Ultima tappa, nonostante i pochi km da fare oggi contrariamente a quello detto ieri sera, ci svegliamo sempre presto (Andreas e' il primo a partire verso le 7.00 per essere a Santiago per la messa delle 12.00, noi l'abbiamo rimandata a domani. Giornata grigia e uggiosa che si adatta all'umore malinconico "per l'impresa" che sta volgendo al termine. Cosi' assieme a Monique e Gerhard intraprendiamo l'ultimo tratto di viaggio che, per una decina di km si svolge tra boschi di alti eucalipti. Dove aver costeggiato il moderno aeroporto e l'autostrada arriviamo a Labacolla, villaggio che conserva ben poco del passato se non qualche bella casa in pietra come l'ostello. Facciamo qui una delle ultime soste per un cafe-leche attardandoci un po' con altri numerosi pellegrini. Un ultima lunga salita ormai quasi sempre su asfalto ci conduce a Monte Gozo (Monte dalla Gioia mt 350), la collina e' caratterizzata dal discusso grande monumento in ricordo della visita di Papa Giovanni Paolo II (che diede un forte input al Camino di Santiago). Poco oltre in posizione panoramica sorge il mega-albergue a 800 posti letto situati in 30 gruppi di palazzine che degradano verso il basso dove si trovano tutti i servizi (ristorante, banca, lavanderia.....), insomma quasi un villaggio turistico con tanto di campeggio. Da quassu' dovrebbero vedersi i pinnacoli della cattedrale(!?), ma si nota solo l'ammasso dell'agglomerato urbano avvolto nella foschia, ci separano ancora 5 km di periferia dalla meta. Santiago ci accoglie con una pioggerella che diventa sempre piu' insistente e, bagnati fradici, senza quasi rendercene conto ci troviamo davanti alla cattedrale e come per magia si materializza Andreas! Non abbiamo modo di "ascoltare" le emozioni che si accavallano all'impellente bisogno di un riparo ormai fradici e infreddoliti, cosi' Andreas ci conduce all'ufficio che rilascia la Compostela ed e' solo qui che ci abbracciamo consapevoli di avercela fatta e di aver compiuto un'importante esperienza! Immortaliamo con foto il momento del rilascio dell'ambita Compostela consegnata dopo il controllo dei sellos (timbri) sulla Credenziale e la dichiarazione sulla veridicita' dell'aver compiuto il percorso a piedi. Sogghigniamo alla dichiarazione di Monique pensando all'autostop, alla jeep, e al taxi, ma in fondo su 800 km e' ben poca roba, e poi con il suo "perdersi" ha pienamente compensato. Rimaniamo delusi perche' sulla pergamena non e' scritto il luogo di partenza, quindi siamo equiparati a chi, per averne diritto ha percorso solamente gli ultimi 100 km! Rimane comunque un bel documento scritto in latino, in cui e' stato tradotto anche il nome, e a noi la consapevolezza di aver compiuto l'intero Camino Francese! Gironzoliamo per Santiago (ormai non piove piu') alla ricerca di un letto, diverso dal solito ostello, visitiamo bettole, stanze e hotel e ..... finiamo in un mini ostello familiare con camerate da 8 (3 portoghesi, 2 italiani, una svizzera, uno spagnolo e un tedesco!). Alle 20.00 ci ritroviamo all'appuntamento, noi 4 con Andreas, Peter (pellegrini francese) Petra e Michael per "l'ultima cena", dove si raccontano nelle varie lingue gli aneddoti e le esperienze del Camino. In particolare Monique ci tiene a ricordare l'ultimo episodio capitatoci poco prima mentre cercavamo l'alloggio: con l'albergatore salivamo le camere per un'angusta scala, fa fermare Fabrizio e Monique in una stanza, intimandoli di restare li' e prosegue chiamando Marina e Gerhard nell'altra matrimoniale (risate per lo scambio di coppie!). Terminiamo la serata in un bar dove ci saluteremo, con qualcuno definitivamente, e con altri ci rivedremo alla messa del pellegrino di domani. E' finito il Camino, questo cammino, non e' ancora ora di bilanci, quelli si faranno in seguito, ci piace terminare con una frase semplice e saggia di una nonnina spagnola incontrata in uno sperduto villaggio ".........NO ABLA ESPAÑOL, NO ES PROBLEMA, DA QUI PASA TODO EL MUNDO........."
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I vagabondi
martedì 28 aprile 2009
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Siete giunti alla meta, che impresa incredibile avete compiuto!
RispondiEliminaL'ultimo mio commento a questo bel blog che giorno per giorno avete arricchito.
Complimenti per la forza e tenacia, arrivederci a presto
...Per forza con una testa così dura come quella della Marina non potevano fallire!!
RispondiEliminaA tal proposito Lascio anche il commento della Loredana(la madre): "Quel l'è un ruspì che la t'fa sudè!"
Questa è stata una grande impresa! Dovete esserne orgogliosi, sono cose che danno un tono sopra...alla vita! Bravi.
RispondiEliminacomplimenti!!! davvero fantastici anche se ora mi mancheranno i vostri racconti,a quando il prossimo pellegrinaggio?ciao a presto laura
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