sabato 11 aprile 2009

10° tappa Vilafranca de Monte de Oca--Burgos 33 km

Notte troppo "tranquilla", per addormentarci ci mancano gli amici del Cammino e il continuo andirivieni dei mezzi di soccorso con sirene e lampeggianti non ha conciliato certo il sonno , cosi' alle 7.30 siamo gia' scesi al bar. Non e' ancora giorno e non si capisce come si prospetta la mattinata, certo fa piuttosto freddo (siamo sotto zero) cosi' ci siamo gia' premuniti indossando tutti gli indumenti piu' caldi che abbiamo a disposizione (infatti lo zaino e' particolarmente leggero!). A quest'ora sono pochi gli avventori del bar, un'anziana e distinta pellegrina (con zaino-trolley) che come noi ha dormito qui e una coppia di poliziotti che ci rassicurano quando chiediamo loro informazioni sulla percorribilita' dei sentieri, poi un caldo café-leche e due mega brioss appena portate dal fornaio, (altre due ce le facciamo incartare) e prima delle 8.00 saimo gia' in cammino. Subito una ripida salita attraverso boschi sempre piu' innevati mentre sporadiche nevicate rallegrano il percorso e in breve siamo all'Alto(=passo) della Pedraja (1130mt) dove c'e' un semplice monumento ai caduti della guerra civile del 1936 (vittime del franchismo), piu' incisiva e facilmente comprensibile l'epigrafe "no fue inutil su muerte, fue inutil su fusilamiento". Il percorso si snoda attraverso l'ampia strada forestale, ai lati tracce di rimboschi mento visibile nei filari doppi dei pini e un folto sottobosco, il terreno in argilla rossastra e' fortunatamente ricoperto in parte da una strato di ghiaccio che ci permette di procedere zigzagando senza affondare nella poltiglia fangosa (chi passera' piu' tardi o nei giorni successivi trovera' la strada particolarmente impegnativa e faticosa proprio per lo spesso strato di fango!). Lungo il percorso veniamo superati da Olga che cammina svelto con ai piedi le ciabatte infradito (?! ieri sera in ostello tanti giravano scalzi per le scarpe bagnate!) e rincontriamo Alejandro, simpatico e garbato messicano-americano che fa un anno sabbatico in giro per mondo e forse verra' a trovarci, cosi' chiacchierando percorriamo velocemente i 13 km che ci separano dal primo villaggio. San Juan de Ortega sorge in un bel ambiente naturale e incontaminato, il suggestivo complesso monastico (con ostello) fu voluto dal santo (sepolto nella chiesa, 1163), discepolo di Santo Domingo, che si ritiro' qui per aiutare i pellegrini nel difficile passaggio dei Montes de Oca. Facciamo una sosta per una seconda colazione nell'unico bar in compagnia di Alejandro che gentilmente vuole contraccambiare la brios offertagli durante il percorso, Davide con l'olandesina, l'ungherese ciondolante, il ragazzo spagnolo che ha studiato in Itala.....poi procediamo da soli attraverso sentieri e pascoli in un bel paesaggio montano. Squarci di azzurro fendono il plumbeo cielo intercalando nevicate a raggi di sole mentre soffia un forte vento gelido, la temperatura odierna non ha superato i 10 gradi. Attraversiamo il piccolo borgo di Agnes con diversi ostelli dotati anche di alimentari e fontane, dove facciamo rifornimento di pane e cioccolata che andremo a consumare nel successivo paese di Atuaperca. La fama di questa localita',dal 2000 patrimonio dell'Unesco, animata da turisti, si rifa' ad importanti giacimenti di fossili umani (scoperti nel 1970), forse i piu' interessanti al mondo e ancora oggi in via di studio, sembrerebbero datati 900.000 anni fa! Rimandiamo la visita ai siti preistorici per un'altra volta, cosi' come abbiamo lasciato perdere altre visite a parte alcune chiesette lungo il percorso, un po' perche' e' scomodo muoversi con lo zaino addosso, un po' perche' il tempo per percorre il Cammino e' purtroppo limitato, ma soprattutto perche' non ci andava di mischiare lo spirito del turista con quello del pellegrino. Il sentiero si inoltra in una zona montana fino a raggiungere la Sierra di Atuaperca(1060m) la cui vetta è segnalata da una croce di legno (dove i pellegrini lasciano pietre "votive", simile alla piu' famosa croce di ferro), da qui la vista si staglia sulle infinite pianure steppose (altopiani di 800-1000m) le Mesetas che ci accompagneranno nei prossimi giorni per oltre 200km! In lontananza si dovrebbero intravedere(?!), secondo la guida, le guglie della cattedrale di Burgos e il suo grande agglomerato, ma serviranno ancora diverse ore per raggiungerla! Cosi' attraverso stradine che si snodano tra piccoli e solitari paesi arriviamo nei pressi dell'aeroporto e di qui un lungo e noioso tragitto che affianca la statale, ci conduce alla moderna zona industriale