giovedì 28 aprile 2011

8° tappa Portugalete-Castro Urdiales 32 km

Verso le 7.00 andiamo alla ricerca di un bar aperto, cosa non facile trovare in Spagna così alle 8.00 siamo già in marcia. C‘é già il sole ma molta foschia, lasciamo la città con ampie e nuove piste ciclo pedonale molto frequentate dai veri ciclisti. Il percorso si snoda in dolci saliscendi e dopo aver attraversato alcune zone altamente urbanizzate, riprendiamo la ciclabile per i 7 km che ci porteranno al mare (belle e attrezzate aree di sosta ). E finalmente ritroviamo l‘oceano a Playa de la Arena, piccolo insediamento balneare attorno a una bella spiaggia dall' acqua cristallina coronata dai monti! Ci fermiamo al bar sulla spiaggia per un bocadillo in 2..... diventeranno uno a testa che nella successiva salita si faranno sentire. Rincontriamo il pellegrino dallo zaino giallo precedentemente superato che cammina scalzo nell' acqua, mentre veniamo abbordati da un anziano spagnolo, che reduce di 4 Cammini ci sciorina. un elenco di suggerimenti....... Con il paesino di Pobena ci lasciamo alle spalle i Paesi Baschi e oltre 200 Km, entriamo cosi in Cantabria. La regione ci da il benvenuto con un bellissimo e curato (molti taglia-erba all' opera) sentiero costiero che si snoda a mezza costa con scorci incomparabili sull' oceano, tanti turisti a passeggio. Parte del sentiero è stato costruito sulla sede della vecchia ferrovia che trasportava i minerali qui estratti, numerosi punti sosta e fontane. Ad Onton andiamo alla ricerca di un bar e troviamo il locale di Pedro, arredamento anni ‘60 con i pochi prodotti esposti su vecchie mensole, e in linea continua un antiquato bancone a fungere da bar. Proviamo ad ordinare 2 caffè, ma otteniamo un diniego, proviamo con un aquarius (bibita della cocacola molto famosa in Spagna ) e il burbero ed anziano oste tira fuori 2 cocacola non lasciandoci altra scelta...... Fuori dal locale incontriamo 2 pellegrine francesi, una delle quali ieri sera era nella nostra pensione, che si riposano sotto un bel sole.. Nei pressi del paese il Cammino si biforca noi scegliamo di costeggiare la statale 634 (come consigliato dalla guida e dall' uomo della spiaggia ) che facilita il percorso. La statale poco traffica offre begli scorci sul mare e nei pressi di Mojon riprendiamo il sentiero tra prati e pascoli mentre l‘oceano si infrange sulle sottostanti rocce offrendo panorami superbi. Poi in lontananza compare la città di Castro Urdiales, disposta ad arco attorno ad una lunga spiaggia con il pittoresco nucleo antico arroccato. Scendiamo per sentieri ripidi e scoscesi, ma la strada è ancora lunga ! Dovremo attraversare tutto il paese andare all' ufficio di turismo per sapere l‘ubicazione dell' albergue e per scoprire che dista ancora 1km! Lungo il percorso veniamo affiancati da un giovane pellegrino belga che ci indica la via. Il complesso è piccolo, un' unica camerata con 16 letti che riempiremo presto, spagnoli, austriaci... Torniamo nel centro storico per cenare, perché nella zona marinara dove è l'ostello, è più caro,una pizza Margherita ben 16€! Cena in una simpatica taverna poi in albergue a vedere la fine della partita in compagnia di un bel moraccione spagnolo e un esuberante tipo di Pamplona che ci vuole offrire una canna per dormire meglio!

3 commenti:

  1. All'occhio Fabrizio! I bei moraccioni spagnoli sono insidiosi!
    Ma non ho capito: la canna era per te per dormire meglio?
    Buone vesciche a tutti Mario Mirella Sofia

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  2. Ciao pellegrini!!! Mi fa paciere sapere che siete ancora giovano di animo! Dai zio che quando vieni a casa ci sballiamo un Po'!! Ciao buon proseguimento a domani!!! Lorenzo

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  3. ciao vedo che tutto procede bene.non preoccupatevi per le canne perche' il babbo una volta ne aveva tante dietro casa.qua' tutto bene.E' in arrivo un' altra femmina! Evviva le donne! L'importante é che tutto proceda nel migliore dei modi. buona notte. Gloria

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