venerdì 15 dicembre 2017

2° tappa Cades-Cicera 17 km

Ieri sera le simpatiche nonnine han tolto il disturbo, solo all'arrivo dell' hospitalero Esteban, che doveva usare la cucina per preparaci la cena (in estate cena comunitaria)....ore 19.30. Raccattano le sporte di vettovaglie, chiacchierano amichevolmente con il giovane Esteban, mentre a noi rivolgono un laconico saluto di circostanza ricordandoci o minacciandoci, che domani avremo tempo brutto.....forse gli abbiamo rovinato il trebbo.... temendo un ritorno serale chiudiamo con una sedia il portone d'ingresso privo di serratura perché siamo in un publeo molto tranquillo ci dicono.... nonnine a parte! Ci svegliamo solo alle 8.30 .....calma e silenzio nel paese, nel calduccio del bell'ostello (nuovo di ristrutturazione, ottobre 2017!) consumiamo la colazione  che l'hospitalero ci aveva lasciato solo da riscaldare. Mattinata non fredda, ma assai variabile, sarà un susseguirsi di veloci piovaschi alternati a momenti di sole che ci costringono ad un continuo metti e leva la mantella! Percorso bellissimo perfettamente segnalato con tanto di colonnine informative wifi (create in occasione del giubileo lebaniego 2017), in un paesaggio prettamente montano con rigogliose cascatelle, tra vasti prati  con mucche, pecore e cavalli al pascolo in un silenzio rotto solo dal campanacci del bestiame e dal gridare dei rapaci in vista degli innevati Picos de Europa. Sentiero in salita, talvolta anche piuttosto erto, per buona parte su asfalto solo gli ultimi 2 km su una pista fangosa, scivolosa e imbrattata dal bestiame. Attraversiamo piccoli nuclei (50-70 abitanti) dalle belle case in sasso e antiche chiese col campanile a vela, ma senza servizi, saltuariamente passa un ambulante con generi alimentari. Una providdenziale breve deviazione nel piccolo paese Quintanilla dotato di uno spartano market e un bar, ci permette di rifocillarci e acquistare viveri. Cicera, il nostro fine tappa è un bel borghetto con il grazioso ostello in una vecchia casa ristrutturata, con maialini neri e mucche che al tramonto ritornano dai pascoli attraverso le viuzze del paese. Il bar-ristorante che al telefono ci avevano confermato aperto, gestito da un'inquietante personaggio, in realtà chiuderà alle 18.00 e comunque non aveva altro che beveraggi e caffè... fortunatamente siamo stati previdenti!






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