Alle 7.30 suona la sveglia di Laura, Louis è sempre il primo ad alzarsi, si corica alle 21.00 ! Frugale colazione nel salottino dell' ostello con pane, recuperato ieri sera al ristorante e formaggio comprato ieri dai ragazzi nella fattoria dove aspettavano il taxi . Alle 8.30 lasciamo Tricastela, non è ancora completamente giorno, ma il percorso è facile, parallelo alla statale, Louis parte per primo scegliendo il percorso più breve per la meta odierna, (ancora provato da ieri! oggi non lo convinciamo proprio !) il resto del gruppo segue la deviazione per il bel monastero di Samos. Anche Laura risentendo dei postumi della tappa precedente cammina più lenta, ci teniamo in continuo contatto telefonico e fortunatamente sarà raggiunta da Raphael che l'aiuterà portandole lo zaino. Arriverà a Samos dolorante e affranta convinta di lasciare il Cammino, ma un "bravo" medico e soprattutto i portentosi antinfiammatori risolveranno la situazione, la ritroveremo a Sarria felice di poter continuare. Il paesaggio odierno è veramente gradevole, leggermente ondulato fra boschi di querce e castagni, pascoli, ruscelli,cascatelle, rivoli d'acqua ovunque, è la verde Galizia tanto cara ai pellegrini. Si attraversano radi agglomerati di fattorie in sasso dai tetti d'ardesia sorvegliate da grossi cani (in passato tenuti alla catena ora finalmente liberi !?) che possono sembrare inquietanti abbaiando al nostro passaggio, in realtà sono innofensivi e desiderosi di coccole. Tempo variabile con repentini e brevi piovaschi che confermano ll perché di tanto verde. Ci ritroviamo tutti come da accordi all' albergue municipale, anche Miguel, desaparisidos per una notte, che ci abbraccia felice e Kim e Pao i due coreani che salutano Marina, di cui ricordano il nome, affettuosamente. Siamo a Sarria, di qui partono gli ultimi 100km per Santiago, quelli sufficienti per ottenere la Compostela, ciò significa un maggior numero di albergue e di pellegrini . Solo nel dormitorio del municipale siamo in 14 (ieri eravamo 6) e si sente, comincia ad aleggiare quel odore di pellegrino favorito da una stretta vicinanza e un riscaldamento esagerato, per non parlare del concerto dei russatori in atto ora ( 22.30) che rende difficile persino concentrarsi sullo scrivere e adesso tra un fischio ed un sibilo proverò ad addormentarmi......
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I vagabondi
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Eilà veterani, come va? Mi sembra di capire che si va alla grande come sempre. Vi seguo.......mentalmente....tappa dopo tappa. Sapete che sono un pellegrino mancato. Vi anticipo gli auguri di buon Natale! Av salut burdel!!!!!!!!! Mario
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