con i suoi ampi viali, fortunatamente nel pomeriggio di sabato, semideserti. Alle 16.00 arriviamo a Villafria, periferia di Bourgus, dopo 33 km e, come consigliato da molte guide, prendiamo il bus (ci sentiamo un po' in colpa, ma oltre i 30 km iniziano i dolori!) che purtroppo appena partito, dovremo aspettare un'ora, ma cosi' eviteremo l'anonima zona industriale e oltre 10km! L'ungherese ciondolante col suo capello texano, la sigaretta spesso accesa, ci chiede informazioni mentre aspettiamo il bus, ma stoicamente prosegue a piedi, arrivera' in ostello sfiancato solo verso tarda sera! Alle 17,30 arriviamo nel moderno e ben tenuto ostello municipale, vicino alla cattedrale, non molto segnalato, ma e' sufficiente chiedere ai numerosi pellegrini che passeggiano (facilmente riconoscibili!), infatti veniamo accompagnati all'ingresso dalla conosciuta(?!) coppia di tedeschi dai grandi e spalancati (del tipo pazzoide!) occhi azzurri. Grande struttura recentemente restaurata con vasti e lindi ambienti funzionale, ma asettica, il calore e l'accoglienza di Gragnon sono un'altra cosa! qui è un misto tra un ospedale e una caserma! Dopo le procedure di registrazione ( e schedatura?) veniamo affidati all'hospitalera, arcigna e attempata signora dai modi militareschi che ci intima innanzi tutto di toglierci le scarpe (che riponiamo in scarpiere numerate per piano, noi saremo all'ultimo) mentre impazientemente ci aspetta all'ascensore. Il complesso si articola su sei piani , ognuno coi propri servizi e con la stanza dell'hospitalero, alcuni letti singoli per portatori d'handicapp e una quarantina di letti matrimoniali a castello, a noi vengono assegnati inderogabilmente un posto sopra e uno sotto, cosi' ci ritroviamo in coppia con due anziani coniugi tedeschi che stanno gia' ronfando! L'hospitalera si accomiata continuando sbraitare un po' con tutti i pellegrini per le cose sparse in giro, impartendo ordini a destra e a manca sul rispetto del regolamento! Alleggeritaci degli zaini andiamo a fare due passi in centro, in effetti ci troviamo gia' nella zona pedonale molto animata anche se la maggior parte dei negozi e' chiusa (in Spagna il sabato di Pasqua e' festivo) a parte quelli che vendono souvenir. Numerosi i visitatori che si accalcano nelle vie pedonali, Burgos e' una citta' di rilevanza storica per il Cammino nonche' un'importante meta turistica, patria del grande condottiero El Cid Campeador con un bel centro storico e una delle cattedrali gotiche piu' belle d'Europa (che purtroppo causa l'orario non riusciamo a visitare). Seguendo le indicazioni di un dépliant trovato in ostello andiamo alla ricerca di un take-away che vende polli allo spiedo, il locale e' gestito da un simpatico turco che mentre attendiamo che si friggano le patatine ci offre un te', veniamo anche "intrattenuti" da un balordo piuttosto alticcio che farnetica strani discorsi nella tentativo di ottenere un altro drink o qualche soldo! Anche trovare una farmacia di turno e' un'impresa dobbiamo rivolgerci ad un poliziotto che ce ne indica una dall'altra parte della citta', si sacrifica Fabrizio, mentre io aspetto in piazza guardando la banda e chiacchierando con due spagnoli incontrati a Gragnon che ben ricordano il compleanno del mio esposo! Torniamo in ostello e ci sistemiamo a mangiare nella vasta cucina, moderna e funzionale è dotata solo di forni a microonde, per noi non e' un problema, il pollo e' ancora caldo, ma voglio vedere come faranno a cucinare gli spaghetti e il sugo Monique e Andreas.......Ritroviamo con piacere Alejandro che sta addentando la seconda pizza, patito di questo cibo ha trovato una pizzeria da asporto con la promozione 2x1 e non gli e' parso vero, ne terra' un po' anche per la colazione del mattino! Rimaniamo a chiacchierare piacevolmente impartendogli anche lezioni di italiano cosi' quando verra' a trovarci sara' preparato! Nel frattempo si aggiungono al tavolo Andreas (tedesco) con Monique, (la svizzera ticinese che avevamo confuso con Suzanne, la bolzanina) e una mega spesa (spaghetti, bottiglia di pomodoro, vaso di marmellata, latte da litro, vasetto di nescafe, cioccolata, birre ....!?) perche' lei quando e' affamata arraffa tutto, voglio vedere domani cacciare tutto nello zaino! Si aggiungera' alla tavolata anche il sorridente Uwe, il simpatico austriaco, che piu' o meno conosciamo tutti cosi' ci attardiamo a parlare fin quasi l'ora del coprifuoco, notando l'arrivo di altri pellegrini conosciuti lungo il percorso ( Mirko e Tullio......) e mangiando la torta di compleanno di una pellegrina inglese.Buona notte e Buona Pasqua a tutti.




