Ieri pomeriggio il tempo è volato velocemente, dopo la doccia e un riposino ci hanno chiamati per la messa, non obbligatoria, ma la nostra presenza vuole essere anche un segno di rispetto verso l'ospitalità che ci viene offerta,al termine della cerimonia il sorridente Don Luis ci chiama all' altare e saputa la nostra provenieza ci chiede del nuovo Papa e ci impartisce la benedizione del pellegrino. Il vasto complesso Della Casa della Misericordia ospita persone con problemi psichiatrici, anziani, orfani e bisognosi, fu fondato da un prete consapevole delle necessità della gente, in una terra povera, sopravvive grazie al volontariato e donazioni senza alcun aiuto statale, come ci tiene a sottolineare il buon Angel, lo storico ventennale hospitalero e volonario... La cena comunitaria vede invece la partecipazione di tutti, i due spagnoli che erano a Merida con noi (un basco e un catalano simpatici nonostante il nostro casino nel lasciare l'ostello ieri mattina! , due ragazzi di Barcellona (un po ' abbattuti x la sonante sconfitta a calcio col Bayer Monaco.....) , un ragazzo proprio di Monaco (che ieri ha visto la partita esultando "discretamente "!), un signore francese e i due hospitaleri (Pepe più loquace ora che si è svegliato dalla siesta!). Bella e buona cena, poi tutti a rigovernare c'è appena il tempo x una camomilla al bar di fronte......perché alle 21 tassativamente c'è il coprifuoco! Nonostante il violento russare del francese vicino a Dionisio, i letti cigolanti, i forti rintocchi del campanile, dormiremo a lungo, tanto solo allo scoccare delle 7.00 Pepe ci aprirà il portone, trovandoci già tutti pronti x la paertenza! Colazione al bar di fronte e via su stradelli sterrati che in parte ripercorrono l'antica "calzada romana" segnalata da migliarini e antichi ponti, tra querce, mucche al pascolo. Un' altra bella giornata col sole che inizia a scaldare (oggi non c'è il venticello di ieri ) specie sul colle dove scarseggiano gli alberi lasciando il posto a vasti prati fioriti, alcuni dei quali completamente viola per il predominio dei fiori sull' erba. Attraversato un aeroporto x gli ultra leggeri ci appare il paese, ma come al solito, "grazie" alle ondulazioni del terreno lo raggiungeremo solo dopo un' ora. All' ingresso di Valdesalor ci appare il nuovo albergue municipal, aperto da poco, spazioso e pulito ..... ci convince a fermarci dopo 27km, anche se l'originaria intenzione era bissare i 39km di ieri.... Ci sono già i due arzilli spagnoli, il francese, un tedesco, più tardi arriverà una giovane danese con la madre, mentre in paese ritroveremo la coppia olandese..... Valdesolar è un semplice villaggio di 620 abitanti sorto nel 1963 x ospitare gli operai che costruivano la vicina diga e i contadini che venivano a bonificare le terre, nonostante non abbia particolari attrattive è ospitale ed animato .... dal tardo pomeriggio, logicamente!
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I vagabondi
giovedì 25 aprile 2013
18° tappa Alcuescar-Valdesalor 27 km
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