sabato 5 aprile 2014

24° tappa Monopoli-Torre Canne 23 km

Piacevole anche il centro storico di Monopoli, con i palazzi in tufo, le piazzette coi bambini vocianti, le antiche chiese, il castello, la cinta muraria con apertura sul porticciolo. Ancora una volta i pellegrini a piedi vengono visti come mosche bianche, dopo averci detto "...che credete di essere a Cortina d'Ampezzo con quelle racchette !?", anche il prete, a cui Tullio e Fabrizio hanno chiesto di timbrare la credenziale, li guarda con scetticismo e diffidenza.... Delizioso cenone a prezzi veramente contenuti in una tipica osteria, ricco menù a base di pesce che ha soddisfatto anche il "pizzettaro" Fabrizio! All' uscita del ristorante un violento acquazzone, ha convogliato l'acqua dei vari vicoli nella bassa viuzza centrale formando un vero e proprio fiume..... fortunatamente il maltempo si esaurirà nella notte. Il mattino si presenta con un cielo variegato con sprazzi di sole, senza più la forte corrente contraria di ieri che obbligava Fabrizio a fare da frangivento. Avendo "arrancato " dietro ai due cavalieri con le ali ai piedi, oggi Bruno viaggia leggero (senza zaino), per un po' funziona, ma quando loro mettono il turbo non c'è storia! Cammineremo seguendo la litoranea, dapprima scogliere, piccole baie, poi un'infilata di stabilimenti balneari che occultano la vista del mare. Non per vantarci, ma ormai siamo "richiesti ", al sito archeologico di Egnazia verremo filmati mentre il nostro "capo" , Gigi, rilascerà un'esaustiva intervista sulla Via Francigena e sul pellegrinaggio (andrà in onda su Lab 20!?). L'archeologa "ci molla" solo dopo averci spiegato il sito, in parte aperto in via eccezionale, scherzi a parte, usufruiremo di una interessante spiegazione sull' importanza dell' antica città, per la sua posizione privilegiata sulla Via Traiana e il suo attivo porto. Poi proseguiamo verso l'interno su stradine secondarie con muretti a secco che delimitano vaste coltivazioni (broccoli e "impianti "di pomodori ) e ulivi secolari dai bei tronchi contorti. Ci coglieranno Improvvisi e repentini scrosci che si alterneranno a schiarite, prima di arrivare a Torre Canne la nostra meta, dove ci raggiungeranno altri due pellegrini, il salentino Giuseppe e Maria di Fabriano.

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