............Salita all'Alto della Pedraja...............


S.J. de Ortega con Alejandro .....Sierra Atapuerca.......

8 commenti:

  1. Pellegrino mancato...11 aprile 2009 alle ore 21:48

    Vi auguriamo una buona Pasqua anche io e Mirella; Sofia non è in casa! Auguri anche a Fabrizio per il compleanno. Mezzo secolo è una bella meta. Ora andate in pace e e siate allegri. Vi siamo vicini con la mente e lo spirito!

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  2. we vagabondi:) come andiamo??? fanno male i piedi??? beh ho saputo che bicio ha compiuto mezzo secolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! hihihi:) auguri biciooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! bacioni a tutti e due!!!!

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  3. EVVAI!!!! ci sono riuscito e' piu' di un'ora che smanetto con il computer e sono riuscito a farlo partire!!! Ho letto tutti i racconti delle varie tappe e sono sincero mi avete emozionato. Penso che stiate vivendo un'esperienza che nemmeno voi pensavate di vivere prima di partire. Vi auguro buona pasqua a tutti e due , a te zio di faccio gli auguri anche se in ritardo(scusa, ma a volte mi accorgo che e' il mio compleanno il giorno prima )e vi auguro buon proseguimento..... siete grandi, e non mollate mai! Un saluto anche da zeudi e aurora.

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  4. ....auguri di buona Pasqua da Fabio e Laura ke non riesce a lasciare un commento.....ciao ciao a presto

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  5. scrive quella del lanternino.....

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  6. vediamo se riesco.forza milan.pato è tutti noi.

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  7. milan 3-real madrid 2.Raul gol 19',PIRLO 62',PATO 65',Drenthe 71',PATO gol vittoria al 78'.Kakà bù.Grande MILAN.Roma 1-2 MILAN.Samo settimi.Io gioco nel San pietro in vincoli e siamo secondi nel girone in campionato dei 99' abbiamo fatto 3 partite 4 goal io,2 filo,1 leo,4 samu ecc...

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  8. IL CAVALIERE DEI DRAGHI24 ottobre 2009 alle ore 14:00

    Siam venuti fin qua siam venuti fin qua per vedere segnare PPPPPPPPPPPPPPAAAAAAAAAAAATTTTTTTTTTTTTOOOOOOOOOOOOOOOOOO.IO vorrei andare nella Terra ai confini del Cielo.Sopra al Hymalaya,la catena montuosa più alta del mondo.La terra dei draghi.

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