domenica 15 luglio 2018

19° tappa (1° tappa Cammino d'Inverno) Ponferrada - Las Medulas 28 km

Lasciamo Ponferrada prima delle 7.00, in una calda mattinata (20°), nel senso opposto rispetto ai numerosi pellegrini che stanno percorrendo il Cammino "classico" , noi dobbiamo retrocedere fino all'antico ponte all'inizio della città (e son già 2 km da dove eravamo alloggiati.....), per il ben segnalato Camino de Invierno, un'alternativa al massificato Cammino Francese. Considerato l'entrata naturale  in Galizia, fu creato per agevolare i pellegrini nell'attraversamento, nei mesi invernali, della vetta di O'Cebreiro, correndo un po' più a sud ad un'altitudine più bassa. Per un bel tratto si procede paralleli al profondo e ampio letto del fiume Sil, mentre dalla parte opposta ci accompagnano le vedute sulla vasta periferia di Ponferrada. Dopo 4km si intravedono dei pellegrini intenti a confabulare.....sono tre giovani inglesi che ci chiedono se ormai siamo a Cacabelos.......ma è dall'altra parte sul Cammino Francese...purtroppo hanno seguito la freccia sbagliata e devono tornare indietro! Ora il sentiero si snoda su sterrati in una vasta e collinare zona di bassi vigneti, mandorli, noci e tanti ciliegi, attraversiamo diversi paesi assopiti, neanche un anziano in giro.... Verso le 10.00, dopo il panoramico balcone sulla Valle del Bierzo,  incontriamo qualche mattiniero e quando chiediamo del bar ci rispondono che alla domenica prima delle 13.00 non troveremo niente di aperto...ma gentilmente ci chiedono se ci serve acqua o altro....allora ci sostentiamo con una scorpacciata di ciliegie! Ad un bivio è possibile scegliere una variante, più lunga di 3km, ma paesaggisticamente più bella, così la seguiamo per un irto sentiero che si inerpica in una stretta gola con belle viste sul castello abbarbicato sul monte opposto. Arriviamo ad un solitario e pittoresco borgo, Villavieja, quattro case, la chiesa, un albergue del pellegrino e nient'altro (troppo presto per fermarci.....) in un fitto bosco di centenari castagni. Chiudiamo la stretta gola girando di quasi 180° costeggiando l'altro versante che porta al castello del Cornatel per poi scendere ripidamente nella vallata. E finalmente dopo 20 km, a Borrenes un grazioso villaggio fiorito, dove si sta riposando una solitaria coppia di pellegrini (tedeschi?), troviamo il 1° bar aperto e che accoglienza....l'oste ci vuol timbrare la credenziale, si offre di cercarci un alloggio per fine tappa e ci fotografa per l'associazione del Cammino d'Inverno! Il sole comincia a far sentire il suo calore (31°) soprattutto quando il sentiero corre nella valle, tra siepi di rovi e neanche un'ombra, sfioriamo il paese Carucedo e il suo lago (raggiungibili con una deviazione di 600m) poi in leggera, ma costante salita ci aspettano gli ultimi 4km, con viste sulle rosse formazioni rocciose di Las Medulas. Oggi sito Unesco, sono le miniere d'oro più importanti dell'impero romano, il prezioso minerale veniva estratto con una particolare tecnica ad acqua (ben descritta da Plinio il Vecchio) dando vita ai pittoreschi paesaggi che vediamo oggi!








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