Nonostante i roncadores la notte è trascorsa bene, alle 7.00 sono iniziate le prime suonerie, il ciclista belga (ieri ha percorso ben 200km, sentito Francesco!? 5 giorni x percorrere gli 800km del Cammino!) è il primo che inizia a raccattare i panni stesi x terra ad asciugare x via del riscaldamento a pavimento. Ci ritroviamo in cucina per la colazione e un veloce brifing, oggi prenderemo strade diverse, noi e Raphael pensiamo di arrivare il 24, coi due ragazzi e ci accordiamo per ritrovarci a Santiago a Natale, di più Louis dice che non può chiedere al suo corpo e Laura è sotto farmaci. Ci incamminiamo verso le 8.15 è ancora buio, ma il primo tratto si svolge in città poi basta seguire il flusso di pellegrini (molti coreani ) Anche oggi si ripete il bel paesaggio di ieri tra antichi boschi, pecore e mucche che vengono portate al pascolo da anziane signore (e che puntano Marina!), lungo sentieri tappezzati di foglie secche delimitati da siepi o muretti a secco ammantati di muschio. Percorriamo piacevoli saliscendi fra dolci colline in una soleggiata giornata di stampo primaverile, in un ambiente così bucolico non mancano sentieri infangati da liquami in cui compiere gimkane...... Nei pressi del fatidico migliarino dei 100km mancanti alla meta veniamo avvicinati da un vecchietto Dionisio, che ci augura Buon Natale e Buon Cammino regalandoci 2 noci in cambio chiede una preghiera a Santiago! Sosta a Ferrairos (bell'albergue di fronte al bar) dove ritroviamo i coreani e per la seconda volta Louis (parte sempre presto con la torcia in testa!) online con la sorella in Sud Africa certo che col wifi quasi ovunque è tutto più facile. Verso le 14.30 siamo a Portmarin che bypassiamo proseguendo per la tappa successiva, non troveremo più bar e anche il percorso si fa più monotono essendo parallelo alla statale. A Gonzar troviamo un bell 'albergue, aperto, pulito, riscaldato e perfino con l'albero di Natale acceso, ma niente locali aperti e noi non abbiamo niente da mangiare, così siamo costretti a proseguire x 4km fino Hospital della Cruz accompagnati da una fine pioggierella e nebbia. Arriviamo appena prima dell'imbrunire alle 18 un po ' stanchi dopo 35 km, dopo mezz 'ora veniamo raggiunti da Raphael cui avevamo lasciato un bigletto nel precedente albergue, saremo gli unici ospiti. Pessima cena nell' unico ristorante -bar del piccolo paese e pensare che eravamo venuti fin qua apposta!
Cammini
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I vagabondi
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Francesco@ricordi bene é propio quello l'ostello di Ruitelan. Quella del ciclista e una battuta........
RispondiEliminaMonia@Il leccalecca l'ha fatto fuori Fabrizio.......
Mario@Sei un pellegrino hai iniziato il Cammino di Assisi.....e un giorno lo finiremo.
Bene il ciclista belga dovrebbe fare la "vuelta de Espana" non el camino de Santiago, cosa Gli resta nel cuore, in 5 giorni a fare tutto el camino??? pazzesco, forse sono io troppo lento nei miei camini, ma la mia pedalata mi consente di fare entrare nell'anima l'ambiente circostante e la gente che con un sorriso ti dà 2 noci e ti chiede una preghiera al cospetto dell'apostolo. Impagabile il sorriso di uno sconosciuto in un angolo magico del mondo.
RispondiEliminaSì, Marina e Fabrizio, deve essere "Pequeno Potala" l'albergue di Ruitelan con il letti anche in mansarda vero?? ricordo anche l'insegna in legno dipinta a mano.
Un abrazo da el peregrino Francesco di Torino.