mercoledì 19 dicembre 2018

7° tappa O Cebreiro - Triacastela 21 km

Notte movimentata...mentre fuori ululava il vento in ostello russavano i pellegrini....chi andava in bagno sbattendo porte e accendendo la luce della camerata! E alle 7.00 decidono che è il momento della sveglia  accendendo luci e preparando gli zaini per poi cazzeggiare prima di partire, per fortuna oggi loro andranno più avanti, anche perché hanno i postumi e forse ancora qualche chinches. Partiamo che sta albeggiando (8.30), ha da poco iniziato a nevicare regalandoci un paesaggio superbo, con la neve soffice su cui camminare. Ancora un ampio sentiero sterrato e ben battuto, tra un po' per "agevolare" i pellegrini lo asfalteranno o costruiranno  il tapis roulant?! In breve siamo a Linares, primo bar aperto (ad O Cebreiro se la prendono comoda ... apertura dopo le 9.00!), ritroviamo la solita ragazzotta ancora al telefono (come l'anno scorso!), ci fa il caffè e saluta quando ce ne andiamo senza averlo mollato! Scartiamo l'alternativa della strada dopo essere stati graziati dallo spazzaneve che vedendoci ha alzato la pala...e proseguiamo su e giù per il sentiero accompagnati dalla neve e dal solito cagnolone, fino ad Alto do Poio. Imprescindibile una sosta al "mitico" bar dove l'ufficio di igiene senza altro non si è mai avvicinato (e pensare che lo scorso anno ci abbiamo cenato e dormito...ormai abbiamo gli anticorpi del Cammino!), dove ci pensa il grosso mastino col muso all'altezza del tavolo, a fare le pulizie.... Ci dicono di entrare in cucina a salutare la signora Remedios.... sempre seduta davanti al caminetto coi postumi dell'ictus, ma nettamente migliorata...ci chiede come va e ci augura buon Cammino!
Ora iniziamo a scendere verso valle tra vasti pascoli , la neve è cessata, anzi tra squarci l'azzurro fa capolino il sole che col vento asciuga le mantelle bagnate. Nel borgo di Filloval veniamo accerchiati da 4 cani, se di primo acchito il più piccolo sembrava il più mordace è quando passiamo vicino al mastino che inizia la paura....comincia ad abbaiare insistentemente ed avvicinarsi pericolosamente....tra urli e minacce riusciamo a portarci fuori dalla sua portata. Gli ultimi 4 km si snodano attraverso i tipici sentieri galiziani, infossati in stretti avvallamenti tra querce e castagni.... e accompagnati da un forte acquazzone che ci inzupperà' nuovamente.....ma per fortuna l'ostello di Triacastela è ben riscaldato!









1 commento:

  1. Ho letto tutto d'un fiato il racconto delle tappe percorse fin quì, preso dalla magica descrizione del "camino".
    Avevo dimenticato che d'abitudine, in questi anni, trascorrete il Natale a Santiago, vedo che la passione non accenna a diminuire.
    BRAVI!!!!!
    Noto anche che non avete dimenticato il bicigrino che fa tappe quasi più corte di chi va "andando".
    Vi auguro un "buen camino" ed un abbraccio dal pellegrino di Torino.
    Francesco

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