giovedì 15 dicembre 2016

2° tappa Rabanal del Camino-El Acebo 19 lm


Lasciamo Rabanal verso le 9.00 con una veloce e scarna colazione (normalmente su richiesta viene preparata, ma evidentemente l'hospitalera non ne aveva voglia, perché ci spara un orario tardo) a base di frutta e pane, mentre il coreano si sta cucinando una minestrina liofilizzata...
Notte tranquilla nell'ampio e bel  dormitorio ricavato da una stalla con tetto a travoni e letti in legno, a parte Fabrizio che grazie alla rete cigolante esaltava i suoi continui giramenti! Bellissima giornata dal cielo terso e freddo, ma asciutto, in fondo siamo a 1.150mt, ma la salita concilia il riscaldamento. Oggi tocchiamo il punto più alto del Cammino Francese, 1.500mt , con un bel sentiero brinato che sale dolcemente contornato da cespugli di ginestre, felci secche ed erica ormai sfiorita, intervallato da querce e betulle lasciandoci alle spalle la vallata coperta di nubi. Dopo un'ora e mezza finalmente si fa colazione come Dio comanda, nell'albergue Monte Irago (aperto tutto l'anno oggi attendono 20 pellegrini..), simpatico ambiente new-age, né usciremo con un forte odore di incenso !? Siamo a Foncebadon, secondo le statistiche 8 ab. , ma i pellegrini alzano senz'altro il numero considerando le molteplici strutture cresciute e in crescendo che hanno ridato vita ad un paese ormai disabitato e diroccato, la prima volta che passammo c'era addirittura lo spauracchio di branchi di cani randagi tanto era l'abbandono! In breve arriviamo in vetta assieme alle nuvole che ingrigiscono la giornata, ma conferiscono un particolare fascino alla Cruz de Hierro, forse il luogo più significativo della tradizione pellegrina, in cui si è soliti lasciare un simbolo del passaggio, come un sasso, liberazione delle sofferenze o un ricordo (foto, oggetti...) noi lasciamo una conchiglia con i nostri nomi....

Seguirà un lungo tratto di 9km in solitaria, tra i monti, inseguiti dalla nebbia, con un' ultima scoscesa e ripida discesa fino ad El Acebo. Delizioso paese dalle case in sasso, i balconi lignei e i tetti d'ardesia a cui siamo legati dal ricordo del primo Cammino e siccome quest'anno troviamo l'accogliente Meson aperta (ricordi Monique?), una fitta nebbia e memori che il paese successivo non ha servizi e quello dopo dista 7 km di impervia discesa, decidiamo di fermarci.








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