mercoledì 26 marzo 2014

14° tappa Buonalbergo-Celle San Vito 34 km

Come da previsioni ieri pomeriggio ha ricominciato a piovere e fa piuttosto freddo, al rifugio sistemiamo le sedie attorno al camino sia per noi sia per appendere la biancheria ad asciugare, in attesa che, alle 19.30 ci portino a cena (piove ed il locale dista ...). Al ristorante andremo accompagnati dall' esuberante Fernanda (la signora che gestisce la casa del pellegrino ) e dal marito Antonio e siccome siamo in 7 faranno due viaggi con l'auto, cibo, come al solito ottimo e piacevole compagnia. L'ambiente freddo del rifugio porterà Gigi a vuotare lo zaino ed indossare quasi tutti gli indumenti cappello compreso, in realtà con le coperte sopra il sacco letto dormiremo bene, anche se um po" preoccupati per l'odore di fumo che fuoriesce dalla canna, ma al massimo ci rimarrà la puzza, con gli spifferi che ci sono non può succedere nulla! Quando al mattino scendiamo in cucina, troviamo il letto dove dormiva il francese già vuoto..... e sono appena le 7.00! Colazione al bar del distributore, appena fuori al paese, vista la difficoltà sia per il tracciato che per il fango si opta per i 29km di statale (sulla carta, alla fine son sempre di più!), Marina, già "sotto Brufen ed arnica" da giorni, per una caviglia gonfia, non se la sente di percorrere un così lungo tratto su asfalto! Nessun mezzo pubblico di collegamento con la nostra meta, non solo, quando nominiamo Celle di S.Vito nessuno lo conosce, pur distando appena 30km, fa parte di un' altra regione, la Puglia. Ci viene in aiuto Roberta, la gentile responsabile della pro loco, mandandoci Luigi, in auto, per accompagnarci, il navigatore ci porterà a destinazione dopo ben 38km su e giù per solitari colli, toccando borghi arroccati, che neppure il nostro autista, che vive lì da quarant'anni, aveva mai visto. Celle di S.V. è un grazioso borgo (150 ab.), ben tenuto con i cartelli bilingue (franco-provenzale ) disposto in cima ad un colle (750m), posta, municipio, un "negozio-tabacchino" situato dietro ad un'anonima porta e ben due strutture in concorrenza per i pellegrini......Noi alloggiamo in un agriturismo fuori paese, su di un colle, anneso ad un' azienda agricola in via di sistemazione. Anche oggi un ambiente freddo, il riscaldamento acceso solo al nostro arrivo (dal settembre scorso), l'azienda è collegata ad un generatore perché hanno rubato i cavi dei tralicci (oltre 20km di rame ), che stanotte verrà spento quindi verremo muniti di torcia! A proposito di furti ci hanno vivamente consigliato di stare molto "accorti" quando saremo a Cerignola......

2 commenti:

  1. "dormi preoccupato"

    Rikk

    RispondiElimina
  2. Ok, siete in Puglia.Ho appena letto che a Celle e a Faeto c'erano dei mercenari provenzali agli ordini di Carlo d'Angio' ecco perchè i cartelli bilingue: Domani c'è la stupenda cattedrale a Troia, Vi hanno avvisati per Cerignola; mi giunge nuova, comunque occhi aperti!

    RispondiElimina