mercoledì 25 aprile 2012

23° tappa Teo-Santiago de Compostela 16 km

Stamattina ci alziamo e diligentemente senza far storie e in religioso silenzio ci prepariamo, mentre aleggia già l'atmosfera di Santiago. Nottata movimentata x il caldo, ci accorgeremo poi che c"è il riscaldamento a pavimento acceso, lasciamo l'albergue x primi, verso le 7.15, mentre inizia ad albeggiare, in una fresca e bella mattinata. Seguendo le frecce dovrebbero mancare 12km all' arrivo ( in realtà ne percorreremo 16 ) x cui contiamo di arrivare x le 10.30, ricevere la compostela, andare in ostello e lasciarvi lo zaino e essere pronti x la cerimonia delle 12.00 : Santiago val bene una messa! Ci addentriamo tra boschi non ancora rischiarati dalla debole luce mattutina procedendo come al solito distaccati, a metà strada, al primo bar ritroviamo Gigi, ma di Tullio non c'è traccia. Sosta cafè- leche (in parecchi bar offrono un dolcetto con l'ordinazione, anche se i prezzi non sono più portoghesi!) e mentre aspettiamo passa il pellegrino portoghese partito molto dopo noi, allora cerchiamo di contattare telefonicamente Tullio , non ottenendo risposta riprendiamo il cammino un po ' preoccupati, più tardi ci chiamerà dicendoci di essere già arrivato a Santiago... che str..zo non aspettarci. Noi invece marciamo compatti x un' altra strada seguendo il tracciato e non tagliando x la statale, tra frecce che si dividono (?) e la periferia della città senza più indicazioni! Smorzato così l'entusiasmo x l'arrivo resta forte l' emozione della messa del pellegrino con l'enunciazione della nazionalità delle persone arrivate e del loro luogo di partenza e l'abbraccio al busto di Santiago! Si incontrano nuovi pellegrini, come la mantovana fiera e provata dai sui 100km, si rivedono altri con cui abbiamo intersecato il Cammino, mentre nella piazza impazzano le foto commemorative col difficile compito di far stare soggetto e cattedrale nel medesimo fotogramma! Che dire a fine Cammino, indubbiamente non c'è più la struggente malinconia della prima volta dove tutto sembra finire lì, ma c'è l'emozione consapevole di chi sa che Santiago non è la meta...... Ogni Cammino ha la sua storie i suoi paesaggi più o meno belli, ma sono soprattutto le persone che rendono diverso e speciale ogni Cammino. Ed è stata proprio grazie ai nostri compagni di viaggio con cui abbiamo condiviso una bellissima, divertente ed arricchente esperienza, esempio di come persone dal vissuto completamente diverso si siano sopportati e supportati con vero spirito pellegrino ! Pranziamo alla caffetteria Paradiso, antico locale, di fronte all' ufficio di turismo, con churros (una sorta di bastoncini dolci e fritti) da intingere nella cioccolata in tazza, una lussuria! Ritorno in ostello (quello del 2009 con Monique!), doccia, riposino e subito partono i roncadores!, concerto privato visto che siamo in una stanzetta con soli 4 letti, siamo in un ambiente frequentato da una clientela molto giovanile, ovviamente! Giretto x la città, ma soffia un forte vento freddo così nell' attesa dell' ora di cena.....di nuovo a mangiar dolci! Pensavamo di cenare al lussuoso Parador di piazza Obradorio, dove x tradizione viene offerto colazione (9.00), pranzo (12.00) e cena (19.00) ai primi 10 pellegrini (stato da dimostrare con la Compostela ) , ma ci sono già 8 persone che aspettano così cediamo il posto ad una giovane e sorpresa coppia italiana! Noi, per l'ultima cena ripieghiamo su un' improvvisata pasta al sugo nella cucina dell' ostello, formaggio, salame, pomodori, dolcetti e vino! Dopo cena ci raggiungono Rosaria e Luca ( la giovane coppia altoatesina), che carinamente ci offrono la torta di Santiago e le camomille con cui concluderemo la serata nel vicino bar. Simpatico fine giornata nel pub già animato dalla partita del Barcellona e dai numerosi giovani, con il solito Tullio mattatore ed intrattenitore della bella combriccola!

3 commenti:

  1. Todo se comple ( Tutto si completa ) l'avventura e' finita i Cavalieri hanno terminato la loro missione e dopo aver abbracciato la statua di San Giacomo ritorneranno nei loro Regni lontani; chi nella basse Terre della pianura padana, chi nel lontano est vicino al mare Adriatico, chi tra le alte vette Aostane. Pero' prima andranno a purificare le loro membra stanche e ferite da molte battaglie nel freddo " mare Atlantico" in quel di Finisterrae. In attesa di essere chiamato ad altre nuove ed ardue imprese invio un forte abbraccio ai miei compagni ed alla gentile Principessa ed in caro saluto a chi ci ha accompagnati in queste settimane con scritti o solamente con il pensiero. Ciao ( Gigi, uno dei Cavalieri)

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  2. E' fatta! Anche questa volta si è compiuta l'esperienza, ma sono convinto anch'io che quel che conta è cio che rimane dentro,e, quello non si conclude mai! Complimenti e un abbraccio forte ad entrambi e ....a presto. Ciao, Mario

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  3. ohhh cavalieri che bello il vostro viaggio ...che belle lezioni di vita...peccato che non ci saranno più le dirette dal fronte di marina...siete stati grandi...spiritosi..peregrini al 1000 x 1000...grazie per tutte le volte che mi avete fatto sorridere e grazie per tutte le immagini del cammino portoghese che avete condiviso con noi ...mi avete fatto sentire parte attiva del vostro cammino...buon arrivo a finisterre ...e buon ritorno a casa...spero di abbracciarvi presto ...un bacione grande a tutti ..la vostra ultras denise

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