Foncebadon in inverno è un piccolo borgo silente a 1430mt., la prima volta che ci passammo, oltre 10 anni fa, era un paese abbandonato e diroccato ora in continua trasformazione conta ben 10 locali (tra bar e alloggi) ...ma in questo periodo, coi sui 12 abitanti, e solo noi 3 pellegrini, ha un fascino particolare. Partiamo in una mattinata grigia, ma non fredda, che ben presto ci costringe a vestirci in assetto da pioggia. Oggi ci aspettano due importanti simboli del Cammino, la Cruz de Hierro "sorretta" dai sassi lasciati dai pellegrini come gesto di "liberazione" (da pesi, peccati, dolori..) e il rifugio di Tomás, l'hospitalero templare. Una sosta a Manjarin e una alla Meson di El Acebo, ultimo giorno prima della chiusura invernale, sono le uniche possibilità di sosta nei giorni di maltempo. La pioggia non ci ha comunque impedito di affrontare le pietrose discese che ci faranno superare un insidioso dislivello di ben 1000mt., una tappa apparentemente breve, ma impegnativa farà sì che Molinaseca sia la nostra meta.
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