Notte tranquilla siamo rimasti solo in sei (4 italiani e due spagnole), mattinata piovosa, sostanziosa colazione presso il nuovo albergue(ieri sera abbiamo visitato il bel complesso ristrutturato) e Imna, la proprietaria ci ha salutato con baci e abbracci. Camminiamo sotto la pioggia, sempre col Monique (non ne possiamo piu' degli svizzeri, dopo il vicino di casa anche qua dovevamo incontrarne una!), fino al primo bar, un'oasi nel deserto, dove ritroviamo Uwe e Ale (che hanno dormito qui, avrebbero dovuto fare altri 10km!), poi il tempo piano piano migliora e torna il sole, si passa cosi' dai 2 gradi del mattino presto ai 22! Sosta pranzo in centro a Carrion de los Condes, una delle cittadine piu' grandi del percorso. Poi ancora l'isolata Mesetas tra verdi campi e nulla altro, in particolare gli ultimi 17km sono assolutamente solitari, non si intravede nulla all'orizzonte e non si attraversano paesi! Per Marina sono i piu' faticosi con le vesciche che si fanno sempre piu' sentire e gli ultimi km diventano interminabili! Monique e' gia' avanti, ma anche l'instancabile Uwe sta dando il collo, lui e Ale ci supereranno solo negli ultimi km incitandoci! Nell'albergue di Calzadilla de la Cueza ritroviamo Roberto (l'infermiere napoletano incontrato precedentemente che si e' "preso un anno"), Michela (la "mora" praghese contesa tra Uwe e Ale), lo spagnolo mattiniero gia' visto, Andreas (l'eclettico tedesco che gira con la pelle di pecora) per un totale di 30 persone. Dopo una provvidenziale medicazione si va a cena al ristorante, siamo un bel gruppetto e trascorreremo una bella e divertente serata (simpatico e bello anche il cameriere tifoso del Barca, partita), e anche in camerata continuiamo a ridere. Ambiente molto caldo cosi' apriamo la finestra, ma non riusciamo a far tacere il nonnino francese che russa a piu' non posso (coppia anziani, sugli 80, con buon passo e grande zaino! Non riuscivamo a staccarli!)
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