lunedì 15 dicembre 2014

4° tappa Rabanal del Camino-Molinaseca 26 km

L' ostello dove alloggiamo è un' antica casa rurale con un vasto cortile interno attorno al quale i vecchi magazzini e stalle sono stati riconvertiti in ambienti per pellegrini. Ci ritroviamo tutti in una allegra tavolata dove la signora Pilar ci serve una ricca colazione, utile per intraprendere il cammino in una fredda, ma soleggiata giornata. Partiamo in versione "freddo estremo" (siamo a 1150 m.), ma ben presto, complice la salita iniziamo ad alleggerirci. Lasciamo il grazioso villaggio di Rabanal con le sue belle case in pietra ( 64 abitanti, ma una ricettività elevata), già conosciuto nel medioevo come luogo protetto dai templari. In breve arriviamo a Foncebadon, paese dalle molteplici case diroccate solo sei anni fa,  ora notiamo molti edifici ricostruiti sempre in funzione del pellegrino. Il sentiero ammantato dalla brina e in lontananza i monti imbiancati risaltano nella bella giornata assolata si sale tra bassa vegetazione fino alla Cruz de Hierro. Una semplice croce di ferro in cima ad un lungo palo su di una collina di sassi portati nei secoli dai pellegrino rappresenta uno dei simboli del Cammino, un gesto di liberazione, lasciare una pietra significa liberarsi di un fardello, una colpa, un dolore, un ricordo... A Majarin, i ruderi dell'antico paese sono ormai ricoperti dai rovi, sopravvive un' unica precaria abitazione quella del singolare Tomas, proclamatosi l'ultimo dei templari, votato al Cammino e ai pellegrini, come il ragazzo che prima di Astorga vive  in angusta e sperduta struttura lungo il passaggio dei pellegrini a cui offre viveri e bevande. Ci dice di avere due figli, ma non sarebbe un buon padre se stesse con loro, la vita la sente  in funzione del Cammino... Inizia ora il tratto più impegnativo e provante della giornata, una ripida discesa sassosa che scende da 1500m, il punto più alto di tutto il Cammino Francese, ai 580m di Molinaseca. Percorso fortunatamente sotto il sole ed intervallato da due paesi, il grazioso El Acebo, case in sasso con balconi lignei e tetto d'ardesia e Riego de Ambros. Quest' ultimo è un villaggio simile al precedente, ben tenuto anche se prevalentemente abitato d'estate, saremo gli ultimi pellegrini ad usufruire dell'unico bar che domani chiuderà. La signora Carmen che in gioventù ha lavorato in Belgio con molti simpatici italiani, ci offre il caffè augurandoci  Buen Camino e chiedendoci un pensiero a Santiago. ..

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