giovedì 21 aprile 2011

3° tappa Orio-Deba 32 km

Ieri sera non avendo orario di rientro abbiamo addirittura chiuso noi l'ostello (la proprietaria abita di sopra) durante la notte alcune gocce di pioggia e un forte vento che continua anche nel soleggiato mattino rinfrescando un po' l'aria. Facciamo colazione da Rosa come pattuito alle 7.30 nella graziosa casetta in legno situata in giardino con vista mare. Ci ha preparato un pasto sostanzioso e ci ha intrattenuto piacevolmente, a disposizione ci sarebbe anche una linda cucina, molto pulita e' anche la camerata con letti in legno e bagno con doccia idromassaggio. Un forte vento ci sospinge in salita tra prati e vigneti in cima il camping-ostello poi una ripida discesa verso Zarautz, locallita' balneare (surf) con un bel lungomare che la collega a Getaria. Molta gente a passeggio, in ferie da oggi fino a lunedi', festa grande per la Pasqua con molti negozi chiusi. Troviamo un negozietto aperto e ci riforniamo di cibarie prima di iniziare l'erta salita per una antica calzada pietrosa fiancheggiata da siepi di more ancora pascoli,vigneti e grandi e lussuose fattorie. Ancora tanta gente a passeggio ma ancora nessun pellegrino poi una ripida discesa ci porta a Zumaia animata località balneare e di nuovo risalendo su e giu' per i colli che in relta' sono faticosi da percorrere pur essendo alti poche centinaia di metri! Numerose le fonti, i bar e i ristoranti pieni di gente fino a pomeriggio inoltrato (prima delle 14.00 non si inizia il pranzo!). Fa molto caldo e facciamo numerose soste, come nel bosco quando troviamo un bidone d'acqua con immerse alcune bottiglie di sidro fatto in casa, paghiamo quanto richiesto (1,30€) e ci scoliamo una bottiglia!!!!! Dopo Itziar ultima salitona con ripida discesa nel bosco verso Deba, all' ingresso della città la freccia gialla manda dentro all' ascensore (?!),c'e' ne sono diversi e servono a facilitare l'accesso ai vari livelli della città. Con molta difficolta' e grazie all'aiuto degli abitanti riusciamo a rintracciare la polizia municipale (piuttosto che a stare in ufficio è in giro, intenta a fare multe!) che funge da hospitalero. Tutto questo ci ha portato nella zona bassa della citta', ora dobbiamo risalire stanchi, accaldati e arrabbiati per tanta burocrazia, perche' l'albergue e' situato nella parte alta in una scuola (non piu' in uso). Ogni pellegrino ha le chiavi per accedere al dormitorio situato nelle aule con semplici letti a castello, noi siamo in 3A in compagnia di ciclisti spagnoli, altre 2 aule sono occupate da una trentina di persone tra cui una simpatica coppia del Quebec, con inglesi e molti spagnoli.... Doccia, bucato e poi di nuovo giu' in paese per la cena in un locale consigliato dal volontario degli Amici del Camino che gestisce l'albergue, serata molto calda con tanta gente a passeggio. Prima delle 23.00 (l'orario dopo cui gli ascensori smettono di funzionare) siamo in branda, mancano ancora tutti i nostri compagni di stanza che non sentiremo nemmeno arrivare!!!!

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