mercoledì 18 maggio 2011

29° tappa Sobrado-Arzua 22 km

La giornata di ieri ci aveva messo un po ‘ in crisi, la dura tappa ha annullato i propositi di continuare oltre Santiago fino a Finisterre. Abbiamo avuto attimi di scoraggiamento nei lunghi km di asfalto (30 su 42!) sembrava di essere su un tapis roulat senza veder mai la fine, il tutto accentuato dal forte caldo e dal male alla gamba di Marina. I malefici e onnipresenti cartelli col numero per chiamare il taxi o il pensiero di fare l‘autostop ci hanno più volte tentato, poi lo spirito del Cammino ha avuto il sopravvento! Rigeneratrice la cena in un bel localino (lo stesso dello scorso anno) e di buona qualità in compagnia del colorito Cecho (Ciccio ). Il chiacchierone valenziano non passa certo inosservato anche per il suo singolare abbigliamento, vivace maglietta dell' Atletico Bilbao, aderenti calzoncini da ciclista, un solo gambaletto bianco (l‘altro non lo trovava!) e bandana a fantasia sembrava una vecchia ed eccentrica gloria del ciclismo! Alle 21.45 , ancora in pieno giorno, dobbiamo rientrare perché la chiusura del portone è inderogabile, infatti il monaco ci sta già aspettando! Con Pepe Riccardo e Ciccio ci attardiamo nel chiostro (su cui danno le camerate) scherzando e ridendo, poi in vista delle diverse strade che prenderemo domani decidiamo di fare delle foto. Così utilizziamo il burbero monaco come fotografo...per una, due, tre cambi di fotocamera.....che non funzionano subito con il monaco sempre più spazientito, raggiunge l‘apice della sopportazione quando gli chiediamo di unirsi a noi per una foto finale e categoricamente rifiuta! Alla fine quasi ci caccia in camerata e noi sghignazzando ci ritiriamo sperando che non ci abbia scagliato un' anatema, ma tanto Santiago è vicino a noi (60Km)! Solo verso le 9.00, dopo una abbondante colazione partiamo, risalutando gli amici-pellegrini. Il Cammino riprende e come per incanto i dolori di ieri sono spariti, ed è tornata preponderante l‘energia e la voglia di continuare, così in una bella giornata di sole percorriamo agevolmente i 22km della nostra tappa odierna. Il sentiero si snoda dapprima tra boschi di eucalipto, dove assistiamo, con apposti macchinari, alla estirpazione, scortecciamento e taglio degli alberi. Poi, dopo la doverosa sosta boccadillo, il percorso è su una statale poco trafficata e per finire su stradine secondarie. Prima delle 15.00 siamo ad Arzua, dove il Cammino del Nord si immette nel Cammino Francese, il principale, e si vede, albergue municipale e uno privato già pieni, fortunatamente gli alloggi qui non mancano! Troviamo posto alla Via Lactea, tranquillo ostello con ampie camerate di 12 letti, una bella cucina con soggiorno e un bel cortile. con tavolini e ombrelloni, ottimi i servizi e la pulizia(10€ ). In giro per la cittadina rincontriamo Ricardo, orfano di Pepe, che per problemi di lavoro deve continuare, più in fretta, una birra due chiacchiere e si passa il pomeriggio. Che contrasto stridente con il nostro solitario e rupestre Cammino, qui il paese pullula di persone che si trascinano strancalate in ciabatte e calzoncini come in un villaggio turistico! Conosciamo Giovanni, un singolare italiano con una lunga storia fatta di problemi e risoluzioni con la fede, il cordiale barista con i suoi affascinati 19 anni di Cammini e ritroveremo Riccardo che con la sua simpatia con cui abbiamo condiviso un bel tratto di Camino(ritroveremo anche alcuni pellegrini che ci hanno preceduto in bus!).......

1 commento:

  1. Bene! Ora che siete quasi arrivati non è che per fare 60 Km ci mettiamo dieci giorni! Cos'è sta slombata: Coraggggggiiiiiiiiiiiooooooooooooo!

    Turi

    RispondiElimina