lunedì 19 dicembre 2016

6° tappa O Cebreiro-Lusio 26 km

Ieri sera ad O Cebreiro, nella bella chiesa romanica, il simpatico parroco ha benedetto i pellegrini con una splendida orazione, una poesia! Poi ultima cena con Ruben, il chico spagnolo che ci ha adottato come genitori (in effeti abbiamo la stessa età dei suoi!), dice a tutti che siamo il suoi papa' e mamma del Cammino ;-) deve allungare il passo se vuol essere a casa per la Vigilia!
Ben presto ci ritiriamo all'albergue, il paese è poco illuminato, si rischia di scivolare sulla neve resa ancor più gelida dal freddo vento, mentre un'ampia stellata sta rischiarando la notte. L'accogliente hospitalare con cui chiacchieriamo amabilmente, in particolare dell'aumento di pellegrini dai paesi più vari e ormai in tutti i periodi dell'anno, si ricorda del nostro passaggio due anni fa... La caliente e linda camerata ha 32 letti a castello , di cui solo 8 occupati, per la maggior parte giovani coreani. Alle 8.30 assistiamo ad una tersa un'alba tra i monti con la vallata coperta dalle nuvole e ci incamminiamo in una soleggiata mattina lungo una pista forestale parecchio innevata che sale per un paio di km. In breve arriviamo a Linares, piccolo paese con bar e alloggio, per poi proseguire lungo la statale, perché il sentiero sul versante in ombra risulta pericolosamente scivoloso. Foto di rito alla scultura bronzea del pellegrino controvento (alto de San Roche), per poi scendere al paesino di Hospital, dove in inverno è aperto solo l'albergue del pellegrino. Ancora un tratto in salita tra pascoli ci porta ai 1333 mt dell'alto do Poio, classica sosta al bar dove ritroviamo la signora Remedios, purtroppo molto invecchiata.... Da qui il piacevole percorso si snoda tra sentieri incorniciati da siepi e agrifogli ricchi di bacche rosse che delimitano ampi prati con mucche al pascolo. Si inizia a scendere prima dolcemente poi piuttosto repentinamente attraversando agglomerati di case e stalle con placidi cagnoloni al sole. Questa volta (la scena si ripete tutti gli anni e tutte le volte che passa un pellegrino)  non riusciamo a sfuggire alla contadina che (a Fonfria ) esce velocemente dalla stalla con un piatto di "frittelle" offrendocele in cambio di un obolo..... per essere gentili diciamo che non le ha mangiate neanche il cane! In breve siamo a Tricastela, splendido pomeriggio assolato, decidiamo di proseguire altri 5km (verso Samos), fino a Lusio, dove ci hanno detto essere un bel ostello municipale, veramente super, un antico palazzo recentemente ristrutturato, solo per noi e, siccome nei dintorni non ci sono locali, tra un po' ci aspettano a cena i vicini di "casa"!

1 commento:

  1. Alé....che ho messo insieme un fratello adottivo!!
    Forte il prete che dice poesie....mi ricorda quello che avevamo prima, emigrato a Punta Marina....uguale, uguale!!

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