La giornata inizia con gli ultimi strascichi di una notte piovosa e ventosa, tempo assai variabile, ma senza pioggia, soleggiato e piuttosto gradevole (18°) nel tardo pomeriggio. Ricca colazione assieme ad una famiglia belga in vacanza, con Salvatore, il capofamiglia, italiano di seconda generazione, mentre il galante padrone di casa si commiata augurandoci il buon Cammino. Riprendiamo il percorso tornando in paese, riattraversando il piacevole centro di Mesão Frio, con le sue case e palazzi in granito, la chiesa di S.Nicola, per poi scendere al fiume ed iniziare a salire. Una lenta e costante salita che ci porta a lasciare la prosperosa valle del Douro, non più i bassi e intensivi vitigni del Porto, ma il vinhos verdes (dolce), in alti pergolati attorno a piccoli appezzamenti coltivati ad orto o altro. Più modeste anche le case e una maggiore e barbara usanza di tenere i cani anche di piccola taglia alla catena... Dopo 6/7 km il primo bar, gestore simpatico e loquace, ci da qualche lezione di portoghese, prova come si sta con lo zaino sulle spalle e ci augura buon Cammino. Lasciamo la strada asfaltata, la pineta di pini e eucalipto, mentre la vegetazione si fa più rarefatta con ginestre e massi arrotondati, arriviamo in vetta, tra i sibilanti moderni mulini a vento. Toccheremo il punto più alto 925 mt, del Cammino di Torres, ora segnalato, oltre alle tradizionali frecce gialle, anche da una cartellonistica in metallo che non sempre coincide con la traccia GPS.... Nel dubbio seguiamo le tracce, comunque fino ad Amarante, si seguirà prevalentemente la vecchia e stretta strada asfaltata, dopo la costruzione della nazionale poco trafficata, che si snoda nella vallata attraversando piccoli paesi con saltuari bar. Dopo la zona urbanizzata ecco finalmente il centro di Amarante, il bel ponte sul fiume Tamega e la bella prospettiva sulla chiesa e il convento di Sao Gonçalo, al Santo, pellegrino tra Santiago, Roma, Gerusalemme, si deve la costruzione del ponte per agevolare il passaggio sul fiume. All'interno una profusione di legno intagliato e dorato, oltre la statua di Santiago, troviamo San Gonçalo vestito da pellegrino, ma anche venerato come propiziatore di matrimoni e fertilità...si è cercato di scoraggiare anche la profana toccatina...ma senza risultati, mentre nelle vetrine e bancarelle abbondano di dolci e pani dalla forma fallica. Gonçalo, ad onore del vero è solo Beato, ma grazie ai suoi miracoli, fu elevato al "grado" di Santo a furor di popolo già prima della beatificazione!
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I vagabondi
mercoledì 10 aprile 2019
14° tappa Mesão Frio - Amarante 31 km
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