sabato 18 aprile 2009

17° tappa Vilar de Marzarife--Astorga 32 km

Notte calda (cosi' si e'asciugato il bucato) e tranquilla, rispetto all'inizio poltriamo di piu' nel letto, dalla finestra della camera bella vista sulla chiesa coi nidi e le cicogne, sembra preannunciarsi una bella giornata. Colazione al bar sotto, siamo comunque i primi, poi iniziamo il cammino sotto un bel sole. Il primo tratto, l'ultimo della meseta, e' uno sterrato lineare, dopo aver focalizzato le asperità' del terreno per meglio assestare la marcia del primo mattino (e superare i dolori iniziali che come per miracolo dopo alcuni km spariscono!) ci lascia tempo per pensare. Cosi' ripensiamo agli amici conosciuti che ormai non rivedremo piu', gli ultimi hanno fatto tappa a Leon e altri li abbiamo distaccati troppo (a meno che non ricorrano al bus!) con oggi, noi abbiamo superato i 500 km! A proposito di Leon ci viene da sorridere ripensando al lussuoso negozio di scarpe in cui siamo andati ieri, con tanto di usciere e vari commessi a disposizione. Eravamo un po' "stonati" in un ambiente elegante e ricercato, con i nostri calzoni interrati e scarpe con assorbenti a protezione dei talloni, le maglie non troppo pulite perche' il bucato e' fatto a mano con acqua non sempre calda e sapone di Marsiglia inodore, ma nessuno sembra averci fatto caso (i bravi commercianti sanno che il cliente ha sempre ragione!) Attraversiamo piccoli paesi in parte disabitati dove spesso non ci sono negozi, passano strombettanti furgoncini che vendono generi alimentari e in certi portoncini sono attaccati sacchetti in cui viene depositato il pane. I pochi abitanti che vediamo aggirarsi sono anziani e sono contenti di indicare il percorso (anche se non ce ne sarebbe bisogno) pur di scambiare due parole e rendersi utili. I bar, quando ci sono, ricordano, con i loro arredamenti demode', le sezioni di partito degli anni '60 (stile Don Camillo e Peppone), una strana caratteristica, anche nei bar piu' moderni, a parte la possibilita' si fumare, e quella di gettare cicche di sigaretta e cartacce per terra. Un' altra "occupazione" della mente e' quella di pensare a un bisogno fisiologico primario : il cibo. Cosi' soprattutto quando in lontananza si intravede un campanile (anche se il tempo per raggiungerlo sara' poi molto lungo) c'e' un brusco calo si zuccheri, si accende la spia della riserva e il pensiero batte sempre li'. Tutto questo per dire che il Camino e' fatto anche di bisogni materiali a cui bisogna sopperire per non mandare in tilt la mente! Il paesaggio e' finalmente piu' vario con leggeri saliscendi, boschetti e in lontananza monti innevati, ma il tempo e' sempre uguale, molto variabile. Cosi' gli ultimi 12 km, dopo che ci eravamo illusi e alleggeriti di abbigliamento, li percorriamo sotto la pioggia (incontro in un fienile con 2 genovesi alla loro seconda tappa). Alle 17.00, alla periferia di Astorga, ritroviamo Monique, che doveva essere davanti, ma essendosi persa, e' arrivata dietro di noi! Astorga e' una elegante e bella citta' (famosa per la produzione di cioccolato!), con testimonianza romane e moderne (Gaudi'), che appare da lontano arroccata e cinta da mura con la svettante cattedrale gotica. L'ostello che scegliamo e' in centro, vicino alla cattedrale, in un antico e tipico edificio in pietra e legno scricchiolante, veramente molto pittoresco. Ci sistemiamo in una camerata con una dozzina di letti a castello, noi ci sistemiamo in un "matrimoniale " con sopra Monique a fare la "guardia"ed ad aspettare un bel muchaco nel letto a fianco ( Monique qui ritrova la sua amica di partenza Petra). Stasera cena al ristorante 3 stelle convenzionato con l'ostello speriamo bene e faremo un giretto per la bella citta' illuminata.

E' arrivato il pane!
Astorga: ristorante e palazzo Gaudì








9 commenti:

  1. Uei!! Av salut bela zenta! Al saviv che a ni cardeva ca fost arrivè infena a là. Ades ca a gni mes un bel toc uv toca ad fni par forza,zò! A si propri du meat, ma du meat dad'bon! Bona not e durmì ben che ad matena uv toca un'etra prova.

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  2. Complimenti per aver superato i 500 km! Avete superato più della metà percorso e quindi ormai siete in ...."discesa". Oggi sono venuti a trovarci Tiziana e Gianni di Rovigo ed abbiamo parlato "male" di voi e letto le vostre ultime tappe. Vi salutano caramente. Forza ragazzi siete
    ogni giorno nei ns. pensieri.Un abbraccio.
    Dimenticavo: ti raccomandiamo Fabrizio vacci piano con i massaggini alla vescica di Marina.
    Luciano ed Anna

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  3. Complimenti per i 500 km! per me il paradiso ve lo siete già meritato.
    Ora la sera prima di dormire invece di leggere un libro leggo le vostre tappe! avete pensato di scriverci un libro al vostro ritorno? Sarebbe appassionante.
    Ma cosa ci andate a fare nei fienili?
    ciao bacioni laura

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  4. tutti vi fanno i complimenti x i vostri 500 km, e a me niente x le mie 500 ore fatte nel vostro camper? ankio sono in discesa, ormai ce l'ho fatta, non ho le vesciche nei piedi ma nelle mani....ovviamente sto scherzando, cmq mi associo a voi, sto scrivendo da casa, fuori è freddo e sta piovendo....
    Buona continuazione "VAGABONDI".....
    PS. ma se stavi a casa Marina a farci una pizza non era meglio?
    Ciao ciao

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  5. Cazzo 500km....a me ne bastavano 5!!
    Ormai, coma che dis Mario, SI DEVE ARRIVARE IN FONDO!!
    Vi siete ricordati di portarmi una bottiglia di vino per ogni tappa?!? Ah-Ah....
    Qua tutto ok...A presto!

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  6. buon giorno genteeee:) come sta andando il viaggio??? beh la marina ha le vesciche???? pensavo venissero a bicio!!!
    dai che ci siete quasi!!!
    siamo con voi...:):):P

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  7. Ciao ragazzi, complimenti..siete grandi!!!
    PS: Bella Astorga vero???

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  8. ciao Pellegrini!!
    complimenti per i 500 km, non avevo dubbi sulla vostra perseveranza e resistenza, ma a volte penso e mi chiedo come cavolo fate a fare tutti i giorni tutta quella strada!
    Sono appena andato al bar a prendere le sigarette con la macchina e il bar e' a 300 metri da casa nostra,pero' qua' piove e avevo i mocassini ai piedi!
    Ciao vi salutano anche zeudi e aurora :o))))
    A domani buon pellegrinaggio

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  9. Concordo con Fabio: è ora che la Marina torni a farci la pizza....Solo che una quando torneranno saranno così stanchi che la pizza la andremo a mangiare fuori tutti insieme!!!

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