Ieri sera l'albergue che ci pareva calduccio, ( forse perché eravamo arrivati accaldati dalla sauna fatta sotto la mantella indossata tutto il giorno!) in realtà aveva il riscaldamento spento! Dopo averlo fatto notare per ben 4 volte ad una hospitalera incompetente e disinteressata (...ennesimo reclamo che si va ad aggiungere all'elenco da inviare al municipio...perché è vero che il pellegrino non pretende, ma non vuole nemmeno essere preso per il c....), finalmente alle 19.00 si rende conto che il termostato non sale sopra i 12°.... Abbiamo sempre apprezzato questo ostello, fino allo scorso anno ben tenuto, ora ci sono secchi e bacinelle a raccogliere acqua che filtra dal tetto, rovinando anche il soffitto ligneo....sempre caldo con un buon riscaldamento a pavimento....perfetto per asciugare i pellegrini bagnati e ieri eravamo veramente zuppi! Approfittiamo di una pausa pioggia di un'ora per ritornare in paese, comprare due ombrelli dai cinesi e ....andare a mangiare la buona pizza di Milio (non Manlio!)! Appena ritornati all'ostello si scatenerà di nuovo il diluvio con temporali e vento forte da far scricchiolare il tetto, fino alle 8.00 di mattina! Durante la notte riparte anche il riscaldamento....asciugando scarpe e indumenti di 20 pellegrini (arrivati fino alle 21.00...) sparsi ovunque...tra i ragli del somaro e i guaiti del cane spaventato dai tuoni! Sarà perché a Negreira i volti dei viandanti son tutti nuovi che ci appaiono strani e inquietanti ... alle 8.00 della mattina il burbero bretone ... ordina ancora di far silenzio! Partiamo con comodo verso le 9.00 in una mattina non fredda (11°), ma ancora minacciosa, saremo graziati dalla pioggia, anzi baciati anche da qualche raggio di sole, che riprenderà copiosa appena arrivati a fine tappa! Il percorso è un continuo su e giù lungo piste o stradine, tra radi boschetti e più ampi pascoli e ben 2 bar! Tolti i vecchi mojcon, al momento sostituiti da una segnalazione provvisoria, frecce e chonce plastificate su bastoncini precari, con diverse varianti. Possiamo dividere la lunga tappa di 34 km, fermandoci a Santa Marina, dopo 20 km, dove abbiamo avuto la conferma telefonica che il bell' albergue Casa Pepa è aperto! L' antica casa ristrutturata nel 2012 è stata adibita a bar-ristorante e moderno ostello con tutti i confort, così alle 15.30 siamo i primi ad insediarci....
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I vagabondi
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ma il somaro dormiva in camerata?
RispondiEliminaBuon proseguimento......Mario et Mirella