movida...noi alle 21.30 siamo già in camera! Grazioso e centrale anche questo b&b in un vecchio palazzo recentemente ristrutturato (Tripadvisor lo classifica eccellente), frigobar a prezzi modici, wifi, sala relax con microonde e distributore di caffè. Il percorso odierno attraversa tutto il bel centro storico (all' angolo delle strade venditori di pesce), il colosso, la cattedrale, il castello Svevo per poi proseguire sul lungomare lasciandoci alle spalle un bel colpo d'occhio sulla città. Da Canosa abbiamo scelto di percorrere la variante marittima della Via Francigena, quindi, grosso modo cammineremo sempre in prossimità dell' Adriatico. Il primo tratto sul mare è deturpato dai numerosi residui amorosi, poi finalmente lasciamo l'asfalto per inoltrarci su un sentierino nella macchia, poco dopo interrotto per frana. Per un po' riusciamo ad aggirarci tra orti (patate e gustose fave!) e ritrovare il mare, mentre in lontananza si scorge il profilo della cattedrale di Trani, 2 km, ci suggerisce un pescatore ..... né faremo almeno 5! Dopo aver camminato lungo la spiaggia, ci inoltriamo per un vasto tratto tra fabbriche per la lavorazione della pietra, di cui Trani è famosa, che tristezza i numerosi grossi cani randagi, sono più spaventati loro di noi! Splendida la cattedrale romanica affacciata sul mare con l'alto campanile svettante, in pietra di tufo esaltata dal sole, numerosi e interessati palazzi, un bel castello, un caratteristico dedalo di viuzze nel centro storico e un pittoresco porticciolo con invitanti ristorantini di pesce. L'orario è giusto per gustarci due spaghi alle vongole, sotto l'ombrellone riparati dal sole, con vista mare..... dopo 20 km ce lo meritiamo, ma poi con la panza piena, il vinello nella testa e il sole cocente non ce la sentiamo di percorre altri 16 km.....ci viene in aiuto il treno che ci depositerà direttamente a Molfetta. Battuta del giorno, un parcheggiatore abusivo guardandoci con aria di sufficienza, in dialetto, ma ben comprensibile ci dirà " ma dove c.... andate con quelle racchette che qui sono 15 anni che non nevica!?"

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