domenica 28 giugno 2020

2° tappa Spello - Ponte S. Lucia 17 km

In vista di un'altra calda giornata e grazie ad un bar mattutino, alle 7.00 siamo già in partenza. Il percorso si affianca al Sentiero degli olivi ed infatti si snoda, in parte tra gli uliveti e in parte tra stradine secondarie e dopo aver scollinato ridiscende nella piana. La seconda parte, più pittoresca, attraversa l'amena valle del Menotre, in un ambiente fresco e lussureggiante tra grotte e cascate, per poi risalire bruscamente nel piccolo villaggio di Pale (500mt.). In quest' ultimo tratto numerosi i gitanti domenicali, mentre non si vede più la coppia di pellegrini italiana con cui ci siamo superati più volte, ma che non da confidenza.... Sono quasi le 12.00 e fa parecchio caldo, ma non desistiamo dal fare una deviazione di un'ora e mezza (andata e ritorno) per l'eremo rupestre di S. Maria Giacobbe. Un impervio sentiero sassoso a tratti scalinato e totalmente esposto al sole, segue l'aspro pendio del monte Sasso di Pale, lo sforzo è però ricompensato dalla visione dell'eremo, scenograficamente incastonato in un anfratto naturale della roccia. Fortunati anche nel trovarlo aperto (la visita normalmente è su prenotazione con 3 giorni d'anticipo...), sorto probabilmente nel luogo di un antico santuario pagano è comunque noto alle cronache dalla fine del 1200 come luogo di pellegrinaggio, un gioiellino nella cui chiesetta racchiude un ciclo di affreschi non firmati, ma riconducibili ai seguaci di Giotto. Abitato fino alla fine degli anni '50, prima di essere abbandonato dall'ultimo asceta (per l'età avanzata), ci sono poi stati alcuni tentativi di eremiti, poco durativi per la difficoltà di approvvigionamento, in primis la mancanza di una fonte... Al ritorno ci concediamo una lunga sosta rigenerante nell'abitato di Pale, nella panchina con la scritta "riposino del pellegrino". Il paese vanta un passato florido dovuto all' abbondanza di acqua che portò, alla costruzione di un acquedotto romano e successivamente, molini, frantoi, opifici e cartiere. Oggi conta 30 ab., distrutto nel 1997 dal terremoto, ricostruito (anche se ancora presenti e abitate le casette "container") , si anima solo nei fine settimana con la riapertura del bar e dei vacanzieri....









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