sabato 4 aprile 2009

3° tappa Larasoaña--Cizur Minor 20 km

Se la prima sera eravamo in 70 nella vasta e bella camerata, la seconda notte l'abbiamo trascorsa nell'albergue municipale in una cameretta (3x2,5) tetra e ammuffita. Eravamo in 5 letti ( di cui 2 a castello) in compagnia di una irlandese della nostra eta', una inglese sessantenne isterica ( che sbagliando stanza e quindi non trovando le sue cose a gridato al ladro tra lo stupore generale) e un messicano settantenne con strane manie (sistemava le sue cose lentamente e con una precisione maniacale), gli ultimi 2 hanno russato per buona parte della notte! Alle 6,50 l'ospitalero ha suonato il campanello perche' in genere bisogna lasciare libero il posto per le 8. Cosi' alle 7,45 lasciamo l'ostello, facciamo colazione nel ristorante dove abbiamo cenato la sera prima, il simpatico oste e' gia' in piedi dalle 6, d'altronde in questi piccoli paesi si campa coi pellegrini! L'itinerario odierno e' piu' agevole dei giorni precedenti con saliscendi piu' dolci, sui 500m, cosi' percorriamo i 14 km che ci separano da Pamplona in 3 ore. Il percorso si snoda a mezza costa lungo la riva del fiume Arga, i pellegrini sono sempre piu' numerosi, parecchi gli spagnoli, in questa settimana pre-pasquale, identificabili dal piccolo zainetto che portano, disprezzato e invidiato da noi veri pellegrini! Uno di questi , un trentenne che parla bene l'italiano perche' ha studiato all' universita' di Perugia, percorre con noi un tratto di strada e ci spiega che gli spagnoli sono soliti fare il Cammino a tratti, quando si trovano qualche giorno libero. Lui lavora a Madrid, sta facendo una tappa con suo padre, che vive a Pamplona dove la madre li aspetta per pranzo!Sa benissimo che sono malvisti dai pellegrini tradizionali, perche' girano "leggeri " e portano via posti letti preziosi che per Pasqua scarseggiano, e ci dice che se adesso si arriva presto in ostello è per scegliere il posto migliore, quest'estate invece si arrivera' presto per avere un posto! Attraversiamo la bella cittadina di Trinidad de Arre con un bel ponte gotico con annesso il grazioso ostello-chiesa, con l'immancabile freccia gialla che continua anche sui marciapiedi, pali e semafori. Un'altra "faccia" ricorrente è Duriz (Doris), giovane pellegrina tedesca, solitaria, un po' cicciota, ma tenace che rincontriamo costantemente fin dal primo giorno, di cui Fabrizio è diventato fotografo. Prima di mezzogiorno siamo gia' a Pamplona e ci permettiamo anche il lusso di gironzolare un po' per la bella e ordinata citta' ricca di monumenti e molto animata anche per balli di piazza di bambini con costume tradizionale. Pamplona (Iruna in basco) è la prima grande citta' (190.000 abitanti) che ci troviamo ad affrontare vestiti da pellegrini tra gente "normale", fa un effetto un po' strano e mentre nei piccoli centri tutti ti sorridono e salutano col tipico Buen Camino qui sono indifferenti.... Prima di lasciare la citta' , dietro consiglio della guida, ci dirigiamo alla prestigiosa Universita', fondata dall'Opus Dei, per avere il mitico sello (timbro). La nebbia mattutina ha ora lasciato il posto a un bel sole che riscalda, pure troppo, la giornata, tanto che in ostello siamo tutti spaparanzati al sole in tenuta da mare. Un plauso particolare merita questo albergue privato gestito da Maribel che cura anche le vesciche dei pellegrini. Molto ospitale e gentile ha creato degli ambienti comunitari molto accoglienti con tanto di giardino, oggi disseminato di stendini colmi di bucato dei pellegrini. Saremo un quarantina di ospiti, ormai tutte facce conosciute accomunate dallo stesso destino! Il menu' del pellegrino nel ristorante cittadino, e' stato il migliore con una vasta scelta di portate a soli 10 euro! Era possibile anche cucinarsi i pasti nella cucina dell'ostello dove ci sono anche due postazioni internet, qui incontriamo una ragazza della svizzera ticinese che ci racconta che il nostro stesso giorno di partenza e' andata a Roncisvalle dalla via alta, quella che ci avevano quasi vietato, in gruppo e con la guida, ma purtroppo il paesaggio era avvolto dalla nebbia. Qui ci troviamo a Cizur Manor grazioso e tranquillo paesino (con una chiesa gotica e un'importante chiesa dell'ordine dei cavalieri di Malta) 5km dopo Pamplona, che evita il pernottamento in citta' spesso molto affollata.






...................................Pamplona porta del pellegrino


Cizur Manor: Maribel all'opera- giardino dell'ostello

5 commenti:

  1. Coraggio, non bisogna mollare! Siamo tutti a fare il tifo per la riuscita dell'impresa. Si dice sempre... non ci poniamo obiettivi...ma in fondo l'orgoglio c'è sempre. Forza ragazzi , ce la farete, vedrete, sarà.......una passeggiata!Mario, Sofia e Mirella.

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  2. Bravi ragazzi, leggo solo ora le prime tre tappe..State percorrendo esattamente le mie stesse tappe!Devo essere sincero: sono un pò invidioso!!!(scherzo)Io qui a lavorare e voi a passeggiare per la splendida spagna!!!
    Preparatevi a conoscere personaggi assurdi e ad ammirare panorami incredibili.Vi ricordo che se volete avere degli anticipi su quello che vi aspetta leggete il mio blog!!!
    http://mirkuz.blogspot.com/

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  3. Marina, ma come, non ci credo: Fabrizio che, come nelle favole, si "impunta e rompe"! L'ha fatto apposta per ricevere le tue coccole alle quali è abituato ogni giorno! Bravi invece.
    Tifiamo per voi e vi siamo vicini. E' una passeggiata che non ha solo un valore fisico, ma un'impresa che ogni giorno cementerà la vostra voglia di vivere in un "certo modo" che anche noi condividiamo.Un abbraccio.Anna e luciano

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  4. ..... comunque marina... riguardo al fatto che fabrizio si è impuntato come un asino... hihihi.... ti sei portata dietro le carote per smuoverlo!!!?????!?!?!?! hihi
    dai bicio che ti voglio bene....:):):P bacioni a tutti e due:)

    Sofia:)

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  5. Stavo leggendo le vostre avventure ed ecco che trema il pavimento! Non capisco e guardo Gianni davanti a me nella scrivania all'altro computer che sta tenendo ferma la libreria.. va bè è un po' esagerato, ma il terremoto al primo piano non è molto simpatico! Comunque tutto a posto, solo un po' di spavento. Tornando a voi, come vanno le vesciche? E la schiena con gli zaini? Un abbraccio e buona continuazione

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