martedì 3 luglio 2018

7° tappa Olea - Aguliar de Campoo 25 km

Ieri sera eravamo alloggiati in un bel  appartamento di una delle tipiche casa in sasso che compongono il piccolo, ma curato abitato agreste di Olea. La nebbia mattutina ci accompagnerà fino alle 11.00 conferendo al bucolico paesaggio un fascino antico. Camminiamo su stradine e sentieri solitari che a tratti ricalcano la calzada romana, con resti di ponti e migliarini, attraversando paesi dall' illustre passato oggi dormienti con belle chiese romaniche (come al solito chiuse) e palazzi blasonati. In uno di questi, La Quintana, veniamo chiamati dai vecchi custodi seduti davanti alla residenza che orgogliosi e felici di raccontare storie, corrono in casa a prendere le chiavi per mostrarci una pregevole cappella affrescata. Ci invitano poi nel cortile interno, indicandoci una pietra con incisioni latine, e dicendoci che il complesso è stato acquistato da un avvocato di Santander per farne una Posada di lusso....se ci interessa lì vicino ne vendono un altro. Proseguiamo nel vasto e bellissimo altopiano delle mesetas (900- 1000 m ), tra vasti pascoli di mucche e cavalli alternati a coltivazioni di cereali, con diverse colonie di cicogne appollaiate sugli alberi, in una cornice collinare in cui si inoltrano lunghi e sinuosi sentieri. Piccole le comunità attraversate e senza servizi, ma non abbandonate, anzi piuttosto  ben tenute, cosi proseguiamo speditamente mentre il sole incalza e spazza via nebbia e nubi. Alle 14.00 arriviamo alla meta, Aguilar de Campoo, una bella cittadina di 7.000 abitanti, con industrie (produce il 90% delle gallette consumate in Spagna...), ma conserva anche un prezioso nucleo storico con vie porticate, palazzi e chiese di pregio e un'animata movida, che però a noi pellegrini non tocca....in particolare il nostro compagno Andres che ha i piedi molto acciati......







Nessun commento:

Posta un commento