lunedì 23 aprile 2012

21° tappa Pontevedra-Caldas de Reis 24 km

L' albergue è al completo (anzi hanno riempito anche la stanza di riserva!) con l'arrivo di un gruppo di ciclisti portoghesi che creeranno un po' di movimento preparandosi la cena alle 22.00 e tornando a letto dopo l'una!? e al mattino di nuovo trambusto per la partenza verso le 6.00!! Tullio è incavolato e impaziente xchè qualcuno si è svegliato e ha fatto rumore prima di lui! Durante la notte, tanto x cambiare, ha piovuto speriamo di essere a posto x il resto della giornata! Percorso in parte su asfalto e in parte sterrato, in leggero saliscendi tra vigneti a pergolati e verdi prati, boschetti, attraversando piccoli agglomerati e la vicina statale con possibilità di bere e sfamarsi. Il bel tempo reggerà x l'intera giornata e prima delle 14.00 siamo già a destinazione, Caldes de Reis, un albergue recente, sembra ricavato da un negozio con leggere paratie che separano i servizi, una 'cucina' con microonde e un angolo con lavandini (acqua gelida ) e stendini, un ambiente molto spartano! Espletate le quotidiane incombenze subito al bar x il pranzo, Tullio ci racconta del pellegrino portoghese , (che ci portiamo dietro da giorni, parte prima e arriva dopo?) appena ci ha visto arrivare si è preoccupato .....'perigoloso l'amigo'( Gigi ) ha roncato tutta notte e disperato alle 5.00 si e alzato ed ora cerca un letto per riposare lontano dal devastatore! Né sa qualcosa anche. Tullio che gli dormiva a fianco, in un letto gemello, gli trapanava le orecchie e l'ha cazzottato tutta notte senza risultato! Un giretto x la cittadina alla ricerca.della fonte termale calda, da cui il nome e famosa già ai tempi dei romani, è un rituale pellegrino immergere i piedi nell' acqua ( pltre 50°) solfurea... c'è chi la beve!? Riposino in albergue, saremo una ventina, in maggioranza tedeschi (Che Guevara tedesco!) , ma ben presto ci torna fame, troppo presto x la cena.andiamo nella vicina cerveteria-pub, x l'aperitivo con tapas .... 4 coppe di vino .... e aspetta aspetta, x non essere i soliti italiani impazienti....ci dirà poi, che essendo domenica, la cucina è chiusa e....niente !!!! anche se poi lo vedremo servire piatti caldi?! Abbiamo beccato l'unico locale che non fa tapas! e ci resta la fame così ben presto .andiamo.alla ricerca della trattoria consigliataci Castro ma anche questo alla domenica non serve cena!? Meglio così ceneremo O Muino, posto assai pittoresco, vi si accede tra angusti e sotteranei anfratti regno di ratti e figure oscure,il piccolo interno molto rustico, pavimento in sasso, ragnatele ai lampadari e per tavoli le grezze e scomode macine dell' antico mulino. Ceneremo veramente bene con piccante pulpo alla gallega annaffiato abbondantemente con vino della Rioja a cui nemmeno la principessa potrà sottrarsi...... per cui stanotte cadrà addormentata come una pera cotta!

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