venerdì 22 aprile 2011

4° tappa Deba-Bolibar km 33

Ieri notte siamo stati i primi della nostra camerata ad andare a letto, eravamo cosi' stanchi che non abbiamo sentito arrivare gli altri 12 compañeros! Lasciamo la scuola verso le 8, nella nostra classe dormono ancora tutti( i nostri vicini di letto sono una giovane famiglia spagnola intravista ieri),sono turigrinos una via di mezzo fra turisti e pellegrini, i veri pellegrini sono gia' partiti tutti!Troviamo un bar aperto per la colazione e iniziamo di nuovo a salire fra boschi con vista mare per un percorso detto il Calvario che conduce ad un'ermita dove sta arrivando la processione del venerdi' santo. Giornata grigia e nuvolosa ideale per camminare, attraversiamo una zona con numerosi sentieri segnalati tra verdi pascoli con le solite belle fattorie. Ad Olaz facciamo un lauto spuntino con due mega bocadillos (30cm), quello di Marina farcito con una tortillas alle patate, piu' articolato quello di Fabrizio, una tortillas ripiena di tonno e pomodori crudi..... che debordava da tutte le parti! Non era il panino caldo richiesto, ma con l'oste di esclusiva lingua basca (qui parecchie scritte non hanno la doppia dicitura basco-euskadi/castigliano) non c'era stato verso d'intendersi, ma nel Cammino si ingurgita ogni cosa! Capiremo dall'espressione dei nostri vicini inglesi che il pasto non sara' a buon mercato, pagheremo anche la pesante colazione (difficile da digerire) con una faticaccia nell'immediata salita......Il percorso continua con repentini salite e altrettanto ripide discese, pur non superando mai i 300m. in un paesaggio collinare anche con eucalipti. Nel pomeriggio torna il sole e la giornata si scalda rapidamente, nuova sosta presso un antico lavatoio con una fonte di acqua fresca facendo la conoscenza di Nati, delicata signora di Siviglia. Alle 15.00 arriviamo a Markina dove l'albergue aprira' solo a maggio, la pensione e' chiusa e gli agriturismi completi per il periodo pasquale....non ci resta che l'albergue privato di Bolivar gestito da un bravo commerciate che ha tappezzato di volantini pubblicitari tutto il paese e oltre ! Le camere sono belle, pulite con pavimento in legno, buoni anche i servizi.....ma il tipo e' molto furbetto e ti guarda sempre come volesse prenderti in giro.....Noi siamo in camera con Nati e una ragazza tedesca che parla un perfetto spagnolo, i canadesi nella stanza accanto intenti a fare il bucato. Conosciamo Roman, un simpatico ed estroverso chico di Barcellona che ama parlare in italiano (francese, inglese...), con cui dialoghiamo a lungo. A 200 mtdall'hotel c'e' il bellissimo monastero di Bolivar, pregevole costruzione romanica con annesso un piccolo albergue, che Miguel, l'oste cerca di boicottare....... Tutti noi pellegrini gironzoliamo impazienti e affamati in attesa della cena che si fa desiderare......

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