L'ostello di Astorga è situato in un antico palazzo storico.... difficile da riscaldare soprattutto se i radiatori vengono accesi solo per poche ore, per dormire non c'è problema, siamo otto in una stanza di 6 metri per 3 (si ritorna a respirare l'aria pellegrina...) e dentro il sacco a pelo si sta sempre bene. Discorso diverso per la stanza dei servizi. sembra un frigorifero, ma non solo per noi.... le docce sono rimaste asciutte! Astorga è una tappa classica, incontriamo i primi pellegrini (ieri ce ne erano ben 27) un signore tedesco, ma sopratutto giovani, due francesi, uno spagnolo, la giapponesina Norico e Dan il bel milanese con cui condividere le esperienze. Fabrizio vede la pizzeria la Traviata....è fatta, si cena lì.....sembrerà di mangiare la pizza Catari'! Piovendo piuttosto forte ben presto torniamo in ostello e alle 21 siamo già a letto, Fabrizio, visto che stasera c'è pubblico, inizia subito un lungo concerto, interrotto solo ogni qualvolta Marina gli lancia qualcosa dal letto a castello superiore! Alle 8 di mattina l'hospitalera viene a svegliarci, dopo mezz'ora dobbiamo lasciare l'albergue .... peccato fuori è ancora buio pesto e si stava così bene nel letto! Giornata grigia (6°) che andrà migliorando nel corso della giornata fino allo sbucare di un piacevole solicello, il paesaggio agreste lascia il posto a macchia e pinete mentre la strada inizia leggermente a salire. Non mancano le possibilità di ristoro e ricettività nei piccoli paesi attraversati, che spesso, data l'esiguità degli abitanti (40 ai 70 abitanti), sopravvivono proprio grazie ai pellegrini. Antiche chiese dagli alti campanili a vela ornati dai nidi di cicogna e case in sasso costituiscono la semplice, ma gradevole architettura rurale.Lungo la strada e nei bar ci incrociamo e intratteniamo più volte coi pellegrini partiti da Astorga con noi e con la maggior parte di loro ci troveremo a fine tappa nell'albergue Pilar di Rabanal del Camino. Qui conosciamo una simpatica coppia. diversamente assortita. di amici torinesi, Antonello e Giovanni, con cui trascorreremo una allegra serata, sarà un peccato perderli, ma per il loro improvvisato primo cammino hanno deciso di procedere a piccole tappe....
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I vagabondi
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Ecco che si fanno rivedere i simpatici sabaudi pellegrini (torinesi).Antonello e Giovanni
RispondiEliminaMa ad Astorga avete dormito nell'albergue di San Francesco vicino al monumento degli emigranti? (vedi anche Negreira).
Non è un brutto ostello peccato che sia al freddo.
Buen camino da Francesco il pellegrino di Torino.
Quando fa freddo l'unico rimedio è una grappetta italiana, tiene poco spazio nello zaino e poi nessuno vi farà il palloncino!
RispondiEliminaIn bocca al lupo ragazzi, vi sto vicino moralmente! Mario
chiuso in una cucina con trenta gradi a fare il "badante" non so se invidiarvi o consolarmi viste le condizioni del tempo. Meglio un freddo secco che la pioggia ma presto arriva l'inverno e le temperature scenderanno tranquilli. Marina è una ragazzina mentre te fabrizio in quelle foto sembrei anzi sei un vecchi pensionato. Buon cammino vagabondi. Rikk e Silvia
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