sabato 14 maggio 2011

23° tappa Luarca- La Caridad 40 km

Dopo un sereno sonno alle 7.30 siamo già alla difficile ricerca di un bar aperto..... e solo poco prima delle 9.00 riusciremo a partire! Mattina nuvolosa, ma non fredda (17 gradi), che rende la cittadina con le sue case in pietra e i tetti d‘ardesia ancora più grigia mentre la lasciamo inerpicandoci sul colle. Il percorso, sempre ben segnalato si snoda tra stradine e sterrati zigzagando per evitare i lavori di costruzione dell' autostrada. Attraversiamo più volte la trafficata statale, ma per lo più passiamo per campi di mais, umidi boschetti e piccoli agglomerati di case in un piacevole e vario paesaggio. Numerose le possibilità di alloggio in hotel o case, gli unici pellegrini incontrati e con cui ci superiamo diverse volte sono la giovane coppia austriaca incontrata per la prima volta ieri. Il tempo si mantiene molto grigio sulla ondulata catena montuosa alla nostra sinistra, mentre a destra, sul mare ci sono squarci d“azzurro, un forte vento ci sospingerà per tutto il tragitto tenendo lontana la pioggia. Breve sosta ad un bar sulla statale e pausa pranzo verso le 14.00 a Navia, grosso centro con porto sul fiume, come ieri anche qui girano auto con altoparlanti (come nel film di don Camillo e Peppone!) inneggiando al proprio candidato, in vista delle imminenti elezioni regionali. Ancora su e giù con numerose deviazioni, alcune anche inutili, che costringono a pericolosi attraversamenti della trafficata statale fino all' albergue (?) che non sembra corrispondere alle nostre informazioni, confermato anche da gente che ci dice di proseguire altri 2 km per La Caridad......dove dopo molte domande riusciamo a trovare l‘ altro albergue.......ma è in ristrutturazione (molto bello e buona ubicazione nel verde e vicino al paese )! Così dobbiamo ritornare indietro, complesso di recente sistemazione con 16 letti, servizi, ma senza sala comune e cucina......e nei dintorni solo un gruppetto di case! Così per cenare ci tocca rifare quei famosi 2km di statale per ritornare in paese e scoprire che l‘unico ristorante è chiuso! Ci sono diversi bar, ma non abbiamo più voglia di bocadillo, così ripieghiamo sul market (orario 9.15-21.15) e un cappuccino! Poco oltre alle 21.00 siamo di ritorno all' ostello dove l‘unico altro ospite oltre a noi, uno spagnolo al suo primo giorno di Cammino (è partito da Luarca) è già a letto, così alle 21.30 mentre è ancora pieno giorno, andiamo a dormire anche noi!!

1 commento:

  1. Ma sta diventando difficile anche procacciarsi il cibo?? però leggo che in un modo o un altro ce la fate! Anche qua oggi si vota.. prima abbiamo "istruito" Loredana che non si trovava con tutti i nuovi simboli.
    Buon proseguimento, tanti saluti da casa

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