martedì 7 aprile 2009

6° tappa Los Arcos--Logroño 28 km

Mattinata all'insegna della pioggia su sentieri anche ripidi, fangosi e scivolosi. Marina dopo due ore di cammino accusa all'improvviso seri problemi sotto la pianta del piede in una posizione indefinita, ma stoicamente va avanti (grazie all' antinfiammatorio e lasonil!) e infatti arrivera' alla fine della giornata senza problemi. Gia' molti pellegrini hanno malesseri piu' seri come gli amici francesi che sono costretti ad abbandonare, causa vesciche infette, ma ci terremo in contatto (lui e' un collega dell'Enel francese, l' EDF). Partenza dopo una sostanziosa colazione in ostello (preparata dagli hospitaleri per 3€), il buffet prevede una vasta scelta di pane tostato e non, quello nero tedesco, baguette, fette biscottate, biscotti, cereali, cioccolata, burro, marmellate varie, miele, te', caffè, latte, succhi....con sottofondo di musica spagnola, in un caldo ambiente tappezzato da foto di pellegrini, dove spicca quella del piu' giovane di appena 10 mesi. Notiamo per la prima volta, appesi alla bacheca dell'ostello e in giro per il paese, cartelli pubblicitari per il servizio trasporto mochilla (zaino), un'anziana tedesca, sta appunto prendendo contatti con l'hospitalero affinche' il suo zaino sia spedito all'ostello successivo. A Los Arcos, cittadina dalle vie porticate, siamo oltre un centinaio di pellegrini distribuiti nei vari dormitori, quindi ci sara' una partenza di massa che si sfilaccerà lungo il tragitto ma si ricompatterà nell'unico bar dopo circa 7 km. Oltre all'insegna che indica il locale, è stato messo su una sedia, in posizione strategica, il nonno che ad ogni pellegrino, se non se ne fosse accorto, indica l'ingresso del bar! Sosta ristoratrice con panini ripieni di uova strapazzate e salciccia e visto il maltempo bevande calde davanti a un mega schermo che trasmette notizie dal mondo (in particolare le immagini del terremoto in Abruzzo). Ormai ha smesso di piovere anzi e' sbucato il sole quando lasciamo Torres del Rio, il piccolo paese di appena 150 abitanti, conserva un'importante chiesa ottagonale (XII), forse di origine templare, purtroppo non è sempre aperta. Il percorso si sta affollando per la presenza di pellegrini spagnoli, diversi anche in gruppo e con un bagaglio leggero, quindi viaggiano con mezzi d'appoggio, siamo in piena settimana Santa, uno dei maggiori periodi di vacanza nella penisola iberica, con il giovedi' e il venerdi' santo considerati festivi. Le guide descrivono la tappa odierna come spacca gambe per le continue salite che si snodano tra ulivi e vigneti stiamo lasciando la Navarra per entrare nella Rioja, la principale area vinicola della Spagna. Le strade medievali e le mura di fortificazione con gli imponenti resti di un complesso monastico preannunciano la bella cittadina di Viana, dove nella chiesa di S.Maria è sepolto Cesare Borgia (figlio del Papa Alessandro VI, condottiero e cardinale famoso per aver ispirato al Machiavelli la figura del Principe e per aver creato l'istituzione del tribunale che riporto' ordine nelle Romagne allora in piena anarchia), qui morto in battaglia nel 1507. Alla periferia di Viana mentre siamo fermi per la pausa merenda, conosciamo un simpatico e giovane ragazzo genovese che viaggia solitario insieme al suo splendido lupo cecoslovacco. Già intravisto precedentemente, l'avevamo notato per il suo insolito e fiero cane, ci racconta che causa del suo compagno raramente è accettato negli ostelli, comunque è attrezzato con la tenda e come noi è sempre più entusiasta di aver intrapreso questa bella esperienza. La capitale della Comunita' autonoma della Rioja è Logroño, vasta citta' di oltre 140.000 ab. infatti pur vedendola da lontano impiegheremo oltre un' ora ad arrivare in centro, notiamo sempre più frequentemente nidi di cicogna preludio di una presenza sempre più massiccia nel Nord della Spagna dove questi uccelli hanno trovato un' habitat ideale, tanto che la maggior parte non sverna neanche più. L'albergue municipale, ubicato su cinque piani ha una capienza di 80 posti e a noi viene assegnato 82 e 83(quante scale!) , hanno aggiunto letti in mansarda, quindi occhio alla testa, i grossi travoni in legno hanno appena steso una ragazza spagnola che avanzava distratta! Situato in posizione centrale a ridosso dell'elegante zona pedonale che conserva un piccolo, ma tipico nucleo antico. Ceniamo, a base di pollo allo spiedo e patatine, nell'attrezzata e moderna cucina comune insieme a Marcel ed Elliet che domani purtroppo torneranno a casa (ma ci riproveranno presto! Sara' Uwe a scattarci la foto ricordo!). L'ostello è una struttura grande e rinnovata con cortile interno, zona bucato, area scarpiera, posto bici, postazione internet, ma.... chissa' perche' pochi wc per tante persone! Verso tardi arrivera' distrutto e zoppicante anche lo spagnolo che abbiamo soprannominato il calvo (gia' incontrato a Cizur Manor), si voleva fermare a Viana, ma ha trovato tutto pieno e cosi' si e' dovuto sorbire altri 9km! Ora salutiamo tutti perche' alle 21,15 c'e' il coprifuoco come in caserma, hospitalero simpatico e gentile, ma orari e regole rigide, necessarie per far convivere cosi' tante persone!





......................................Pellegrini..............................

Ostello di Los Arcos- Con gli amici francesi a Logrogno

4 commenti:

  1. Mario, pellegrino mancato7 aprile 2009 alle ore 22:31

    Ciao ragazzi! Io e Mirella leggiamo con interesse le vostre esperienze. Ci dispiace per i primi danni, ma siamo convinti che saprete superarli, magari con una piccola pausa intermedia,no? Non c'è mica bisogno di martirizzarsi subito! Forza e coraggio,il cammino è ancora lungo per cui bisogna usare tutte le astuzie. A presto Mario e Mirella.

    RispondiElimina
  2. Ciao amici pellegrini sono contento di sentire che tutto procede bene.
    Quando leggo il vostro blog mi vengono in mente tutti i posti che ho visitato, anche io ho conosciuto la signora che cura i piedi a Cizur Menor se non ricordo male ( anche a voi a consigliato di mettere un assorbente per donne sopra le suole delle scarpe per assorbire l' umidità e limitare le vesciche?), riconosco anche i bar dove vi fermate. Che bello!!Mi raccomando ricordatevi di fermarvi a Gragnon è uno degli ostelli più belli che abbia visto(ed è a offerta libera).
    Quando scoprite che un ostello è gestito da volontari se potete vi consiglio di fermarvi, generalmente sono i più calorosi perchè gestiti da persone che amano il cammino, è qui dove potrete ascoltare i tanti discorsi sul cammino di Santiago e le magnifiche similitudini tra il cammino della vita e il cammino verso Santiago de Compostela!Un abbraccio ragazzi e buon camino

    RispondiElimina
  3. ciao ragazzi ! come suggerito da mario e mirella non strapazzatevi! a presto elena

    RispondiElimina
  4. mi piacerebbe saperne di più sulle similitudini tra il cammino e la vita...

    RispondiElimina