domenica 30 dicembre 2012

11° tappa Olveiroa-Finisterre 33 km

Durante la notte si sente un po ' di trambusto, sono i due portoghesi che dalla loro camerata (4 persone )al piano inferiore si stanno intrufolando nella nostra ( su 16 letti solo 5 sono occupati ), al mattino ci diranno che era impossibile dormire con Peter e lo spagnolo arcigno, russamenti e grida continui!!!! Salutiamo con affetto Clara, che oggi andando verso Muxia (nel rinnovato albergue di Dumbria,12km) partirà più tardi in una direzione opposta alla nostra, con la promessa di risentirci sul forum deiPellegrinipersempre, ma anche partecipare ai favolosi raduni! Mentre a noi aspettano gli ultimi 33km , più altri 3-4 per il faro quindi meglio muoversi dopo una buona colazione al solito bar -ristorante dove un abitante del luogo ci saluta dicendo che Franco e Mussolini erano "mal" ma anche "ahora".... e il barista alza il pugno .....Ci avviamo in una mattinata buia (8.45) e ventosa, alla tv hanno dato allarme giallo per il forte vento sulla costa, ma a noi il giallo piace....., assieme ai due portoghesi ridendo della notte passata e vedendo i miracoli dell' ipobrufene! Su e giù per vallate, notiamo con maggior interesse il bel pietrisco verde del sentiero, ci hanno spiegato essere i residui di lavorazione della vicina fabbrica di Hospital (prima del paese altri 2 albergue privati), qui c'è un bar (solo dopo15km, a Cee ritroveremo locali) e poco dopo il bivio Muxia o Finisterre. Il percorso si snoda su strade forestali che attraversano un vasto altopiano con una bassa vegetazione ora in via di rimboschimento (eucalipti e pini ) sul sentiero diverse salamandre o geki morti (suicidio di massa?!) . Oltrepassiamo la solitaria chiesa della Madonna della neve e poco più avanti un punto d'appoggio x pellegrini (chiesa ed annessi ora chiusi ) un utile riparo x una sosta. Nel tragitto incontriamo un gruppo e un singolo pellegrino che procedono nel senso opposto, ma del solitario Raphael non c'è traccia ......il Cammino è ben segnalato anche x tornare a Santiago, giornata caratterizzata da un forte vento.che se pur fastidioso ha impedito alle nuvole di fermarsi . Un ripido e sassoso sentiero con belle viste sull 'oceano conduce a Cee, grossa cittadina legata a Corcubion (ostello con cena comunitaria ) poi ancora su e giù passando x Sardinero dove ci raggiungono i 2 portoghesi che si erano fermati a pranzare con Roberto, l'ottuagenario francese. A passo svelto attraverso la lunga spiaggia arriviamo all' albergue di Finisterre ( ore 17) dove lasciamo gli zaini x andare subito al faro, si unisce a noi Alfonso, giovane di Cordoba incontrato sulla rotta Finisterre. Anche se il cielo nuvoloso cela il tramonto arrivare al mitico paletto del km 0.00, vedere solo l'oceano infinito, sballottati da un fortissimo vento e pensare che x gli antichi pellegrini si era alla fine della terre, ha un innegabile fascino.... In ostello veniamo accolti da Begonia, hospitalera ventennale, che sta passando le consegne ad un bel ragazzo indiano che vive a Milano, gentile e premuroso., ma soprattutto trasmette un energia positiva. L'albergue è in via di ristrutturazione xciò è aperto ma senza riscaldamento..... stasera oltre noi ci sono solo altri 2 pellegrini mentre se ne spettano molti per la festa di Capodanno, siamo contenti per Clara che temeva di essere sola.... Al bar salutiamo Roberto, l'anziano pellegrino francese esempio di come si possa amare il Cammino, la condivisione con gli altri e perseguirla in ogni modo e questo ci fa sentire un po'meno nostalgia pensando che anche questo Cammino è giunto al termine ..... anche xchè dal 30 dicembre ci aspetta il Raduno Pellegrino!

1 commento:

  1. Finalemnte alla meta !!! Evviva !!!
    Ma Begonia la robusta e cortese hospialera di Finisterre, lascia per sempre o è solo un cambio
    di routine??? Mi è simpatica,e mi ha sempre ospitato anche se in bici, non ottemperando alla precedenza dei pellerini pedoni.

    Francesco el peregrino di Torino

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